martedì 31 ottobre 2023
Nel 1953 i primi quiz della Tv italiana: ecco quali con i nomi dei primi vincitori da casa
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La Newsletter Rai, curata da Valerio Iafrate, ha pubblicato nel numero del 27 ottobre 2023 un nostro articolo sulle origini dei uiz nella Tv italiana che già nel 1953 era uno dei generi preferiti dai primi telespettatori italiani che potevano anche vincere dei premi giocando da casa.
Ecco i link della Newsletter Rai del 27 ottobre 2023.
Newsletter Rai del 27 ottobre 2023
C'era (c'è…) una volta il quiz
Nel 1953 la Rai non ha ancora iniziato la regolare programmazione, ma la televisione è già molto attiva nelle zone raggiunte dal segnale, in particolare nel Nord Ovest e nel centro Italia, nella fascia tirrenica. C’erano telegiornali, varietà, quiz, programmi per ragazzi, dirette sportive e anche un servizio speciale sulle elezioni politiche del 7 e 8 giugno 1953. E a proposito di quiz, il primo nella storia della televisione italiana va in onda martedì 9 giugno 1953 alle 21.15: si tratta di Tutti contro quattro, seguito il 4 luglio da Attenti al fiasco che, dopo la pausa estiva della programmazione televisiva, ripartita l’1 settembre, riprende sabato 5 alle 21.45. Sabato 11 luglio alle 21.15 parte invece Facciamo la spia!, un programma di indovinelli con premi in palio, in onda anche mercoledì 15 luglio 1953, nell’ultimo giorno di programmazione televisiva prima della pausa estiva, alle 21.30, indicato sul Radiocorriere come varietà musicale per la regia di Mario Landi. Sul Radiocorriere numero 41 Attenti al fiasco è così descritto: “È una rubrica già simpaticamente nota ai telespettatori: si tratta di un programma di quiz visivi che ha saputo fin dalla prima trasmissione accattivarsi la simpatia di un numeroso pubblico, interessato dal suo contenuto enigmistico e divertito al tempo stesso dalla felice vena umoristica con la quale gli indovinelli vengono presentati da uno dei più noti e brillanti scrittori italiani: Dino Falconi. I quiz vengono rivolti ad un «panel» di quattro persone presenti alla trasmissione: un indovinello viene invece rivolto al pubblico lontano". Il nome del vincitore del premio messo a disposizione del pubblico a casa viene pubblicato sul Radiocorriere numero 40 con i programmi della settimana dal 4 al 10 ottobre. Si tratta del signor Emanuele Avalis, residente a Torino, vincitore di una cucina a gas con forno elettrico per avere risposto correttamente all'indovinello proposto dalla puntata del 5 settembre 1953. Abbiamo da poco festeggiato, dunque, i 70 anni dalla nomina del primo spettatore italiano vincitore di un premio grazie a un gioco televisivo. In questo numero del Radiocorriere, a pagina 14, si legge anche, a proposito di Attenti al fiasco: “Il 19 settembre è stato trasmesso dagli Studi di Milano, per la seconda volta in questo mese, lo spettacolo televisivo Attenti al fiasco, presentato da Dino Falconi. Attenti al fiasco è una trasmissione Tv a premi nel corso della quale viene proposto un indovinello ai telespettatori, i quali partecipano al sorteggio dei vistosi premi, inviando la soluzione a: Attenti al fiasco - Radiotelevisione Italiana, via Arsenale 21 - Torino”. Nel numero 41 del Radiocorriere c’è il vincitore della puntata del 19 settembre 1953, il signor Luigi Martini di Novi Ligure (Alessandria), che si aggiudica una Turbolavatrice Incar. Attenti al fiasco va in onda ancora per sei puntate, il 3 ottobre 1953 e martedì 27 ottobre alle 21.20, sabato 14 e 28 novembre alle 21.30, sabato 12 dicembre alle 21.45 e sabato 9 gennaio alle 21.20. Dopo due settimane riparte invece, venerdì 16 ottobre alle 21.30, con replica domenica 18 ottobre alle 21.45, Facciamo la spia!, presentata come rivista a premi allestita da Lyda Ripandelli e con la partecipazione tra gli altri di Nuccia Bongiovanni, Gino Bramieri, Febo Conti, Mimmo Craig, Giovanna Mainardi, Sandra Mondaini, Nuto Navarrini, Elio Pandolfi, Ermanno Roveri, Erica Sandri, Antonella Steni, orchestra diretta da Giampiero Boneschi. Scrive il Radiocorriere numero 41, nel presentare la trasmissione: “Uno strano individuo, piuttosto sciocco e pavido, si trova coinvolto suo malgrado in una organizzazione di spionaggio ed ogni quindici giorni deve scoprire una parola d’ordine ricavandola dal materiale che periodicamente gli viene inviato dai suoi compagni d’avventura, e che davanti ai suoi occhi si trasforma di volta in volta in una serie di sketches, scenette, numeri di canto e di ballo, eccetera”. Ne nasce quindi un’autentica rivista a quiz alla cui soluzione il pubblico dei telespettatori è naturalmente invitato a partecipare, concorrendo così all’estrazione di vistosi premi. La trasmissione si varrà della partecipazione della “Compagnia di rivista della Tv”. La seconda puntata viene trasmessa martedì 3 novembre alle 21.20, la terza giovedì 26 novembre alle 21.05, la quarta giovedì 17 dicembre alle 21.15. Sul numero 2 del Radiocorriere del 1954, in un articolo di presentazione delle nuove trasmissioni, riguardo ai due programmi si legge: “Con Facciamo la spia (scritto senza punto esclamativo, ndr) si è già felicemente realizzato l’abbinamento dell’umorismo e dell’enigmistica, mentre nel campo delle trasmissioni puramente a quiz l’ormai popolare Attenti al fiasco si accinge a cedere il passo ad una teletrasmissione dello stesso genere che farà sue in partenza le esperienza di quello”. Dal 23 gennaio al 24 luglio 1954 va in onda per 10 puntate, solitamente ogni due settimane poi con una lunga pausa prima di quella conclusiva, Per favore dica lei, programma di quiz e indovinelli, dal Teatro dell’Arte al Parco di Milano, lo stesso dove nel 1972 e 1974 si terranno le finali del Rischiatutto di Mike Bongiorno. Prima vincitrice del premio per il pubblico a casa, “un mobile bar” come scrive il Radiocorriere, è la signora Alda Maresi di Cernobbio (Como). La soluzione del quiz era “materassaio”, mentre in quella del 20 febbraio 1954 il vincitore è il signor Emilio Romanini di Roma che si aggiudica “una valigia in foca con necessario da viaggio”, mentre “Il Metronotte - La Guardia notturna” era la soluzione dell’indovinello proposto al pubblico televisivo. Il quiz televisivo, come abbiamo potuto vedere, si propone da subito come uno dei generi televisivi preferiti dagli spettatori, un genere tuttora amatissimo. Il quiz, insomma, non ha età. Vi ricordiamo inoltre il libro "Al limite del ricordare", un'antologia degli articoli scritti da Nando Martellini su alcuni giornali dal 1959 al 1997 curata da Cesare Borrometi e Pino Frisoli con la prefazione di Massimo De Luca pubblicata da Oligo. Potete ordinarlo a questo link
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domenica 22 ottobre 2023
Il 21 ottobre 1953 la Nazionale italiana in Tv per la prima volta con l'esordio di Nicolò Carosio da telecronista di calcio: 70 anni di Nazionale calcistica in Tv
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La Newsletter Rai, curata da Valerio Iafrate, ha pubblicato nel numero del 20 ottobre 2023 un nostro articolo per ricordare i 70 anni dalla prima diretta televisiva della Nazionale sulla Tv italiana e della prima telecronaca di calcio di Nicolò Carosio che commentò la partita con Carlo Bacarelli. Anche il sito delle Teche Rai ha meritoriamente ricordato questo evento. Di questo storico evento ne avevamo scritto per primi il 21 ottobre 2019 in occasione dei 66 anni sempre su questo blog al link di seguito Il 21 ottobre 1953 la prima diretta televisiva di un evento della Nazionale italiana di calcio, ma è giusto ricordarlo adesso in occasione del 70mo anniversario.
Ecco i link della Newsletter Rai del 20 ottobre 2023.
Newsletter Rai del 20 ottobre 2023
70 anni di Azzurro
Ecco il link della pagina delle Teche Rai che ricorda questo importante anniversario storico televisivo per la Nazionale di calcio e per la televisione italiana.
21 ottobre 1953: la Nazionale di calcio in Tv per la prima volta
Compie 70 anni il rapporto tra la Nazionale italiana di calcio e la televisione italiana e con la Rai in particolare. Mercoledì 21 ottobre 1953, alle 15.45, la Rai mandava in onda in diretta televisiva dallo stadio San Siro di Milano il secondo tempo di una partita di allenamento della Nazionale, divisa in due tempi di 35 minuti, tra Squadra Gialla e Squadra Verde, finita 4-2 per i gialli, con la telecronaca di Nicolò Carosio e Carlo Bacarelli. Fu la prima volta in assoluto che la televisione italiana proponeva un evento riguardante la Nazionale italiana di calcio in quella che oggi chiameremmo Diretta Azzurra. Dopo questo allenamento, la Nazionale italiana tornò in campo domenica 13 dicembre 1953, pochi minuti dopo l'esordio nella Tv italiana di Mike Bongiorno in Arrivi e partenze, a Genova per Italia-Cecoslovacchia, valida per la Coppa Internazionale e la Rai mandò in onda dalle 15.45 il secondo tempo in diretta televisiva con la telecronaca di Carlo Bacarelli e Vittorio Veltroni, che saranno telecronisti dell'Italia anche ai Mondiali di Svizzera del 1954. Italia-Cecoslovacchia del 13 dicembre 1953 è dunque la prima partita della Nazionale italiana trasmessa in televisione, ma non è il primo evento riguardante la Nazionale italiana a essere proposto in diretta televisiva in Italia. Torniamo a quel 21 ottobre 1953: proprio nello stesso orario della diretta televisiva Rai dell'allenamento della Nazionale, in Inghilterra la Bbc, che già dal 1936 aveva iniziato un regolare servizio televisivo, interrotto solo nel 1939 per la Seconda Guerra Mondiale e ripreso nel 1946, proponeva in diretta televisiva da Wembley, con la telecronaca di Kenneth Wolstenholme, la partita tra Inghilterra e Resto d'Europa che finirà con uno spettacolare 4-4 e un Giampiero Boniperti autore di due gol. Nicolò Carosio, ormai un veterano delle radiocronache, raccontò invece la sua prima esperienza da telecronista di calcio nella rubrica Al microfono Carosio su Il Calcio e il Ciclismo Illustrato. Va detto per correttezza storica, prima di proporvi un lungo estratto del suo racconto, che Carosio scrive: “per primi in Italia, affiancati dal valoroso collega Carlo Bacarelli, fummo telecronisti d’una partita di calcio”, mentre la prima telecronaca di calcio in Italia è stata quella di Juventus-Milan 1-7 del 5 febbraio 1950 commentata proprio da Carlo Bacarelli. Non è dunque, questo allenamento della Nazionale, la prima telecronaca di calcio in assoluto in Italia, ma l'esordio di Nicolò Carosio nel ruolo di telecronista. "Una nuova sensazione nella nostra vita, è stata quella provata mercoledì scorso quando per primi in Italia, affiancati dal valoroso collega Carlo Bacarelli fummo telecronisti d’una partita di calcio, e, per l’esattezza, dell’allenamento degli Azzurri avvenuto a S. Siro. Sensazione strana, sottile e deliziosa, come l’orma che lascia nel cuore un dolce, innocente sogno (…) Dalla radio alla televisione, il passo non è lungo. La distanza è poca, e si tratta per usar metafora, di un semplice passaggio da una stanza all’altra. Nella prima ci sono comodità e conforti, nella seconda anche. La sostanziale differenza fra le due, è quella propria dell'ambiente di soggiorno, rispetto a quella del salotto. Nel primo puoi concedere licenze per te e per gli altri, nel secondo deve sussistere un’etichetta, devono far spicco stile e compostezza. La radio porta nell’etere solo la voce, la psiche e la personalità di chi l’avvicina, la televisione vi aggiunge il contorno fisico, l’espressione degli occhi, che parlano dell’anima e che sempre dicono tutto (...) Proprio con queste considerazioni che ci martellavano in capo, ci avvicinammo quasi inconsciamente mercoledì al microfono per la nostra prima telecronaca diretta. Avevamo una preparazione generica, ma fidammo nella passata esperienza e nei consigli del già esperto Bacarelli. “Bisogna guardare nel quadro televisivo”, diceva il collega, “e poi parlare, come in una qualunque radiocronaca, senza troppi dettagli perché tutto già si vede. E’ meglio abbondare in commenti e fare qualche nome”. Il regista Coccorese, in collaborazione con i suoi bravi tecnici, dette il via ed improvvisamente, anziché l’ampio e verde rettangolo di gioco, vedemmo una serie di fotogrammi, come fossimo dinanzi ad uno schermo cinematografico. Dopo qualche esitazione, per le figure un po’ incerte alla vista, dopo aver constatato che il mondo appariva ora diverso ai nostri occhi, riuscimmo a discernere, a manipolare per il microfono i nostri giocatori di sempre. Ad un tratto ci accorgemmo però che stavamo abbondando in descrizioni superflue essendo la scena del campo già rivelata ai telespettatori dai teleschermi, ed allora riducemmo, tagliammo, stemmo come necessario anche in silenzio. Poi, quasi d’incanto, non sentimmo più il continuo affanno che dà il microfono quando è da solo, non fummo presi dall’ansia di dire e ripetere per quanti ascoltano e non vedono. In quell’istante, vedevamo noi, ma vedevano contemporaneamente tutti. Bisognava essere precisi, composti, puliti, vorremmo dire, proprio come quando si passa in salotto dalla stanza di soggiorno. Ed improvvisamente, dopo un rapido sguardo al passato, sentimmo con infinita dolcezza d’aver vinto anche noi finalmente una battaglia che ci aveva impegnati in passato con tanti sforzi, con gioie, ma anche amarezze e delusioni. Erano infatti queste ultime che scomparivano con la nostra prima attività alla televisione e che potevamo finalmente dire ai molti increduli che il nostro lavoro, anche quando non v’era possibilità di immediato e diretto controllo, si era sempre svolto all’ombra della più rigida fedeltà e correttezza. Confessiamo che ad un tratto ci sentimmo tanto commossi da voler abbandonare il posto di lavoro. Per fortuna ci sostituì il bravo Bacarelli, e poi riprendemmo ancora, attorniati da una folla appassionata ed attenta, tutta presa dall’eccezionale novità della giornata (…)". Il tabellino di Gialli-Verdi 4-2 (primo tempo 1-1) Marcatori: Mariani (Verdi) al 23', Lorenzi (Gialli) al 28' del primo tempo; Brighenti (Gialli) al 5', Cadè II (Verdi) al 17', Motta (Gialli) al 27', Olivieri (Gialli) al 31' del secondo tempo Sul Radiocorriere numero 52, con i programmi televisivi e radiofonici dal 27 dicembre 1953 al 2 gennaio 1954, in un articolo di presentazione della televisione, che dal 3 gennaio 1954 avrebbe cominciato la regolare programmazione televisiva, c'è anche questa foto dove sono bene in vista due cameramen impegnati a San Siro nelle riprese televisive di questo allenamento della Nazionale italiana di calcio.
BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
Pino Frisoli, Il 21 ottobre 1953 la prima diretta televisiva di un evento della Nazionale italiana di calcio
Vi ricordiamo inoltre il libro "Al limite del ricordare", un'antologia degli articoli scritti da Nando Martellini su alcuni giornali dal 1959 al 1997 curata da Cesare Borrometi e Pino Frisoli con la prefazione di Massimo De Luca pubblicata da Oligo. Potete ordinarlo a questo link
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La Domenica Sportiva ha compiuto 70 anni: l'11 ottobre 1953 la puntata numero 1, su RaiPlay un'antologia della storia della trasmissione
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La Newsletter Rai, curata da Valerio Iafrate, ha pubblicato nel numero del 13 ottobre 2023 un nostro articolo sui 70 anni della Domenica Sportiva, in particolare sulla puntata numero 1 in onda l'11 ottobre 1953. Vi ricordiamo inoltre che su RaiPlay è possibile vedere un'antologia con titolo "70 anni in 70 minuti" con tante immagini inedite della più longeva trasmissione della Tv italiana ancora in attività. Anche sul settimanale "Tv Sorrisi e canzoni" è stato pubblicato un nostro articolo sui 70 anni della Domenica Sportiva. Ecco i link della Newsletter Rai del 13 ottobre 2023.
Newsletter Rai del 13 ottobre 2023
Buon Compleanno, DS!
Ecco il link per vedere su RaiPlay l'antologia sulla Domenica Sportiva "70 anni in 70 minuti" che trovate anche in chiusura dell'articolo pubblicato sulla Newsletter Rai che trovate di seguito.
La Domenica Sportiva: 70 anni in 70 minuti
"Ed ora La Domenica Sportiva. Risultati e commenti sui principali avvenimenti della giornata a cura della redazione attualità e telegiornale". Veniva annunciata così, l’11 ottobre 1953, la puntata numero 1 della Domenica Sportiva, la trasmissione giornalistica più longeva ancora in attività nella televisione italiana. La Rai non aveva ancora iniziato la regolare programmazione, ma la televisione era già molto attiva nelle zone raggiunte dal segnale, in particolare nel Nord Ovest e nel centro Italia nella fascia tirrenica. C’erano telegiornali, varietà, quiz, programmi per ragazzi e lo sport aveva già un ruolo molto importante. A maggio erano stato trasmessi partenza e arrivo del Giro d’Italia di ciclismo e a settembre da Monza erano state trasmesse in diretta alcune fasi del Gran Premio Motociclistico delle Nazioni e del Gran Premio d’Italia di Formula Uno. Arriviamo così all’11 ottobre quando alle 23:15, in terza serata, dopo il programma di musica leggera Settenote e dopo il film Maria Malibran, inizia la puntata numero 1 della Domenica Sportiva. L’idea del titolo è di Carlo Bacarelli, primo telecronista della Tv italiana, che lo sceglie per differenziarlo dalla trasmissione “Domenica Sport”. Negli archivi Rai sono conservati i tre servizi trasmessi in questo primo numero: in quegli anni infatti le tecnologie televisive non permettevano la registrazione di tutte le trasmissioni che andavano in onda in diretta. Di quella puntata sono così arrivati a noi solo i tre servizi filmati in pellicola, tutti senza audio perché venivano commentati durante la trasmissione. Per il calcio, gli highlights di Inter-Fiorentina 2-1, per la quinta giornata del campionato di Serie A, poi l’atletica leggera con la 50 km di Abbiategrasso valida per il campionato italiano di marcia su strada che vede la vittoria di Pino Dordoni, già noto grazie all'oro conquistato l'anno prima nelle Olimpiadi di Helsinki. Il terzo servizio è sul ciclismo, con la cronaca della Tre Valli Varesine, ultimo appuntamento del Campionato Italiano di ciclismo su strada, con il successo di Nino Defilippis. Grazie alle scalette originali della trasmissione, conservate nella sede Rai di Milano, è possibile però anche avere i particolari sulla parte in studio della trasmissione che appare molto simile alla formula attuale. C’erano infatti numerosi giornalisti in studio a commentare i fatti della giornata. La scaletta originale riporta i nomi di Emilio De Martino, Nino Oppio, Nicolò Carosio, Gian Piero Ginepro, Carlo Bacarelli, Fausto Rosati, Claudio Ansaldo, Adriano De Zan, Aldo Assetta e Aldo De Martino, mentre gli ospiti in studio sono Peppino Bigogno, l’allenatore dell’Udinese che nel pomeriggio aveva giocato a Novara, e il marciatore Pino Dordoni presente anche in uno dei tre servizi. La regia del numero 1 della Domenica Sportiva è firmata da Luigi Coccorese, con assistente Maria Lodovica Cerrato. Da quel giorno La Domenica Sportiva diventa un appuntamento fisso per gli appassionati di sport, e il 3 gennaio 1954, quando la Rai inizia la regolare programmazione televisiva, La Domenica Sportiva è già arrivata alla puntata numero 13. Nei primi anni, la trasmissione è un notiziario nel quale il giornalista fornisce le notizie che giungono dagli inviati per telefono: le pellicole con le immagini dei gol devono arrivare a Milano e Roma, così dalle varie sedi di partite il giornalista corre con la pellicola verso una delle due città, dove viene sviluppata, visionata e sono scelti i gol e le fasi più belle. I servizi vengono portati in uno dei due centri in automobile, qualche volta con il treno, nei casi più urgenti con l’aereo. Per fare arrivare il materiale in tempo, in certi casi, viene noleggiato un aereo per il trasporto a Milano dei filmati di manifestazioni sportive che non possono essere trascurate. Si compiono vere e proprie prodezze evolutive per lasciar cadere la preziosa scatola metallica al Vigorelli o allo stadio di San Siro: è l’unico metodo per poter trasmettere sul video qualche spezzone del Giro o del Tour o di partite giocate a Palermo, Napoli e Bari. Quando i tempi sono troppo stretti i gol mancanti vanno in onda il lunedì su Telesport, alle ore 20. Il 28 febbraio 1965, con l’arrivo di Enzo Tortora alla conduzione, La Domenica Sportiva si rinnova e assume un aspetto più spettacolare abbandonando gli iniziali schemi informativi. Tortora trasforma quella che era una sobria rubrica di filmati rigorosamente letti dagli speaker in uno dei primi e più gradevoli salotti televisivi italiani, precorrendo tempi e mode. Pensiamo per esempio alla moviola, introdotta già nella prima puntata della sua conduzione, che negli anni diventerà uno dei momenti più attesi della trasmissione. Per il colore bisognerà però attendere fino al 6 marzo 1977 che porterà anche una nuova sigla, Disco Bass, scelta anche per questa edizione della Domenica Sportiva. Una formula che continua con successo ancora oggi negli anni della concorrenza televisiva e delle pay-tv. Per chi volesse avventurarsi in un viaggio di “70 anni in 70 minuti” Rai Teche ha pubblicato su RaiPlay, un racconto antologico dei passaggi più significativi del programma riproponendo alcuni episodi passati alla storia e alcune immagini probabilmente mai più riviste da allora: il link è La Domenica Sportiva: 70 anni in 70 minuti.
Vi ricordiamo inoltre il libro "Al limite del ricordare", un'antologia degli articoli scritti da Nando Martellini su alcuni giornali dal 1959 al 1997 curata da Cesare Borrometi e Pino Frisoli con la prefazione di Massimo De Luca pubblicata da Oligo. Potete ordinarlo a questo link
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