Adesso che gli Europei di calcio si sono conclusi, è possibile fare un bilancio sulle trasmissioni televisive. Vi dico subito che io sono soddisfatto di come sono stati proposti dalla Rai. Ho letto critiche di ogni genere contro la programmazione della Tv di Stato, anche dove non c'era motivo per farlo.
Non c'è dubbio che ci siano state delle sbavature, soprattutto all'inizio, ma non mi sembra che il livello complessivo delle altre emittenti con le quali è stato fatto in confronto, Sky e Mediaset, sia migliore. Per capirlo, basta ascoltare tutte le telecronache di satellite e digitale terrestre e confrontarle con quelle della Rai. Il livello medio non è certo migliore di quello della Tv di Stato. Il paragone con Sky agli scorsi Mondiali non regge anche perché si tratta di una pay-tv, che si paga caro e ha dei canali dedicati, cosa della quale non può disporre la Rai, che è pur sempre un servizio pubblico e deve accontentare anche chi non è appassionato di sport.
La Rai è stata criticata anche per la gestione del blackout televisivo durante il secondo tempo di Germania-Turchia, che ha coinvolto tutte le reti presenti all'Europeo con la parziale eccezione di Svizzera, Austria e Germania, che si è appoggiata proprio alle Tv di casa per superare il problema. L'Uefa, lo ricordo, si è dovuta scusare per l'inconveniente con le Tv presenti, che per i diritti hanno dovuto pagare cifre considerevoli.
Personalmente ho apprezzato molto "Notti europee", con un Teo Teocoli scatenato e in continuo crescendo, ma tutto il programma era godibile, senza le urla che si potevano ascoltare in altri programmi. La critica che faccio alla Rai è stata quella di non aver saputo mostrare gli attimi immediatamente successivi alla fine delle partite per dare la linea alla pubblicità, per cui ieri, ad esempio, per vedere la festa degli spagnoli mi sono dovuto sintonizzare su Tsi2, la seconda rete della Televisione Svizzera Italiana. A proposito, come sempre ottimo il lavoro della Tv ticinese, che è anche riuscita qualche volta a superare la rigida censura dell'Uefa, una delle note negative di questo Europeo. Questa esperienza dimostra che sarebbe meglio se la produzione di un grande evento sportivo resti affidata alle Tv e non agli organizzatori.
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