"RISCHIATUTTO. STORIA, LEGGENDE E PROTAGONISTI DEL PROGRAMMA CHE HA CAMBIATO LA TELEVISIONE".
IL LIBRO DI EDDY ANSELMI E PINO FRISOLI, INTRODUZIONE DI DANIELA BONGIORNO.
TUTTI I NOMI DEI CONCORRENTI, DELLE MATERIE DEL TABELLONE, I PROFILI DEI CAMPIONI E TANTO ALTRO
DA NON PERDERE PER TUTTI GLI APPASSIONATI DI STORIA DELLA TELEVISIONE E DI MIKE BONGIORNO.
PER EVENTUALI ULTERIORI INFORMAZIONI SU "SPORT IN TV" SCRIVI A
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"Bada come parli" è stata l'ultima trasmissione televisiva condotta da Enzo Tortora in Rai prima di essere allontanato dalla Rai in seguito all'intervista rilasciata a Edgarda Ferri per il settimanale "Oggi" uscita nel numero 43 del 22 ottobre 1969. Questa trasmissione, definita sul Radiocorriere "Passatempo a premi", è andata in onda per 12 trasmissioni tutti i giovedì, dal 2 ottobre al 18 dicembre 1969, sul Secondo Programma dalle 21.15, dunque nello stesso giorno e nello stesso orario che un mese e mezzo dopo, dal 5 febbraio 1970, sarebbe diventato quello del "Rischiatutto" di Mike Bongiorno. E' stato dunque il gioco a premi che ha preceduto nella programmazione il più celebre quiz della storia della televisione italiana. Anche il regista è lo stesso, Piero Turchetti, mentre i giochi sono ideati da Adolfo Perani, un altro gigante della televisione italiana, celebre anche per essere stato uno degli autori di "Giochi senza frontiere" e anche della prima edizione di "Portobello" nel 1977 che segnò il ritorno trionfale di Enzo Tortora in Rai. Purtroppo negli archivi Rai non risulta conservato niente di "Bada come parli", nemmeno le sigle di testa e di coda, ma solo qualche foto. Abbiamo dunque provato a descrivere la trasmissione con gli articoli dei giornali dell'epoca.
Per Enzo Tortora, che dal 28 febbraio 1965 conduce con successo "La Domenica Sportiva", mentre alla radio presenta un altro quiz, "Il gambero" ogni domenica alle 13.00 sul Secondo Programma, si tratta di un ritorno al gioco televisivo dai tempi di "Campanile sera". Nella celebre intervista al settimanale "Oggi", a proposito di "Bada come parli", afferma: "Non volevo accettarla perchè non volevo più occuparmi di quiz. Però, anche se con garbo, mi ci hanno costretto facendomi capire che, se non presentavo la nuova trasmissione, non avrei presentato neppure La Domenica Sportiva. Tuttavia, questo nuovo gioco mi piace. Non è un gioco di memoria nè di cultura raffazzonata oppure accademica. Occorre aguzzare l'ingegno, scatenare la fantasia e far uso di logica. Mi sembra che, per chi sta giocando e per chi sta seguendo la trasmissione da casa, l'interesse sia vivo. Mi sto divertendo anch'io". La trasmissione, che sembra costruita su misura per le doti di garbato presentatore di Enzo Tortora, non è un quiz tradizionale per poter così ampliare la rosa dei possibili partecipanti. Per giocare in questo "passatempo", come scrive il Radiocorriere, non sono richieste particolari doti di memoria o una particolare erudizione in qualche settore. Giovano invece lo spirito di osservazione, la rapidità dei riflessi o anche il semplice buon senso. In ogni trasmissione i partecipanti alla gara sono sei. Il gioco è diviso in tre fasi. Nella prima ognuno gioca per sè con i concorrenti che assisteranno alla proiezione, su un grande schermo, di una scenetta che narrerà una storia un po' misteriosa, con qualcosa di poco chiaro: una storia-enigma che necessita di una spiegazione che dovranno dare i sei concorrenti, guidati da Tortora. Insieme, uno dopo l'altro, cercheranno di decifrare la storiella, di mettere in chiaro i lati oscuri, di trovare la soluzione che il piccolo mistero che essa contiene. Ogni giocatore riceverà una carta bianca ogni volta che le sue risposte e i suoi interventi saranno serviti a far capire meglio la storia; riceverà invece una carta nera quando farà un intervento sbagliato. Ecco l'importanza di badare a come si parla.
In ogni puntata le scenette sono due, così da permettere a ogni giocatore una specie di rivincita. Alla fine dell'ultima chiacchierata, quando tutti gli aspetti della seconda storiella filmata saranno chiariti, si tireranno le somme facendo i conti in tasca ai concorrenti. Quello che avrà in mano più carte bianche e meno carte nere riceverà 60 punti, il secondo 50, il terzo 40, il quarto 30, il quinto 20 e l'ultimo 10. I primi due, quello con 60 punti e l'altro con 50, diventeranno i due "capitani" per lo scontro a squadre della terza e ultima parte del gioco. Prima, però, bisognerà attraversare la seconda fase, durante la quale i punti accumulati nel gioco delle "carte bianche e carte nere" si trasformeranno in gettoni d'oro, acquistando così un valore preciso. Questa parte è quella che forse assomiglia di più ai vecchi giochi di società, ma è, forse, anche la più allegra. Seduti a cerchio, i concorrenti dovranno prendere parte a un giochetto, che varierà di settimana in settimana, durante il quale i giocatori, uno dopo l'altro, saranno eliminati sulla base dei loro errori. Il primo eliminato vedrà moltiplicati i punti guadagnati prima nel gioco delle "carte bianche e delle carte nere" per un coefficiente molto basso che aumenterà via via che i concorrenti verranno eliminati, al punto che l'ultimo concorrente, quello che resisterà più di tutti, potrà ritrovarsi nelle mani un valore di oltre un milione di lire.
A questo punto dovranno essere formate le squadre. I due capitani (già stabiliti con il primo gioco), potranno scegliere, uno dopo l'altro, gli altri due compagni di squadra. A scegliere per primo è il capitano con 60 punti, poi quello con 50 e così di seguito. La scelta sarà libera e potrà essere suggerita sia dalla valutazione del comportamento di un determinato giocatore nelle prime due fasi della trasmissione, sia dalla considerazione del "gruzzolo" di cui ogni giocatore dispone. Il capitale che una squadra riuscirà a mettere insieme sarà infatti un elemento importantissimo nella terza parte del passatempo.
Nella prima parte i concorrenti hanno guadagnato punti; nella seconda li hanno trasformati in gettoni d'oro; nella terza, raggruppati in due squadre da tre giocatori, dovranno spenderli. E chi ha più da spendere ha anche più possibilità di conseguire la vittoria finale. Le due squadre però dovranno cercare di spendere meno soldi che possono, in quanto i soldi non spesi resteranno di loro proprietà, sempre sotto forma di gettoni. Un minimo di spesa sarà comunque necessario per tutti, dato che ogni squadra dovrà cercare di indovinare uno strano disegno che si formerà su due lavagne luminose, una per squadra. Nel disegno compaiono cinquanta lineette che si illumineranno via via che le squadre ne faranno l'acquisto. Ogni squadra potrà comprare da un minimo di tre lineette fino a un massimo di dieci alla volta. Ogni lineetta costerà diecimila lire. Ma non basterà acquistare lineette per arrivare alla identificazione del disegno. Ogni squadra, infatti, dovrà indovinare un determinato motivo musicale che sarà fatto ascoltare a un solo componente della squadra, mentre gli altri due, chiusi in una cabina e messi a conoscenza del motivo musicale, cercheranno di aiutarlo mimando le parole che ne compongono il titolo. Se una squadra lo indovina, nel tempo di quaranta secondi, le lineette dei disegni si illumineranno a suo vantaggio; se non indovina, invece, si illumineranno sulla lavagna degli avversari. Le due squadre si alterneranno nelle cabine fino alla identificazione del disegno. Quella che indovinerà per prima sarà dichiarata "campione", riceverà un premio (oltre ai gettoni d'oro che le saranno avanzati) e tornerà a giocare la settimana successiva. Agli altri, come consolazione, resteranno i gettoni non consumati.
Più breve, ma con qualche dettaglio in più, la descrizione fatta sul "Corriere della sera" del 2 ottobre 1969, nel giorno della prima puntata.
Come già si è anticipato ieri, il meccanismo della trasmissione - come ormai è consuetudine in tutti i giochi di indovinelli televisivi - è piuttosto complicato. Il programma è diviso in tre fasi: una selezione, una gara a sei, una gara a squadre con indovinello finale. I vincitori potranno conquistare un premio che, secondo gli esperti, andrà da un minimo di 950 mila lire a un massimo di 1 milione e 800 mila lire.
I concorrenti in gara stasera sono Claudio Molteni, decoratore di Como; l'ingegner Giuliano Colla dell'università di Bologna; Maria di Maio, insegnante di Napoli; Daniela La Ganga, universitaria milanese; Maria Antonietta Valente, fotomodella e l'architetto Renzo Pinelli.
Insieme con Tortora essi assisteranno alla proiezione di due filmati: "I prigionieri", interpretato da Armando Francioli, Diego Paravicini, Loris Gafforio e Roberto Pistoni, e "Testimoni oculari", brevi sequenze girate da Nuccio Ambrosini e intepretate da Carlo Bonomi e Fulvio Ricciardi, che sottintendono una trama precisa, anche se un po' difficile da individuare. La spiegazione dei fatti poco chiari apparsi nei filmati la dovranno dare i concorrenti. Ed è questo il primo gioco, quello che stabilisce una classifica fra i partecipanti.
Seguiranno giochi di abilità che vedranno come arbitro il pupazzo di Giuseppe Caldura: Gaetano, il «fantolino che piange». Questo secondo momento della gara trasformerà le vincite in punti in vincite in gettoni d'oro. Subito dopo si formeranno le due squadre (un capitano e due gregari ciascuna) che si cimenteranno con quiz musicali per arrivare all'identificazione di un disegno misterioso e alla conquista del titolo di «campione». La squadra campione ritornerà la settimana successiva, ma i concorrenti ricominceranno a gareggiare alla pari.
Il Radiocorriere dedica un altro articolo a "Bada come parli" in occasione della quarta puntata del 23 ottobre 1969, proprio nella stessa settimana in cui esce l'intervista rilasciata da Tortora a "Oggi" che gli costerà l'uscita dalla Rai: "Davvero Bada come parli fa onore al suo titolo, in un'epoca come la nostra, così ferocemente caratterizzata dalla invadenza dei suoni, delle immagini, dei gesti, e dalla difficoltà di fissare un linguaggio accettabile, il «passatempo» del giovedì sembra polemicamente restituire alla parola i suoi sacrosanti diritti. Ricordate il giochetto del pupazzo Gaetano, «il bambino che piange in mano»? Per non farsi sorprendere dagli strilli del marmocchio, bisogna trovare parole di sei lettere, poi rime in «ecco», poi rime in «aglio», poi parole che cominciano con la sillaba «sbra». Tutte ricerche a tambur battente: o te l'intendi con la lingua italiana, o abbandoni la partita. E non è detto che questa «ginnastica" sia prerogativa di pochi specialisti: non è detto, insomma, che un poeta laureato, un esperto enigmista e un dottissimo glottologo si sarebbero comportati più brillantemente di quanto si siano comportati l'architetto, il decoratore, la fotomodella e i loro contendenti. Forse mai prima d'ora una trasmissione televisiva, e in particolare una trasmissione televisiva a premi, aveva lasciato tanto spazio alla fantasia dei partecipanti".
L'architetto milanese Renzo Pinelli, il decoratore comasco Claudio Molteni e la fotomodella milanese Melù Valente sono i campioni delle prime due puntate di "Bada come parli" di cui si parla nell'articolo, nella foto tratta dal Radiocorriere numero 42 del 1969.
Proprio nella settimana in cui la Rai decide di non rinnovare a Tortora i contratti, su "Stampa sera" esce un lusinghiero giudizio del critico televisivo Ugo Buzzolan nella rubrica "7 sere davanti alla Tv" in un articolo intitolato "L'ultimo volo di Tortora". Scrive Buzzolan: "Svelto e frizzante - aggettivi che di solito non si applicano ad un quiz - BADA COME PARLI (scritto così, in maiuscolo, ndr), condotto molto bene da Enzo Tortora su cui stanno in questi giorni piovendo gli anatemi della Rai per non aver egli badato a come parlava" e 7 come voto nella pagella dei programmi televisivi della settimana. Giudizio confermato anche in occasione della presentazione dell'ultima puntata da D.G., su "Stampa Sera" del 18 dicembre 1969: "Sul Secondo canale va in onda, alle 21.15, Bada come parli, il quiz a premi condotto, per poche puntate ancora, dall'"epurato" Enzo Tortora, che chiude in bellezza la propria carriera sul video lasciando un simpatico ricordo e, quel che più conta, avendo rinnovato una forma di spettacolo televisivo che pareva completamente superata da anni". Va inoltre ricordato che "Bada come parli" aveva sul Programma Nazionale una forte concorrenza, prima con lo sceneggiato "Giocando a golf una mattina" e poi con la seconda serie del telefilm "La famiglia Benvenuti".
Purtroppo, negli archivi Rai, come abbiamo accennato anche all'inizio di questo post, non risulta conservata nessuna registrazione di "Bada come parli", nemmeno delle sigle di testa e di coda, e forse anche per questo la trasmissione è stata quasi completamente dimenticata al punto che molti pensano che l'ultima trasmissione televisiva di Enzo Tortora prima di chiudere con la Rai sia stata "La Domenica Sportiva" del 26 ottobre 1969, mentre il conduttore genovese portò regolarmente a conclusione "Bada come parli" la cui ultima puntata, come detto in apertura, è stata trasmessa sul Secondo giovedì 18 dicembre 1969. Non sappiamo, vista l'assenza delle registrazioni, come Enzo Tortora salutò i telespettatori dopo la sua ultima puntata così come, sempre per l'assenza delle registrazioni, non sappiamo come Lello Bersani si presentò al pubblico della Domenica Sportiva nella puntata del 2 novembre 1969 quando prese il posto di Tortora.
Nel mese e mezzo tra "Bada come parli" e "Rischiatutto" al giovedì sul Secondo Programma andarono in onda vari programmi che vi elenchiamo di seguito:
Giovedì 25 dicembre 1969, ore 21.15, "Serata al circo" di Liana, Nando e Rinaldo Orfei, presenta Daniele Piombi
con Liana Orfei, regia di Fernanda Turvani
Giovedì 1 gennaio 1969, ore 21.15, "Spettacolo dal circo sul ghiaccio" di Moira Orfei, presenta Lilli Lembo
con Walter Nones, regia di Enrico Moscatelli
Giovedì 8 gennaio 1970, ore 21.15, "Un uomo, due donne, una città" con Françoise Hardy, Udo Jurgens, Milva. Testi di
Daniele D'Anza e Belisario Randone, regia di Daniele D'Anza. Produzione Studio DV3
Giovedì 15 gennaio 1970, ore 21.15, "V Caravella dei successi", spettacolo di musica leggera presentato
da Daniele Piombi e Marina Morgan, regia di Walter Mastrangelo (Ripresa effettuata dal Teatro Petruzzelli di Bari)
Giovedì 22 gennaio 1970, ore 21.15, "Luciano Tajoli: trent'anni di canzoni"
Presentano Gabriella Farinon e Ugo Frisoli, regia di Alberto Gagliardelli (Ripresa effettuata dal Teatro dell'Arte di Milano)
Giovedì 29 gennaio 1970, ore 21.15, "Canzoni per un anno" Presenta Enrico Simonetti Testi di Paolini e Silvestri,
Regia di Piero Turchetti (Ripresa effettuata dal Teatro Florida di Albano Laziale)
BIBLIOGRAFIA
"Come si gioca al nuovo telequiz", Fabio Tiferno, Radiocorriere numero 39, pagina 34, programmi dal 28 settembre al 4 ottobre 1969
"TV: stasera giallo e quiz", Corriere della sera, 2 ottobre 1969
"Stasera la prima puntata di «Bada come parli» - Fra i concorrenti una fotomodella", Corriere d'Informazione, 2 ottobre 1969
"Terzetto in gamba", Carlo Maria Pensa, Radiocorriere numero 42, programmi dal 18 al 25 ottobre 1969
"L'ultimo volo di Tortora", Ugo Buzzolan, Stampa sera, 1 novembre 1969
"Questa sera alla Tv", D.G., Stampa sera, 18 dicembre 1969
Grazie per la collaborazione a Matteo Fracchia
Nella foto, tratta dal Radiocorriere numero 42 del 1969, Enzo Tortora con in braccio il pupazzo Gaetano, "il bambino che piange in mano"
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Ecco il sommario del libro "Sport in Tv". Il nome tra parentesi significa che il paragrafo è stato scritto da Massimo De Luca.
Prefazione (Massimo De Luca)
Introduzione
Gli anni del bianco e nero
Prima della televisione
Gli inizi
Il Bologna, prima squadra di calcio italiana ospite in Tv
Carosio, nascita di una leggenda (Massimo De Luca)
Juventus-Milan, la prima partita in Tv
Telecronisti: dai Maestri agli urlatori (Massimo De Luca)
Nasce "La Domenica Sportiva"
Le mille vite della "Domenica Sportiva" (Massimo De Luca)
Italia-Cecoslovacchia, l'Eurovisione e i Mondiali
Calcio in Tv, prime polemiche
Milano-Sanremo, ultimi 300 metri in diretta
Gronchi in ritardo a Monza
I primi anticipi televisivi
Cortina e la caduta di Caroli
Italia-Brasile, la Tv sportiva entra nei cinema
Il Tour de France finalmente in eurovisione
Norrkoeping-Fiorentina, prima diretta Rai di coppe europee
La sintesi della domenica e la nascita di "Tutto il calcio minuto per minuto"
L'Olimpiade di Roma
Il "Processo alla tappa"
Il "Processo alla tappa": un'epopea firmata Zavoli (Massimo De Luca)
Finalmente la mondovisione
Lazio-Juventus, la prima polemica della moviola
Italia-Cipro, arriva il replay
Italia-Bulgaria, il primo sciopero "azzurro" della Rai
Benvenuti-Rodriguez, una diretta molto costosa
Carosio e il guardalinee etiope
La vera storia di Carosio e del guardalinee etiope (Massimo De Luca)
Arriva "90° minuto"
Dal colore alla fine del monopolio
Arriva il colore, ma solo all'estero
Inter-Borussia Moenchengladbach, ci guadagna anche il Bologna
Babelis, la Tv del Rimini
Monaco '72, l'illusione del colore
La partita a telecamere fisse
La Tv svizzera italiana, prima alternativa alla Rai
Capodistria, la prima Tv tematica sportiva
Telemontecarlo, da "Puntosport" a "Galagoal"
Il ministro Togni vieta i Mondiali a colori
Il maxischermo del Palalido
Majorca e le prime imprecazioni in diretta Tv
La domenica del silenzio e la telecronaca quasi muta
"Tutto il calcio minuto per minuto" approda in Tv
Montreal 1976, torna il colore
Italia-Inghilterra e la diretta negata
Vietato giocare di notte in novembre (Massimo De Luca)
Finale Coppa Davis, il no alla telecronaca del Tg2
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Genoa-Torino, anche il campionato è a colori
"Diretta sport", i gol nell'intervallo
"Eurogol", rassegna dei gol delle coppe europee
Perletto, l'uomo che vinse due volte
La replica di Italia-Germania Ovest 4-3 lancia la Rete Tre
Lo sport delle Tv locali
Arriva "Il processo del lunedì"
Inter-Real Madrid, niente diretta per rispetto del pubblico pagante
Molte Tv, molto sport
Mundialito in Uruguay: fine del monopolio Rai
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Il Mundialito di Berlusconi e la censura Rai
Canale 5 prende i diritti delle coppe e ci prova con l'Olimpiade
Italia-Germania Ovest 3-1, record assoluto di telespettatori
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Coppa Intercontinentale, diretta solo in Lombardia
"Tutto il calcio minuto per minuto", la Tv entra in studio
Il debito del calcio verso la radio (Massimo De Luca)
Real Madrid-Napoli tra Berlusconi, Odeon e Rai
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Milan-Steaua, la Rai salva la diretta dallo sciopero
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Scozia-Italia tra Rai e Tele+
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Ungheria-Italia, la Nazionale solo su Canale 5
Arriva anche la pay-per-view
La Rai si riprende la Serie A
Mediaset e il campionato: incontrarsi e dirsi addio (Massimo De Luca)
La Serie A sulla Tv svizzera italiana, ma solo per due partite
Mondiali e Olimpiadi tra Rai e Sky
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