mercoledì 30 agosto 2023

Il 28 e 29 agosto 1993, con Monza-Padova, Serie B, e Lazio-Foggia, Serie A, in Italia parte la pay-tv nel calcio: sono passati 30 anni

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Il 28 agosto 1993, alle 20:30, con Monza-Padova, anticipo della prima giornata di Serie B, e il 29 agosto 1993, alle 21:00 con Lazio-Foggia, posticipo della prima giornata di Serie A iniziato con mezz'ora di ritardo sul previsto per uno sciopero dei calciatori, comincia in Italia l'era del campionato di calcio in pay-tv, trasmesso da Tele+2. Da quel giorno, sono passati 30 anni, il calcio non sarà più lo stesso, quello delle partite tutte alla stessa ora. Vediamo come si arrivò a quella scelta che suscitò anche molte polemiche, come l'iniziale contrarietà di Coni e Federcalcio, proponendovi il paragrafo "Il campionato va sulla pay-tv" del libro "Sport in Tv", scritto da Pino Frisoli e Massimo De Luca, uscito nel 2010 per Rai Eri. Sono previste 32 partite di serie B il sabato alle 20.30 (ogni incontro è stato valutato 350 milioni di lire per un totale di 11 miliardi e 200 milioni) e 28 partite di A la domenica alle 20.30 (1 miliardo e 200 milioni a gara per complessivi 33 miliardi e 600 milioni), con esclusione delle ultime 6 giornate di campionato. Non ci saranno repliche in chiaro sulla Rai, come si era ipotizzato in un primo tempo.

Vi ricordiamo inoltre il libro "Al limite del ricordare", un'antologia degli articoli scritti da Nando Martellini su alcuni giornali dal 1959 al 1997 curata da Cesare Borrometi e Pino Frisoli con la prefazione di Massimo De Luca pubblicata da Oligo. Potete ordinarlo a questo link
https://www.amazon.it/limite-del-ricordare-Nando-Martellini/dp/8885723799

IL CAMPIONATO VA SULLA PAY-TV
Il contratto tra Rai e Lega Calcio, un triennale da 108 miliardi di lire complessivi, è in scadenza e dunque si torna al tavolo delle trattative per il rinnovo. Questa volta c’è un nuovo pretendente: Tele+2. La Lega vuole infatti introdurre un posticipo serale da trasmettere in diretta televisiva e quella della trasmissione a pagamento sarebbe la soluzione migliore.
Il 1° luglio 1993 si arriva all’accordo. La Lega stipula due contratti: uno con la Rai per la cessione dei diritti radiofonici in diretta e quelli televisivi di campionato e Coppa Italia in differita per 135 miliardi all’anno, indicizzati, per tre anni; uno con Tele+2 per i diritti pay di 28 posticipi di serie A e di 32 anticipi di B alla cifra di 45 miliardi l’anno. Il presidente della Lega Luciano Nizzola ufficializza così il matrimonio tra il campionato italiano e la Tv a pagamento.
Il progetto pay-tv trova anche un avallo importante, quello del presidente del Coni Mario Pescante: «Non possiamo barricarci dentro le nostre mura senza tener conto dell’evoluzione della società. Noi siamo, prima di tutto, per la regolarità del campionato, ma non penso onestamente che anticipare una partita di B al sabato e giocarne una la domenica sera, in favore del progetto della pay-tv, possa essere dannoso per il calcio e il totocalcio». A questo proposito va detto che solo due mesi prima, sia il Coni, sia il presidente della Federcalcio Antonio Matarrese si erano espressi negativamente. L’intesa con la pay-tv viene trovata sulla cifra di 44 miliardi e 800 milioni, sulla base di un anticipo e di un posticipo settimanale, con esclusione delle ultime sei giornate di campionato: si avranno 32 partite di serie B il sabato alle 20.30 (ogni incontro è stato valutato 350 milioni per un totale di 11 miliardi e 200 milioni) e 28 partite di A la domenica alle 20.30 (1 miliardo e 200 milioni a gara per complessivi 33 miliardi e 600 milioni). Non ci saranno repliche in chiaro sulla Rai, come si era ipotizzato in un primo tempo. Questi i criteri dei posticipi: favorire le prime sette del passato campionato (Milan, Inter, Parma, Juventus, Lazio, Cagliari e Sampdoria), facendole rientrare in un massimo di cinque passaggi Tv e nel contempo accontentare con un minimo di due partite le altre formazioni. Nell’elenco, varato con un mese di anticipo, spiccano quattro derby, nell’ordine Juventus-Torino, Genoa-Sampdoria, Lazio-Roma e Milan-Inter, più le due classicissime Milan-Juventus e Inter-Juventus.
La Rai invece, non esercitando il diritto di veto sulla trattativa Lega-Tele+ per le dirette criptate, pagherà per l’esclusiva del calcio 135 miliardi invece di 180. Nel contratto c’è la clausola che permette di cedere le dirette di Coppa Italia, ma la privazione non sarà totale. Nelle ultime tre stagioni la Coppa Italia (13 dirette) era stata trasmessa dalla Fininvest, ora su 15 incontri alla concorrenza ne vanno 4: una partita dei quarti, due semifinali e una finale. Non ci sarà concorrenza nel pomeriggio domenicale: il blackout di trasmissioni parte da mezz’ora prima dell’inizio delle partite sino alle 22.00. Tale divieto riguarda anche le interviste. La Rai si riserva di vendere alle Tv locali i secondi diritti di campionato (differite dopo le 23.00).
Da questi accordi esce danneggiata la Fininvest. È il prezzo che Silvio Berlusconi deve pagare per il via libera al pacchetto pay-tv. Per l’imprenditore milanese è troppo importante rientrare dagli investimenti fatti in Tele+ e le dirette di campionato costituiscono l’unica possibilità di rilanciare l’emittente. In cambio del mancato veto Rai, la Fininvest ha messo sul piatto gran parte della coppa Italia, le partite interne delle italiane nelle coppe europee e altro ancora.
Dopo qualche giorno, aggiungendo 7 miliardi, Tele+ ottiene anche i diritti per la trasmissione al sabato pomeriggio di un anticipo di serie C per la soddisfazione di Matarrese, che ringrazia la Rai: «Rimane il nostro interlocutore privilegiato», e Nizzola, che sottolinea anche gli ulteriori benefici economici che arriveranno alle società dalla pubblicità statica negli stadi: «Un eventuale calo di tifosi verrà recuperato da un incremento inevitabile della pubblicità statica negli stadi che si verificherà proprio per via della trasmissione in diretta. Non abbiamo fatto ancora proiezioni, ma riteniamo che il valore che si potrà recuperare sarà notevole ed esso andrà a beneficio esclusivo delle società. Dipende da chi ha in gestione la pubblicità negli stadi: in alcuni casi sono i comuni, in altri le stesse concessionarie di pubblicità molto scaltre nel formalizzare i contratti. Il calcio quindi avrà soltanto da guadagnare da questa rivoluzione. Questi tre anni ci consentiranno di prendere in esame i vari aspetti di questo contratto e di studiare ulteriori benefici che il calcio potrà avere dalla televisione».
Non tutti però sono contenti di questo accordo. Giorgio Balzoni, segretario dell’Usigrai (sindacato giornalisti Rai) chiede che «sia rimesso in discussione l’accordo Rai-Lega-Tele+» e annuncia una risposta adeguata delle redazioni Rai se invece sarà ratificato. Se esistono ancora margini per impedire la sua ratifica «vanno utilizzati fino in fondo per rimettere in discussione un accordo che sarebbe devastante per tutti. Chi, per parte della Rai, ha concluso questo contratto dimostra di essere ancora schiavo della filosofia della “pax televisiva” che al servizio pubblico ha fatto solo pagare prezzi e chi ha responsabilità di governo dell’azienda deve trarne tutte le conseguenze… Oggi esiste un soggetto in più in grado di governare questo paese: è la Lega Calcio che, realizzando questo contratto, rende inutili tutte le discussioni sul superamento della Mammì: essa è già superata nei fatti e il legislatore, domani, potrà solo limitarsi a fotografare il nuovo scenario dell’emittenza senza poterlo disegnare… Il monopolio privato ha già costruito il nuovo edificio».
Da Tele+ arriva la risposta dell’amministratore delegato Mario Zanone Poma: «Circa la sottrazione del calcio a un pubblico generalizzato, siamo in presenza di un altro falso: l’anticipo di B e il posticipo di serie A si vanno ad aggiungere al calcio già a disposizione del pubblico televisivo. Quindi senza nulla togliere a quanto già garantito dalla Rai…».
Sabato 28 agosto, alle 20.30, su Tele+2 va in onda Monza-Padova, prima giornata del campionato di serie B, telecronista Silvio Sarta. La serie A comincia domenica 29: alle 21.00, con mezz’ora di ritardo per uno sciopero dei calciatori, ecco Lazio-Foggia, telecronista Massimo Marianella. L’era del campionato in pay-tv è cominciata.

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
Pino Frisoli, La Tv per sport, Edizioni Tracce, Pescara, 2007
Enrica Speroni, Via libera al calcio in pay-Tv, «La Gazzetta dello Sport», venerdì 2 luglio 1993
Enrica Speroni, Proteste a tutto campo per l’accordo calcio-Tv, «La Gazzetta dello Sport», sabato 3 luglio 1993
Mancini-Canfora, Pay-Tv, c’è posto per tutti, «La Gazzetta dello Sport», domenica 4 luglio 1993
Ruggiero Palombo, La serie C sbarca su Telepiù, «La Gazzetta dello Sport», venerdì 16 luglio 1993
Tiziana Bottazzo, Calcio-Tv: affari d’oro, «La Gazzetta dello Sport», mercoledì 21 luglio 1993
Gabriella Mancini, Quattro derby a pagamento, «La Gazzetta dello Sport», sabato 31 luglio 1993

Ecco l'intervista di Pino Frisoli rilasciata a Sky Sport 24 a Sandro Sabatini e Sara Benci nel 2010 dove si parla di Lazio-Foggia del 29 agosto 1993


sabato 10 giugno 2023

Clamoroso al Cibali: ecco il nome del giornalista Rai che commentò per la radio Catania-Inter del 4 giugno 1961 e non era Sandro Ciotti

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La Newsletter Rai, curata da Valerio Iafrate, ha pubblicato nel numero del 9 giugno 2023 un nostro articolo dove parliamo della frase "Clamoroso al Cibali" che secondo la leggenda sarebbe stata pronunciata da Sandro Ciotti in un Catania-Inter 2-0 del 4 giugno 1961. In realtà non andò così, non c'era stata nessuna radiocronaca di questa partita e Sandro Ciotti non era presente all'incontro, seguito per la Rai da Mario Vannini che la commentò in serata alla radio in "Domenica sport". Eccovi tutta la storia con i link della Newsletter Rai del 9 giugno 2023.

Newsletter Rai del 9 giugno 2023
Clamoroso al Cibali

“Clamoroso al Cibali” è una delle frasi più utilizzate nella storia del calcio come simbolo di un risultato sorprendente. Ancora oggi c’è chi continua a sostenere che questa locuzione sia stata pronunciata da Sandro Ciotti in un Catania-Inter del 4 giugno 1961, finita 2-0 per i siciliani, risultato che permise alla Juventus di vincere il suo 12° Scudetto. In realtà non è andata così anche perché “Tutto il calcio minuto per minuto” non era previsto nelle ultime quattro giornate di campionato, per garantire la regolarità del torneo, e veniva trasmessa solo la radiocronaca di una partita tra due formazioni che non avevano più nella da chiedere, in termini di classifica, al campionato.

La formazione torinese arrivava infatti all’ultimo turno di campionato con due punti di vantaggio sui nerazzurri e aveva appena ottenuto la sentenza favorevole della Caf in merito al ricorso presentato dall’Inter che aveva disposto di ripetere la partita del 16 aprile giocata al Comunale di Torino. Alla Juventus sarebbe bastato dunque un pareggio per conquistare il suo 12° Scudetto. L’Inter, che affrontava al Cibali un Catania che aveva disputato un eccellente campionato, venne però sconfitta a sorpresa 2-0 dai padroni di casa. Quello di Catania poteva dunque essere considerato il secondo campo della giornata per importanza ma, come dicevamo, nelle ultime quattro giornate di campionato era in programma solo la radiocronaca del secondo tempo di una partita e solo dopo la sua conclusione venivano dati i risultati degli altri campi. La famosa frase “Clamoroso al Cibali” non può per questo essere stata pronunciata in una radiocronaca che non c’è ma stata e inoltre Sandro Ciotti non era ancora uno dei radiocronisti di punta della Rai. Ci siamo però chiesti chi poteva essere presente per la Rai al Cibali e grazie alle registrazioni dell’epoca possiamo svelare il suo nome, che è quello di Mario Vannini, cronista della sede siciliana della Rai. Abbiamo infatti controllato sul Radiocorriere numero 23 del 1961 il palinsesto sportivo della radio che il 4 giugno prevedeva queste trasmissioni:

Programma Nazionale
13:00 XLIV Giro d’Italia. Notizie sulla tappa Firenze-Modena
14:00 XLIV Giro d’Italia. Passaggio dell’Abetone. Radiocronaca di Nando Martellini e Sergio Zavoli
Secondo Programma
16:00 XLIV Giro d’Italia. Fase finale e arrivo della tappa del Giro d’Italia Firenze-Modena. Radiocronaca di Nando Martellini, Sergio Zavoli e Paolo Valenti
Programma Nazionale
17:00 Radiocronaca del secondo tempo di una partita di Serie A
Secondo Programma
17:00 Musica e sport. Nel corso del programma: Ippica, dall’Ippodromo di San Siro in Milano, “Gran Premio d’Italia”, radiocronaca di Alberto Giubilo
Programma Nazionale
19:30 La giornata sportiva, un programma di risultati, cronache, commenti e interviste a cura di Eugenio Danese e Guglielmo Moretti
19:50 XLIV Giro d’Italia. Servizio speciale di Paolo Valenti
Secondo Programma
22:40 Domenica sport. Echi e commenti della giornata sportiva a cura di Nando Martellini, Sergio Zavoli e Piero Pasini
Programma Nazionale
23:15 Questo campionato di calcio, commento di Eugenio Danese

Di questi programmi solo “Domenica sport”, che abbiamo ascoltato per intero, risulta conservato. La puntata del 4 giugno 1961, condotta da Piero Pasini, si è occupata prima del Giro d’Italia, con un servizio di Severo Boschi dal traguardo di Modena, poi di calcio con i commenti sulle partite della 34esima giornata di Serie A che si aprono con Juventus-Bari, commentata da Paolo Bertoldi seguita da Catania-Inter che Piero Pasini introduce così: “Emozionante e sconvolgente finale del campionato di calcio. Il Catania, leale e combattivo come sempre, ha dominato un’Inter che era stata distrutta psicologicamente dal verdetto della Caf. Il servizio di Mario Vannini”. Il giornalista apre così: “2-0 ma poteva essere anche 3 o 4 a 0 e nessuno dei presenti al Cibali si sarebbe meravigliato”. Mario Vannini intervista anche il giocatore Amilcare Ferretti e l’allenatore del Catania Carmelo Di Bella. La frase “Clamoroso al Cibali” non viene mai usata in tutto il servizio. Piero Pasini riprende quindi la linea per lanciare il commento di Eveno Visioli su Milan-Lanerossi Vicenza 0-0, quindi ecco Gino Palumbo per Padova-Napoli 1-1, Mario Giacomini, con interviste, per Udinese-Atalanta 2-1, Ennio Viero per Lazio-Lecco 0-1 e, per la Serie B commento e interviste di Angelo Campanella per Foggia-Palermo 2-3. In chiusura ecco il tennis con Rino Bertolotti che “ci telefona questo servizio” per Belgio-Italia di Coppa Davis.

Come abbiamo visto Sandro Ciotti non c’è, non era ancora un affermato radiocronista sportivo.

In una trasmissione di Rai 3 del 2011 “Figu. Album di persone notevoli” si sente Sandro Ciotti dire: “Attenzione! Clamoroso al Cibali! Catania in gol con Milan. Catania uno, Inter zero, a voi la linea”, riferendosi però non alla partita del 1961, quella sempre citata, ma ad una della stagione 1962/63, precisamente del 30 settembre 1962, in cui segnò per i siciliani Luigi Milan. Una registrazione che però non sembra nemmeno autentica anche perché negli archivi Rai non risulta conservata la puntata di “Tutto il calcio minuto per minuto” di quel giorno. È giusto ricordare che negli anni scorsi già Roberto Pelucchi nel suo libro Le voci della domenica - Storia romantica di 90 anni di sport alla radio (prefazione di Massimo De Luca) aveva smontato questa leggenda. “Oggi, non c’è prova che quelle tre parole, entrate nell’immaginario collettivo e nel lessico sportivo per indicare un risultato fuori dalla logica, le abbia effettivamente pronunciate Ciotti. E che le abbia pronunciate il 4 giugno 1961 in occasione di Catania-Inter 2-0, come è stato raccontato”, aveva affermato in una intervista al sito Ilfattoquotidiano.it.

Volevamo però scoprire anche chi era presente per la Rai a quella partita e cosa poteva avere detto. Come abbiamo ascoltato nella trasmissione di commento serale “Domenica sport” Mario Vannini non pronuncia mai quel “Clamoroso al Cibali”. Mario Vannini, giornalista di origine toscana come si può notare dal suo accento, ma per tanti anni in forza alla sede siciliana della Rai, è stato anche occasionalmente uno dei volti di “90° minuto”, come nella puntata del 4 gennaio 1981 per Palermo-Sampdoria, e autore nei primi anni ’80 di alcuni servizi per “La Domenica Sportiva” e per “Domenica sprint”.

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/11/19/clamoroso-al-cibali-la-frase-cult-di-sandro-ciotti-non-e-mai-stata-pronunciata-ne-dal-radiocronista-rai-ne-da-altri/5570829/



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"Tutto il calcio" in Tv

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Il viaggio di Fogg

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Storia della Tv a colori in Italia, seconda puntata, 24 settembre 2022 Newsletter Rai del 24 settembre 2022
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Tutti i colori della Rai (4)

Storia della Tv a colori in Italia, 15 ottobre 2022
Newsletter Rai del 15 ottobre 2022
Tutti i colori della Rai (5)

Vi ricordiamo inoltre il libro "Al limite del ricordare", un'antologia degli articoli scritti da Nando Martellini su alcuni giornali dal 1959 al 1997 curata da Cesare Borrometi e Pino Frisoli con la prefazione di Massimo De Luca pubblicata da Oligo. Potete ordinarlo a questo link
https://www.amazon.it/limite-del-ricordare-Nando-Martellini/dp/8885723799

martedì 23 maggio 2023

Inter-Real Madrid del 22 aprile 1981 e la diretta negata, dalla Newsletter Rai del 12 maggio 2023

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La Newsletter Rai, curata da Valerio Iafrate, ha pubblicato nel numero del 12 maggio 2023 un nostro articolo dove ricordiamo un Inter-Real Madrid del 22 aprile 1981, semifinale di ritorno di Coppa dei Campioni, che la Rai mandò in diretta sulla Rete Uno con l'esclusione della regione Lombardia per decisione del presidente dell'Inter Ivanoe Fraizzoli anche se lo stadio di San Siro era esaurito per cui l'incasso era garantito. Per gli appassionati lombardi la consolazione della diretta dell'altra semifinale di Coppa dei Campioni, Bayern Monaco-Liverpool, in programma su Telemontecarlo alle 19.55, mentre Svizzera e Capodistria proposero alle 22.15 una sintesi del mercoledì internazionale. Per vedere la partita di Milano si dovette invece aspettare il giovedì sera alle 19.30 su Telenova. Eccovi tutta la storia con i link della Newsletter Rai del 12 maggio 2023.

Newsletter Rai del 12 maggio 2023
L'Inter oscurata

Oggi i diritti televisivi sono determinanti per il mondo del calcio. Fino ai primi anni ’90, prima dell’arrivo delle pay tv, non è stato così, con le società di calcio che temevano che la Tv potesse togliere pubblico dagli stadi. vPer questo, le uniche occasioni per vedere delle dirette di calcio in televisione erano doute alle partite di coppa, a quelle della Nazionale o a qualche recupero di campionato. Se però si giocava nella città di residenza, quasi sempre arrivava immancabile l’esclusione dalla trasmissione della zona della partita, o addirittura dell’intera regione*. A Milano si poteva aggirare l’ostacolo se l’antenna condominiale era orientata verso il ripetitore piacentino di Monte Penice o, per quanti fossero dotati di un secondo televisore, spostando l’antenna direzionale, ma non tutti potevano permettersi questa mossa. Bisognava dunque sperare nel tutto esaurito che avrebbe permesso di evitare l’esclusione. Qualche volta però non è andata così.

Mercoledì 22 aprile 1981 l’Inter affronta a San Siro il Real Madrid nel ritorno della semifinale di Coppa dei Campioni. La squadra di Bersellini deve rimontare lo 0-2 del Santiago Bernabeu e l’attesa è grandissima. Già da qualche giorno è annunciato il tutto esaurito per un incasso di oltre 800 milioni di lire e ci vorrebbe un altro stadio per accontentare la richiesta di biglietti. La diretta televisiva di Inter-Real Madrid è in programma alle 20:45 sulla Rete Uno della Rai. Le immagini della partita potranno essere seguite in diretta anche in Corea del Sud, Messico, Venezuela, Stati Uniti, Austria, Olanda oltre a tutte le regioni italiane meno una: la Lombardia. Fino all’ultimo si spera in un ripensamento del presidente dell’Inter, Ivanoe Fraizzoli, che però è irremovibile: niente diretta per rispetto del pubblico pagante. La decisione di Fraizzoli è accolta con un coro di proteste e alle redazioni dei giornali arrivano le telefonate degli appassionati che protestano per la mancata diretta nonostante l’esaurito di San Siro fosse stato annunciato da una settimana. La conferma arriva anche dalla Rai: “La società nerazzurra ha voluto mantenere fede alla parola data al suo pubblico al momento della messa in vendita dei biglietti”.

Agli appassionati lombardi non resta che consolarsi con la diretta dell’altra semifinale di Coppa dei Campioni, Bayern Monaco-Liverpool, in programma su Telemontecarlo alle 19.55, mentre Svizzera e Capodistria propongono alle 22.15 una sintesi del mercoledì internazionale. Per vedere la partita di Milano bisogna invece aspettare il giovedì sera alle 19.30 su Telenova. I tifosi esclusi dalla diretta Tv non possono nemmeno consolarsi con il risultato dell’incontro: l’1-0 finale non basta all’Inter che viene dunque eliminata. Per evitare il ripetersi di un simile episodio, il Corriere della Sera lancia un’idea: “Noi proponiamo che d’ora in poi, allorché una società di calcio si prepara ad ospitare una partita di interesse vasto, e quindi televisivo, si comporti così: al momento in cui mette in vendita i biglietti per lo stadio ponga una riserva pubblica e ufficiale sul proprio “sì” o il proprio “no” alla telecronaca, in dipendenza dell’esito della prevendita dei biglietti: la riserva sarà sciolta 48 ore prima dell’incontro affinché esistano i tempi stretti ma necessari per informare il pubblico della decisione. Il pubblico si regolerà di conseguenza. In tal modo si eviteranno forse i malintesi e soprattutto i paradossi che hanno preceduto Inter-Real Madrid: per salvare giustamente i diritti di 78 mila spettatori paganti si è scontentata, con un “esaurito” di S. Siro assicurato da dieci giorni, una regione che ha 9 milioni di abitanti”.

La situazione si ripete qualche mese dopo, il 4 novembre 1981. Alle 13 si gioca Dinamo-Bucarest-Inter, ritorno del secondo turno di Coppa Uefa. Finisce 3-2 per i rumeni dopo i supplementari con la diretta sulla Rete Due, ma viene esclusa la zona di Milano perché alle 14.30 si gioca a San Siro Milan-Haladas, 3-0, per la Mitropa Cup.

Riguardo alla Nazionale, l'ultima volta che è stata esclusa una città dalla diretta è stato il 13 novembre 1982 in occasione di Italia-Cecoslovacchia, partita di qualificazione agli Europei di Francia, finita 2-2, giocata a Milano. Ci furono molte polemiche e da allora si decise che a tutti doveva essere data la possibilità di vedere la Nazionale in diretta Tv. Per l'Italia poteva capitare anche che venisse escluso solo il primo tempo, come il 15 marzo 1980 quando a Milano si giocò l'amichevole Italia-Uruguay, finita 1-0 per gli Azzurri.

L'ultima esclusione in assoluto di una città dalla visione televisiva di una partita è stata, ancora una volta Milano, in occasione di un Inter-Sampdoria valido per il ritorno dei quarti di finale di Coppa Italia, finita 1-1 e giocata il 27 gennaio 1994.

Da allora nessuna città è stata più esclusa dalla trasmissione di una partita di calcio. Questa clausola è stata però ripresa con l'introduzione della pay-per-view per il campionato. Nel primo anno, nella stagione 1996/97, ai tifosi residenti nella città della squadra per la quale intendevano abbonarsi alla pay-per-view era infatti possibile farlo solo se fosse stato venduto almeno l'80 per cento degli abbonamenti allo stadio o se, per la singola partita, ci fosse stato il tutto esaurito. Regole che sono poi state subito cancellate. Da allora la Tv, anzi la pay-tv, ha preso il sopravvento decidendo, almeno per la Serie A, calendari e orari di inizio delle partite.

* Ecco un esempio di mercoledì di coppa con un’italiana in casa e una in trasferta: il 21 marzo 1973 si gioca a Budapest l’incontro Ujpest-Juventus valido per il ritorno dei quarti di finale di Coppa dei Campioni. La partita inizia alle 17.30 ma per vederla in tv gli sportivi devono aspettare le 19 del giorno successivo. Alla telecronaca diretta si è infatti opposto il Milan, che alle 21.15, dunque due ore dopo la fine della sfida della Juventus, affronta a San Siro lo Spartak Mosca per il ritorno dei quarti di Coppa delle Coppe. I dirigenti rossoneri ritengono infatti che dopo aver visto la partita in TV parte dei suoi tifosi avrebbe disertato in serata San Siro. Cfr. «Corriere della Sera», martedì 20 marzo 1973.

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
«Corriere della Sera», Non resta che andare in Corea, mercoledì 22 aprile 1981
«Corriere della Sera», Coro di proteste a Milano per la mancata «diretta» Tv, giovedì 23 aprile 1981
«Corriere della Sera», A proposito del calcio e della Tv, venerdì 24 aprile 1981
Inter-Real Madrid e la diretta negata, http://pinofrisoli.blogspot.com/2008/07/inter-real-madrid-no-alla-diretta-per.html
De Luca Massimo, Frisoli Pino, Sport in Tv, Rai Eri, Roma 2010

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Storia della Tv a colori in Italia, 15 ottobre 2022
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Vi ricordiamo inoltre il libro "Al limite del ricordare", un'antologia degli articoli scritti da Nando Martellini su alcuni giornali dal 1959 al 1997 curata da Cesare Borrometi e Pino Frisoli con la prefazione di Massimo De Luca pubblicata da Oligo. Potete ordinarlo a questo link
https://www.amazon.it/limite-del-ricordare-Nando-Martellini/dp/8885723799

mercoledì 26 aprile 2023

Manchester City-Milan, Coppa Uefa del 6 dicembre 1978, prodotta e trasmessa dalla Rai in sintesi: dalla Newsletter Rai del 21 aprile 2023

siti web



La Newsletter Rai, curata da Valerio Iafrate, ha pubblicato nel numero del 21 aprile 2023 un nostro articolo dove ricordiamo un Manchester City-Milan del 6 dicembre 1978, ritorno degli ottavi di finale di Coppa Uefa, che la Rai avrebbe voluto trasmettere in diretta ma che non era coperto televisivamente dalla Tv inglese, per cui la Rai dovette accontentarsi di trasmettere la sintesi di Ajax-Honved in "Mercoledì sport". Manchester City-Milan venne invece trasmesso dalle 16.00 del pomeriggio del 7 dicembre 1978 sulla Rete Due con una sintesi ripresa dalla Rai in rvm nello stadio inglese. Oggi non sarebbe possibile per una Tv della squadra ospite riprendere una partita di coppe europee solo per il proprio paese visto che la gestione dei diritti televisivamente è interamente centralizzata e gestita tutta dall'Uefa, ente organizzatore delle coppe europee che fino alla nascita della Champions League per i diritti televisivi si occupava solo delle finali di Coppa dei Campioni e di Coppa delle Coppe giocate in campo neutro, mentre per tutti gli altri turni i diritti televisivi erano gestiti direttamente dalla società partecipanti. Eccovi tutta la storia con i link della Newsletter Rai del 21 aprile 2023

Newsletter Rai del 21 aprile 2023
C'era una volta la Coppa Uefa

In passato la gestione dei diritti televisivi dello sport era molto più semplice se confrontata a quella di oggi e poteva anche capitare che un evento non avesse copertura televisiva da parte dell’emittente del paese ospitante nonostante l’interesse del paese ospite per la trasmissione in diretta.

E’ quello che accadde il 6 dicembre 1978 in occasione di Manchester City-Milan, ritorno degli ottavi di finale di Coppa Uefa. La partita di andata, giocata alle 13.30 di giovedì 23 novembre 1978 dopo un primo rinvio causato dalla nebbia che avvolgeva San Siro la sera prima, si era conclusa sul 2-2 e al Milan era dunque necessaria un’impresa per superare il turno. La partita di ritorno si sarebbe giocata quindi mercoledì 6 dicembre alle 20.30 e non essendo impegnate altre squadre italiane la Rai avrebbe voluto trasmettere la partita in diretta. Purtroppo questo non accadde e non per responsabilità della Rai. I dirigenti del Servizio Pubblico, infatti, spiegarono che la diretta non sarebbe stata possibile a causa di uno sciopero dei tecnici della televisione inglese e una sintesi sarebbe stata proposta alle 16.00 di giovedì 7 dicembre 1978 sulla Rete Due. La conferma arriva da Nando Martellini in apertura della sintesi di Ajax-Honved proposta in “Mercoledì sport” al posto della diretta di Manchester City-Milan: “Naturalmente i telespettatori italiani avrebbero gradito, come noi, di vedere le immagini della gara di Manchester dove è impegnato, mentre vi trasmettiamo, il Milan. Malgrado tutti i tentativi della Rai però, la televisione inglese non è stata in grado di allestire la telecronaca diretta dell’avvenimento. La strada del Milan comunque si è fatta difficilissima perchè al termine del primo tempo il Manchester è in vantaggio per 3-0. Immagini di Manchester-Milan verranno trasmesse, con ogni probabilità, nel telegiornale sulla Rete 1 domani alle 13.30. In ogni caso, una ampia sintesi della partita verrà presentata sulla Rete 2 domani alle ore 16.00. Nel corso di questa telecronaca vi aggiorneremo sul risultato del Milan. Al termine, dopo il collegamento eurovisione, trasmetteremo le notizie dettagliate della partita che ha visto impegnato il Milan e i risultati delle altre gare di Coppa Uefa di questa sera”.

E’ dunque Giampiero Galeazzi, alla fine della sintesi, a dare alcune notizie sulla partita del Milan, sconfitto 3-0, e i risultati delle altre partite di Coppa Uefa.

Non resta dunque che aspettare il giorno seguente per vedere qualche fase di gioco di Manchester City-Milan e proprio come annunciato da Nando Martellini è il Tg1 delle 13.30 a proporre in anteprima le fasi più importanti del match, introdotte da Paolo Frajese che ricorda che queste immagini sono appena arrivate dall’Inghilterra, con il commento di Giampiero Galeazzi, mentre nel Tg2 Oretredici vengono proposte solo delle telefoto commentate da Carlo Picone.

Quelle viste nel Tg1 delle 13.30 sono immagini girate in pellicola arrivate dal circuito dell’Eurovisione, mentre la sintesi che viene proposta dalla Rete 2 alle 16.00, conservata in due cassette bvu che abbiamo recuperato dopo avere chiesto di riversarle in Imx con la conseguente digitalizzazione, è stata registrata da tecnici della Rai con attrezzature portatili perché la Tv inglese non aveva installato le attrezzature necessarie per la ripresa televisiva dell’incontro. Giorgio Martino apre così la sua telecronaca: “Gentili telespettatori buon pomeriggio, queste immagini ci sono appena arrivate dall’Inghilterra portate dal collega Mauro Alunni e dall’operatore Paolo Lanzi e riprese ieri sera allo stadio di Manchester”. Quindi la Rai, in trasferta, ha permesso al pubblico italiano di assistere a un’ampia sintesi dell’incontro che non sarebbe stato possibile vedere vista l’assenza di una produzione televisiva locale. E’ però curioso notare come il gol del 3-0 del Manchester City sia probabilmente sfuggito all’operatore Rai e infatti nella sintesi l’immagine di questa rete è la stessa delle riprese in pellicola, peraltro nemmeno delle migliori visto che in pratica si vede il pallone mentre sta finendo in rete, e non quella videomagnetica della Rai. Queste immagini prodotte dalla Rai non verranno più proposte; nel Tg1 delle 20.00, infatti, commentate dallo speaker Roberto Di Palma, e in Eurogol, commentate da Giorgio Martino, le immagini di Manchester City-Milan sono quelle in pellicola ricevute dal circuito dell’Eurovisione.

Ai link di seguito tutti i contributi video citati nel testo:

La cronaca di Manchester City-Milan raccontata da Giampiero Galeazzi in Mercoledì sport del 6 dicembre 1978
https://we.tl/t-KrRXvTf4yG

La pagina sportiva del Tg2 Oretredici del 7 dicembre 1978 con telefoto di Manchester City-Milan
https://we.tl/t-TceCT01lLV

Il servizio di Giampiero Galeazzi su Manchester City-Milan nel Tg1 delle 13.30 del 7 dicembre 1978
https://we.tl/t-RpSNqWK9PA

La prima parte della sintesi di Manchester City-Milan con la telecronaca di Giorgio Martino trasmessa alle 16.00 del 7 dicembre 1978
https://we.tl/t-BJdlOPJQYG

Il finale della sintesi di Manchester City-Milan con la telecronaca di Giorgio Martino trasmessa alle 16.00 del 7 dicembre 1978
https://we.tl/t-tW1sn1SMIl

Il servizio di Manchester City-Milan trasmesso nel Tg1 delle 20.00 del 7 dicembre 1978 commentato dallo speaker Roberto Di Palma
https://we.tl/t-JBo2i5nDCi

Giorgio Martino commenta Manchester City-Milan in Eurogol del 7 dicembre 1978
https://we.tl/t-jitZ3fBSLW

Già pubblicati sulla Newsletter Rai nel 2023

Tutto il calcio story (1), 20 gennaio 2023
Newsletter Rai del 20 gennaio 2023

Tutto il calcio story (2), 27 gennaio 2023
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La Rai a colori, 3 febbraio 2023
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Il mito "Rischiatutto", 10 febbraio 2023
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Il mondo di Sara, 17 febbraio 2023
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Un compleanno al rallentatore, 3 marzo 2023
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Il "nonno" del Var, 10 marzo 2023
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"Tutto il calcio" in Tv, 17 marzo 2023
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C'era una volta "Sport 7", 24 marzo 2023
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Gianni per sempre, 31 marzo 2023
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Gianni per sempre

Portieri goleador, 14 aprile 2023
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Portieri goleador

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I segreti di un archivista, 6 maggio 2022
Newsletter Rai del 6 maggio 2022
I segreti di un archivista, da Newsletter Rai del 6 maggio 2022

Storia del cartone animato "Il Conte di Montecristo", 8 luglio 2022
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Il tesoro del Conte, da Newsletter Rai dell'8 luglio 2022

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Storia della Tv a colori in Italia, prima puntata, 17 settembre 2022
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Storia della Tv a colori in Italia, 15 ottobre 2022
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Vi ricordiamo inoltre il libro "Al limite del ricordare", un'antologia degli articoli scritti da Nando Martellini su alcuni giornali dal 1959 al 1997 curata da Cesare Borrometi e Pino Frisoli con la prefazione di Massimo De Luca pubblicata da Oligo. Potete ordinarlo a questo link
https://www.amazon.it/limite-del-ricordare-Nando-Martellini/dp/8885723799

sabato 15 aprile 2023

Tomaszewski portiere quasi goleador in "Golflash" del 14 ottobre 1979: da Newsletter Rai del 14 aprile 2023

siti web



La Newsletter Rai, curata da Valerio Iafrate, ha pubblicato nel numero del 14 aprile 2023 un nostro articolo dove ricordiamo un episodio che avevamo visto da bambini in televisione e che riguardava Jan Tomaszewski, mitico portiere della Polonia nei Mondiali del 1974 e 1978. Avevamo infatti visto l'estremo difensore polacco, che all'epoca giocava nel Beerschot, spingersi in avanti per segnare un gol nella partita contro l'Rwdm Molenbeek finita 1-1 per la 9a giornata del campionato belga, ma non avevamo trovato nessuna notizia in rete sull'episodio. Grazie al collega di Rai Sport Ido Dembinski, che ha recuperato una pagina di un sito polacco dove si raccontava questo episodio, siamo risaliti alla data della partita e dopo un po' di ricerche abbiamo trovato la trasmissione che avevamo visto quel giorno, domenica 14 ottobre 1979, la storica "Golflash" condotta da Gianfranco De Laurentiis. I due gol vennero poi proposti, ma solo rallentatore, da Carlo Sassi in chiusura della moviola della "Domenica Sportiva". Eccovi tutta la storia con i link della Newsletter Rai del 14 aprile 2023

Newsletter Rai del 14 aprile 2023
Portieri goleador

In questa occasione vogliamo ricordare un episodio particolare di una partita del campionato belga di calcio che riguarda due giocatori che sono anche un pezzo di storia del calcio italiano e che è rimasto impresso nella memoria di chi scrive grazie alle immagini proposte in una storica trasmissione sportiva della Rai. Partiamo dal primo dei due protagonisti, da cui nasce tutta la storia. Accadde un giorno di vedere in Tv, da appassionati di calcio sin da quando eravamo bambini e non ci perdevamo una trasmissione sportiva, di vedere quello che ci era sembrato un gol di testa su azione di calcio d’angolo di Jan Tomaszewski, portiere della Polonia nei Mondiali del 1974 e del 1978, in una partita del campionato belga, dove l’estremo difensore polacco ha giocato dal 1978 al 1981, nel Beerschot. Abbiamo cercato a lungo notizie di un suo gol in queste tre stagioni, ma senza risultato. Fino a quando un giorno, grazie al provvidenziale aiuto del collega Ido Dembinski, da un sito polacco abbiamo trovato il racconto del giorno in cui Tomaszewski spostandosi in attacco divenne decisivo per il gol del pareggio della sua squadra contro il Racing White Molenbeek nella 9a giornata del campionato belga che si disputò sabato 13 ottobre 1979. Tomaszewski si improvvisò infatti attaccante per rimontare la rete dell’olandese Nico Jansen, colpendo di testa su un angolo sotto la porta avversaria. Proprio sul suo colpo l’haitiano Emmanuel Sanon, appostato sulla linea di porta, segnò la rete dell’1-1. Sanon è l’attaccante che nel Mondiale di Germania del 1974 segnò il gol del provvisorio 1-0 di Haiti contro l’Italia nella partita di esordio degli Azzurri, vinta poi 3-1 dall’Italia, interrompendo l’imbattibilità di Dino Zoff che aveva resistito per 1143 minuti. Tomazewski era invece portiere della Polonia che, nello stesso gruppo, superò l’Italia per 2-1 nella terza partita causando l’esclusione degli Azzurri da quel Mondiale di Germania dove la nazionale italiana era considerata tra le favorite del torneo. Una storia dunque, quella del Tomazewski improvvisatosi attaccante e del Sanon realizzatore sugli sviluppi di quell’azione, che ci fa ricordare un pezzo di storia del calcio italiano anche se non glorioso.

Dopo avere scoperto quando si era svolto questo episodio era però necessario scoprire dove lo avevamo visto in Tv. Siamo partiti dalla visione degli Sportsera di inizio settimana a partire da quello di martedì 16 ottobre 1979, giorno della settimana con una rubrica fissa sul calcio estero solitamente curata da Gianfranco De Laurentiis. L’attenzione di questa puntata era però rivolta agli highlights di Real Madrid-Saragozza 3-2, con doppietta tra l’altro di un giovane Jorge Valdano per la squadra ospite, ma niente calcio belga, così come nelle altre puntate della settimana. Non ci restava dunque che puntare sulla domenica e l’unica trasmissione ad avere proposto questo gol non poteva che essere “Golflash”, la storica rubrica della domenica pomeriggio che in circa 10 minuti faceva vedere i gol della giornata di Serie A oltre a uno spazio sul calcio estero. Abbiamo però voluto cercare anche negli evn della domenica per vedere anche se c’erano gli highlights di questa partita che la Rai avrebbe potuto trasmettere dopo avere ricevuto dalla televisione belga grazie al circuito internazionale dell’Eurovisione noto anche come “evelina”, una fonte questa molto preziosa nelle nostre ricerche ancora in gran parte tutta da esplorare non solo negli archivi della Rai, ma anche in quelli delle Tv pubbliche estere. Purtroppo però tutte queste cassette erano ancora nel vecchio formato bvu per cui è stato necessario chiedere la bonifica affidata al tecnico Fabio Bissattini che, grazie al suo lavoro, permette a queste cassette di tornare a essere finalmente utilizzabili dopo il riversamento su cassette Imx e la conseguente digitalizzazione. Finalmente, dopo qualche giorno, la prima piacevole e per noi emozionante sorpresa: negli evn c’erano anche gli highlights di questa partita che confermavano quanto avevamo visto da bambini. Quell’azione c’era stata e la ricordavamo come un gol di Tomazewski perché dopo il gol tutti andarono ad abbracciare proprio il portiere polacco che si era spinto in avanti per cercare la rete del pareggio e il cui tocco di testa era stato decisivo per propiziare la rete di Sanon. Dovevamo però trovare anche la trasmissione Rai e così dopo qualche altro giorno di attesa abbiamo finalmente visto la puntata di “Golflash”, condotta da Gianfranco De Laurentiis, che il 14 ottobre 1979 andava in onda dopo la sintesi del secondo tempo di Genoa-Verona, per la 5a giornata di Serie B, trasmessa ancora in bianco e nero con la telecronaca di Giorgio Martino. Ricordiamo anche la bellissima sigla, “Squadra grande”, dell’indimenticabile Toni Santagata. Si giocava la 5a giornata di Serie A, con Inter-Napoli come partita più importante, finita 1-0 per i nerazzurri grazie a un gol di “Spillo” Altobelli, il cui secondo tempo venne trasmesso alle 19 sulla Rete Uno con la telecronaca di Bruno Pizzul. Prima dei gol stranieri ecco anche la classifica del Top 11, la classifica dei migliori giocatori di campionato per ogni ruolo. Per il calcio estero inizio con i gol di Germania Est-Svizzera 5-2, valida per le qualificazioni agli Europei del 1980 poi ecco finalmente Beerschot-Racing White Molenbeek. Gianfranco De Laurentiis presenta così questa partita: “E passiamo al Belgio per farvi vedere non tanto una partita, comunque importante come Beerschot-Molenbeek conclusasi per 1-1, quanto per farvi assistere a quello che fa Tomaszewki (…). Ed eccolo Tomaszewski, nei minuti finali della partita ha lasciato la porta e si è portato all’attacco nel tentativo di portare la sua squadra al pareggio e ci riesce”.

In conclusione, dopo avere ricordato che in “Domenica sprint” alle 20 sulla Rete 2 si sarebbe parlato con ampiamente dei risultati della domenica calcistica e degli altri avvenimenti sportivi della giornata, si parla del sorteggio dei gruppi di qualificazione dei Mondiali di Spagna del 1982 svolti alle 12 a Zurigo che assegnarono all’Italia come avversari Jugoslavia, Grecia, Danimarca e Lussemburgo: “Il calcio ormai ha scadenze che vengono una dietro l’altra e si anticipano un pochetto i tempi. Non si disputa ancora la fase finale del campionato d’Europa, già si pensa al campionato del mondo dell’82 che si disputerà in Spagna”.

Sappiamo poi com’è andato a finire quel Mondiale, con il trionfo dell’Italia di Enzo Bearzot. A proposito dell’azione di Tomaszewski, che giocava con un insolito numero 13, proprio gli sviluppi di questa azione portarono a una variazione del regolamento sul colore delle maglie dei portieri. Quella di Tomaszewski era infatti di un verde molto simile a quella del portiere avversario e proprio perché questa somiglianza poteva generare confusione si decise che le maglie dei due estremi difensori dovevano avere colorazioni distinte.

La puntata di Golflash del 14 ottobre 1979 con Tomaszewski e i gol di Beerschot-Rwdm Molenbeek sono visibili a questo link: https://we.tl/t-vOtFFj26Ki

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE Guerin Sportivo 1979, numero 42, pagina 60, “I campionati degli altri”

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Tutto il calcio story (1), 20 gennaio 2023
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domenica 2 aprile 2023

"Dribbling" del 6 ottobre 1979", vi raccontiamo la puntata: da Newsletter Rai del 31 marzo 2023

siti web



La Newsletter Rai, curata da Valerio Iafrate, ha pubblicato nel numero del 31 marzo 2023 un nostro articolo dove descriviamo la puntata di "Dribbling" del 6 ottobre 1979 condotta da Gianni Minà, che vogliamo ricordare in particolare per il periodo dal 1976 al 1981 quando è stato una delle colonne della mitica redazione sportiva del Tg2 creata da Maurizio Barendson e dove condusse, tra l'altro, "Diretta sport" e "Mundial '78" oltre al già citato "Dribbling". Questa puntata si apre con un lungo servizio di Gianni Minà che racconta tutta l'Universiade di Pietro Mennea dove ottenne il record del mondo dei 200 metri con 19"72, una delle più straordinarie imprese nella storia dello sport italiano. Ci sembra giusto ricordare che, con Gianni Minà, a Città del Messico c'era anche Paolo Frajese, inviato dal Tg1 per seguire tutta la competizione. Questi i link della Newsletter Rai del 31 marzo 2023

Newsletter Rai del 31 marzo 2023
Gianni per sempre

Gianni Minà è stato, dal 1976 al 1981, prima di passare alla conduzione di “Blitz”, uno dei punti di forza della redazione sportiva del Tg2 creata da Maurizio Barendson conducendo rubriche come “Diretta sport”, “Mundial ‘78” e “Dribbling”. Fu inviato all’Universiade di Città del Messico nella quale, con Paolo Frajese inviato per il Tg1, raccontò anche il record del mondo di Pietro Mennea nei 200 metri con 19’72”, una delle più straordinarie imprese nella storia dello sport italiano. Proprio un lungo servizio sulle gare di Pietro Mennea all’Universiade di Città del Messico è uno degli argomenti della puntata di “Dribbling” del 6 ottobre 1979 condotta da Gianni Minà che andiamo a raccontarvi.

Come possiamo vedere dalla sigla di testa, “Di terra” del Banco del Mutuo Soccorso che in questa stagione ha sostituito “The Fly” di Maynard Ferguson, "Dribbling", era un settimanale sportivo del sabato a cura di Beppe Berti, Remo Pascucci, Nino De Luca, Gianni Minà, Aurelio Addonizio e Federico Urban. Gianni Minà si occupò anche della conduzione nella stagione 1979/80.

Nella puntata del 6 ottobre 1979, più breve del solito, Minà apre salutando i tennisti italiani in vantaggio 2-1 in Coppa Davis sulla Cecoslovacchia, quindi spazio a Pietro Mennea che Gianni Minà, come spiega nel lanciare il proprio servizio, ha tentato di capire e raccontare in un lungo servizio di quasi 20 minuti dal titolo "La rivincita di un ragazzo del sud". E' una cronaca racconto che a quasi un mese di distanza dal record è anche "il tentativo di spiegare un campione che non è come molti vorrebbero, ma è degno di attenzione anche nelle sue contraddizioni", come spiega lo stesso Minà. Mennea è intervistato subito dopo il record del mondo nei 200 metri e ringrazia per questo record una persona amica che gli è stata vicina e gli ha dato la tranquillità per ottenere questi risultati. Il campione barlettano non vuole dire il nome, e allora ci pensa Minà: “Non è un mistero del giornalismo, diciamo che questo è il presidente della tua società Luca Montezemolo, è vero?”, e dal sorriso di Mennea si capisce che proprio di Montezemolo si tratta.

Nel servizio, con le riprese di Edoardo Cortoni e Michele D’Ilio e il montaggio di Leandro Testa, viene raccontata la cronaca dei cinque record di Mennea in 10 giorni, "un modo per capire un campione e tracciare il suo ritratto di atleta dell'anno". Così, ecco le immagini del primo record di Mennea sui 200 metri in un meeting non ufficiale, il 3 settembre 1979, un 19"8 manuale e per questo non omologato, una grande delusione per Mennea che due giorni dopo corre i 100 metri in 10"01 diventando l'uomo bianco più veloce del mondo. Stavolta però Mennea prima di partire si è accertato della presenza del cronometraggio elettronico per avere la certezza di una gara regolare. Arriviamo così al 10 settembre, giorno delle batterie eliminatorie dei 200 nella gara delle Universiadi. Prima gara e record d'Europa in 19"96', meglio di Valery Borzov. In semifinale corre i 200 in 20"04 ed esce deluso. Gianni Minà chiede un parere a Carlo Vittori, l'allenatore del barlettano. Siamo al giorno della finale e Mennea racconta a Gianni Minà i 200 metri del record quindi ecco Vittori che svela a Gianni Minà che dal 1972 al 1979 32 dei migliori 40 risultati di un europeo sui 200 metri sono proprio di Mennea e tutti suoi sono i migliori 20. L'intervista a Mennea prosegue fuori dallo stadio Olimpico di Città del Messico, dove l'atleta barlettano svela a Gianni Minà le sue paure per il dopo e la voglia di intraprendere un'avventura nuova, fuori dall'atletica, con la speranza di riuscire nel lavoro come nello sport. Al rientro in studio, dopo avere ricordato l’importanza dei Giochi della Gioventù, c'è anche una citazione per il sedicenne Stefano Mei, oggi presidente della Fidal, la Federazione italiana di atletica leggera, primatista europeo per la sua età dei 3000 metri.

Spazio quindi a un altro sport, "nobile come l'atletica", l'ippica, in occasione del 52mo Derby del Trotto a Tor di Valle con un servizio, "Derby day", di un giovane Claudio Icardi che ricorda come questa gara passerà agli annali del trotto per "una intelligente innovazione": sarà infatti il primo Nastro Azzurro con 8 cavalli in prima fila. Fatto l'elenco dei partecipanti, Icardi intervista Marcello Mazzarini, il driver di Saputo, primo cavallo a correre nel Derby con il numero 8 in prima fila, la più svantaggiosa per i partenti, mentre Gentile è il favorito. Icardi quindi, dopo avere elencato i nomi del plotoncino degli "speranzosi" dietro i privilegiati, intervista Ezio Bezzecchi, driver di Quiros Bi e Franco Albonetti, già vincitore di due Derby detto "il tedesco", che ha appena provato Dividend: e poi ecco l'intervista a un tedesco vero, Gerhard Kruger, che guiderà Quasida Bi.

Quindi l'angolo del calcio con la lettura delle partite in schedina con i nomi degli arbitri e l'angolo degli ospiti, Paolo Rossi e Bruno Giordano, "il massimo che si può avere in questo momento in Italia insieme a Ciccio Graziani", attaccanti del momento a 24 ore da Lazio-Perugia che li avrebbe visti avversari nella quarta giornata di Serie A. Gianni Minà chiede a Giordano se si può essere travolti quando si è "colpiti da improvvisa ricchezza", domanda che ripete anche a Paolo Rossi al quale chiede anche perché certi presidenti non vogliono la sponsorizzazione delle società ma preferiscono "fare i debiti con le banche o fare bilancio nero". Paolo Rossi si dice favorevole alle sponsorizzazioni e anche Giordano risponde che non c'è pericolo di diventare "uomini sandwich" visto che il fenomeno delle sponsorizzazioni è ormai comune anche per gli altri sport. Gianni Minà chiede poi a Paolo Rossi se i famosi 5 miliardi pesano e conclude ricordando che in questo angolo non si è volutamente parlato di calcio perché si vuole mostrare l'altra faccia della medaglia di questi personaggi che "sovente noi mitizziamo troppo o sovente noi tiriamo giù troppo. Sono lavoratori di uno spettacolo che per fortuna è uno dei migliori che si possano offrire alla gente anche perché se preso bene è felicità, felicità vera". Gianni Minà chiude la trasmissione dopo avere ricordato l'inizio dei campionati di basket e rugby che "incominciano domani a cui dedicheremo spazio nelle prossime puntate".

Questa puntata di “Dribbling”, in particolare il servizio su Mennea venne favorevolmente segnalata dalla “Gazzetta dello Sport” che a pagina 2, in un articolo non firmato con titolo “Abbiamo rivissuto a «Dribbling» i dieci giorni magici di Mennea” scrive: “La Tv ci ha dato modo di rivivere i dieci giorni magici di Mennea a Città di Messico. E’ successo ieri, grazie al servizio di Gianni Minà per «Dribbling». Un servizio condotto con la massima abilità e montato in maniera eccellente. Diciotto minuti che ci hanno offerto la possibilità di riprovare gli stessi brividi che resero lieti i nostri risvegli ogni mattina che leggevamo che Pietro Mennea aveva battuto un record. Il servizio di Minà ci ha dato l’impressione di essere lì, in Messico, con Mennea”.

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I segreti di un archivista, 6 maggio 2022
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I segreti di un archivista, da Newsletter Rai del 6 maggio 2022

Storia del cartone animato "Il Conte di Montecristo", 8 luglio 2022
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Il viaggio di Fogg

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Storia della Tv a colori in Italia, seconda puntata, 24 settembre 2022 Newsletter Rai del 24 settembre 2022
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Storia della Tv a colori in Italia, terza puntata, 1 ottobre 2022
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Storia della Tv a colori in Italia, quarta puntata, 8 ottobre 2022
Newsletter Rai dell'8 ottobre 2022
Tutti i colori della Rai (4)

Storia della Tv a colori in Italia, 15 ottobre 2022
Newsletter Rai del 15 ottobre 2022
Tutti i colori della Rai (5)

Vi ricordiamo inoltre il libro "Al limite del ricordare", un'antologia degli articoli scritti da Nando Martellini su alcuni giornali dal 1959 al 1997 curata da Cesare Borrometi e Pino Frisoli con la prefazione di Massimo De Luca pubblicata da Oligo. Potete ordinarlo a questo link
https://www.amazon.it/limite-del-ricordare-Nando-Martellini/dp/8885723799

sabato 25 marzo 2023

Il 21 marzo 1976 la puntata numero 1 di "Sport 7", da Newsletter Rai del 24 marzo 2023

siti web



La Newsletter Rai, curata da Valerio Iafrate, ha pubblicato nel numero del 24 marzo 2023 un nostro articolo sulla prima puntata di "Sport 7", trasmessa intorno alle 20.00 del 21 marzo 1976 sulla Rete 2 e che dal 3 ottobre 1976 sarebbe diventata "Domenica sprint". La puntata, che non risultava conservata, l'abbiamo ritrovata in una registrazione in pellicola dei telegiornali del 21 marzo 1976 indicati solo come Tg2 Studio Aperto e Tg2 Stanotte. Questi i link della Newsletter Rai del 24 marzo 2023

Newsletter Rai del 24 marzo 2023
C'era una volta "Sport 7"

Il 21 marzo del 1976 intorno alle 20 sulla Rete 2 andava in onda la prima puntata di “Sport 7”, la trasmissione di informazione sportiva della domenica della seconda rete Rai che dal 3 ottobre 1976 sarebbe diventata “Domenica sprint”. Siamo riusciti a ritrovarla negli archivi Rai, dove non era stata indicata, in uno dei rulli delle pellicole dei telegiornali del 21 marzo 1976 dove sono stati indicati solo Tg2 Studio Aperto e Tg2 Stanotte e, per la Rete 1, Tg1 13.30, Tg1 20.00 e Tg1 notte. Purtroppo solo 4 puntate risultano conservate di “Sport 7”, quelle del 28 marzo e 30 maggio 1976, regolarmente indicate sul catalogo Rai, e quella del 4 aprile 1976, anche questa ritrovata solo dopo i riversamenti delle pellicole dei vidigrafi dei telegiornali che indicavano solo “Tg Stanotte” e “20.30” per i telegiornali della Rete 2.

Ecco cosa è stato trasmesso in questa prima storica puntata.
La sigla di testa di “Sport 7”, dove possiamo leggere “risultati, avvenimenti e personaggi, conduce Guido Oddo”, è preceduta da quella del Tg2 Studio Aperto di cui sembra essere una seconda parte a tema sportivo e non una trasmissione autonoma. E’ la prima domenica di sport dopo la riforma della Rai partita lunedì 15 marzo 1976 con la divisione delle testate giornalistiche in Tg1 e Tg2 e dunque con una concorrenza tra Rete 1 e Rete 2 e per anche per questo in apertura Guido Oddo spiega come sarà la trasmissione, presentata come notiziario domenicale del Tg2 dedicato all’attualità sportiva, dal Tv5 di Milano con una redazione formata da quelle sportive del Tg2 di Roma e di Milano, con caporedattore Maurizio Barendson e con la collaborazione anche dei colleghi delle altre redazioni. Come possiamo leggere dai titoli di coda, la redazione è formata da Nino De Luca, Aurelio Addonizio, Gianfranco De Laurentiis, Lino Ceccarelli, Giovanni Garassino, Remo Pascucci, Bruno Pizzul, Mario Poltronieri, Ennio Vitanza.

“Sport 7 si articola come la vecchia Domenica Sportiva estiva - prosegue Guido Oddo - cioè su un’ampia panoramica degli avvenimenti della giornata e con la presenza degli specialisti, per esempio Barendson e Pizzul vi parleranno di calcio, Mario Poltronieri e Lino Ceccarelli di motorismo, Aldo Giordani di pallacanestro, Giorgio Martino di nuoto e di ciclismo, Alberto Giubilo di ippica, io vi parlerò di sci e di tennis. Avremo anche degli ospiti, cercheremo di fare delle interviste ai protagonisti della giornata e soprattutto cercheremo di adeguarci, cominciando da domenica prossima, sempre meglio e sempre più, alle vostre esigenze di ascoltatori e di sportivi”.

Inizio con la pallacanestro con un collegamento diretto con Aldo Giordani da Bologna per Sinudyne Bologna-Mobilquattro Milano di campionato, quindi linea allo studio per il calcio con risultati e classifica di Serie A e Serie B. Il primo servizio della giornata è per Milan-Napoli (1-1), di Ennio Vitanza, servizio interrotto per passare alle ultime battute di Sinudyne-Mobilquattro e in conclusione servizio su Lazio-Ascoli (3-1) di Giorgio Martino. Al rientro in studio Guido Oddo si scusa per l’interruzione del servizio di Milan-Napoli che viene fatto ripartire dal punto in cui si era interrotto e in conclusione Bruno Pizzul che presenta una rassegna degli altri gol di giornata che partono con la sorprendente vittoria del Cesena sulla Juventus per 2-1, quindi Torino-Roma 1-0, Sampdoria-Verona 2-0 e Como-Bologna 2-1.

Pizzul presenta quindi gli ospiti facendo anche notare come la trasmissione stia procedendo “sulla falsariga dell’improvvisazione”. Primo a parlare è Giuseppe Sabadini del Milan, quindi spazio all’ospite di spettacolo Aldo Giuffrè che Pizzul presenta chiamandolo Carlo, nome del fratello, altro celebre attore. Linea poi a Roma dove c’è Maurizio Barendson che parla di Giorgio Chinaglia, intervistato in studio da Gianni Minà. Quindi Pizzul ricorda le attività extra sportive dei calciatori e lancia un breve spezzone del brano musicale di Sabadini che spiega i motivi che lo hanno portato a incidere questo disco, poi la linea torna a Guido Oddo che legge risultati e classifica di Serie C e la restituisce a Maurizio Barendson per il punto della giornata di campionato seguita da una serie di brevi notizie lette dallo stesso Guido Oddo che lancia un servizio di motociclismo sul circuito di Modena valido per il campionato italiano seniores e una intervista di Mario Poltronieri al vincitore della classe 500, Giacomo Agostini, quindi servizio di Alfredo Liguori sulle regate invernali di vela ad Alassio e sul premio Locatelli di galoppo a San Siro letto da Gianfranco De Laurentiis. Rientro in studio con una notizia di trotto, la lettura della schedina Totip e una notizia di sci dal Canada sulla gara di chiusura Coppa del Mondo, uno slalom parallelo vinto dall’italiano Franco Bieler sullo svedese Ingemar Stenmark. Guido Oddo prosegue con un'intervista a un altro degli ospiti in studio, il pugile Vito Antuofermo, con tanto di battuta - “Stia pure fermo Antuofermo” - che si prepara a un match valido per il campionato europeo dei pesi superwelter, al nuovo Palazzo dello Sport di Milano che per la prima volta ospita una riunione di pugilato.

Antuofermo racconta la sua carriera da professionista tra America, dove si era trasferito da ragazzo da Bari, ed Europa, quindi ecco un servizio sui campionati esteri, che parte prima ancora che Guido Oddo finisca di presentarlo, di Giorgio Martino. Possiamo così vedere i gol di Bayern Monaco-Borussia Moenchengladbach 4-0, big match del campionato tedesco, di Liverpool-Norwich 0-1 e di Arsenal-West Ham 6-1 per il campionato inglese e di Nantes-Saint Etienne 3-0, solo con il terzo gol, per il campionato francese. Tutte immagini che vediamo in bianco e nero ma che arrivano a colori dal circuito internazionale dell’Eurovisione. E’ anche l’ultimo servizio della trasmissione con Guido Oddo che ringrazia gli ospiti, si scusa per gli inconvenienti - “cercheremo di migliorarci fin da domenica prossima” - e saluta dando l’arrivederci alla prossima domenica. Chiusura con la sigla di coda, la stessa del Tg2 Studio Aperto il cui cartello chiude la trasmissione.

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