domenica 23 febbraio 2025

Il 23 febbraio 1965 la prima puntata di "Sprint", primo periodico televisivo interamente dedicato allo sport

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Sono passati 60 anni da quando, martedì 23 febbraio 1965 alle 21.15, sul Secondo Programma, viene trasmesso il primo numero di “Sprint”, il primo periodico televisivo interamente dedicato allo sport. Una data storica per la televisione sportiva italiana che merita di essere ricordata. Come riportato dal Radiocorriere nell’articolo di presentazione della trasmissione scritto da Maurizio Barendson, “la rubrica Sprint vuole essere la continuazione e l’approfondimento del discorso sullo sport nei suoi aspetti di costume e di umanità più diversa che TV7 iniziò fin dai primi numeri e che la popolare trasmissione diretta da Giorgio Vecchietti continua tuttora a svolgere. Obbiettivo dl nuovo programma è anche quello di entrare, in modo concreto, nei problemi di fondo dello sport per esercitare un’azione di stimolo e di risveglio d’opinione nel momento in cui, per la prima volta, lo Stato ha creato attraverso la programmazione un impegno in tal senso. Ai servizi dedicati a personaggi cari al gran pubblico dei tifosi ed a situazioni connesse con gli sport più popolari, si alterneranno quindi inchieste sui problemi delle attrezzature sportive, della organizzazione periferica dello sport, della educazione fisica e dello sport nelle scuole. Una delle caratteristiche di Sprint sarà quella di essere articolato su pezzi brevi che serviranno di passaggio tra un servizio e l’altro e che dedicati a sintetiche illustrazioni di segreti tecnici, a ricordi celebri, ai rapporti tra lo sport e il ritmo e fra lo sport e la poesia che saranno illustrati da Achille Millo. Una formula, insomma, in cui all’esaltazione dello sport nei suoi valori umani e nei suoi aspetti sociali si aggiungerà lo spettacolo costituito dalla passerella dei campioni, dei divi e del pittoresco mondo che li circonda”.
“Sprint” va in onda ogni 15 giorni ed è realizzato a cura di Giorgio Boriani, redattore capo centrale dei servizi sportivi della Rai, con la collaborazione di Antonio Ghirelli e Maurizio Barendson, mentre Mario Massimi e Aldo De Martino compongono la redazione. Fra i collaboratori figurano Ugo Zatterin, Sergio Zavoli, Paolo Rosi, Nando Martellini, Emilio Fede, Marcello Avallone, Francesco De Feo, Ezio Zefferi, Antonello Branca e Bruno Beneck. Inoltre il cast dei realizzatori è arricchito dalla presenza di registi di cinema fra i quali Damiano Damiani, Gianni Puccini che è anche giornalista sportivo, Ettore Giannini, Ugo Gregoretti, Mino Guerrini, Pasquale Prunas, Massimo Mida, così come fra gli autori dei testi vi sono Giancarlo Fusco, Carlo Laurenzi, Nino Nutrizio, Manlio Cancogni e numerosi giornalisti sportivi fra i quali Alberto Marchesi, Marcello Sabbatini, Gian Paolo Ormezzano, Renato Morino, Luigi Gianoli, Cesare Lanza.
L’ultimo numero di “Sprint”, il 119, va in onda l’1 luglio 1968. Una trasmissione che ha lasciato un segno importante nel giornalismo sportivo televisivo italiano e da cui è derivato, per esempio “Dribbling”.

Nella puntata numero 1 sono presenti i seguenti servizi:
“Poveri ma campioni”, di Ugo Zatterin;
“Il segreto di Schollander”, di Bruno Beneck; “I solitari del Cervino”, di Emilio Fede;
“Lo sci sulla pagella”, di Giorgio Bellani;
“Album”, per l’inizio della nuova stagione di ciclismo, con lettura di Achille Millo di un brano di sport di Orio Vergani;
“Il baronetto Matthews”, a cura di Eugenio Danese, preceduto da una presentazione dello speaker Gigi Carrai; “Il veto”, a cura di Antonio Ghirelli. Un servizio quest’ultimo, sul fatto della settimana, la decisione del Consiglio Federale della Federcalcio del 15 febbraio 1965 di bloccare il tesseramento di nuovi calciatori e allenatori stranieri fino al 31 luglio 1966. Dopo la presentazione di Antonio Ghirelli intervengono alcuni tra i più grandi nomi del giornalismo sportivo e dello spettacolo italiano come Gualtiero Zanetti, direttore responsabile della Gazzetta dello Sport, Claudio Villa, Guido Sacerdote “uno dei realizzatori, con Antonello Falqui, di Studio Uno”, Giglio Panza, direttore di Tuttosport, Ugo Pirro, sceneggiatore cinematografico, Gino Palumbo, responsabile della redazione sportiva del “Corriere della sera”, Rino Tommasi, Gianni Brera e in chiusura una dichiarazione del presidente della Federcalcio Giuseppe Pasquale letto dallo speaker Gigi Carrai.

Sulla decisione di chiudere le frontiere a giocatori e allenatori stranieri presa dal Consiglio Federale della Figc del 15 febbraio 1965 potete leggere l'articolo "Il 15 febbraio 1965 la Figc decise il blocco del tesseramento di giocatori e allenatori stranieri: sono passati 60 anni" al link seguente https://pinofrisoli.blogspot.com/2025/02/il-15-febbraio-1965-la-figc-decise-il.html.

Vi ricordiamo inoltre il libro "Al limite del ricordare", un'antologia degli articoli scritti da Nando Martellini su alcuni giornali dal 1959 al 1997 curata da Cesare Borrometi e Pino Frisoli con la prefazione di Massimo De Luca pubblicata da Oligo. Potete ordinarlo a questo link
https://www.amazon.it/limite-del-ricordare-Nando-Martellini/dp/8885723799

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