mercoledì 26 dicembre 2018

Majorca e la storia del record mancato per responsabilità della Tv nel 1974

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Pubblichiamo per intero il paragrafo tratto dai libri "La Tv per Sport" e "Sport in Tv" sul tentativo di record mondiale di immersione in apnea fallito da Enzo Majorca per la collisione con Enzo Bottesini, campione del «Rischiatutto» ed esperto subacqueo ingaggiato per l'occasione dalla Rai, che causò la reazione di Majorca che imprecò in diretta televisiva nelle acque di Sorrento il 22 settembre 1974. Questo post è dedicato al ricordo del caro amico Andrea Labella che ci ha lasciati da un anno. E' infatti proprio grazie al suo racconto che ci siamo appassionati a questa storia, rimasta impressa a chi quel giorno era davanti alla Tv come suo fratello Roberto, diventata uno dei punti fondamentali dei due libri di storia dello sport in Tv tanto apprezzati dal pubblico e dalla critica.

Dedicato ad Andrea Labella (26-3-1970, 26-12-2017) da Pino Frisoli

MAJORCA E LE PRIME IMPRECAZIONI IN DIRETTA TV

Ai nostri giorni torna più o meno periodicamente la polemica sulle parolacce che i calciatori pronunciano durante le partite. Ormai all’impietoso occhio televisivo non sfugge nulla, ma quello del comportamento degli sportivi non è un problema nuovo. Sotto questo aspetto, infatti, il 22 settembre 1974 è un giorno storico per la Tv italiana. E’ domenica, ed Enzo Majorca ha scelto questo giorno per migliorare il record mondiale di immersione in apnea, da lui stesso detenuto con 80 metri. La Rai produce televisivamente l’evento, che si svolge nelle acque del golfo di Sorrento, e fa le cose in grande. Le riprese sono in mondovisione e a colori, per un costo di 200 milioni di lire. La Tv di Stato impiega quattro telecamere: una al livello del mare per le riprese di superficie e tre subacquee (una delle quali mobile, affidata a un operatore che per ragioni di sicurezza non scenderà oltre i 35 metri, mentre quelle fisse sono poste una a 80 e l’altra a 90 metri di profondità). Sulla motozattera Bayonne, dalla quale Majorca si calerà in questa prestigiosa sfida contro se stesso, c’è invece il pullman tricamere a colori collegato con il centro di produzione che sta sulla nave oceanografica Jolly. La diretta ha inizio alle 12.55 sul Programma Nazionale, con il commento di Paolo Valenti. Tutto sembra pronto per l’inizio dell’immersione, ma Majorca deve aspettare perché il cavo della televisione si è attorcigliato attorno a quello del record e prima devono essere sciolti i nodi. Sembra un piccolo inconveniente, ma diventa un problema quasi insormontabile. Valenti prosegue la diretta per oltre un’ora, abbandonato a se stesso tra chiacchiere e interviste, poi la diretta viene temporaneamente sospesa. La ripresa del collegamento è annunciata per le 15.30. Poi un rinvio di mezzora e un altro alle 17.00, quando finalmente tutto sembra pronto per il record. Ma in quella che doveva essere una sfida contro se stesso, la televisione diventerà un inaspettato nemico.
Majorca, nervoso per la lunga attesa, dopo dieci minuti di iperventilazione si butta a capofitto con la zavorra tra le mani per facilitare la discesa, ma dopo neanche venti metri di profondità ecco l’imprevisto. Il quarantatreenne sub siracusano va a sbattere contro Enzo Bottesini, campione del «Rischiatutto» inviato dalla Rai per commentare le prime fasi dell’impresa. Il tentativo fallisce e un infuriato Majorca, appena risalito in superficie, nel silenzio generale esprime ad alta voce tutta la sua rabbia facendo partire una serie di parolacce. Tutto perfettamente comprensibile per i telespettatori. L’imbarazzo è totale e la Rai, dopo qualche secondo, fa sparire l’audio giustificando il tutto con un guasto tecnico, mentre Valenti, che non si è accorto subito dell’interruzione in voce per nascondere le imprecazioni, cerca di giustificare la vivace reazione di Majorca dopo l’incidente subacqueo. Al «Corriere della Sera» il presentatore di «90° minuto» racconterà: “Da un evento sportivo, sia pure conclusosi negativamente per una serie di contrattempi, è venuto fuori un documentario di umanità con una incredibile carrellata di personaggi straordinari”. Comunque, una volta tornata la calma, al telecronista non resta che chiudere il collegamento. Non resta che ripetere il tentativo e mostrare ai telespettatori un’impresa sportiva, piuttosto che ore di inconvenienti tecnici e attimi di debolezza umana. La Rai tratta le condizioni per una nuova ripresa televisiva senza trovare un accordo. Così il sabato successivo Majorca riuscirà a battere l’agognato record di immersione in apnea scendendo a 87 metri di profondità. Ma senza Tv.

BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE

Enrica Speroni, Majorca e le parolacce in diretta tv, http://www.gazzetta.it
Giorgio Mottana, Lo sport si fa inquinare, «La Gazzetta dello Sport», lunedì 23 settembre 1974.
Beppe Cantone, La storia dell’immersione interrotta, «La Gazzetta dello Sport», lunedì 23 settembre 1974.
«Corriere della Sera», Majorca ha fatto la pace con Bottesini e sabato ritenterà il tuffo a 90 metri, martedì 24 settembre 1974.


Il video dello scontro di Enzo Majorca con Enzo Bottesini ripreso in diretta dalle telecamere Rai e proposto da Rai News nella trasmissione "Tempi supplementari" del dicembre 2010


Il video dello scontro di Enzo Majorca con Enzo Bottesini ripreso in diretta dalle telecamere Rai, dal minuto 3'00" a 4'54", con il breve dibattito nella trasmissione di Rai News "Tempi supplementari" del dicembre 2010


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