lunedì 19 febbraio 2024

Il 17 novembre 1953 la prima diretta Tv dallo stadio Olimpico di Roma

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La Newsletter Rai, curata da Valerio Iafrate, ha pubblicato nel numero del 18 novembre 2023 un nostro articolo sulla prima volta di una diretta Tv dallo stadio Olimpico di Roma per un'amichevole tra la nazionale italiana B di calcio e gli svedesi dell'Aik Stoccolma.

Ecco i link della Newsletter Rai del 25 novembre 2023.

Newsletter Rai del 18 novembre 2023
Linea all'Olimpico

Il 17 maggio 1953, in occasione dell'amichevole tra Italia e Ungheria, viene inaugurato lo stadio Olimpico di Roma, con il Presidente della Repubblica Einaudi in tribuna d’onore. La televisione in Italia, dopo gli inizi di Torino dell’11 settembre 1949 e la programmazione di Milano dal 12 al 27 aprile 1952, trasmette dal settembre 1952 una programmazione quotidiana che arriva dalle sedi di Milano e di Torino, mentre a Roma non è ancora attivo un centro di produzione televisivo e anche per questo si attende per l'avvio della regolare programmazione televisiva. Solo dal 29 ottobre 1953 va in onda la prima trasmissione prodotta a Roma, “Teleclub”, visibile però solo nel Lazio e che probabilmente vede anche l'esordio di Nicoletta Orsomando come annunciatrice televisiva. Nei giorni seguenti la produzione televisiva di Roma resta visibile solo nei dintorni di Roma, non essendo ancora stato perfezionato il collegamento tra Roma e l'Italia del nord. L’occasione adatta si presenta domenica 15 novembre 1953, nel Pomeriggio sportivo in programma dalle 15.30. Allo stadio Olimpico di Roma si gioca infatti un’amichevole tra l’Italia B e gli svedesi dell’Aik Stoccolma e per questa partita, oltre alla diretta radiofonica del secondo tempo sul Programma Nazionale, è prevista anche la diretta televisiva, sempre del secondo tempo. Finisce 2-1 per i cadetti azzurri che proprio nel secondo tempo recuperano il gol di Liander al 40’ del primo tempo grazie alle reti di Bacci e Cervellati, tra il 23’ e il 25’. È il quotidiano milanese del pomeriggio “La Notte”, nel numero del 18-19 novembre 1953, a evidenziare la trasmissione in diretta televisiva dallo stadio Olimpico: “Il fatto saliente della settimana scorsa è l’allacciamento di Roma con il nord. Questo esperimento riuscito ottimamente lo ascriviamo a vanto e merito dei tecnici che in pochissimo tempo hanno reso possibile ai cisalpini di entrare incuriositi ed attoniti nello stadio Olimpico”. A fine ottobre, infatti, erano in 12.000 a essere possessori di un televisore in Italia, mentre in Francia ne risultavano 20.000 e già due milioni in Inghilterra solo per restare all’Europa, mentre negli Stati Uniti, dove erano in funzione 120 stazioni televisive, i televisori nelle famiglie erano già più di 25 milioni. A Roma, racconta Vittorio Gorresio su “La Stampa” del 29 novembre 1953, “nelle ultime settimane erano stati installati decine e decine dì televisori, uno, ad esempio, è stato sistemato in una delle sale di lettura di Montecitorio e accade spesso, in questi giorni, di vedere attorno all'apparecchio gruppi di deputati che seguono le trasmissioni sperimentali. Quasi tutte le personalità politiche più in vista hanno installato la T.V. nelle loro case. Anche il Presidente Einaudi ha fatto sistemare in una sala di soggiorno del Quirinale un apparecchio T.V. Gli uomini politici vedono con interesse il diffondersi della T.V”. Una programmazione televisiva molto attiva dunque già prima dell’inizio di quella regolare fissata per domenica 3 gennaio 1954, data di grande importanza simbolica che tuttavia non può essere considerata come l’inizio della Tv in Italia.

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
V.S., Domenica le prove generali del nuovo programma televisivo, La Stampa, 17 novembre 1953
La Notte, 18-19 novembre 1953
Arturo Lanocita, Da gennaio la televisione farà trasmissioni regolari, Corriere della sera, 19 novembre 1953
Vittorio Gorresio, È necessario che la tv diventi sempre più popolare, La Stampa, 29 novembre 1953

mercoledì 31 gennaio 2024

Il 22 novembre 1953 la prima volta in Tv di Juventus-Inter

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La Newsletter Rai, curata da Valerio Iafrate, ha pubblicato nel numero del 25 novembre 2023 un nostro articolo sulla prima volta in Tv di Juventus-Inter, il "Derby d'Italia" come lo definì Gianni Brera.

Ecco i link della Newsletter Rai del 25 novembre 2023.

Newsletter Rai del 25 novembre 2023
Il Derby d'Italia

Quella tra Juventus e Inter è una delle grandi classiche del calcio italiano, un incontro per il quale Gianni Brera coniò l’espressione “Derby d’Italia” perché coinvolge milioni di appassionati in Italia e che attraverso il mezzo televisivo è seguita in tutto il mondo. La prima diretta televisiva, anche se solo parziale, di questa grande sfida risale addirittura al 22 novembre 1953 quando, alle 14.30, allo stadio Comunale di Torino le due formazioni si affrontano per la 10a giornata del campionato di Serie A. La Juventus è seconda in classifica con 14 punti dietro all’Inter, in testa a quota 15. L’attesa è naturalmente tanta e anche la televisione documenta la trasferta dei tifosi nerazzurri verso il capoluogo piemontese nei propri notiziari. Da pochi giorni la Tv, nell’edizione del 9 novembre 1953, ha anche trasmesso un servizio in cui la Rai dona un televisore all’Inter. Sui palinsesti del 22 novembre 1953 pubblicati dal Radiocorriere e dagli altri quotidiani alle 15.30 è previsto il “Pomeriggio sportivo”, mentre alla radio sul Programma Nazionale l’indicazione è “Partita di calcio”. In serata, nella puntata numero 7 della “Domenica Sportiva”, viene trasmesso un ampio servizio sulla partita, finita 2-2 con i gol interisti di Skoglund e Nyers al 4’ e al 24’ e la rimonta juventina firmata da Boniperti al 31’ e da Hansen al 54’. Pochi giorni dopo è il quotidiano torinese “La Nuova Gazzetta del popolo” a dare notizia della trasmissione televisiva di Juventus-Inter, presumibilmente del secondo tempo visto che l’orario di inizio del “Pomeriggio sportivo” è fissato alle 15.30, con queste poche righe: "Per la trasmissione dell'incontro di calcio fra le squadre dell'Inter e della Juventus di domenica 22, che fu il primo giorno della settimana tipo, gli sportivi hanno mandato alle varie sedi delle TV non meno di 3000 lettere, alcune delle quali naturalmente chiedono la trasmissione di avvenimenti analoghi". Per questo possiamo dire che questa del 22 novembre 1953 è stata la prima diretta Tv, anche se solo parziale, del “Derby d’Italia”. Da subito lo sport, e il calcio in particolare, è stato uno degli spettacoli più apprezzati dal pubblico televisivo. La prima diretta televisiva di una partita di calcio in Italia, lo ricordiamo, risale al 5 febbraio 1950, sempre dallo stadio Comunale di Torino, per Juventus-Milan. Sempre “La Nuova Gazzetta del popolo” riporta la notizia della trasmissione da Roma del Premio Tevere di galoppo: "La Telecronaca delle Capannelle per il Premio Tevere, con certe fresche inquadrature di cavalli tra le foglie visti dall'alto e con la pronta attenzione alle cose essenziali o curiose, come le bizzarrie alla partenza del concorrente Wise Boy, fu spettacolo interessante". Non è purtroppo possibile sapere con certezza se la trasmissione del Premio Tevere è stata successiva a quella di Juventus-Inter o se ci sono state due programmazioni differenti per Roma, con la gara di galoppo, e per il resto del centro e nord Italia raggiunti dal segnale televisivo per il secondo tempo di Juventus-Inter. Infatti la stazione televisiva di Roma era entrata in funzione solo dal 29 ottobre 1953, come riportato dal “Messaggero” del 30 ottobre 1953 che descrive questa prima trasmissione allestita negli studi di via Asiago, e il collegamento tra la capitale e gli altri centri di produzione di Milano e Torino non era ancora perfettamente funzionante per cui Roma aveva ancora una programmazione che era in parte diffusa solo localmente e non su tutto il territorio nazionale raggiunto dal segnale televisivo. L’appuntamento successivo con una diretta televisiva di calcio sarebbe arrivato a distanza di tre settimane, il 13 dicembre 1953 sempre alle 15.30 con la trasmissione del secondo tempo da Genova di Italia-Cecoslovacchia per la Coppa Internazionale, questa volta con un maggiore interesse per la trasmissione televisiva anche da parte dei quotidiani.

Vi ricordiamo inoltre il libro "Al limite del ricordare", un'antologia degli articoli scritti da Nando Martellini su alcuni giornali dal 1959 al 1997 curata da Cesare Borrometi e Pino Frisoli con la prefazione di Massimo De Luca pubblicata da Oligo. Potete ordinarlo a questo link
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mercoledì 13 dicembre 2023

Il 13 dicembre 1953 la prima Tv italiana di Mike Bongiorno e della Nazionale di calcio con Italia-Cecoslovacchia: sono passati 70 anni

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Il 13 dicembre 1953 è una data storica per la televisione italiana. E' infatti il giorno dell'esordio nella Tv italiana di Mike Bongiorno e della prima telecronaca di una partita della Nazionale italiana di calcio dopo la trasmissione della diretta di un allenamento del 21 ottobre 1953 dallo stadio San Siro di Milano. Ricordiamo dunque i 70 anni da questa storica giornata televisiva. Per la prima volta anche sul Radiocorriere diventano due le pagine dedicate ai palinsesti televisivi settimanali e per la prima volta sotto al titolo della testata compare la scritta "Settimanale della radio e della televisione". A pagina 14, nella prima due pagine sui palinsesti, troviamo quello di domenica 13 dicemvre 1953 che prevede alle 14.30 "Arrivi e partenze. Brevi interviste con note personalità in arrivo e in partenza". Non ci sono altre indicazioni, non è dunque indicato il nome di Mike Bongiorno. E' lo stesso Mike, il 13 dicembre 1973 in apertura di una puntata di Rischiatutto, a ricordare questo evento per festeggiare i suoi primi 20 anni di televisione. Lo fa dopo le domande preliminari al campione, il napoletano Mario D'Amato che risponde a domande sulla Nazionale di calcio dal 1910 al 1971, prima di presentare i due sfidanti, tutti e due ventenni, gli studenti milanesi Daniele Monti e Marta Fabiani, una scelta forse voluta per festeggiare questa ricorrenza anche se Mike afferma che erano stati i giornalisti presenti in studio a ricordargli questa storica data. Un emozionato Mike conclude così: "Comunque sono stati 20 anni formidabili e io sono lieto di festeggiarli con quella trasmissione che io considero forse tra le più belle che io ho presentato in tutta la mia carriera". Mike Bongiorno ricorderà questa ricorrenza anche per 25 anni nella puntata di "Scommettiamo?" del 14 dicembre 1978, registrata però 24 ore prima come consuetudine all'epoca per i quiz del conduttore italo-americano. "Arrivi e partenze" durava 15 minuti ed era seguita da "L'orchestra delle 15" alle 14.45 e dal "Pomeriggio sportivo" alle 15.15, con la telecronaca diretta da Genova del secondo tempo di Italia-Cecoslovacchia, valida per la Coppa Internazionale, prima partita della Nazionale di calcio trasmessa in diretta dalla Tv italiana. Telecronisti Carlo Bacarelli e Vittorio Veltroni. Per la cronaca, finì 3-0 per gli Azzurri grazie ai gol nel primo tempo di Cervato al 23' e Ricagni al 27' e nel secondo tempo di Pandolfini su rigore al 47'. Alla sera, nella puntata numero 10 della Domenica Sportiva, verrà ritrasmessa una sintesi filmata dell'incontro.  "La Stampa" di domenica 13 dicembre 1953, a pagina 4, scrive così a proposito della trasmissione in Tv di Italia-Cecoslovacchia: "La Televisione ha predisposto i seguenti servizi: cronaca televisiva con trasmissione diretta dal campo del secondo tempo della partita: telecronisti Carlo Bacarelli (nel testo originale c'è scritto per errore Baccarelli invece del corretto Bacarelli) e Vittorio Veltroni. Alla sera, nella rubrica "Domenica sport" verrà ritrasmessa una sintesi filmata dell'incontro. Ovviamente la trasmissione indicata come "Domenica sport" è la puntata numero 10 de "La Domenica Sportiva". Claudio Ansaldo, il giornalista Rai che si occupa di commentare la partita per "La Domenica Sportiva" inizia così a parlare del secondo tempo di Italia-Cecoslovacchia: "Vediamo ora il secondo tempo cinematografato dai nostri operatori da uno schermo televisivo durante la ripresa diretta dell'incontro". Da ricordare che alla fine del 1953 il segnale televisivo era visibile fino alle zone del Lazio a sud di Roma. Nella trasmissione "Dedicato a..." del 16 gennaio 2014 sui 60 anni di storia dello sport in Tv sono state proposte anche alcune di quelle straordinarie immagini che sono conservate negli archivi Rai di Milano. Al lunedì sera, in "Telesport" del 14 dicembre 1953, sono invece proposte le immagini della partita girate in cinepresa, da non confondersi con la ripresa televisiva delle telecamere, di tutta la partita. In realtà però non è nemmeno la prima volta che un evento riguardante la Nazionale di calcio viene proposto in Tv. Infatti mercoledì 21 ottobre 1953 alle 15.45 viene trasmesso dallo stadio San Siro di Milano il secondo tempo di una partita di allenamento della Nazionale tra Squadra Gialla e Squadra Verde, iniziata alle 15.00 e divisa in due tempi di 35 minuti, finito 4-2 per i Gialli con la telecronaca di Nicolò Carosio e Carlo Bacarelli. La giornata televisiva si era aperta alle 11.00 con la Santa Messa per riprendere alle 14.30 con "Arrivi partenze" mentre alle 23.00 "La Domenica Sportiva" chiudeva la serata.

Vi ricordiamo inoltre il libro "Al limite del ricordare", un'antologia degli articoli scritti da Nando Martellini su alcuni giornali dal 1959 al 1997 curata da Cesare Borrometi e Pino Frisoli con la prefazione di Massimo De Luca pubblicata da Oligo. Potete ordinarlo a questo link
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venerdì 8 dicembre 2023

"Dribbling" compie 50 anni: l'8 dicembre 1973 sul Secondo Programma Rai in onda la prima trasmissione

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Sabato 8 dicembre 1973 alle 18.30 sul Secondo Programma della Rai va in onda la prima trasmissione di "Dribbling", una delle rubriche storiche della televisione sportiva italiana e della Tv pubblica in particolare. Sono dunque passati 50 anni da quel giorno e grazie alle recensioni pubblicate domenica 9 dicembre dalla Gazzetta dello Sport e da Tuttosport possiamo anche dirvi cosa venne proposto in quel primo numero che purtroppo non risulta conservato negli archivi Rai. Va ricordato che da pochi giorni, da domenica 2 dicembre, l'Italia era entrata nel periodo dell'austerity per cui al sabato e alla domenica non era permessa la circolazione dei mezzi privati sulle strade e la televisione doveva chiudere i programmi alle 22.45, con tolleranza fino alle 23.00, tanto che il Telegiornale della sera, quello più seguito dagli italiani, aveva anticipato l'orario d'inizio dalle 20.30 alle 21.00, un'abitudine rimasta fino a oggi. Domenica 9 dicembre era in programma l'ottava giornata del campionato di Serie A che aveva in programma, tra l'altro, i due derby Torino-Juventus e Lazio-Roma, due degli argomenti trattati dalla nuova trasmissione che però si sarebbe occupata anche degli altri sport. "Dribbling" era curata da Maurizio Barendson e Paolo Valenti, gli stessi che, con Remo Pascucci avevano ideato anche "90° minuto". Conduttore delle prime edizioni era Nando Martellini e nella prima stagione in conclusione di puntata c'era anche una rubrica della posta seguita da Walter Chiari. In Tv, in quel sabato 9 dicembre, i palinsesti televisivi prevedevano tra l'altro alle 13.00 sul Programma Nazionale "Oggi le comiche: risate a valanga" presentate da Renzo Palmer, mentre in prima serata era in programma la terza puntata di "Formula due", varietà con Alighiero Noschese e Loretta Goggi, registrato a colori ma che gli italiani poterono vedere solo in bianco e nero visto che il Governo impediva alla Rai di trasmettere in policromia e adeguarsi alle altre Tv d'Europa a partire dai vicini della Svizzera italiana e di Capodistria. Sabato 9 dicembre non uscirono nemmeno i quotidiani per uno sciopero dei poligrafici, ma domenica 9 dicembre La Gazzetta dello Sport e Tuttosport pubblicarono due articoli di recensione non firmati sulla prima puntata di "Dribbling" che vi proponiamo in chiusura di questo articolo. "Dribbling" andrà in onda fino al 13 marzo 1976. Dalla settimana successiva, in seguito alla riforma Rai, la trasmissione sparisce e diventa semplicemente "Sabato sport", con la cura del solo Maurizio Barendson, mantenendo sempre la stessa collocazione di giorno e orario, rimanendo così anche per tutta la stagione 1976/77. "Dribbling" riparte sabato 15 ottobre 1977 per poi passare dal 7 novembre 1977, al lunedì alle ore 19.05, curata anche da Remo Pascucci, un altro degli inventori di "90° minuto", e torna al sabato nella stagione 1978/79 continuando fino al 9 ottobre 1982. Tra i conduttori, Gianfranco De Laurentiis e Gianni Minà. Una delle caratteristiche di "Dribbling" di quegli anni era quella di potersi permettere dei lunghi servizi di approfondimento, anche di una decina di minuti, che i tempi della Tv di oggi non possono più concedersi. "Dribbling" tornerà in Tv il 26 agosto 1989, sempre al sabato su RaiDue alle 18.55 curato da Beppe Berti e Maurizio Vallone con la conduzione di Gianfranco De Laurentiis e Antonella Clerici. Dalla stagione successiva viene spostata al primo pomeriggio, alle 13.15. In occasione di manifestazioni sportive di rilievo come Mondiali ed Europei, sempre nelle stessa collocazione oraria, vennero proposte edizioni speciali della trasmissione. Dal 16 settembre 2018 è andata in onda la domenica pomeriggio alle 17:00 per tornare all'orario precedente dalla stagione 2019-2020. Dalla stagione 2020-2021 alla stagione 2021-2022 ha cambiato nuovamente orario andando in onda alle 18:25. Dal 16 ottobre 2022 il programma cambia format e orario andando in onda tra le 16:00 e le 18:00 e cambiando titolo in Domenica Dribbling. La prima parte è condotta da Tommaso Mecarozzi e Simona Rolandi, la seconda da Cristina Caruso, la terza e ultima da Paola Ferrari con Adriano Panatta. Non è stata riproposta nella stagione 2023/2024. Ecco i due articoli di recensione della prima trasmissione di "Dribbling" pubblicati da Gazzetta dello Sport e Tuttosport.

La Gazzetta dello Sport, domenica 9 dicembre 1973, pagina 10

«Il primo numero di Dribbling»

Sul Secondo programma, alle ore 18.30, è andato in onda ieri il primo numero di «Dribbling» il nuovo settimanale sportivo del Telegiornale a cura di Maurizio Barendson e Paolo Valenti. La trasmissione è condotta in studio da Nando Martellini, mentre Walter Chiari cura una rubrica dedicata alla posta dal titolo «Dribbling risponde».
Il nuovo settimanale, che dura circa un’ora, nonostante il titolo non si occupa soltanto di calcio ma di tutte le discipline sportive, Va in onda in diretta e, oltre all’attualità, presenta collegamenti con avvenimenti in corso e inchieste filmate.
Ieri si è parlato dei derby di Torino e di Roma, del calcio in autobus e sono stati effettuati collegamenti con una piscina romana, dove era in corso una gara per esordienti, e con Bologna per l’incontro Lubiam-Ariccia di pallavolo (la partita era però già terminata). Infine Walter Chiari ha presentato in chiave umoristica il suo ruolo di «postino».


Tuttosport, domenica 9 dicembre 1973, pagina 7

«Dribbling» in tivù a caccia di «linea»

Ieri in tivù «Dribbling», a cura di Maurizio Barendson e Paolo Valenti, una trasmissione del sabato pomeriggio in orario (18.45) che diventa importante perché il sabato adesso è austero, da rintanamento precoce.
Dai tempi lontanissimi di «Sprint» non si registrava questo organico sforzo rotocalchistico sportivo da parte della televisione. Impossibile, e anzi assurdo, dire subito se è riuscito oppure no. Nando Martellini ha fatto da «guida», con pacatezza. In apertura, servizio da Torino sul derby di Torino, coinvolti Fruttero e Lucentini, quelli de «La donna della domenica», caustici ma non troppo, distaccati ma non troppo. Quindi il calcio della domenica senza automobili, visto dalla prospettiva (interessante) dei «minori».
Infine Roma-Lazio filtrata da un po’ di gente, forse troppa. Quindi nuoto da Roma, garette emblematiche. Pallavolo da Bologna e da Ariccia, con collegamenti diretti fuori orario, e Nanni Loy intervistatore caustico di dabbenuomi che passavano di lì.
In chiusura, la posta di Walter Chiari, piena di promesse non appena ci saranno anche le lettere, le domande, e un flash di notizie, disordinato ma ogni tanto attuale e interessante.
La rubrica, che non è ipercalcistica nonostante il titolo, deve formarsi attraverso le esperienze, e quindi anche attraverso le critiche. Sempre sospendendo il giudizio assoluto, diciamo che ci è parsa carente di una ideologia. Forse le nuoce il sabato, giorno troppo vicino agli eventi. Ma, ripetiamo, la «forma» giusta è difficile da trovare, e considerando ciò offriamo, insieme, attesa e simpatia.


Cliccate per vedere la prima sigla dal 1973 al 1976

Ecco il video della sigla di fine anni Settanta, "The Fly" di Maynard Ferguson




BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
Dribbling: una trasmissione storica dello sport Rai

Vi ricordiamo inoltre il libro "Al limite del ricordare", un'antologia degli articoli scritti da Nando Martellini su alcuni giornali dal 1959 al 1997 curata da Cesare Borrometi e Pino Frisoli con la prefazione di Massimo De Luca pubblicata da Oligo. Potete ordinarlo a questo link
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sabato 2 dicembre 2023

Il 2 dicembre 1973 per la prima volta in onda alle 20.00 l'edizione della sera del Telegiornale Rai: sono passati 50 anni

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Il 2 dicembre 1973 il Telegiornale della sera, in onda sul Programma Nazionale della Rai, va in onda per la prima volta alle ore 20.00. E' una domenica e fino a sabato 1 dicembre 1973 quello che dal 10 settembre 1952 è stato il primo e più importante telegiornale della televisione italiana è andato in onda alle 20.30 con il conseguente inizio alle 21.00 della prima serata televisiva. Questa modifica dell'orario di trasmissione, che si rifletterà anche sulle abitudini del pubblico televisivo italiano, è uno degli effetti dei tanti provvedimenti discussi e approvati durante il Consiglio dei ministri del Governo italiano, presieduto dal democristiano Mariano Rumor, convocato il 22 novembre 1973, che si protrasse fino a tarda notte in seguito alla crisi petrolifera dovuta alla guerra tra i paesi arabi e Israele. Dal 2 dicembre 1973, con l'inizio di quello definito come austerity, venne imposto il divieto di circolazione nei giorni festivi dei mezzi privati, pena pesanti sanzioni amministrative fino a un milione di lire, che obbligò i cittadini, per gli spostamenti domenicali, a ripiegare su trasporto pubblico, bus turistici e sull'uso della bicicletta. Vennero bandite le insegne luminose animate e di grandi dimensioni, il telegiornale della sera del Programma Nazionale della Rai, Tg1 dal 15 marzo 1976 venne definitivamente anticipato alle ore 20.00 mentre le trasmissioni televisive della Rai dovevano terminare alle 22.45, con tolleranza, secondo le necessità del programma, solo fino alle 23.00, mentre cinema e teatri dovevano chiudere alle 22.00. Per la Rai questa è anche l'occasione per lanciare una piccola riforma del palinsesto televisivo. Sono infatti anticipati, oltre al Telegiornale della sera, anche tutti gli altri telegiornali con l'eccezione di quello delle 13.30; nuova fascia di trasmissioni sul Nazionale dalle 14.30 alle 16.00 con programmi di carattere popolare; nuova fascia di trasmissioni sul Secondo canale dalle 18.45 alle 20.30 con programmi di vario interesse (fascia istituita anche per gli altri giorni della settimana), spostamento del Telegiornale sport dal Nazionale (19.45) al Secondo canale (19.50 la domenica, 18.45 gli altri giorni). Una delle novità che emerge da questi nuovi palinsesti è la partenza, da sabato 8 dicembre 1973 alle 18.45 sul Secondo canale, di un nuovo settimanale sportivo dal titolo "Dribbling" realizzato da Maurizio Barendson e Paolo Valenti. Da ricordare, tra i programmi in onda in quel fine settimana, sabato 1 dicembre, nell'ultima giornata con il Telegiornale alle 20.30, la seconda puntata di "Formula due", spettacolo di Amurri e Verde con Alighiero Noschese e Loretta Goggi per la regia di Eros Macchi, registrato a colori, mentre domenica 2 dicembre 1973 sul Nazionale segnaliamo alle 17.45 la nona puntata di Canzonissima '73, con Pippo Baudo e Mita Medici, alle 19.05 la cronaca registrata di un tempo di una partita di Serie A e alle 20.30, prima trasmissione a iniziare con il nuovo orario, la seconda puntata dello sceneggiato "Eleonora", anche questo registrato a colori dalla Rai, con Giulietta Masina per la regia di Silverio Blasi e alle 21.45 La Domenica Sportiva. Sul Secondo, alle 18.40 la sintesi di una partita di Serie B, alle 19.00 il telefilm "Tony e il professore" con Enzo Cerusico e James Whitmore, episodio "La voce di Karen", alle 19.50 il Telegiornale sport e alle 21.00 la quarta puntata dello spettacolo "Il poeta e il contadino" con Cochi e Renato. Segnaliamo inoltre su RaiPlay questa interessante sezione "Quelle domeniche a piedi" che comprende tra l'altro anche il Telegiornale del Secondo programma del 23 novembre 1973 dove viene data notizia delle decisioni del Governo italiano sulle restrizioni a partire dal 2 dicembre 1973. Quelle domeniche a piedi

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
Carlo Galimberti, Tv: con la scusa dell'austerità vecchie «pizze» in abbondanza, Corriere della sera, 2 dicembre 1973
Ugo Buzzolan, Tanta Tv alla domenica (ma con poche novità), La Stampa, 2 dicembre 1973

Vi ricordiamo inoltre il libro "Al limite del ricordare", un'antologia degli articoli scritti da Nando Martellini su alcuni giornali dal 1959 al 1997 curata da Cesare Borrometi e Pino Frisoli con la prefazione di Massimo De Luca pubblicata da Oligo. Potete ordinarlo a questo link
https://www.amazon.it/limite-del-ricordare-Nando-Martellini/dp/8885723799

giovedì 30 novembre 2023

La televisione italiana a Malta nel 1961

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La Newsletter Rai, curata da Valerio Iafrate, ha pubblicato nel numero dell'11 novembre 2023 due nostri articoli, uno sulle prime trasmissioni sportive del Secondo Programma Rai, la cui programmazione iniziò il 4 novembre 1961, l'altro sulla televisione italiana a Malta nei primi anni '60. In questa pagina vi proponiamo l'articolo sulla televisione italiana a Malta nei primi anni '60

Ecco i link della Newsletter Rai dell'11 novembre 2023.

Newsletter Rai dell'11 novembre 2023
Quindicimila teleschermi accesi

Il servizio televisivo a Malta ha avuto inizio il 29 settembre 1962, ma già da qualche anno nell’isola erano ricevibili i programmi della Rai grazie ai quali anche la lingua italiana era ampiamente diffusa. Anche il Radiocorriere si occupa della popolarità della Tv italiana e dei suoi personaggi a Malta in questo interessante articolo di Pier Giorgio Martellini pubblicato sul numero 46 del Radiocorriere con i programmi televisivi e radiofonici della settimana dal 12 al 18 novembre 1961.

“Studio Uno” arriva anche quaggiù. E le gemelle Kessler hanno anche qui, fra i tranquilli maltesi, una schiera di accesi ammiratori. Basta entrare, la sera del sabato, in qualunque caffè di La Valletta, sempre che si riesca nello slalom fra i tavolini gremiti, per accorgersi di come la televisione italiana abbia qui i suoi più appassionati sostenitori.

Il perché è facile comprenderlo: la TV vince la malinconia, male antico degli isolani. Vince la noia della passeggiata di ogni sera, su quei cinquecento metri di marciapiedi che son sempre gli stessi, della partita a carte, dei discorsi nati soltanto per far passare il tempo. La definizione forse più trita della TV, “una finestra sul mondo”, trova qui la sua più vera ragion d’essere. I 15 mila teleschermi che s’accendono tutte le sere (uno ogni 21 dei 320 mila abitanti di Malta, con una densità pressoché pari a quella italiana), portano a Malta il resto del mondo: la cronaca viva in un paese dove non succede mai nulla o quasi. Quella che per noi è ordinaria amministrazione - l’arrivo di una celebre diva, la visita di uno statista, l’inaugurazione di un’autostrada - assume qui proporzioni più vaste, desta un interesse assai più diffuso. Un esempio recente: il caso dell’ex-ergastolano Salvatore Gallo. In Italia, dopo la prima impressione certamente intensa provocata dalla notizia, l’interesse del pubblico si è andato rapidamente affievolendo. Qui invece la vicenda è stata per settimane al centro di discussioni animate, nei caffè, negli uffici, nelle stesse famiglie, anche quando ormai s’era esaurito il mordente dell’attualità: tanto era stata la curiosità nata intorno alle immagini trasmesse alla TV.

Chi si lamenta qualche volta sono gli sportivi, a Malta numerosissimi: non bisogna dimenticare che la miglior squadra calcistica locale, l’Hibernian, ha partecipato anche quest’anno alla Coppa Europea dei Campioni. Interessano le vicende del campionato italiano, gli incontri della Nazionale azzurra: Juventus, Inter, Milan e Roma sono squadre popolarissime; e i ragazzi, quando giocano a palla nei cortili o per le strade, s’ingegnano di imitare le finte di Suarez, il «tunnel» di Sivori, i «colpi di testa» di Charles. I tifosi dunque, un po’ egoisti come quelli di tutto il mondo, vorrebbero più calcio, in genere più sport.

Il maggior entusiasmo tuttavia i maltesi lo mostrano per opere liriche, la prosa e il varietà. Nell’anteguerra, l’opera era qui molto seguita: periodicamente si trasferivano a Malta compagnie italiane anche di un certo livello, e il loro arrivo era un avvenimento. Se ne parlava per mesi prima e dopo, si discuteva a lungo di quel tal sovrano bravissimo nella Traviata o di una memorabile personificazione di Figaro. Durante la guerra, il teatro di La Valletta venne distrutto in un bombardamento e ancora non è stato ricostruito. Ecco perché un’edizione televisiva del Barbiere richiama l’attenzione dei maltesi, dei più anziani in specie, nostalgicamente legati alla tradizione del bel canto.

Anche gli spettacoli di prosa sono a Malta una rarità, limitata alle poche esibizioni fornite, a mesi di distanza, da compagnie inglesi o italiane: sicché il venerdì televisivo consacrato al teatro è per molti una specie di immancabile appuntamento. Diceva un nostro conoscente, da anni residente a La Valletta, che la recente serie di atti unici interpretati da Tino Buazzelli ha richiamato davanti al video un pubblico davvero considerevole.
Ma le più accanite “tifose” del video sono forse le donne. La TV popola di immagini i loro tranquilli pomeriggi, portando in casa con le rubriche specializzate, non soltanto le notizie di moda (in un paese dove le sfilate, le presentazioni di modelli, sono rarissime) ma anche dibattiti sui problemi della donna e del bambino, consigli utili per la cucina e per le mille attività della massaia. È tipico il caso di “Personalità”, una trasmissione che ha destato l’entusiasmo delle signore maltesi. Inoltre, le rubriche pomeridiane tengono quieti i ragazzi per un paio d’ore, il che, sotto ogni latitudine, non è poco.

Quali siano le conseguenze di questo generalizzato interesse dei maltesi per la televisione italiana non è difficile intuirlo: la nostra lingua, ufficialmente non più insegnata nelle nostre scuole dal 1934, e sostituita dall’inglese e dal dialetto locale, un linguaggio di origine semitica, è tornata prepotentemente alla ribalta. Fino a ieri era conosciuta ed usata soltanto dagli anziani, memori di una tradizione locale tipicamente latina; oggi invece, stimolati dalla curiosità per la televisione, la studiano anche i giovanissimi. Un’altra conseguenza è di carattere commerciale: “Carosello”, “Tic-Tac”, “Gong” hanno diffuso a Malta i prodotti italiani, richiestissimi in ogni settore malgrado i dazi alquanto elevati.

Questo singolare fenomeno non poteva non richiamare l’attenzione delle autorità maltesi; sicché ottenuta ormai l’indipendenza (la decisione è recentissima, risale alla fine di ottobre) si è deciso di venire incontro alle aspirazioni… televisive della popolazione. Verrà istituita a La Valletta un’autonoma stazione trasmittente (ne esiste già una radiofonica, la cui attività è attualmente è piuttosto ridotta). A tale scopo è stato creato un ente, la “Malta Broadcasting Authority”: si prevede che le prime trasmissioni potranno andare in onda verso la fine del 1962. Il materiale sarà in gran parte fornito dalla BBC, ma verranno allestiti programmi anche in lingua maltese.

In chiusura, a proposito dei rapporti tra Tv italiana e isola di Malta, ricordiamo un curioso episodio che si svolse il 16 settembre 1987 in occasione della partita di calcio Valletta-Juventus, andata del primo turno di Coppa Uefa. La Rai, che aveva prodotto la ripresa televisiva, aveva infatti previsto la diretta sulla Rete Due dalle 14.15, ma con esclusione della Sicilia per impedire la visione della partita nell’isola di Malta.


Vi ricordiamo inoltre il libro "Al limite del ricordare", un'antologia degli articoli scritti da Nando Martellini su alcuni giornali dal 1959 al 1997 curata da Cesare Borrometi e Pino Frisoli con la prefazione di Massimo De Luca pubblicata da Oligo. Potete ordinarlo a questo link
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Il 4 novembre 1961 parte ufficialmente il Secondo Canale Rai, il 9 novembre 1961 la prima trasmissione sportiva

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La Newsletter Rai, curata da Valerio Iafrate, ha pubblicato nel numero dell'11 novembre 2023 due nostri articoli, uno sulle prime trasmissioni sportive del Secondo Programma Rai, la cui programmazione iniziò il 4 novembre 1961, l'altro sulla televisione italiana a Malta nei primi anni '60. In questa pagina vi proponiamo l'articolo sulle prime trasmissioni sportive del Secondo Canale Rai

Ecco i link della Newsletter Rai dell'11 novembre 2023.

Newsletter Rai dell'11 novembre 2023
Il Secondo Canale e lo sport

Il 4 novembre 1961 alle 21.05, con l’annuncio di Aba Cercato, inizia la regolare programmazione televisiva del Secondo Programma televisivo della Rai, che si poneva come alternativa al Programma Nazionale, come in quegli anni era chiamata l'attuale RaiUno. Gli impianti trasmittenti della seconda rete televisiva, inizialmente 10, già dal 17 settembre 1961 nei giorni feriali irradiavano il monoscopio dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 e un programma filmato dalle 18 alle 19.30 circa. Con l’entrata in funzione di altri 4 ripetitori, che avrebbero portato il numero dei trasmettitori pronti a quota 14, anche nell’ultima settimana, nelle giornate di lunedì 30, martedì 31, mercoledì 1, giovedì 2 e venerdì 3 novembre, la programmazione del Secondo Programma sarebbe stata la stessa in attesa dell’inaugurazione ufficiale di sabato 4 novembre 1961. I rimanenti impianti della seconda rete, previsti dalla Convenzione tra il Ministero delle Poste e Telecomunicazioni e la Rai, come riportano i Radiocorriere dell’epoca, sarebbero stati gradualmente attivati nel minor tempo possibile e comunque non oltre il 30 dicembre 1962.

Carlo Bacarelli (primo telecronista della Tv italiana, che ricordiamo tra l'altro per la telecronaca di Juventus-Milan del 5 febbraio 1950 e per avere dato il nome alla "Domenica Sportiva") in un articolo per il Radiocorriere, “Sul Secondo Programma Tv molto più sport”, informa i lettori che sul nuovo canale ci sarà più sport a partire dalla trasmissione integrale di una partita di Serie A la domenica e di una nuova rubrica sportiva al giovedì.

“Molte delle tappe dell'affermazione della Televisione in Italia sono legate allo sport. Risalendo nel tempo, basterà pensare ai campionati mondiali di calcio in Svizzera del ’54, che per la prima volta polarizzarono l’interesse di un vastissimo pubblico verso l’allora neonata TV, acquisendole d’un colpo centinaia di migliaia di nuovi abbonati; o alla serie degli innumerevoli incontri di pugilato che culminarono nel memorabile match Loi-Ferrer; o ai Giochi olimpici d’inverno di Cortina del ’56… Seguirono sul video, con frequenza sempre più serrata, altri avvenimenti di altissima levatura agonistica e di grande richiamo, fino a giungere al clamoroso successo delle Olimpiadi di Roma.
I telespettatori hanno sempre riconosciuto con l’intuito sicuro che il pubblico possiede, l’innata telegenia dello sport; e sin dall’inizio dell’esercizio televisivo, hanno apprezzato (e talvolta reclamato con insistenza) le programmazioni agonistiche. Confortata da questo apprezzamento la Direzione della Rai non ha mai interrotto i suoi sforzi per assicurare alla massa ognora crescente degli spettatori sportivi, gli avvenimenti agonistici più significativi e di maggior richiamo: e tra questi non poteva mancare, naturalmente, il calcio.
Furono così raggiunti gli accordi con la Federazione e la Lega nazionale per le riprese differite e filmate delle partite di Campionato e di quelle internazionali, queste ultime riguardanti oltre agli «azzurri» anche le principali équipes straniere. I sondaggi effettuati per saggiare le reazioni del pubblico confermarono ancora una volta la validità dell’iniziativa e, in particolare, sottolinearono il gradimento delle «differite» di Campionato; di quegli incontri cioè che, registrati - video e audio - su nastro magnetico, vengono ristrasmessi nello stesso pomeriggio della domenica, poco dopo lo svolgimento.
Queste esperienze di trasposizione sul video degli sport (dai più popolari come calcio, ciclismo e pugilato ai meno noti ma altrettanto avvincenti come hockey su ghiaccio, ginnastica, pattinaggio e salto con sci) sono risultate addirittura preziose per i responsabili del Secondo Programma, che dovevano trovare la giusta composizione di uno spettacolo-mosaico da offrire sui teleschermi, come allettante alternativa di scelta all’ormai collaudato e tradizionale Programma Nazionale. Esperienze preziose che hanno fatto accogliere con tutti gli onori, trionfalmente staremmo per dire, lo spettacolo sportivo nelle programmazioni del Secondo, dove lo sport apparirà pertanto frequentemente, sia in ripresa diretta che differita e filmata.
Alla domenica, ad esempio, lo svolgimento delle principali manifestazioni agonistiche avrà il suo riflesso televisivo sul Secondo in diverse sedi; nel Telegiornale, con una trattazione particolare che differenzierà la «pagina» sportiva da quelle analoghe del Telegiornale del Nazionale; alle 22.15 circa con la trasmissione di una registrazione su nastro magnetico di una intera partita di Campionato (o di un solo tempo, a seconda della validità dell’incontro, dal punto di vista prettamente spettacolare); infine, a chiusura dei programmi della serata, con la replica della ormai nota «Domenica Sportiva», qualora la trasmissione di tale rubrica sul Nazionale sia già avvenuta; in tal modo lo sportivo che avesse sino ad allora seguito i programmi del Secondo non dovrebbe rammaricarsi di aver perduto l’appuntamento sul Nazionale con la consueta rassegna filmata dei principali avvenimenti agonistici della giornata.
Un altro appuntamento fisso per i tifosi, il Secondo Programma lo prenderà per il giovedì sera alle 22.15, ora in cui tutte le settimane andrà in onda una trasmissione dedicata a riprese dirette o a dibattiti o a inchieste filmate, sempre di avvincente attualità agonistica.
Inoltre, quando la cronaca sportiva porterà alla ribalta incontri di notevole interesse ed aventi caratteristiche di svolgimento adatte alla programmazione del Secondo, gli sportivi avranno modo di seguire tali riunioni sui loro teleschermi. Anche in questo settore, cioè, il pubblico sarà messo in grado di scegliere tra le offerte dei due programmi contemporanei.
Infine, per ciò che riguarda la tradizionale «pagina» sportiva del Telegiornale, l’ora dell’edizione sul Secondo (alle 22 circa) permetterà di integrare la documentazione degli avvenimenti agonistici inserita nelle tre edizioni del Telegiornale del Nazionale, con riprese filmate e notizie maturate tra le edizioni della sera e della notte”.


La prima trasmissione sportiva del Secondo Programma va in onda giovedì 9 novembre 1961 alle 22.25, “Giovedì sport. Riprese dirette e inchieste di attualità”. Come riporta La Gazzetta dello Sport, la serata sarà dedicata al match di pugilato tra Nino Benvenuti e Jesse Jones in programma al Palazzetto dello Sport di Roma, mentre domenica 12 aprile 1961, alle 22.35, è in programma la cronaca registrata di un avvenimento agonistico, come riportato dal Radiocorriere, mentre La Gazzetta dello Sport del 12 novembre 1961 specifica che si tratta della “cronaca registrata di una partita del campionato di calcio Serie A”, seguita dalla replica della “Domenica Sportiva”, trasmessa alle 22.30 sul Programma Nazionale. Da allora, la Seconda rete televisiva della Rai è stata fondamentale per la programmazione sportiva della Rai anche per la proposta delle rubriche sportive, a partire dalla rubrica “Sprint” negli anni ’60 per passare poi alle trasmissioni sportive del Tg2 come Domenica sprint, Eurogol, Dribbling, Diretta Sport, Sportsera. Anche la finale dei Mondiali di calcio di Spagna, Italia-Germania Ovest l’11 luglio 1982, evento più seguito nella storia della televisione italiana, è andata in onda sull’allora Rete Due, questo perché fino ai primi anni ’90 per il grande sport c’era alternanza nelle trasmissioni sulle prime due reti della Rai.

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE Prove tecniche sulla seconda rete televisiva, Radiocorriere dal numero 38 al 43 del 1961
2° Programma Tv. Pronti per il 4 novembre tutti i 14 trasmettitori, Radiocorriere numero 44, programmi dal 29 ottobre al 4 novembre 1961
U. Bz, Il 2° Canale si è iniziato con un nobile spettacolo, La Stampa, 5 novembre 1961
2° Programma Tv. In funzione dal 4 novembre i primi 14 trasmettitori, Radiocorriere numero 45, programmi dal 5 all’11 novembre 1961
Oggi in Tv, La Gazzetta dello Sport, 9 novembre 1961
Oggi in Tv, La Gazzetta dello Sport, 12 novembre 1961
Carlo Bacarelli, Sul Secondo Programma Tv. Molto più sport, Radiocorriere numero 46, programmi dal 12 al 18 novembre 1961

Vi ricordiamo inoltre il libro "Al limite del ricordare", un'antologia degli articoli scritti da Nando Martellini su alcuni giornali dal 1959 al 1997 curata da Cesare Borrometi e Pino Frisoli con la prefazione di Massimo De Luca pubblicata da Oligo. Potete ordinarlo a questo link
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martedì 31 ottobre 2023

Nel 1953 i primi quiz della Tv italiana: ecco quali con i nomi dei primi vincitori da casa

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La Newsletter Rai, curata da Valerio Iafrate, ha pubblicato nel numero del 27 ottobre 2023 un nostro articolo sulle origini dei uiz nella Tv italiana che già nel 1953 era uno dei generi preferiti dai primi telespettatori italiani che potevano anche vincere dei premi giocando da casa.

Ecco i link della Newsletter Rai del 27 ottobre 2023.

Newsletter Rai del 27 ottobre 2023
C'era (c'è…) una volta il quiz

Nel 1953 la Rai non ha ancora iniziato la regolare programmazione, ma la televisione è già molto attiva nelle zone raggiunte dal segnale, in particolare nel Nord Ovest e nel centro Italia, nella fascia tirrenica. C’erano telegiornali, varietà, quiz, programmi per ragazzi, dirette sportive e anche un servizio speciale sulle elezioni politiche del 7 e 8 giugno 1953. E a proposito di quiz, il primo nella storia della televisione italiana va in onda martedì 9 giugno 1953 alle 21.15: si tratta di Tutti contro quattro, seguito il 4 luglio da Attenti al fiasco che, dopo la pausa estiva della programmazione televisiva, ripartita l’1 settembre, riprende sabato 5 alle 21.45. Sabato 11 luglio alle 21.15 parte invece Facciamo la spia!, un programma di indovinelli con premi in palio, in onda anche mercoledì 15 luglio 1953, nell’ultimo giorno di programmazione televisiva prima della pausa estiva, alle 21.30, indicato sul Radiocorriere come varietà musicale per la regia di Mario Landi. Sul Radiocorriere numero 41 Attenti al fiasco è così descritto: “È una rubrica già simpaticamente nota ai telespettatori: si tratta di un programma di quiz visivi che ha saputo fin dalla prima trasmissione accattivarsi la simpatia di un numeroso pubblico, interessato dal suo contenuto enigmistico e divertito al tempo stesso dalla felice vena umoristica con la quale gli indovinelli vengono presentati da uno dei più noti e brillanti scrittori italiani: Dino Falconi. I quiz vengono rivolti ad un «panel» di quattro persone presenti alla trasmissione: un indovinello viene invece rivolto al pubblico lontano". Il nome del vincitore del premio messo a disposizione del pubblico a casa viene pubblicato sul Radiocorriere numero 40 con i programmi della settimana dal 4 al 10 ottobre. Si tratta del signor Emanuele Avalis, residente a Torino, vincitore di una cucina a gas con forno elettrico per avere risposto correttamente all'indovinello proposto dalla puntata del 5 settembre 1953. Abbiamo da poco festeggiato, dunque, i 70 anni dalla nomina del primo spettatore italiano vincitore di un premio grazie a un gioco televisivo. In questo numero del Radiocorriere, a pagina 14, si legge anche, a proposito di Attenti al fiasco: “Il 19 settembre è stato trasmesso dagli Studi di Milano, per la seconda volta in questo mese, lo spettacolo televisivo Attenti al fiasco, presentato da Dino Falconi. Attenti al fiasco è una trasmissione Tv a premi nel corso della quale viene proposto un indovinello ai telespettatori, i quali partecipano al sorteggio dei vistosi premi, inviando la soluzione a: Attenti al fiasco - Radiotelevisione Italiana, via Arsenale 21 - Torino”. Nel numero 41 del Radiocorriere c’è il vincitore della puntata del 19 settembre 1953, il signor Luigi Martini di Novi Ligure (Alessandria), che si aggiudica una Turbolavatrice Incar. Attenti al fiasco va in onda ancora per sei puntate, il 3 ottobre 1953 e martedì 27 ottobre alle 21.20, sabato 14 e 28 novembre alle 21.30, sabato 12 dicembre alle 21.45 e sabato 9 gennaio alle 21.20. Dopo due settimane riparte invece, venerdì 16 ottobre alle 21.30, con replica domenica 18 ottobre alle 21.45, Facciamo la spia!, presentata come rivista a premi allestita da Lyda Ripandelli e con la partecipazione tra gli altri di Nuccia Bongiovanni, Gino Bramieri, Febo Conti, Mimmo Craig, Giovanna Mainardi, Sandra Mondaini, Nuto Navarrini, Elio Pandolfi, Ermanno Roveri, Erica Sandri, Antonella Steni, orchestra diretta da Giampiero Boneschi. Scrive il Radiocorriere numero 41, nel presentare la trasmissione: “Uno strano individuo, piuttosto sciocco e pavido, si trova coinvolto suo malgrado in una organizzazione di spionaggio ed ogni quindici giorni deve scoprire una parola d’ordine ricavandola dal materiale che periodicamente gli viene inviato dai suoi compagni d’avventura, e che davanti ai suoi occhi si trasforma di volta in volta in una serie di sketches, scenette, numeri di canto e di ballo, eccetera”. Ne nasce quindi un’autentica rivista a quiz alla cui soluzione il pubblico dei telespettatori è naturalmente invitato a partecipare, concorrendo così all’estrazione di vistosi premi. La trasmissione si varrà della partecipazione della “Compagnia di rivista della Tv”. La seconda puntata viene trasmessa martedì 3 novembre alle 21.20, la terza giovedì 26 novembre alle 21.05, la quarta giovedì 17 dicembre alle 21.15. Sul numero 2 del Radiocorriere del 1954, in un articolo di presentazione delle nuove trasmissioni, riguardo ai due programmi si legge: “Con Facciamo la spia (scritto senza punto esclamativo, ndr) si è già felicemente realizzato l’abbinamento dell’umorismo e dell’enigmistica, mentre nel campo delle trasmissioni puramente a quiz l’ormai popolare Attenti al fiasco si accinge a cedere il passo ad una teletrasmissione dello stesso genere che farà sue in partenza le esperienza di quello”. Dal 23 gennaio al 24 luglio 1954 va in onda per 10 puntate, solitamente ogni due settimane poi con una lunga pausa prima di quella conclusiva, Per favore dica lei, programma di quiz e indovinelli, dal Teatro dell’Arte al Parco di Milano, lo stesso dove nel 1972 e 1974 si terranno le finali del Rischiatutto di Mike Bongiorno. Prima vincitrice del premio per il pubblico a casa, “un mobile bar” come scrive il Radiocorriere, è la signora Alda Maresi di Cernobbio (Como). La soluzione del quiz era “materassaio”, mentre in quella del 20 febbraio 1954 il vincitore è il signor Emilio Romanini di Roma che si aggiudica “una valigia in foca con necessario da viaggio”, mentre “Il Metronotte - La Guardia notturna” era la soluzione dell’indovinello proposto al pubblico televisivo. Il quiz televisivo, come abbiamo potuto vedere, si propone da subito come uno dei generi televisivi preferiti dagli spettatori, un genere tuttora amatissimo. Il quiz, insomma, non ha età. Vi ricordiamo inoltre il libro "Al limite del ricordare", un'antologia degli articoli scritti da Nando Martellini su alcuni giornali dal 1959 al 1997 curata da Cesare Borrometi e Pino Frisoli con la prefazione di Massimo De Luca pubblicata da Oligo. Potete ordinarlo a questo link
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