PER SAPERE TUTTO SULLA STORIA DI ITALIA-INGHILTERRA DEL 17 NOVEMBRE 1976, COMPRATE "SPORT IN TV", IL LIBRO DI PINO FRISOLI E MASSIMO DE LUCA, UN GRANDE SUCCESSO DI PUBBLICO E DI CRITICA. TROVERETE DUE INTERI PARAGRAFI SULLA STORIA DI QUESTA PARTITA, "ITALIA-INGHILTERRA E LA DIRETTA NEGATA" DI PINO FRISOLI E "VIETATO GIOCARE DI NOTTE IN NOVEMBRE" DI MASSIMO DE LUCA. "SPORT IN TV" E' LA PROSECUZIONE IDEALE DEL LIBRO "LA TV PER SPORT" DI PINO FRISOLI ORMAI FUORI COMMERCIO.
"SPORT IN TV", IL LIBRO DI PINO FRISOLI E MASSIMO DE LUCA.
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In vista della presentazione del mio libro "La Tv per sport", in programma lunedì 21 aprile alle 18 alla Libreria dello sport di Milano in via Carducci e alla quale siete tutti invitati, ecco una piccola anticipazione del libro nella quale si parla della prima partita di calcio trasmessa dalla Rai a colori in Italia. Si tratta di Italia-Inghilterra, giocata a Roma il 17 novembre 1976 per le qualificazioni ai Mondiali di Argentina. La partita, nonostante la sua importanza, non venne trasmessa in diretta Tv. Leggendo potrete scoprirne il motivo.
ITALIA-INGHILTERRA E LA DIRETTA NEGATA
Finalmente, dopo tanta attesa, anche il calcio, lo sport nazionale, riceve l’autorizzazione ad essere trasmesso a colori. La partita prescelta, come abbiamo detto, è Italia-Inghilterra, valida per le qualificazioni ai Mondiali di calcio di Argentina del 1978. Si gioca alle 14.30 di mercoledì 17 novembre allo stadio Olimpico di Roma. Dunque, in un giorno lavorativo. Una scelta che certo non agevola i teleutenti e che viene motivata dal fatto che questo è l’unico giorno della settimana possibile non essendo prevista in Inghilterra la sosta di campionato. Si sarebbe potuto giocare di sabato solo nel mese di maggio, quando tradizionalmente gli Azzurri sono meno in forma. Quanto all’orario, la notturna è esclusa perché viene ritenuto impensabile giocare a metà novembre alle 20.30. Inizialmente è prevista la telecronaca diretta sulla Rete 1, ma sono in tanti a chiedere che la Rai non trasmetta la partita in diretta. L’Italia sta attraversando un periodo di grave crisi economica e deve combattere il fenomeno dell’assenteismo sul lavoro, che certo sarebbe favorito dalla trasmissione alle 14.30. Secondo i più pessimisti il danno economico per il Paese sarebbe notevole. Così ecco spuntare la soluzione: radiocronaca in diretta, perché tutti sappiano, telecronaca in differita, perché tutti vedano. Il suggerimento è subito accolto. Quattro giorni prima della partita, su invito della commissione parlamentare di vigilanza «preoccupata per eventuali turbamenti nei ritmi di lavoro», la Rai decide di trasmettere la telecronaca alle 18.15. Il differimento, motivato dalla opportunità di ridurre le tentazioni di assenteismo e di consentire a tutti i lavoratori di assistere alla ripresa televisiva completa, suscita reazioni discordi. C’è chi lo considera ingiusto e chi insufficiente, perché a quell’ora molti italiani sono ancora al lavoro. La tv della Svizzera italiana conferma intanto la diretta, che renderebbe vano il provvedimento in molte zone d’Italia, ma due giorni prima della partita la Rai comunica a tutte le reti straniere il divieto di trasmettere immagini della partita prima delle 18.15. L’unica diretta confermata è quella di martedì 16 per Italia-Francia Under 21 da Terni. I dirigenti della Rai riescono infatti a evitare la differita sostenendo che la telecronaca della partita di Terni non poteva assolutamente far temere «turbamenti nei ritmi di lavoro» dell’intero Paese. Così, a potersi godere in diretta un meritato 2-0 per l’Italia, firmato nel primo tempo da Antognoni e nella ripresa da uno spettacolare gol di testa di Bettega, sono solo gli 80.000 dell’Olimpico. Tra questi, in tribuna, viene segnalata la presenza di 11 uomini di governo e 298 parlamentari che si godono così ugualmente in diretta la partita. Per chi non può seguire nemmeno la differita integrale delle 18.15, c’è la sintesi alle 21.40 in «Mercoledì sport», mentre su Svizzera e Capodistria c’è la differita alle 23.10 e alle 20.35*.
Sulla trasmissione della partita c’è però un piccolo giallo. A Roma infatti, sul canale 47 usato da Gbr e che fino a poco tempo prima trasmetteva i programmi della Svizzera, poco prima delle 18.00 va in onda una breve sintesi della partita. Forse si è trattato semplicemente di un filmato trasmesso durante un notiziario sportivo e infatti i responsabili della tv Svizzera si difendono così: «Siamo stati ai patti di non trasmettere in diretta, ma questi patti non prevedevano anche l’esclusione di notizie parziali di cronaca della partita». L’emittente elvetica ha infatti trasmesso una piccola sintesi con immagini dei gol e un breve commento nei telegiornali sportivi delle 17.55, 19.30 e 20.45. Questa invece la spiegazione di Gbr: «Stavamo trasmettendo un film quando, improvvisamente, i nostri programmi sono stati interrotti e sul video sono apparse le immagini di questa “misteriosa” sintesi di Italia-Inghilterra». Una versione dei fatti veritiera perché l’emittente della capitale, con i mezzi di cui dispone, non è in grado di mettere insieme una selezione così perfetta tecnicamente come quella che in pochi sono riusciti a vedere e la voce del commentatore svizzero sembra la stessa del giornalista che di solito si occupa di argomenti sportivi.
* Quella di Italia-Inghilterra non sarà l’unica partita della Nazionale a non essere trasmessa in diretta “per non turbare il lavoro degli italiani”. Il 26 gennaio 1977, alle 14.30, sempre allo stadio Olimpico di Roma, si gioca l’amichevole Italia-Belgio. Anche in questa occasione la partita va in onda in telecronaca registrata alle 21.40 sulla Rete 1. La partita finisce 2-1 per l’Italia. Particolare curioso: il gol del Belgio, già sotto di due reti, è messo a segno dal portiere Piot, all’85’, su calcio di rigore.
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Nel filmato, il secondo gol dell'Italia messo a segno da Bettega con il commento originale di Nando Martellini.