"RISCHIATUTTO. STORIA, LEGGENDE E PROTAGONISTI DEL PROGRAMMA CHE HA CAMBIATO LA TELEVISIONE".
IL LIBRO DI EDDY ANSELMI E PINO FRISOLI, INTRODUZIONE DI DANIELA BONGIORNO.
TUTTI I NOMI DEI CONCORRENTI, DELLE MATERIE DEL TABELLONE, I PROFILI DEI CAMPIONI E TANTO ALTRO
DA NON PERDERE PER TUTTI GLI APPASSIONATI DI STORIA DELLA TELEVISIONE E DI MIKE BONGIORNO.
PER EVENTUALI ULTERIORI INFORMAZIONI SU "SPORT IN TV" SCRIVI A
pinofrisoli@yahoo.it.
E' confermato che dal 2019 le trasmissioni delle reti Tv della Radiotelevisione svizzera non saranno più diffuse sul digitale terrestre, ma solo via cavo o via satellite. Questa scelta purtroppo penalizzerà i numerosi telespettatori che, da decenni, nella fascia italiana di confine seguono e apprezzano – grazie all’overspilling, la penetrazione naturale del segnale digitale terrestre che si spinge per qualche chilometro oltre la frontiera svizzera, i programmi delle reti pubbliche svizzere. Di fatto, per questi utenti non sarà più possibile guardare le trasmissioni della televisione svizzera, a meno di possedere una scheda Sat Access che, al di fuori della Confederazione, viene messa a disposizione (a pagamento) soltanto dei cittadini svizzeri residenti all’estero e che comunque consente la ricezione unicamente via satellite.
La sola, parziale alternativa è data dal sito www.rsi.ch, dalla App Play RSI (scaricabile gratuitamente per Android e iOS) e dal sito www.tvsvizzera.it: rispettando gli accordi commerciali di diffusione, su tutti questi vettori le produzioni di cui la RSI non detiene i diritti per l’estero (soprattutto fiction e dirette sportive) saranno comunque geolocalizzate e dunque non visibili dal pubblico d’oltre confine. Non sarà quindi purtroppo più possibile seguire in chiaro grandi eventi come la Champions League di calcio e la Formula Uno, solo per citarne alcuni, proposti in Italia in gran parte dalle pay tv e anche di ascoltare e apprezzare i telecronisti della Tv della Svizzera italiana. Sotto potete leggere il comunicato stampa completo della Radiotelevisione della Svizzera italiana.
LA TELEVISIONE SVIZZERA RINUNCIA AL DIGITALE TERRESTRE
È confermato: entro la fine del prossimo anno, ma verosimilmente già nei primi 6 mesi del 2019, le
trasmissioni delle reti TV della Radiotelevisione svizzera non saranno più diffuse su DVB-T, il digitale
terrestre (quello captato grazie a una tradizionale antenna sul tetto).
Lo ha deciso il Consiglio federale (il Governo centrale svizzero) lo scorso 29 agosto in considerazione dell’ormai
insufficiente rapporto costi-benefici e della necessità, per la Società svizzera di radiotelevisione SSR, di impiegare
nel migliore dei modi i proventi del canone: in Svizzera sono tuttora attivi circa 200 trasmettitori DVB-T, ma soltanto
meno del 2% della popolazione vi fa capo. La misura è parte integrante (art. 42) della nuova Concessione rilasciata
alla SSR.
Gran parte degli utenti svizzeri riceve i programmi via cavo o via satellite, con la possibilità di vederli anche in alta
definizione (HD) e di far capo, oltre che alle emittenti nazionali, a moltissime TV estere.
Purtroppo questa scelta penalizzerà invece i numerosi e fedeli telespettatori che, da decenni, ci seguono ed
apprezzano nella fascia italiana di confine – dalla Valtellina alle Province di Como, Varese e Verbano-Cusio-Ossola
– grazie all’overspilling, la penetrazione naturale del segnale digitale terrestre che si spinge per qualche chilometro
oltre la frontiera svizzera.
Di fatto, per questi utenti non sarà più possibile guardare le trasmissioni della Televisione svizzera, a meno di
possedere una scheda Sat Access che, al di fuori della Confederazione, viene messa a disposizione (a
pagamento) soltanto dei cittadini svizzeri residenti all’estero e che comunque consente la ricezione unicamente via
satellite.
La sola, parziale alternativa è data dal sito www.rsi.ch, dalla App Play RSI (scaricabile gratuitamente per Android e iOS) e dal sito www.tvsvizzera.it: rispettando gli accordi commerciali di diffusione, su tutti questi vettori le
produzioni di cui la RSI non detiene i diritti per l’estero (soprattutto fiction e dirette sportive) saranno comunque
geolocalizzate e dunque non visibili dal pubblico d’oltre confine.
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La presentazione di Massimo De Luca del libro "Sport in Tv" fatta con Alessandra De Stefano su Rai Sport 2
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Ecco il sommario del libro "Sport in Tv". Il nome tra parentesi significa che il paragrafo è stato scritto da Massimo De Luca.
Prefazione (Massimo De Luca)
Introduzione
Gli anni del bianco e nero
Prima della televisione
Gli inizi
Il Bologna, prima squadra di calcio italiana ospite in Tv
Carosio, nascita di una leggenda (Massimo De Luca)
Juventus-Milan, la prima partita in Tv
Telecronisti: dai Maestri agli urlatori (Massimo De Luca)
Nasce "La Domenica Sportiva"
Le mille vite della "Domenica Sportiva" (Massimo De Luca)
Italia-Cecoslovacchia, l'Eurovisione e i Mondiali
Calcio in Tv, prime polemiche
Milano-Sanremo, ultimi 300 metri in diretta
Gronchi in ritardo a Monza
I primi anticipi televisivi
Cortina e la caduta di Caroli
Italia-Brasile, la Tv sportiva entra nei cinema
Il Tour de France finalmente in eurovisione
Norrkoeping-Fiorentina, prima diretta Rai di coppe europee
La sintesi della domenica e la nascita di "Tutto il calcio minuto per minuto"
L'Olimpiade di Roma
Il "Processo alla tappa"
Il "Processo alla tappa": un'epopea firmata Zavoli (Massimo De Luca)
Finalmente la mondovisione
Lazio-Juventus, la prima polemica della moviola
Italia-Cipro, arriva il replay
Italia-Bulgaria, il primo sciopero "azzurro" della Rai
Benvenuti-Rodriguez, una diretta molto costosa
Carosio e il guardalinee etiope
La vera storia di Carosio e del guardalinee etiope (Massimo De Luca)
Arriva "90° minuto"
Dal colore alla fine del monopolio
Arriva il colore, ma solo all'estero
Inter-Borussia Moenchengladbach, ci guadagna anche il Bologna
Babelis, la Tv del Rimini
Monaco '72, l'illusione del colore
La partita a telecamere fisse
La Tv svizzera italiana, prima alternativa alla Rai
Capodistria, la prima Tv tematica sportiva
Telemontecarlo, da "Puntosport" a "Galagoal"
Il ministro Togni vieta i Mondiali a colori
Il maxischermo del Palalido
Majorca e le prime imprecazioni in diretta Tv
La domenica del silenzio e la telecronaca quasi muta
"Tutto il calcio minuto per minuto" approda in Tv
Montreal 1976, torna il colore
Italia-Inghilterra e la diretta negata
Vietato giocare di notte in novembre (Massimo De Luca)
Finale Coppa Davis, il no alla telecronaca del Tg2
Coppa Davis 1976, un'emozione rovinata (Massimo De Luca)
Genoa-Torino, anche il campionato è a colori
"Diretta sport", i gol nell'intervallo
"Eurogol", rassegna dei gol delle coppe europee
Perletto, l'uomo che vinse due volte
La replica di Italia-Germania Ovest 4-3 lancia la Rete Tre
Lo sport delle Tv locali
Arriva "Il processo del lunedì"
Inter-Real Madrid, niente diretta per rispetto del pubblico pagante
Molte Tv, molto sport
Mundialito in Uruguay: fine del monopolio Rai
Assalto ai diritti del campionato
Il Mundialito di Berlusconi e la censura Rai
Canale 5 prende i diritti delle coppe e ci prova con l'Olimpiade
Italia-Germania Ovest 3-1, record assoluto di telespettatori
"Tuttocoppe minuto per minuto" arriva in Tv
Coppa Intercontinentale, diretta solo in Lombardia
"Tutto il calcio minuto per minuto", la Tv entra in studio
Il debito del calcio verso la radio (Massimo De Luca)
Real Madrid-Napoli tra Berlusconi, Odeon e Rai
Tomba irrompe a Sanremo
Jugoslavia-Italia, la prima telecronaca muta
Milan-Steaua, la Rai salva la diretta dallo sciopero
Con la Gialappa's Band si ride del calcio
Anche Berlusconi ha la diretta
Scozia-Italia tra Rai e Tele+
Il Giro d'Italia lascia la Rai
"Operazione Entebbe". Nasce il Giro d'Italia 1 (Massimo De Luca)
Il campionato va sulla pay Tv
"Quelli che il calcio...", da Fazio alla Ventura
Ungheria-Italia, la Nazionale solo su Canale 5
Arriva anche la pay-per-view
La Rai si riprende la Serie A
Mediaset e il campionato: incontrarsi e dirsi addio (Massimo De Luca)
La Serie A sulla Tv svizzera italiana, ma solo per due partite
Mondiali e Olimpiadi tra Rai e Sky
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