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Disfatta azzurra. Non ci sono altre parole per definire l'uscita dell'Italia al primo turno dei Mondiali. Per rendere l'idea, era dal 1974 in Germania che la Nazionale non usciva al primo turno dai Mondiali. Ma allora la fase finale dei Mondiali era a 16 squadre e gli avversari, a parte Haiti, erano la Polonia e l'Argentina. Questa volta nel gruppo azzurro gli avversari erano Paraguay, Nuova Zelanda e Slovacchia. Probabilmente il gruppo più facile di questa prima fase. Nel 2008 la nazionale di Donadoni venne eliminata nei quarti di finale degli Europei dopo i rigori dalla Spagna poi campione d'Europa. Un risultato onorevole, ma Lippi voleva tornare e così è stato, con l'esonero di Donadoni, ingiustamente ricoperto di critiche. Fuori giocatori di talento come Cassano, spazio al cosiddetto gruppo. Dopo il deludente pareggio con la Nuova Zelanda è stata evocata la nazionale del 1982, ma questa sembrava più quella del 1986, che fece comunque meglio, visto che superò il primo turno con l'Argentina di Maradona, poi campione del mondo. Scelte di Lippi sbagliate e la dimostrazione è arrivata dalle mosse della disperazione con l'entrata in campo nel secondo tempo di Quagliarella, finora ignorato, autore del bellissimo secondo gol dell'Italia. Da salvare solo la reazione che ha portato al primo gol realizzato da Di Natale e, come detto Quagliarella. Alla fine è arrivata la sconfitta per 3-2 e l'eliminazione giusta e meritata. Lippi, tra l'altro, ha anche rifiutato l'intervista del dopo partita. Non certo una dimostrazione di stile, bisogna anche sapere perdere. L'Italia esce fuori dai Mondiali come ultima del proprio gruppo. Il dato curioso è che anche la Francia, l'altra finalista del 2006, è già uscita dai Mondiali, sempre come ultima classificata nel suo gruppo. Adesso il compito di ricostruire la Nazionale passa a Cesare Prandelli. Intanto, con lo 0-0 ottenuto con la Nuova Zelanda, insieme alla Slovacchia passa agli ottavi anche il Paraguay.
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