lunedì 21 luglio 2008

La recensione di Gazzetta.it

In questi giorni il libro "La Tv per sport" è stato recensito sul sito Gazzetta.it da Vincenzo Cito.

Il lavoro di Pino Frisoli ci aiuta a colmare un vuoto: ci racconta come, con un processo lento e inesorabile, siamo arrivati alla società multimediale di oggi

Ora che Sky ci ha strappato dalla depressione di un’estate senza calcio, con le dirette del campionato russo, non abbiamo neppure idea di come fosse il mondo prima. Perché, solo trent’anni fa, il calcio in tv andava conquistato a prezzo di enormi sacrifici. Lo diciamo ai giovani di oggi, non sapete cosa hanno sofferto i vostri papà. Voi avete tutto, dalla A all’anticipo di D, dal campionato argentino a quello scozzese, noi non avevamo niente. E per passare dalla registrata del tempo di una partita alla diretta intera, ci sono volute due generazioni. Per questo un libro come "La Tv per sport" di Pino Frisoli aiuta a colmare un vuoto. Ci racconta come, con un processo lento ma inesorabile, siamo arrivati alla società multimediale di oggi. Ma lo sapevate che il primo anticipo televisivo risale a un Atalanta-Triestina del 1955? E che il primo maxischermo per una partita di calcio fu issato al Mondiale di 34 anni fa? C’è un anno anche per la prima parolaccia in diretta, gridata da Enzo Maiorca durante un tentativo di record del mondo in apnea nel 1974. Si scontrò con un cameraman della Rai e, tornato su, si sfogò con un umanissimo "Chi è quel...". Oggi non si fa nessuna fatica, basta munirsi di telecomando e in pochi minuti ci si può imbattere in qualunque forma di turpiloquio. Stiamo meglio ora o lo sport scatenava ben altre emozioni quando era atteso come un evento? Non c’è risposta, quello di oggi è un processo che non si può più fermare. Ma c’è qualcosa che è rimasto immutabile, vedi quanto successo nel 1976 quando il Parlamento vietò la diretta pomeridiana sulla Rai di Italia-Inghilterra per non "turbare il lavoro della popolazione". Ciò non impedì ai deputati di correre all’Olimpico a vedersi la partita: casta oggi, casta ieri.

La Tv per sport, di Pino Frisoli. Tracce. Pagine 144, € 10,00

Vincenzo Cito


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Leggi la recensione del Corriere dello Sport.
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Per avere informazioni e acquistare il libro scrivi a pinofrisoli@yahoo.it.

4 commenti:

Paolo Starvaggi ha detto...

Non male la recensione, peccato che da Germania '74 siano passati trentaquattro anni, non ventiquattro...

Pino Frisoli ha detto...

Grazie, ho appena provveduto a correggerla sul blog. Il maxischermo venne messo al Palalido di Milano in occasione dei Mondiali del 1974 e fece scoprire la Tv a colori a tanti italiani, visto che il segnale era quello della Tv Svizzera.

Anonimo ha detto...

Pino, grazie per la tua risposta sul match di Musone a Los Angeles 1984.

Pino Frisoli ha detto...

Grazie a te per il tuo intervento. Per i lettori del blog, la domanda che mi avevi posto era relativa al telecronista della semifinale dei pesi massimi tra Musone e lo statunitense Tillman della quale si è occupato "Sfide" nei giorni scorsi. Il telecronista di quell'incontro era Mario Guerrini.