"SPORT IN TV", IL NUOVO LIBRO DI PINO FRISOLI E MASSIMO DE LUCA.
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La Tv a colori è stata introdotta ufficialmente dalla Rai solo l'1 febbraio 1977, con dieci anni di ritardo sui paesi europei più evoluti come Gran Bretagna, Germania Occidentale e Francia. Per vedere il Telegiornale a colori sulle reti pubbliche italiane bisognerà però aspettare la fine del mese. E' lunedì 28 febbraio quando finalmente parte la sigla colorata del Tg1 delle 20 con Emilio Fede alla conduzione, mentre la prima edizione colorata del Tg2 Studio Aperto, condotto da Mario Pastore, è partita alle 19.45. Tutto questo mentre sulla Tv Svizzera Italiana il Telegiornale, come sulle reti svizzere di lingua francese e tedesca, è a colori già dall'1 marzo 1973. Nello stesso anno un esperimento di Tg a colori sarebbe stato effettuato anche dalla stessa Rai con la conduzione di Piero Angela in un'edizione delle 21 del Telegiornale del Secondo Programma, come raccontato dallo stesso Angela in una trasmissione televisiva che rievocava gli inizi delle trasmissioni a colori in Rai. Purtroppo però su questo argomento mancano altre notizie. Ma torniamo a quel 28 febbraio 1977. Il Corriere della sera si occupa della novità in prima pagina con un bell'articolo di Lietta Tornabuoni dal titolo "Poco colore sul video per settantamila lire". Il titolo è dovuto al prezzo del canone televisivo a colori. Secondo Andrea Barbato, all'epoca direttore del Tg2, il colore non avrebbe aggiunto nulla ai telegiornali ma era comunque uno dei momenti di massimo ascolto e rappresentava la faccia, il simbolo di un canale televisivo. Inoltre, affermava il vicedirettore del Tg1 Emanuele Milano, era la trasmissione a colori che costava meno. I telegiornali erano in pratica considerati la trasmissione ideale per dare un po' di colore in più a quanti già possedevano un televisore a colori, circa 700-800 mila italiani. Gli studi erano infatti già pronti, il materiale d'attualità estero era già a colori da anni, molti programmi giornalistici (Odeon, Dossier, Speciale Tg1, Reporter) già da mesi erano realizzati e trasmessi a colori, tutti i servizi sportivi dall'estero arrivavano già a colori. "Nella caccia all'abbonamento - scrive la Tornabuoni - sembra essenziale l'attualità sportiva. Ma si sa già che il Giro d'Italia a colori non si potrà fare, informa Barbato. Assorbirebbe una squadra colore per troppo tempo. E andò proprio così. Il Giro d'Italia 1977 venne trasmesso in diretta dalla Rai ancora in bianco e nero, nonostante la trasmissione in Eurovisione. Vennero invece girati a colori alcuni servizi filmati per i telegiornali.
Per l'articolo di Lietta Tornabuoni uno speciale ringraziamento a Emanuele Borghetti.
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Ecco, dalla rubrica "Radiocorriere 1970-1976" di Raistoria, i primi Tg1 e Tg2 a colori della storia, oltre a quelli del 15 marzo 1976, inizio della riforma Rai, e del 27 febbraio 1977, ultimi Tg della sera senza colore.
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ALCUNE RECENSIONI SCRITTE A PROPOSITO DI "LA TV PER SPORT"
Leggi la recensione di Aldo Grasso sul "Corriere della sera".
Leggi la recensione della Gazzetta dello sport.
Leggi la recensione di Gazzetta.it.
Leggi la recensione del Corriere dello Sport.
Leggi la recensione del Corriere del Ticino.
Leggi la recensione del Guerin Sportivo.
"La Tv per sport" alla "Domenica sportiva".
"La Tv per sport" al Tg2.
"La Tv per sport": cosa dicono del libro.
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