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La Newsletter Rai, curata da Valerio Iafrate, ha pubblicato nel numero del 14 settembre 2024 un nostro articolo sul 75mo anniversario dall'inizio delle trasmissioni della Tv moderna, con lo standard a 625 linee, in Italia, l'11 settembre 1949.
Ecco i link della Newsletter Rai del 14 settembre 2024.
Newsletter Rai del 14 settembre 2024
Il ritorno della Tv
L'11 settembre 1949, dopo oltre nove anni di pausa dovuti alla Seconda Guerra Mondiale, la Tv ricominciava a trasmettere in Italia. Sono dunque passati 75 anni da questo giorno che segna la nascita della Tv moderna in Italia. Il 22 luglio 1939, giorno della prima trasmissione televisiva in assoluto in Italia, lo standard televisivo era infatti quello a 441 linee. Questa fase si chiuse il 31 maggio 1940. Si ricomincia dunque l'11 settembre 1949 quando, in occasione della I Esposizione Internazionale della Televisione di Milano, hanno inizio le trasmissioni sperimentali da Torino e da Milano con lo standard di 625 linee, quello in uso nella Tv di oggi prima dell'alta definizione. Due mesi prima, il 10 luglio, erano entrati in funzione il primo trasmettitore televisivo a Torino-Eremo e il relativo studio di ripresa nell'edificio Rai di via Montebello, allo scopo di effettuare prove per la ricerca dello standard. Il primo annuncio in video, l’11 settembre di quel 1949, è di Alda Grimaldi, allora giovane cineasta, che era uscita dal Centro sperimentale di cinematografia, era stata aiuto di Luchino Visconti e di Jean Renoir e sarebbe diventata regista negli studi torinesi della Rai. «Eravamo in quattro gatti - raccontò in un'intervista a Giorgio Calcagno per "La Stampa" del 29 ottobre 1993 -, Pugliese mi ha portato in studio e mi ha detto: "Queste sono le telecamere, adesso provate". Con Alda Grimaldi, in quei primi mesi di trasmissioni televisive da Torino, c’era anche un’altra annunciatrice, Elena Caprile, come riportato dal Radiocorriere con i programmi dal 29 dicembre 1968 al 4 gennaio 1969 che celebra i primi 15 anni dall’inizio delle trasmissioni regolari e ricorda anche gli inizi della Tv italiana nel 1949 dagli studi di Torino.
Il Corriere d'informazione del 12 settembre 1949, a pagina 2, titola "Sono cominciate al Parco le prove di televisione". L'articolo dà notizia della cerimonia inaugurale al Palazzo dell'Arte, al Parco Sempione di Milano, di tre importanti manifestazioni: la XVI Mostra nazionale della radio, la prima Esposizione della televisione, il primo Convegno tecnico-industriale internazionale di televisione. Inizialmente vengono trasmessi solo film documentari (Incom) o qualche film d'opera i quali costituiscono un semplice collaudo degli apparecchi di ricezione. Poi, il 14 settembre 1949, ecco la prima telecronaca diretta. Ospiti degli studi televisivi di Torino Eremo, vengono intervistati da un cronista Rai (forse il grande Corrado Mantoni, non ne abbiamo certezza) alcuni congressisti convenuti a Milano per la I Esposizione e Convegno tecnico internazionale di Televisione. Vi proponiamo adesso gli articoli integrali di "Stampa sera" e "La Stampa".
DA "STAMPA SERA" DEL 14 SETTEMBRE 1949, PAGINA 2
Stamane alla stazione Rai dell'Eremo
Prima trasmissione di cronaca televisiva
I congressisti convenuti in questi giorni a Milano da tutto il mondo, per la prima Esposizione e Convegno tecnico industriale internazionale di televisione, sono stati ospiti stamane della nostra città. Un folto gruppo di autorità e di studiosi si è recata a visitare i nuovissimi impianti di televisione, ultimati da pochi giorni presso la stazione radio dell'Eremo e già in grado di funzionare perfettamente: impianti per ora unici in Italia, continuamente in collegamento con gli impianti riceventi della Esposizione di Milano, che possono captare, quindi, le trasmissioni torinesi.
Tuttavia finora non erano state teleproiettate che pellicole cinematografiche; stamane, invece, si è svolto il primo esperimento in Italia di trasmissione di una cronaca cosiddetta "viva", cioè visibile a Milano nello stesso momento in cui avveniva all'Eremo, a centocinquanta chilometri di distanza.
I convenuti erano circa trecento: fra essi il presidente dell'Esposizione, ing. Anfossi, il presidente dell'Istituto nazionale ricerche, prof. Colonnetti, molti scienziati stranieri fra cui il prof. sir Appleton, inglese; i proff. Delbord e Worms, francesi, il prof. Nonnekens, americano, ed altri ancora. Erano a riceverli, assieme al vice-presidente della RAI avv. Pacces ed al direttore generale ing. Barneri, il prefetto dott. Carcaterra, l'on. Casalini, per il sindaco, il preside della provincia, ing. Gàmbolò, i proff. Vallduri e Perucca, direttore del Politecnico.
I convenuti si sono riuniti di fronte all'enorme trasmettitore, lucente di cristalli e di vernici, irto di lancette e di manopole, emanante luci azzurre o rosse, ronzii e sibili, sconcertanti per un profano, ma ben noti ai tecnici ed agli scienziati. Qui si è svolto il primo esperimento in Italia di cronaca diretta: ad uno ad uno gli scienziati più eminenti sono sfilati dinanzi all'apparecchio, intervistati da un radiocronista della RAI e nello stesso istante le loro figure o le loro parole varcavano lo spazio, sulle invisibili onde, per essere proiettate sul lontano schermo di Milano.
Tutti gli intervistati hanno avuto parole di elogio per la perfezione delle installazioni e si sono dichiarati sicuri che, come già la radiofonia, anche la televisione avrà in Italia larga messe di proficui risultati. Gli ospiti si trattengono nella nostra città fino alla serata di oggi.
DA "LA STAMPA" DEL 15 SETTEMBRE 1949, PAGINA 2
Le condizioni favorevoli degli impianti torinesi
La prima televisione dal "vivo" ricevuta nitidamente anche a Milano
Alla stazione della RAI, all'Eremo, si è svolto ieri mattina il primo, riuscito esperimento di teletrasmissione di una «cronaca diretta». Erano convenuti circa trecento studiosi di televisione, giunti nella nostra città da Milano, dove hanno partecipato al primo congresso internazionale; tra gli altri il prof. Colonnetta, presidente dell'Istituto nazionale ricerche, l'ing. Anfossi, presidente della prima esposizione di televisione, e molti scienziati stranieri. A riceverli erano le autorità provinciali e cittadine, dirigenti e tecnici della RAI.
I visitatori, intervistati da un radiocronista, sono sfilati dinanzi ad uno dei modernissimi apparecchi trasmettitori nello stesso istante e — per la prima volta nell'ancor breve storia della televisione in Italia — figure e parole varcarono lo spazio sulle invisibili onde, per essere proiettori nel salone dell'Esposizione, nella lontana Milano. L'esperimento è riuscito perfettamente; tutti i più eminenti scienziati hanno avuto parole di vivo elogio per la perfezione degli impianti.
I partecipanti al congresso di Milano, che avevano assistito all'esperimento dell'Eremo, sono ripartiti in serata per Milano, dopo aver visitato nel pomeriggio la Mostra dell'Occidente dove si sono particolarmente intrattenuti nel settore cinematografico e in quello della trasmissione d'energia che hanno definito di eccezionale interesse.
Delle prove di ieri, si può dire che costituiscano le prime trasmissioni italiane di televisione effettiva «dal vivo» e via radio, in quanto si differenziano nettamente da quelle finora compiute alla Mostra della Radio di Milano. I programmi dal vivo, infatti, trasmessi a Milano nei giorni passati — che riproducevano orchestre, sketch, dicitori e cantanti — erano ricevuti in circolo interno e quindi solo in bassa frequenza attraverso fili e cavi e non via radio. Anche quelli ricevuti prima di ieri a Milano via radio dalle antenne di Torino, riproducevano soltanto film documentari (Incom) o qualche film d'opera; e costituivano un semplice collaudo degli apparecchi di ricezione.
Ieri finalmente è apparsa invece, negli apparecchi riceventi di Milano, la figura del professor Colonnetta mentre egli si prestava gentilmente a farsi intervistare sotto il fuoco di più di trenta lampade in uno degli studi di via Montebello. Le immagini — la sua e quelle degli altri illustri visitatori — erano leggermente oscurate ma chiare e riconoscibili nei loro movimenti.
Si è cosi realizzato il primo tentativo italiano di riprodurre la figura dell'oratore mentre pronuncia un discorso. Cosa ormai di pratica costante in America: ricordiamo soltanto la diffusione nell'aprile dello storico discorso di Churchill al M.I.T. di Bòston.
Dopo essere stata dimenticata e trascurata in troppi casi, Torino sembra bene predestinata per quanto riguarda la televisione. Essa è infatti favorita dalle condizioni tecniche (frequenza elettrica a 50 periodi che Milano avrà solo, pare, nel 1952), e dalla posizione geografica dato che l'Eremo o Superga costituiscono una meravigliosa antenna naturale le cui trasmissioni possono essere raccolte in un raggio di 120 km. — Milano compresa cioè. Crediamo quindi che la stazione ieri cosi felicemente inaugurata, non sarà più tolta dalla nostra collina, e potrà continuare i suoi esperimenti non solo con interviste ma con vere e proprie trasmissioni dal vero: ad esempio, con trasmissioni sportive.
Sarà così visto che dopo pochi mesi, il 5 febbraio 1950, sarà trasmessa la prima partita di calcio, Juventus-Milan 1-7 perla 23a giornata di Serie A, con la telecronaca di Carlo Bacarelli, mentre i programmi Tv da Milano vengono inaugurati il 12 aprile 1952 e, dal 9 settembre 1952, la programmazione televisiva diventa quotidiana proponendo tutti i generi televisivi, tra questi anche la Tv dei ragazzi che vedeva la sua prima trasmissione proprio l’11 settembre, “L’Arlecchino, come riportato dal Radiocorriere dell’epoca, numero 38 pagina 14 nel palinsesto della settimana dal 14 al 20 settembre 1952 e la descrizione di alcune delle trasmissioni della settimana precedente. Anche il Telegiornale parte nella stessa settimana anche se c’è un dubbio sul primo numero che per i documenti Rai risulta essere del 10 settembre 1952 ma che, secondo Giorgio Vecchietti, direttore del Telegiornale Rai dal 1962 al 1965, era invece iniziato il 9 settembre, un martedì, come riportato nell’articolo scritto per il Radiocorriere con i programmi dal 29 dicembre 1968 al 4 gennaio 1969, possibilità che sarebbe confermata proprio dal fatto che i primi telegiornali andavano in onda tre giorni a settimana, martedì, giovedì e sabato, con replica negli altri. Per questo non possiamo escludere, in assenza al momento di prove certe, che possa esserci stato un errore di trascrizione, 10 invece di 9, nell’indicare la data d’inizio del primo telegiornale Rai.
Come avete potuto vedere da queste testimonianze, quella del 3 gennaio 1954 è stata una tappa importante nella storia della Tv italiana, ma non la prima visto che la Tv anche nel nostro Paese esisteva già da tempo, come disse anche Salvino Sernesi, in quegli anni direttore generale della Rai.
Vi ricordiamo inoltre il libro "Al limite del ricordare", un'antologia degli articoli scritti da Nando Martellini su alcuni giornali dal 1959 al 1997 curata da Cesare Borrometi e Pino Frisoli con la prefazione di Massimo De Luca pubblicata da Oligo. Potete ordinarlo a questo link
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