domenica 30 ottobre 2022

Storia Tv a colori in Italia, puntata 5, pubblicata nella Newsletter Rai del 15 ottobre 2022

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Prosegue il nostro racconto della storia della Tv a colori in Italia pubblicato dalla Newsletter Rai, curata da Valerio Iafrate. Dopo la prima puntata, pubblicata nel numero del 17 settembre 2022
Newsletter Rai del 17 settembre 2022
Tutti i colori della Rai
la seconda puntata, pubblicata nel numero del 24 settembre 2022
Newsletter Rai del 24 settembre 2022
Tutti i colori della Rai (2)
la terza, pubblicata nel numero dell'1 ottobre 2022
Newsletter Rai dell'1 ottobre 2022
Tutti i colori della Rai (3)
la quarta puntata, pubblicata nel numero dell'8 ottobre 2022
Newsletter Rai dell'8 ottobre 2022
Tutti i colori della Rai (4)
ecco la quinta e conclusiva puntata, dalla programmazione sperimentale in Pal dall'agosto 1976 fino al 1980, ultimo anno in cui la Rai ha prodotto ancora eventi in bianco e nero e nell'articolo trovate alcuni esempi, in particolare per lo sport. Dal 1981 infatti la produzione Rai diventa tutta a colori, anche per adeguarsi alla concorrenza delle Tv private. Newsletter Rai del 15 ottobre 2022
Tutti i colori della Rai (5)
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STORIA DELLA TV A COLORI IN ITALIA, PUNTATA 5

La Tv a colori (5)
Finalmente, il 5 luglio 1976, la Rai nel presentare la programmazione televisiva e radiofonica per le Olimpiadi di Montreal annuncia che le trasmissioni, dal 17 luglio al 1° agosto, saranno tutte a colori in Pal, ma ancora in via sperimentale, visto che l’inizio ufficiale è fissato per l’8 agosto, come prevedono la legge di riforma della Rai-Tv e la convenzione fra la stessa Rai-Tv e lo Stato.

Complessivamente sono previste 137 ore di teletrasmissioni per un totale giornaliero di oltre nove ore con collegamenti fino alle 2.00 di notte e anche oltre, allo scopo di contrastare la concorrenza delle Tv straniere.

Novità assoluta sarà l’alternarsi sulle due reti delle trasmissioni. In pratica, lo stesso staff di giornalisti e tecnici trasmetterà i servizi sulla Rete 1 il martedì, mercoledì, giovedì e venerdì e sulla Rete 2 il sabato, la domenica e il lunedì.

Alle 21 di sabato 17 luglio è il volto di Maria Giovanna Elmi ad annunciare, in bianco e nero a differenza di quanto accadde in occasione delle Olimpiadi del 1972, la trasmissione a colori della cerimonia d’apertura da Montreal.

Il 1° agosto, però, dopo la trasmissione della cerimonia di chiusura, la Tv a colori ha un nuovo stop. Solo nella mattina di sabato 7 agosto, infatti, il Ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni, con una comunicazione ufficiale al direttore generale della Rai-Tv, permette la ripresa di “esperimenti provvisori” di Tv a colori, con la raccomandazione che in questo periodo sperimentale, che continuerà sino a quando il Cipe deciderà la data d’avvio ufficiale, le trasmissioni siano limitate a programmi culturali, giornalistici e educativi.

Nella stessa mattinata dalla direzione generale l’informazione viene diramata ai direttori delle reti e dei telegiornali, della direzione tecnica delle sedi e di tutti gli altri uffici interessati alla ripresa degli esperimenti. Dei vari settori, il più pronto a prendere la palla al balzo è il direttore della Rete 2, Massimo Fichera, che manda in onda a colori, da Wimbledon, la telecronaca diretta della terza giornata dell’incontro di tennis Gran Bretagna-Italia per la Coppa Davis. Un trionfo per Panatta e compagni, lanciati verso la conquista dell’Insalatiera a fine anno.

Dopo una serie di riunioni viene stilato un primo elenco di programmi da mettere in onda nei giorni successivi. Secondo le direttive del Ministero, le trasmissioni a colori, per questo periodo sperimentale, dovrebbero essere in media quattro a settimana, due per ciascuna rete. Riguardo allo sport, sempre in considerazione delle limitazioni imposte dal Ministero delle Poste, c’è l’orientamento ad escludere dal colore il calcio, in considerazione dell’enorme richiamo spettacolare che le telecronache a colori di incontri di calcio potrebbero avere.

Per il mese di agosto, per lo sport, sono previsti il Gran Premio d’Austria di Formula 1, il 15 sulla Rete 2, curiosamente senza il rosso della Ferrari, assente dalla corsa in seguito all’incidente che ha coinvolto Niki Lauda nel Gran Premio di Germania, mentre il 28 sulla Rete 1 va in onda il Giro ciclistico del Lazio.

A settembre vanno a colori i Mondiali di ciclismo professionistico da Ostuni, domenica 5, il Gran Premio d’Italia di Formula 1 da Monza, il 12, che segna il ritorno alle corse di Lauda, e, per il tennis, il 25, il 26 e il 27 la seconda e la terza giornata, conclusa al lunedì, della semifinale di Coppa Davis Italia-Australia, dal Foro Italico di Roma. Di calcio non se ne parla, tanto che mercoledì 22, con la Nazionale impegnata a Copenaghen in amichevole contro la Danimarca, la scelta cade sulla finale di «Giochi senza frontiere» da Blackpool (Inghilterra). In occasione di eventi notturni come l’incontro di pugilato Clay-Norton (notte tra 28 e 29 settembre) e il Gran Premio del Giappone di Formula 1 (24 ottobre), c’è la diretta a colori e la replica al pomeriggio in bianco e nero.

Per vedere il calcio a colori bisogna aspettare mercoledì 17 novembre, quando allo stadio Olimpico di Roma si gioca Italia-Inghilterra, valida per le qualificazioni ai Mondiali di calcio di Argentina del 1978. Gli italiani però non la vedranno in diretta perché si gioca a metà settimana alle 14.30 e con la motivazione di combattere il fenomeno dell’assenteismo sul lavoro viene trasmessa solo in differita integrale alle 18.15 e in sintesi alle 21.40 in “Mercoledì sport”.

Finalmente, martedì 1° febbraio 1977 anche la Rai inizia ufficialmente le sue trasmissioni a colori e tornano anche gli annunci “colorati”: i primi sono, nel tardo pomeriggio, di Nicoletta Orsomando sulla Rete 1 e di Rosanna Vaudetti, la prima annunciatrice Rai a colori in occasione dell’apertura delle Olimpiadi di Monaco del 1972, sulla Rete 2.

Bisogna comunque rispettare un tetto massimo di 42 ore settimanali di programmazione a colori, corrispondenti a sei ore giornaliere equamente divise tra le due reti. Gli utenti che vedono la Tv a colori devono pagare un canone annuale di 48.650 lire, mentre quello per la Tv in bianco e nero è di 24.645 lire.

Il 2 febbraio 1977 alle 21.30 sulla Rete 2 ecco il primo film trasmesso a colori dalla Rai, “Il compromesso”, film statunitense diretto da Elia Kazan con Kirk Douglas, Faye Dunaway, Deborah Kerr e Richard Boone.

Domenica 6 febbraio tocca finalmente al campionato di calcio e la gara prescelta è Genoa-Torino, valida per la quindicesima giornata. I granata sono campioni d’Italia e primi in classifica, i rossoblù viaggiano in settima posizione: la sfida di Marassi vince il ballottaggio con Fiorentina-Napoli, ma l’ufficializzazione arriva solo poco prima delle 19, orario di trasmissione della partita. Già da sabato sembra comunque sicuro che sarà questa la partita trasmessa.

Maurizio Barendson, responsabile dello sport per il Tg2, anticipa così la novità alla “Gazzetta dello Sport”: “Senza tenere conto del fatto tecnico si tratta di una decisione particolarmente indovinata, infatti il Genoa è la squadra con la maglia più adatta per una trasmissione a colori, con quei grossi rettangoli rossi e blu. Renderà molto bene, sullo sfondo verde del campo, anche il bianco-nero della Juventus, mentre Inter e Milan dovranno allargare le loro strisce verticali, attualmente troppo sottili”.

La partita finisce 1-1 grazie ai gol di Arcoleo e Pulici, e Roberto Pruzzo, uno dei protagonisti dell’incontro, commenta così questa novità: “Qualcosa di più bello che un film. Anche se la partita la conosci già perché l’hai giocata, aspetti sempre di trovare una sorpresa. In bianco e nero non è così. Credo che il calcio possa avere soltanto dei vantaggi. A me dispiace solo una cosa: che la prima partita teletrasmessa a colori in Italia abbia fatto vedere al pubblico un Pruzzo giù di corda. Ancora un paio di domeniche fa, magari avrei fatto un figurone”.

Per vedere a colori i telegiornali, ma solo per l’edizione delle 20 per il Tg1, condotto da Emilio Fede che farà notare la novità in apertura di trasmissione, e Studio Aperto alle 19.45 per il Tg2 con Mario Pastore che invece non dirà nulla, si dovrà aspettare fino a lunedì 28 febbraio. In questa settimana diventano a colori anche “Sportsera” e, da domenica 6 marzo, “90° minuto”, “Domenica sprint” e “La Domenica Sportiva” e anche gli italiani possono vedere a colori la serata finale del Festival di Sanremo, sabato 5 marzo, che la Rai produceva a colori dal 1973 per l’Eurovisione. Si dovrà aspettare giugno per il colore nelle edizioni notturne dei telegiornali e settembre per quelle delle 13 e delle 13.30.

Mercoledì 9 febbraio c’è la prima diretta a colori di una partita di calcio: è Italia-Lussemburgo Under 21, da Como, alle 15 sulla Rete 2, con la telecronaca di Bruno Pizzul. In serata, sempre a colori, sulla Rete 1 c’è la diretta del secondo tempo dell’amichevole Inghilterra-Olanda. Non mancano comunque gli inconvenienti legati allo sforamento del tetto delle 42 ore di colore. Il 20 febbraio la sintesi di Lazio-Fiorentina va in onda in bianco e nero proprio per questo motivo e i dirigenti della Rai devono intervenire per far sapere che dalla domenica successiva la sintesi di serie A tornerà regolarmente a colori. Mercoledì 2 marzo, con il ritorno delle coppe europee, per gli appassionati di calcio è un giorno di festa. Le squadre italiane rimaste in corsa giocano in trasferta e la Rai ne approfitta come forse non era mai accaduto prima. Questa volta è tutto a colori e chi rimane davanti al televisore probabilmente ricorda con sorrisi ironici l’impegno con cui il Governo aveva impedito a novembre la teletrasmissione in diretta di Italia-Inghilterra per non turbare il ritmo lavorativo degli italiani. Si comincia con il Napoli, impegnato alle 15 in Polonia contro lo Slask Wroclaw per la Coppa delle Coppe (diretta, Rete 2) poi alle 21.40 Magdeburgo-Juventus per la Coppa Uefa (differita sulla Rete 1). È invece ancora in bianco e nero la produzione televisiva del Giro d’Italia, che solo dal 1978 sarà a colori.

Con l’inizio della nuova stagione televisiva, a ottobre, partono a colori “Domenica in…”, condotta da Corrado, e “Secondo voi”, la trasmissione abbinata alla Lotteria Italia condotta da Pippo Baudo che si prenderà la soddisfazione di precedere Mike Bongiorno, che nel 1975 era “emigrato” alla Tv della Svizzera italiana per condurre la sua prima trasmissione a colori, “Personaggi in fiera”, con il colore in Rai. Solo giovedì 5 gennaio 1978 infatti va in onda, dagli studi della Fiera di Milano, la prima puntata a colori del suo quiz “Scommettiamo?”, nello stesso giorno in cui per la prima volta la Rai trasmette anche la pubblicità a colori.

A distanza di 24 ore, dagli stessi studi, c’è anche la prima puntata a colori di “Portobello”, la storica trasmissione condotta da Enzo Tortora. Non mancano gli inconvenienti in questa fase di passaggio dal bianco e nero al colore come quello del 9 ottobre 1977 quando a “Domenica in…” viene annunciato a colori, così come era stato girato, un episodio del telefilm “Sceriffo a New York” che invece va in onda ancora in bianco e nero e al rientro in studio Corrado fa notare che non era un problema dei televisori a casa ma che l’emissione era stata proprio in bianco e nero con scuse di Rosanna Vaudetti per l’inconveniente tecnico. Probabilmente nei magazzini Rai non avevano ancora provveduto a sostituire tutti i vecchi nastri in bianco e nero con quelli a colori delle produzioni estere.

È dunque nel 1978 che la vendita dei televisori a colori si diffonde in tutta Italia, favorita anche dal Mondiale di calcio di Argentina. Nel 1979 la maggioranza delle trasmissioni Rai va in onda a colori, ma per una piena introduzione del colore bisognerà aspettare fino al 1980, quando ancora alcune produzioni sono in bianco e nero, come la sintesi di una partita di Serie B la domenica pomeriggio e il 27 gennaio anche il secondo tempo di Catanzaro-Ascoli, per la 18a giornata di Serie A, e addirittura una partita della Nazionale di calcio, anche se non ufficiale, contro l'Ungheria B l'1 giugno 1980 a Como prima dell'inizio degli Europei, che si giocavano proprio in Italia, viene prodotta in bianco e nero dalla Rai a causa dell'impianto di illuminazione dello stadio non ancora adatto per la trasmissione a colori.

A partire dalla stagione 1980/81, inizio della concorrenza televisiva nazionale e non più solo locale, è a colori tutta la produzione Rai.

Negli anni arriveranno novità come l’HD e il 4K, ma quello del passaggio dal bianco e nero al colore rimane il passaggio tecnologico più importante nella storia della televisione.

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