lunedì 27 luglio 2020
Brasile-Uruguay, semifinale Mondiali del 17 giugno 1970, a colori con la telecronaca di Nicolò Carosio sui canali Rai Sport
Appuntamento da non perdere sui canali Rai Sport martedì 28 luglio 2020 per tutti gli appassionati di storia del calcio e della televisione sportiva. Dalle 18.15 è infatti in programma, per la prima volta a colori, la telecronaca integrale di Nicolò Carosio di Brasile-Uruguay, l'altra semifinale dei Mondiali di Messico '70. Brasile-Uruguay si giocava allo stadio Jalisco di Guadalajara alle 24:00 italiane della notte tra mercoledì 17 e giovedì 18 giugno 1970, mentre allo stadio Azteca di Città del Messico erano in campo Italia e Germania Ovest per la partita finita 4-3 e passata alla storia del calcio. A differenza di quanto accade oggi, dove per ragioni televisive è garantita la non contemporaneità di tutte le partite dei Mondiali di calcio, con l'eccezione di quelle decisive per il passaggio al secondo turno della fase finale, in quegli anni anche le semifinali si giocavano alla stessa ora. Così anche le Tv erano obbligate a scegliere quale partita proporre in diretta e ovviamente la Rai scelse quella degli Azzurri. Era dunque Nando Martellini, telecronista di Italia-Germania Ovest, ad aggiornare i telespettatori sul risultato della semifinale di Guadalajara, mentre alla radio c'era la consueta formula di "Tutto il calcio minuto per minuto" con interventi per aggiornare sul risultato direttamente dal campo di Brasile-Uruguay mentre si svolgeva Italia-Germania Ovest. A Guadalajara, come accennato in apertura, per la telecronaca di Brasile-Uruguay c'era Nicolò Carosio, che un po' a sorpresa non era stato designato per la partita dell'Italia, come si pensava per l'alternanza con Nando Martellini nelle telecronache della Nazionale italiana. Sembra che Carosio non avesse preso troppo bene questa decisione dalla quale sarebbe poi nato l'incredibile equivoco della parola "negro" o "negraccio", ovviamente mai pronunciata dal telecronista, contro il guardalinee etiope Seyoum Tarekegn in Italia-Israele che, come scritto erroneamente per tanti anni, avrebbe portato all'immediato allontanamento di Carosio dalla Rai e di conseguenza al rientro in Italia nel pieno della competizione. Come abbiamo visto non andò così e anzi la telecronaca di Nicolò Carosio di Brasile-Uruguay, che all'inizio saluta anche il pubblico del Canton Ticino che poteva seguire a colori la partita sulla Tv della Svizzera italiana, era stata, come di consueto, molto professionale. Gli italiani poterono vederla in differita solo alle 22:00 di giovedì 18 giugno sul Programma Nazionale, comunemente noto come Primo, ovviamente in bianco e nero visto che alla Rai era vietato trasmettere a colori, in parziale concorrenza con "Rischiatutto", in onda sul Secondo dalle 21:15 e proprio nel periodo in cui Giuliana Longari, alla sua settima partecipazione da campionessa, stava portando grande popolarità al quiz di Mike Bongiorno. In anticipo sul pubblico della Rai arrivò la Tv della Svizzera italiana, che propose in differita dalle 13:00 una sintesi a colori delle due semifinali. Nella notte la Tsi aveva trasmesso in diretta a colori Italia-Germania Ovest con la telecronaca di Giuseppe Albertini, che fino ai quarti di finale era stato in servizio anche per la Rai.
Italia-Israele, Messico 1970: la vera storia della telecronaca di Nicolò Carosio, che mai insultò il guardalinee etiope.
Ci sono però anche altri appuntamenti da non perdere nel palinsesto storico sportivo di Rai Sport di martedì 28 luglio 2020. Alle 20:00, dopo Brasile-Uruguay, è in programma la puntata 579 di "Perle di sport" con lo storico spareggio di qualificazione per i Mondiali di Spagna '82 tra Nuova Zelanda e Cina del 10 gennaio 1982 seguito Memory Doc sul sorteggio dei Mondiali di Spagna '82 con la telecronaca di Bruno Pizzul e Beppe Berti da Madrid, mentre a Roma, con Gianfranco De Laurentiis e Giorgio Martino, sono ospiti in studio Paulo Roberto Falcao e Roberto Pruzzo, con Marco Tardelli collegato dagli studi Rai di Torino. A seguire, lo Speciale Mixer Mondiali del 12 luglio 1982 e la puntata 314 di "Perle di sport" con La Domenica Sportiva dell'11 luglio 1982. Nel pomeriggio poi, dalle 16:32, potrete seguire la puntata 499 di "Perle di sport" su Udinese-Inter del 14 settembre 1980 seguita da Inter-Roma e da Memory Doc su 90° minuto del 26 ottobre 1980. Sotto potete leggere la programmazione completa di Rai Sport per martedì 28 luglio 2020.
MARTEDI' 28 LUGLIO 2020
Pordenone-Salernitana anticipo 37a giornata Serie B, replica (7.01-9.03)
Perle di sport, puntata 15
Tg2 Speciale coppe europee del 17 marzo 1977 (9.05-9.32)
Dedicato a... 60 anni di Sport in Tv (9.33-11.50)
Pordenone-Salernitana anticipo 37a giornata Serie B, replica (11.51-13.57)
Perle di sport, puntata 15
Tg2 Speciale coppe europee del 17 marzo 1977 (14.00-14.27)
Perle di sport, puntata 166
Gran Premio di Monaco 1979. La Ferrari 312 T4 (14.30-15.28)
Perle di sport, puntata
Mondiali 1978, tutti i gol (15.31-15.59)
90° minuto Serie B, rubrica, replica (16.01-16.31)
Perle di sport, puntata 499
Udinese-Inter del 14 settembre 1980 (16.32-17.01)
Inter-Roma del 26 ottobre 1980 (17.02-17.46)
Memory Doc, 90° minuto del 26 ottobre 1980 (17.47-18.13)
Brasile-Uruguay del 17 giugno 1970, semifinale Mondiali Messico '70, a colori, telecronista Nicolò Carosio (18.17-19.58)
Perle di sport, puntata 579
Nuova Zelanda-Cina, spareggio qualificazione Mondiali del 10 gennaio 1982 (20.01-20.23)
Memory Doc, Sorteggio Mondiali Spagna '82 del 16 gennaio 1982. Telecronisti Bruno Pizzul e Beppe Berti. Dagli studi di Roma, con Gianfranco De Laurentiis e Giorgio Martino, ospiti Paulo Roberto Falcao e Roberto Pruzzo, da Torino Marco Tardelli (20.25-21.10)
Speciale Mixer Mondiali del 12 luglio 1982 (21.13-23.06)
Perle di sport, puntata 314
Mundial Spagna '82, La Domenica Sportiva dell'11 luglio 1982 (23.07-23.36)
Tiro con l'arco: Torneo della ripartenza (23.38-24.08)
MERCOLEDI' 29 LUGLIO 2020
Perle di sport, puntata 499
Udinese-Inter del 14 settembre 1980 (24.08-24.37)
Inter-Roma del 26 ottobre 1980 (24.38-1.26)
Memory Doc, 90° minuto del 26 ottobre 1980 (1.26-1.52)
Brasile-Uruguay del 17 giugno 1970, semifinale Mondiali Messico '70, a colori, telecronista Nicolò Carosio (1.52-3.32) SOLO SU RAI SPORT + HD CANALE 57
Perle di sport, puntata 579
Nuova Zelanda-Cina, spareggio qualificazione Mondiali del 10 gennaio 1982 (3.32-3.54) SOLO SU RAI SPORT + HD CANALE 57
Speciale Mixer Mondiali del 12 luglio 1982 (3.55-5.47) DALLE 5.23 ANCHE SU RAI SPORT CANALE 58
Perle di sport, puntata 314
Mundial Spagna '82, La Domenica Sportiva dell'11 luglio 1982 (5.47-6.16)
sabato 18 luglio 2020
Il 16 luglio 1970 Giuliana Longari esce di scena da Rischiatutto ed entra nella storia del quiz e della televisione italiana: sono passati 50 anni
IL 16 LUGLIO 1970 ESCE DI SCENA DA RISCHIATUTTO GIULIANA LONGARI, LA PRIMA GRANDE CAMPIONESSA DEL CELEBRE QUIZ DI MIKE BONGIORNO
Il 16 luglio 1970 Giuliana Longari cede dopo dieci settimane in titolo di campionessa di Rischiatutto a Giuliana Boirivant ed entra nella storia del quiz e della televisione italiana. La signora Longari entra in scena nella puntata del 7 maggio 1970 e quel giorno, dopo tre mesi di tentativi, Rischiatutto trova finalmente il «personaggio» che gli autori della trasmissione stavano cercando. Nata a Popoli, nel pescarese, romana d’adozione, Maria Giuliana Toro svolge il curioso mestiere di «trovarobe» per il cinema. Elegante, di bella presenza, è sposata a un giocatore di rugby e si presenta al pubblico con il cognome del marito, come Giuliana Longari. L’argomento di sua elezione è la storia romana, e sconfigge il campione uscente Ascanio Di Gregorio e Loredana Gea, studentessa torinese di diciannove anni esperta di zoologia. Non vince molto, poco più di mezzo milione, ma piace subito a pubblico e critica per la sua simpatia e per l’allegro distacco con cui gioca. In studio, in quello che oggi sembra un ideale passaggio di consegne, è presente Maria Luisa Garoppo, la prosperosa bellezza di Casale Monferrato che nel 1956 era stata campionessa di «Lascia… o raddoppia?». Gli argomenti del tabellone sono: Targhe internazionali, Favole, Spagna, Sport, Omero e Musica leggera. Comincia così la gara della signora Longari che di settimana in settimana diventa sempre più popolare contribuendo anche al successo di Rischiatutto. A giugno siamo nel pieno dei Mondiali di calcio del Messico, ma gli italiani seguono con interesse anche il quiz di Mike Bongiorno che ormai raduna davanti al video 18 milioni di telespettatori con un indice di gradimento pari a 80. E' il 18 giugno 1970, a neanche 24 ore di distanza dalla storica Italia-Germania Ovest 4-3 che ha tenuto in piedi gli italiani, che un Mike Bongiorno visibilmente raggiante a fine trasmissione si lascia andare esclamando «formidabile! incredibile!» a proposito dei risultati della campionessa di Popoli. La marcia inarrestabile di Giuliana Longari prosegue nelle puntate successive. Dolce e affabile, la campionessa vince con prestazioni in crescendo che sembrano studiate da un accorto regista. Parte svagata, gettando Mike nella costernazione, poi è attenta nel puntare sui «rischi» e chiude inappuntabile in cabina. Mike la chiama «fenomeno» ripetendo più volte la definizione. Nella puntata del 25 giugno 1970 ottiene l'ottava vittoria e supera quota 10 milioni. Sembra invincibile al punto che, in occasione della 10ma vittoria consecutiva, nella trasmissione del 9 luglio 1970, la stampa la paragona al ciclista belga Eddy Merckx, che per la sua fame di vittorie è chiamato «il cannibale».
Una settimana più tardi si presenta come sfidante un’altra Giuliana, la professoressa Boirivant, giovane insegnante di lettere: Longari è costretta sin dall’inizio a inseguirla e a giocare anche qualche «Rischio». Lo fa quando sceglie sul tabellone «Cantanti in prosa» da 40.000 lire. La campionessa decide di rischiare 140.000 lire. Viene proposto un divertente sketch con Adriano Celentano e Ornella Vanoni: Mike chiede da quale spettacolo televisivo è tratto il filmato e Longari risponde: «Io ci provo». Mike: «Eh, io ci provo... a dare la risposta...», Longari: «Io ci provo!», Mike: «Ah, il titolo, scusi avevo frainteso, pensavo che lei ci volesse provare, comunque la risposta era Partitissima». Il pubblico ride, la gara prosegue e Longari riduce il suo svantaggio dalla Boirivant che si trova a 450.000 lire. La campionessa sceglie «Sport» da 30.000 ed ecco un altro Rischio. L’occasione è buona per passare in testa e la Longari punta 220.000 lire. È questo il momento in cui sul tabellone compaiono tre categorie di pesi del pugilato: gallo, leggeri e welter. Domanda di Mike: «Chi sono gli attuali detentori dei titoli mondiali di pugilato di queste categorie?». Longari non risponde e Mike pronuncia quello «Ahiahiahiahiahiahi, mi scusi se lo dico» che diverrà famoso seppure storpiato dalla vulgata. Si chiude con Boirivant in testa a 460.000 lire e Longari a 220.000 lire: quest’ultima riesce comunque a raddoppiare e cade in piedi uscendo di scena con classe, superata solo da una concorrente che ha risposto a qualche domanda in più. Nei due mesi e mezzo in cui è campionessa, Giuliana Longari conosce la notorietà suscitando ammirazione per lo stile e la prontezza nel rispondere alle domande. È però anche stanca al punto che da un po’ di tempo ha in animo di ritirarsi non riuscendo più a sopportare gli sforzi richiesti per essere sempre preparata. Rimane in carica per dieci puntate, nel pieno dei Mondiali di calcio in Messico, portando a casa un totale di 13 milioni di lire netti, la più alta vincita fino ad allora nella storia della televisione italiana, e proprio grazie a lei il Rischiatutto si impone definitivamente nelle preferenze del pubblico televisivo. In chiusura di puntata Mike tributa un bellissimo omaggio alla signora Longari attribuendole il merito del crescente successo della trasmissione e baciandola in fronte. Finita l’avventura del Rischiatutto, Giuliana Longari diventa conduttrice di un garbato programma dal taglio giornalistico il cui titolo è ispirato proprio al Rischiatutto, «Il... rischianiente», nel 1971. Poco dopo, nel 1971-72, prende parte con lo stesso Mike a «Voci nuove», una manifestazione che gira l’Italia alla ricerca di talenti. La cercano in tanti, sembra che anche Federico Fellini la voglia per la parte di Gradisca in Amarcord, ma non se ne fa nulla. Torna in televisione nel maggio 1972, quando un’incomprensione su una domanda a proposito della riforma costituzionale di Diocleziano le preclude l’accesso alla super-finale. In seguito lavora fino alla pensione alle Teche Rai dove, dopo la separazione dal marito, torna a utilizzare il cognome di nascita diventando anche a vantaggio di una riguadagnata riservatezza, Maria Giuliana Toro.
Giuliana Longari è entrata nella leggenda anche per quella frase “Ahi ahi ahi signora Longari, mi è caduta sull'uccello!” che, come ampiamente dimostrato, non è stata mai pronunciata da Mike Bongiorno. Proprio nella puntata del 16 luglio 1970 Mike, come abbiamo visto, esclama invece «Ahiahiahiahiahiahi, mi scusi se lo dico» in occasione di un errore della Longari nella risposta a una delle domande in tabellone.
Di seguito ecco il video della frase pronunciata da Mike verso la signora Longari nella puntata del 16 luglio 1970
Mike Bongiorno presenta la signora Longari nella puntata del 16 luglio 1970
Discorso della signora Longari dopo essere stata eliminata, con bacio finale di Mike Bongiorno
Clicca per leggere tutta la verita sulla gaffe, mai detta, di Mike Bongiorno al Rischiatutto
La puntata di "Rischiatutto" del 16 luglio 1970 su RaiPlay
Prima di concludere è doveroso ringraziare Giuseppe Pastore per l'ottimo articolo pubblicato sul sito Tg24.sky.it, che trovate di seguito, che ci ha ricordato questo anniversario e ci ha dato l'idea per scrivere questo articolo. Vi segnaliamo anche il post sulla sua pagina Twitter con una serie di interessanti curiosità su Rischiatutto.
"50 anni fa Rischiatutto, la gaffe “dell'uccello” che Mike non fece mai", di Giuseppe Pastore
Il post di Twitter su Rischiatutto di Giuseppe Pastore, @gippu1
BIBLIOGRAFIA
Eddy Anselmi, Pino Frisoli, "Rischiatutto. Storia, leggende e protagonisti del programma che ha cambiato la televisione", Rai Eri, Fondazione Mike Bongiorno, 2016