Tv Svizzera Italiana: più di 40 anni a colori

Il 1° ottobre 1968 la Televisione Svizzera Italiana e le sue consorelle francesi e tedesche inauguravano ufficialmente la Tv a colori anticipando di quasi nove anni la Rai, che ha inaugurato ufficialmente questo servizio solo il 1° febbraio 1977. Sul libro "La Tv per sport" potete trovare alcune tappe fondamentali su come si è arrivati in Italia alla Tv a colori, con lo sport che ha avuto un ruolo di primo piano a cominciare da Mondiali di calcio e Olimpiadi.

Sul sito della Radio Televisione Svizzera Italiana ho trovato questo interessante articolo tratto da "Il tempo del tuo mondo. Cinquant'anni di TSI", libro in prossima pubblicazione di Nico Tanzi con 5 dvd curati da Marco Blaser e Claudio Lazzarino. Aggiungo che già prima di questa data la Tsi, nella sua fase sperimentale, aveva trasmesso a colori i Giochi Olimpici invernali di Grenoble del 1968 e altri eventi proposti a colori dall'Eurovisione.

Da 40 anni un mondo a colori

Il 1° ottobre 1968 segna una tappa fondamentale della storia della giovane TSI e delle sue consorelle SSR: l’avvento del colore.

Quella sera, una trasmissione speciale va in onda dallo studio 2 di Zurigo, il primo in Svizzera attrezzato per la produzione a colori. Ad aprire simbolicamente la nuova era televisiva, e a far partire le immagini, è il consigliere federale Roger Bonvin, capo del Dipartimento dell’energia e delle comunicazioni. Attorno a lui quattro annunciatrici, una per ogni regione linguistica. Nella prima inquadratura, un mazzo di fiori variopinti.

Il passaggio al colore, che avviene gradualmente, comporta una piccola rivoluzione nella produzione audiovisiva. Molti timori della vigilia si rivelano eccessivi. Tuttavia, ci sono altre regole da rispettare: bisogna prestare attenzione all’accostamento dei colori, soprattutto nell’abbigliamento; evitare le panoramiche e le candele accese; il trucco si fa più importante. Nell’adozione del colore la TSI precede la RAI di ben otto anni, e l’anticipo non è privo di conseguenze nel panorama televisivo italiano. Per scoprire sul campo la novità, in una parentesi a Lugano, Mike Bongiorno - celebre in Italia dai tempi di Lascia o raddoppia - conduce Personaggi in fiera.

In mancanza di uno studio adeguato, per un anno e mezzo le produzioni a colori sono realizzate alla villa Florida di Lugano: a fianco dello sport, ambito privilegiato per lo sviluppo del colore sono gli spettacoli e le produzioni in esterno. Acquistano un sapore più intenso le riprese della Festa dei fiori di Locarno e del Corteo della vendemmia di Lugano. I telespettatori vivono il passaggio con grande intensità: nei primi tempi possedere una tv a colori è un apprezzato privilegio, che garantisce visite frequenti di parenti e amici. Poi, con i grandi eventi sportivi degli anni 70, soprattutto Mondiali di calcio e Olimpiadi, la diffusione dei nuovi apparecchi si fa massiccia, e la tv a colori diventa un’abitudine.

Il primo programma TSI prodotto a colori in modo sperimentale si intitolava "Let’s go - the swinging camera". Uno spettacolo musicale di Enzo Regusci, Gigi Grigioni e Grytzko Mascioni creato nel 1967 per sperimentare i futuri sistemi di produzione alla vigilia del passaggio al colore. Un esile filo conduttore (l’ambientazione in uno studio fotografico) per un cast d’eccezione: fra gli altri Sonny & Cher, Caterina Caselli, Sandie Shaw, Dionne Warwick e Nini Rosso.

Tanti auguri alla TSI dei colori.

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Il libro La Tv per sport.

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