martedì 5 marzo 2013

Maurizio Losa spiega come vedremo la Formula Uno sulla Rai

"SPORT IN TV", IL LIBRO DI PINO FRISOLI E MASSIMO DE LUCA.

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Maurizio Losa, vicedirettore di Rai Sport e responsabile dei motori, ha spiegato a Ezio Zermiani, per il sito F1passion.it e ripresa dal sito Digital-sat.it, come sarà la Formula Uno sulle reti Rai dopo l'accordo con Sky per la trasmissione in chiaro di 9 Gran Premi.

Maurizio Losa, si può parlare di un vero e proprio parto per questo nuovo contratto appena sottoscritto dalla Rai?
"È stato un contratto molto complicato, complesso e faticoso. Non era sufficente trovare un accordo con l’altro soggetto che si è assicurato dalla FOM i diritti in esclusiva per tutta la stagione, perché il tutto è regolato da un preciso contratto con FOM che stabilisce una serie di regole, a partire dalle scelte dei Gran Premi che sono realmente in esclusiva e quelli non in esclusiva, quindi in chiaro. Questo contratto prevede inoltre che più di due gran premi consecutivi, per ognuno dei soggetti interessati, non possono essere in totale esclusiva e che ci devono essere almeno tre ore di distanza, dalla fine dell’evento, per poter trasmettere in chiaro le differite. La banale quantificazione economica, non dico che è stato, forse, l’ultimo dei problemi, ma una volta stabilito il tetto minimo e il tetto massimo, in quel range si lavora, mentre le soluzioni da trovare hanno riguardato tutti gli articoli che vanno a comporre la regolamentazione del contratto stesso che per Rai inizia nel 2013 e termina nel 2017."

I capitali in campo: quanto ha voluto la FOM per questi diritti?
"Parlare di cifre è sempre abbastanza complicato perchè sono diversi i soggetti coinvolti. Per una questione di stile aziendale, non trovo giusto parlare di cifre. Sarebbe scorretto nei confronti della FOM, dell’altro soggetto e di questa azienda. Ci tengo a precisare che Rai sulla Formula 1 c’è da sessant’anni, iniziando a trasmettere gare dal 13 settembre 1953, tranne un anno in cui il Mondiale è stato tutto ad appannaggio di Mediaset. La Rai c’è sempre stata ed è stata l’emittente che in chiaro, quindi gratis, ha permesso di vedere e seguire la storia della Formula 1. Nel momento in cui il mercato televisivo sta andando sempre più verso la pay tv, Rai – che è televisione pubblica – trasmettendo in chiaro, ha deciso di proseguire il proprio impegno sulla Formula 1 almeno fino al 2017 e questo accade in un momento in cui una televisione pubblica come BBC, prima ancora di Rai, ha fatto la scelta di andare verso una soluzione mista, cioè metà eventi in diretta e per metà in differita. In Francia, terra notoriamente appassionata e vicina ai motori che esprime piloti nazionali, la Formula 1 si vedrà solo a pagamento, non essendoci più presenza di televsione pubblica in chiaro. Per la Spagna già si prefigura dal 2014 uno scenario di pay tv… Patrick Boullier di Renault qualche settimana fa ha fatto una dichiarazione che è una sorta di campanello di allarme, sostenendo che sebbene i team avranno più soldi dai ricavi dei diritti televisivi in seguito a una loro diversa ripartizione, bisogna stare attenti perché il prodotto complessivo Formula 1 sta perdendo appeal in quanto la tendenza di andare sempre di più verso la soluzione pay tv, che esclude un pubblico generalista, porterà a una perdita potenziale di spettatori. Probabilmente sotto il profilo del marketing ci potrà essere un innalzamento del livello… Qualcuno sostiene che la pay tv appartiene a un pubblico più acculturato e con maggiori capacità di spesa: bisogna decidere, se si vuole far diventare la Formula 1 un prodotto di elìte, la strada intrapresa è quella giusta, mentre se si vuole che la Formula 1 sia un grande sport capace di attirare milioni di telespettatori bisogna cambiare, visto che fino a qualche anno fa il pubblico veniva quantificato tra 560 e 600 milioni per ogni Gran Premio. Oggi non è più così...".
Come è avvenuta la trattativa tra Sky e Rai?
"Direi che è stata una grande partita a scacchi dove erano state stabilite delle regole dal contratto. Queste regole prevedevano che Rai fosse il primo soggetto a fare la scelta dei primi tre Gran Premi, dei quali uno già imposto che è il Gran Premio d’Italia, gara di interesse nazionale, che nel rispetto delle norme delle comunicazioni, deve essere trasmesso in chiaro perché deve essere fruibile a tutti. Poi l’altro soggetto sceglieva a sua volta altre tre gare. Dal settimo Gran Premio in poi la scelta avveniva una gara per volta per singolo soggetto. Non ci siamo seduti attorno a un tavolo. Tutto è avvenuto davanti ad un computer attraverso un banale scambio di mail, insomma una sorta di scacchiera virtuale, con le 19 date, quelle delle gare nella stagione e ognuno sceglieva...".
Quale la filosofia che ha fatto scegliere alla Rai i Gran Premi in funzione di audience e orario?
"In primis abbiamo cercato di fare scelte che andassero incontro agli interessi dei telespettatori generalisti. Per i Gran Premi che si disputano ad ovest, Canada, Usa e Brasile, cioè alle ore 20:00 in Italia i primi due e alle 17:00 quello a Interlagos, significa che possono andare in onda in Italia, per effetto degli accordi previsti dal contratto, dopo tre ore e cioè dalle 23:00, che è un orario penalizzante. Mentre trasmettere la corsa dal Brasile alle 20:00 ci consente di essere in fascia prime-time, quindi con un vasto pubblico di telespettatori ai quali consentiremo di non andare a letto troppo tardi, pensando che poi il lunedì dovrà alzarsi presto per andare a lavorare. Per quanto invece concerne le gare che si disputano al mattino presto (Australia, Malesia, Giappone, Corea del Sud, Cina, India) abbiamo fatto in modo che si venissero trasmesse in orari più canonici per gli appassionati della Formula 1 e cioè alle 14:00. Non abbiamo potuto non scegliere i Gran Premi del mattino, perché è stata una partita a due che doveva tenere conto del gioco degli incastri e quindi abbiamo cercato di seguire delle priorità per poi andare di rimessa con le restanti corse rispetto alla scelta, passatemi il termine, fatta dall’avversario. Abbiamo cercato, da subito, di aggiudicarci gli ultimi due appuntamenti della stagione, Usa e Brasile, perché decisivi, normalmente, per l’assegnazione del Mondiale. A questa nostra opzione, la contromossa dell’altro soggetto, è stata quella di bloccare a proprio favore i Gran Premi di Monaco, Gran Bretagna e Germania. Da questa base si è sviluppato tutto il resto nella suddivisione delle gare… Il principio ispiratore è stato quello di salvaguardare il più possibile l’interesse del telespettatore. Un esempio: il Gran Premio d’Australia 2012, disputato alle 7 del mattino ora italiana, registrando 2.800.000 telespettatori, ha avuto indici di ascolto ben lontani dalla media annuale 2012 Rai di 6.400.000 per singolo appuntamento".
Quali le trasmissioni previste di supporto ai Gran Premi?
"Manterremo lo stesso tipo di impostazione con le rubriche Pit Lane e Pole Position per tutti gli eventi in diretta, con l’aggiunta delle prove libere su Rai Sport 1. Questo significa che il fine settimana “live” della Rai inizierà con la diretta delle libere dal venerdì, più una sintesi di un’ora e un quarto in onda il venerdì sera alle 22:30 dedicata a chi non ha avuto modo di vedere le sessioni durante la giornata. Per gli eventi in differita, ci sarà sempre la sintesi di un’ora e un quarto in onda il venerdì sera alle 22:30, mentre non trasmetteremo la terza sessione di prove libere del sabato mattina perché andremmo a trovarci, per effetto dei vincoli contrattuali di rispetto degli orari, negli stessi orari delle qualifiche in corso in quel momento. Pit Lane andrà in onda come di consueto il sabato sia per le dirette che per le differite e naturalmente Pole Position la domenica nel format classico in occasione delle trasmissioni in diretta, mentre diventerà il contenitore dell’evento quando il gran premio sarà trasmesso in differita. Ci sarà anche una nuova rubrica, Parco Chiuso una sorta di “processo al Gran Premio” quale analisi anche in prospettiva della gara successiva".
Come sarà composto lo staff Formula 1 della Rai?
"Rimane invariato, con le nostre voci storiche per la Formula 1. Sostituiremo Fabiano Vandone che ha fatto altre scelte. Arricchiremo il prodotto con nuovi strumenti che preferisco non svelare per non rovinare la sorpresa… C’è anche la volontà di inserire qualche volto inedito nel team Rai che seguirà la Formula 1, guardando al nuovo e al futuro...".

Ezio Zermiani
per "F1Passion.it"

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La presentazione di Massimo De Luca del libro "Sport in Tv" fatta con Alessandra De Stefano su Rai Sport 2



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Ecco il sommario del libro "Sport in Tv". Il nome tra parentesi significa che il paragrafo è stato scritto da Massimo De Luca.

Prefazione (Massimo De Luca)
Introduzione

Gli anni del bianco e nero

Prima della televisione
Gli inizi
Il Bologna, prima squadra di calcio italiana ospite in Tv
Carosio, nascita di una leggenda (Massimo De Luca)
Juventus-Milan, la prima partita in Tv
Telecronisti: dai Maestri agli urlatori (Massimo De Luca)
Nasce "La Domenica Sportiva"
Le mille vite della "Domenica Sportiva" (Massimo De Luca)
Italia-Cecoslovacchia, l'Eurovisione e i Mondiali
Calcio in Tv, prime polemiche
Milano-Sanremo, ultimi 300 metri in diretta
Gronchi in ritardo a Monza
I primi anticipi televisivi
Cortina e la caduta di Caroli
Italia-Brasile, la Tv sportiva entra nei cinema
Il Tour de France finalmente in eurovisione
Norrkoeping-Fiorentina, prima diretta Rai di coppe europee
La sintesi della domenica e la nascita di "Tutto il calcio minuto per minuto"
L'Olimpiade di Roma
Il "Processo alla tappa"
Il "Processo alla tappa": un'epopea firmata Zavoli (Massimo De Luca)
Finalmente la mondovisione
Lazio-Juventus, la prima polemica della moviola
Italia-Cipro, arriva il replay
Italia-Bulgaria, il primo sciopero "azzurro" della Rai
Benvenuti-Rodriguez, una diretta molto costosa
Carosio e il guardalinee etiope
La vera storia di Carosio e del guardalinee etiope (Massimo De Luca)
Arriva "90° minuto"

Dal colore alla fine del monopolio

Arriva il colore, ma solo all'estero
Inter-Borussia Moenchengladbach, ci guadagna anche il Bologna
Babelis, la Tv del Rimini
Monaco '72, l'illusione del colore
La partita a telecamere fisse
La Tv svizzera italiana, prima alternativa alla Rai
Capodistria, la prima Tv tematica sportiva
Telemontecarlo, da "Puntosport" a "Galagoal"
Il ministro Togni vieta i Mondiali a colori
Il maxischermo del Palalido
Majorca e le prime imprecazioni in diretta Tv
La domenica del silenzio e la telecronaca quasi muta
"Tutto il calcio minuto per minuto" approda in Tv
Montreal 1976, torna il colore
Italia-Inghilterra e la diretta negata
Vietato giocare di notte in novembre (Massimo De Luca)
Finale Coppa Davis, il no alla telecronaca del Tg2
Coppa Davis 1976, un'emozione rovinata (Massimo De Luca)
Genoa-Torino, anche il campionato è a colori
"Diretta sport", i gol nell'intervallo
"Eurogol", rassegna dei gol delle coppe europee
Perletto, l'uomo che vinse due volte
La replica di Italia-Germania Ovest 4-3 lancia la Rete Tre
Lo sport delle Tv locali
Arriva "Il processo del lunedì"
Inter-Real Madrid, niente diretta per rispetto del pubblico pagante

Molte Tv, molto sport

Mundialito in Uruguay: fine del monopolio Rai
Assalto ai diritti del campionato
Il Mundialito di Berlusconi e la censura Rai
Canale 5 prende i diritti delle coppe e ci prova con l'Olimpiade
Italia-Germania Ovest 3-1, record assoluto di telespettatori
"Tuttocoppe minuto per minuto" arriva in Tv
Coppa Intercontinentale, diretta solo in Lombardia
"Tutto il calcio minuto per minuto", la Tv entra in studio
Il debito del calcio verso la radio (Massimo De Luca)
Real Madrid-Napoli tra Berlusconi, Odeon e Rai
Tomba irrompe a Sanremo
Jugoslavia-Italia, la prima telecronaca muta
Milan-Steaua, la Rai salva la diretta dallo sciopero
Con la Gialappa's Band si ride del calcio
Anche Berlusconi ha la diretta
Scozia-Italia tra Rai e Tele+
Il Giro d'Italia lascia la Rai
"Operazione Entebbe". Nasce il Giro d'Italia 1 (Massimo De Luca)
Il campionato va sulla pay Tv
"Quelli che il calcio...", da Fazio alla Ventura
Ungheria-Italia, la Nazionale solo su Canale 5
Arriva anche la pay-per-view
La Rai si riprende la Serie A
Mediaset e il campionato: incontrarsi e dirsi addio (Massimo De Luca)
La Serie A sulla Tv svizzera italiana, ma solo per due partite
Mondiali e Olimpiadi tra Rai e Sky

NON PERDETE IL LIBRO "SPORT IN TV. STORIA E STORIE DALLE ORIGINI A OGGI". UNA APPASSIONANTE STORIA DELLO SPORT IN TV DI PINO FRISOLI E MASSIMO DE LUCA. UN GRANDE SUCCESSO DI CRITICA E DI PUBBLICO PER TUTTI GLI APPASSIONATI DI TV E SPORT.

La presentazione di Neri Marcorè del libro "Sport in Tv" nella trasmissione di RaiTre "Per un pugno di libri".



Il video del servizio del Tgr Lombardia sulla presentazione del libro "Sport in Tv" a "Sport Movies & Tv 2010"



Clicca per vedere il video della presentazione di Massimo De Luca del libro "Sport in Tv" a "Quelli che il calcio".

Italia-Israele, Messico 1970: sono passati 40 anni.

Clicca per leggere tutta la verita sulla gaffe, mai detta, di Mike Bongiorno al Rischiatutto.

Clicca per leggere quando sono nati i primi Tg1 e Tg2 a colori.

Clicca per ascoltare la sigla del cartone animato del 1976 "Il conte di Montecristo", per la prima volta dopo tanti anni.

ALCUNE RECENSIONI SCRITTE A PROPOSITO DI "LA TV PER SPORT"

Leggi la recensione di Aldo Grasso sul "Corriere della sera".
Leggi la recensione della Gazzetta dello sport.
Leggi la recensione di Gazzetta.it.
Leggi la recensione del Corriere dello Sport.
Leggi la recensione del Corriere del Ticino.
Leggi la recensione del Guerin Sportivo.
"La Tv per sport" alla "Domenica sportiva".
"La Tv per sport" al Tg2.
"La Tv per sport": cosa dicono del libro.
"La Tv per sport", un libro unico nel suo genere.anzhi

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