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IL LIBRO DI EDDY ANSELMI E PINO FRISOLI, INTRODUZIONE DI DANIELA BONGIORNO.
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Segnaliamo l'interessante iniziativa della RSI, la Radio Televisione della Svizzera italiana, che dal 2 maggio 2016 rende disponibili, insieme alle altre emittenti della SRG SSR, i costi dei suoi programmi Tv e delle reti radio. Si trova tutto su Internet all’indirizzo www.rsi.ch/costi. Con la pubblicazione dei costi la RSI e l'intera SSR si collocano ai vertici della classifica delle radiotelevisioni europee in materia di trasparenza, insieme alla BBC e alla tedesca ZDF, le uniche fino ad ora a rendere pubblici in modo dettagliato i propri costi. E' molto interessante rilevare che tra i programmi meno costosi ci sono anche le trasmissioni costruite con materiali d'archivio (per la RSI è il caso di Superalbum). Questo per noi è un ulteriore motivo che dovrebbe spingere anche la RAI a un maggiore uso dell'archivio, non solo per proporre brevi spezzoni ma trasmissioni complete, come è stato con Rai Sat Album e con i programmi storici di Rai Sport 2, due esperienze che purtroppo sono state a nostro parere ingiustamente chiuse nonostante il favore del pubblico. Sotto potete leggere il comunicato stampa completo della Radio Televisione della Svizzera italiana.
LA RSI SCEGLIE LA TRASPARENZA: PUBBLICATI I COSTI DEI PROGRAMMI
“Come vengono spesi i soldi del canone?” “I programmi costano troppo?” “Quanto costano i programmi RSI?” Sono domande che sentiamo spesso. Da oggi trovare una risposta è più facile. A partire da quest’anno infatti la RSI, insieme a tutte le altre emittenti della SRG SSR, pubblicherà il costo dei suoi programmi TV e delle reti radio. Si trova tutto su internet, all’indirizzo www.rsi.ch/costi. Per la Radiotelevisione svizzera è un passo ulteriore sulla strada della trasparenza, che segue di qualche settimana la pubblicazione del rapporto «Fatti e cifre su collaboratori e salari SSR» in cui è riportato fra l’altro l’ammontare degli stipendi versati dall'azienda. Con la pubblicazione dei costi la RSI e l’intera SSR si collocano ai vertici della classifica delle radiotelevisioni europee in materia di trasparenza, insieme alla BBC e alla tedesca ZDF, le uniche fino ad ora a rendere pubblici in modo dettagliato i propri costi.
I costi dell’offerta RSI, online dal 2 maggio 2016, comprendono tutte le voci di bilancio direttamente legate alla realizzazione delle trasmissioni: le spese per il personale di programma e di produzione e quelle per i mezzi produttivi (studi, regie, telecamere e microfoni, postazioni di montaggio e sonorizzazione, mezzi mobili e così via).
Dalla panoramica emerge con chiarezza che proprio i programmi a forte carattere di servizio pubblico costano di più: l’informazione, la cultura, la documentaristica, la produzione musicale, il sostegno alla produzione cinematografica svizzera.
Il genere che richiede gli investimenti maggiori è il giornalismo d’inchiesta, per sua natura caratterizzato da tempi lunghi di preparazione: fra i programmi più costosi infatti figurano le popolari trasmissioni di approfondimento Falò e Patti chiari. Oltre alle trasmissioni d’inchiesta sono più care della media le coproduzioni nazionali di fiction e documentaristica realizzate attraverso il Pacte de l’audiovisuel, che confluiscono in gran parte nel programma Cinetell, in onda il mercoledì in prima serata su LA 2. Molto impegnative dal punto di vista finanziario sono anche le produzioni musicali che coinvolgono l’Orchestra della Svizzera italiana.
I programmi meno costosi, per contro, sono quelli senza filmati e reportage o in diretta, come Il gioco del mondo e 60 minuti. Accanto ad essi poco onerose finanziariamente sono anche le trasmissioni costruite con materiali d’archivio (è il caso di Superalbum) o esclusivamente d’acquisto (per esempio Il filo della storia e LA 2 doc).
Va tenuto presente che i costi indicati alla voce “programmi sportivi” sono parziali, perché non comprendono i diritti di trasmissione dei diversi sport, che sono gestiti a livello nazionale attraverso la Business Unit Sport, la sezione della SSR incaricata di acquisire i diritti sportivi per tutte le sue emittenti.
I costi relativi ai programmi radio sono riportati secondo un criterio diverso rispetto a quelli TV. Vengono infatti indicati i costi complessivi delle singole reti, cui si aggiunge una voce a parte per i costi dei programmi informativi in onda su tutte le reti.
La decisione della SSR di rendere pubblici i costi dei programmi risale allo scorso anno. SRF ha fatto da apripista nell’ottobre 2015, pubblicando per prima i costi della propria offerta televisiva seguendo il modello utilizzato dall’emittente pubblica tedesca ZDF. Tale pubblicazione ha richiesto un lavoro di sintesi particolarmente impegnativo a causa della complessità della macchina radiotelevisiva e dei relativi calcoli finanziari. Proprio sulla base dell’esperienza di SRF da oggi anche le “consorelle” RSI, RTR e RTS pubblicano i propri costi. Il modello di calcolo utilizzato è comune per tutta la SSR, in modo da garantire uniformità di lettura dei dati ed evitare dubbi nella loro interpretazione.
I costi dettagliati per generi di programmi relativi a SRF, RTS e RTR sono consultabili ai seguenti link: Schweizer Radio und Fernsehen (SRF): www.srf.ch/sendungskosten
Radio Télévision Suisse (RTS): www.rtsentreprise.ch/emissions-couts
Radiotelevisiun Svizra Rumantscha (RTR): www.rtr.ch/custs
La pubblicazione dei costi dell’offerta è riferita al bilancio d’esercizio 2015, e verrà aggiornata a cadenza annuale, nell’ambito di un costante impegno di trasparenza e correttezza della SRG SSR nei confronti dei cittadini.
Per ulteriori informazioni o domande rivolgersi a Stefania Verzasconi, responsabile della Comunicazione RSI, 079 367 15 16, Stefania.Verzasconi@rsi.ch.
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