domenica 16 novembre 2008

"Cinquanta": una bella riscoperta della storia della Tsi

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Ho seguito la prima puntata di "Cinquanta", il varietà condotto da Matteo Pelli, che definirei il Carlo Conti della Tsi (il mio è un complimento!), dedicato ai 50 anni di storia della Televisione della Svizzera Italiana. Un gioco del sabato sera agile e veloce, nel quale gareggiano quattro famiglie di diverse generazioni, della durata di due ore, la giusta lunghezza per una trasmissione di prima serata. Infatti, mentre scrivo, sono ancora in onda, e chissà a che ora finiranno, Pippo Baudo con il suo "Serata d'onore" su Rai Uno e "C'è posta per te" di Maria De Filippi su Canale 5. Spero che almeno il Pippo nazionale riesca a ottenere buoni risultati di ascolto: io, durata a parte, sono con lui nella sua idea di varietà tradizionale.

Tornando a "Cinquanta", è stato bello poter vedere a colori Enzo Tortora che intervista Paolo Villaggio nella puntata del 25 novembre 1974 di "Si rilassi". Tortora parla del successo del libro "Fantozzi", del quale il comico genovese annuncia l'imminente realizzazione del primo film; e poi la Tv dei ragazzi con "Le avventure dell'Arturo" del 21 aprile 1975, protagonista il gatto Arturo, e uno spezzone del bellissimo cartone animato "Rossi Rossi... se tu fossi", in onda il 2 aprile 1977, protagonista il celebre personaggio creato da Bruno Bozzetto.

La storia della Svizzera italiana e della sua Tv si intrecciano inevitabilmente con quella della Rai, così Matteo Pelli nel parlare di Enzo Tortora non ha potuto non ricordare "Portobello" e in uno dei giochi il personaggio misterioso da indovinare era Mike Bongiorno. Un solo appunto mi permetto di fare alla trasmissione. In studio al pubblico è stato richiesto di dare un ricordo televisivo, ma non dovrebbe mancare una presenza italiana perché negli anni Settanta la popolarità della Tsi in Italia è stata grande, visto che il segnale arrivava fino a Roma, e questo non va dimenticato. Una piccola dimostrazione di quanto siano sempre stata apprezzata la Tsi l'ho avuta ieri seguendo su Super Tennis, nella meritevole trasmissione "Replay" dedicata alle partite storiche del tennis italiano degli anni Settanta, il secondo incontro della semifinale di Coppa Davis del 1977 Italia-Francia, Barazzutti-Jauffret. In una pausa le telecamere Rai hanno inquadrato Ezio Guidi, telecronista della Tsi che trasmetteva in diretta il match, e Guido Oddo, telecronista Rai, ha sottolineato quanto Ezio Guidi fosse conosciuto e apprezzato in Italia.

In Italia la Tsi ha tanti amici. Purtroppo c'è anche qualche nemico potente che non vuole che trasmettano il campionato italiano in diretta accusandola di concorrenza sleale, mentre in Svizzera le Tv italiane sono regolarmente presenti e viste, e che non vuole che si sappia che si può fare buona Tv senza reality, urla e altra spazzatura così diffusa nella Tv italiana.

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A proposito del signor Rossi, godetevi questo filmato con la sigla "Viva la felicità".

2 commenti:

erica ha detto...

Bellissimo commento. Ma ricordiamoci che sono i 50 anni della TSI. complimenti

Pino Frisoli ha detto...

Grazie per i complimenti, fanno sempre piacere!