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La Tv italiana ha compiuto 70 anni mercoledì 22 luglio e questa ricorrenza è passata quasi inosservata. A parte questo blog, se ne sono occupati il forum di Tv-pedia dell'amico Diego Pavesi e, unico tra i grandi mezzi di informazione, "La Gazzetta dello sport" in questo bell'articolo di Francesco Saverio Intorcia pubblicato giovedì 23 luglio che vi propongo.
MA LO SAPEVATE CHE IERI LA TV HA COMPIUTO 70 ANNI?
Il 22 luglio 1939 l'Eiar mandò in onda i primi programmi: varietà e sport con Macario, Carosio e Filogamo. Ma solo a Roma e Milano.
Buon compleanno, nonna Rai: ieri la Tv italiana ha compiuto 70 anni, ma come tutte le signore s'abbassa l'età. L'inizio ufficiale delle trasmissioni è datato 3 gennaio 1954, ma in realtà il primo programma in Italia andò in onda il 22 luglio del 1939. Per dieci mesi, la vecchia Eiar mandò in onda due ore al giorno di spettacoli, prodotti negli studi di via Asiago a Roma. L'Italia fascista voleva recuperare terreno sulle altre potenze: in Germania la Tv era accesa dal 1935 e un anno dopo aveva trasmesso i Giochi olimpici di Berlino.
Pubblico d'elite Negli Anni 30, un televisore Safar era reclamizzato sui giornali e costava 9 mila lire: un lusso alla portata di pochi. Mussolini se ne fece montare due (a Palazzo Venezia e a Villa Torlonia), la gente comune invece s'incollava agli apparecchi dei negozi del centro o del villaggio balneare al Circo Massimo. Il segnale arrivava solo a Roma (dal ripetitore di Monte Mario) e a Milano (da settembre 1939, grazie al ripetitore di Parco Sempione).
Il palinsesto «Erano trasmissioni regolari - spiega Pino Frisoli, autore del libro La Tv per sport -, con personaggi come Macario, Aldo Fabrizi, Odoardo Spadaro, Nanda Primavera e, per lo sport, Nicolò Carosio. L'attrice Lidia Pasqualini fu scelta come annunciatrice e il Radiocorriere pubblicava già i palinsesti». Poi, il 31 maggio 1940, le trasmissioni furono interrotte e le frequenze lasciate libere per scopi militari. L'Italia spegneva la Tv e, dieci giorni dopo, entrava in guerra.
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