tag:blogger.com,1999:blog-42878215588929939542024-03-13T08:13:24.801+01:00La Tv per sportPer chi ama la storia della Tv, in particolare quella sportiva, e non soloPino Frisolihttp://www.blogger.com/profile/10103643681734309031noreply@blogger.comBlogger5388125tag:blogger.com,1999:blog-4287821558892993954.post-6441828107510756622024-02-19T17:34:00.001+01:002024-02-19T19:43:28.453+01:00Il 17 novembre 1953 la prima diretta Tv dallo stadio Olimpico di Roma<a href="http://www.net-parade.it/#award;t=9;sito=pinofrisoli.blogspot.com" title="siti web"><img alt="siti web" border="0" src="http://tools.net-parade.it/images/09_award_blog_di_qualita.png" /></a> <br />
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La Newsletter Rai, curata da Valerio Iafrate, ha pubblicato nel numero del 18 novembre 2023 un nostro articolo sulla prima volta di una diretta Tv dallo stadio Olimpico di Roma per un'amichevole tra la nazionale italiana B di calcio e gli svedesi dell'Aik Stoccolma.<br><br>
Ecco i link della Newsletter Rai del 25 novembre 2023.<br><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-9ba8bfff-c261-4109-a04a-8730a7ff60e3.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 18 novembre 2023</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-b86f4ae8-573e-4379-801e-aacd5ce75145-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Linea all'Olimpico</strong></a><br><br>
Il 17 maggio 1953, in occasione dell'amichevole tra Italia e Ungheria, viene inaugurato lo stadio Olimpico di Roma, con il Presidente della Repubblica Einaudi in tribuna d’onore. La televisione in Italia, dopo gli inizi di Torino dell’11 settembre 1949 e la programmazione di Milano dal 12 al 27 aprile 1952, trasmette dal settembre 1952 una programmazione quotidiana che arriva dalle sedi di Milano e di Torino, mentre a Roma non è ancora attivo un centro di produzione televisivo e anche per questo si attende per l'avvio della regolare programmazione televisiva.
Solo dal 29 ottobre 1953 va in onda la prima trasmissione prodotta a Roma, “Teleclub”, visibile però solo nel Lazio e che probabilmente vede anche l'esordio di Nicoletta Orsomando come annunciatrice televisiva. Nei giorni seguenti la produzione televisiva di Roma resta visibile solo nei dintorni di Roma, non essendo ancora stato perfezionato il collegamento tra Roma e l'Italia del nord. L’occasione adatta si presenta domenica 15 novembre 1953, nel Pomeriggio sportivo in programma dalle 15.30. Allo stadio Olimpico di Roma si gioca infatti un’amichevole tra l’Italia B e gli svedesi dell’Aik Stoccolma e per questa partita, oltre alla diretta radiofonica del secondo tempo sul Programma Nazionale, è prevista anche la diretta televisiva, sempre del secondo tempo. Finisce 2-1 per i cadetti azzurri che proprio nel secondo tempo recuperano il gol di Liander al 40’ del primo tempo grazie alle reti di Bacci e Cervellati, tra il 23’ e il 25’.
È il quotidiano milanese del pomeriggio “La Notte”, nel numero del 18-19 novembre 1953, a evidenziare la trasmissione in diretta televisiva dallo stadio Olimpico: “Il fatto saliente della settimana scorsa è l’allacciamento di Roma con il nord. Questo esperimento riuscito ottimamente lo ascriviamo a vanto e merito dei tecnici che in pochissimo tempo hanno reso possibile ai cisalpini di entrare incuriositi ed attoniti nello stadio Olimpico”.
A fine ottobre, infatti, erano in 12.000 a essere possessori di un televisore in Italia, mentre in Francia ne risultavano 20.000 e già due milioni in Inghilterra solo per restare all’Europa, mentre negli Stati Uniti, dove erano in funzione 120 stazioni televisive, i televisori nelle famiglie erano già più di 25 milioni. A Roma, racconta Vittorio Gorresio su “La Stampa” del 29 novembre 1953, “nelle ultime settimane erano stati installati decine e decine dì televisori, uno, ad esempio, è stato sistemato in una delle sale di lettura di Montecitorio e accade spesso, in questi giorni, di vedere attorno all'apparecchio gruppi di deputati che seguono le trasmissioni sperimentali. Quasi tutte le personalità politiche più in vista hanno installato la T.V. nelle loro case. Anche il Presidente Einaudi ha fatto sistemare in una sala di soggiorno del Quirinale un apparecchio T.V. Gli uomini politici vedono con interesse il diffondersi della T.V”.
Una programmazione televisiva molto attiva dunque già prima dell’inizio di quella regolare fissata per domenica 3 gennaio 1954, data di grande importanza simbolica che tuttavia non può essere considerata come l’inizio della Tv in Italia.<br><br>
<b>BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE</b><br>
V.S., Domenica le prove generali del nuovo programma televisivo, La Stampa, 17 novembre 1953<br>
La Notte, 18-19 novembre 1953<br>
Arturo Lanocita, Da gennaio la televisione farà trasmissioni regolari, Corriere della sera, 19 novembre 1953<br>
Vittorio Gorresio, È necessario che la tv diventi sempre più popolare, La Stampa, 29 novembre 1953Pino Frisolihttp://www.blogger.com/profile/10103643681734309031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4287821558892993954.post-7040097707893025602024-01-31T02:06:00.001+01:002024-01-31T04:28:03.532+01:00Il 22 novembre 1953 la prima volta in Tv di Juventus-Inter<a href="http://www.net-parade.it/#award;t=9;sito=pinofrisoli.blogspot.com" title="siti web"><img alt="siti web" border="0" src="http://tools.net-parade.it/images/09_award_blog_di_qualita.png" /></a> <br />
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La Newsletter Rai, curata da Valerio Iafrate, ha pubblicato nel numero del 25 novembre 2023 un nostro articolo sulla prima volta in Tv di Juventus-Inter, il "Derby d'Italia" come lo definì Gianni Brera.<br><br>
Ecco i link della Newsletter Rai del 25 novembre 2023.<br><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-80329dc9-902c-4dfa-871e-6068589a26cd.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 25 novembre 2023</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-ea4f3ab7-df0a-4a85-bf98-57eb350bc4a4-item.html?renderFullPage&fbclid=IwAR0RompdAYQ6Kr8vNleK87_-uCNRy_NQb7CKcuJX2REf2x4C17bUJ-_oVtQ" target="_blank"><strong>Il Derby d'Italia</strong></a><br><br>
Quella tra Juventus e Inter è una delle grandi classiche del calcio italiano, un incontro per il quale Gianni Brera coniò l’espressione “Derby d’Italia” perché coinvolge milioni di appassionati in Italia e che attraverso il mezzo televisivo è seguita in tutto il mondo. La prima diretta televisiva, anche se solo parziale, di questa grande sfida risale addirittura al 22 novembre 1953 quando, alle 14.30, allo stadio Comunale di Torino le due formazioni si affrontano per la 10a giornata del campionato di Serie A. La Juventus è seconda in classifica con 14 punti dietro all’Inter, in testa a quota 15. L’attesa è naturalmente tanta e anche la televisione documenta la trasferta dei tifosi nerazzurri verso il capoluogo piemontese nei propri notiziari. Da pochi giorni la Tv, nell’edizione del 9 novembre 1953, ha anche trasmesso un servizio in cui la Rai dona un televisore all’Inter. Sui palinsesti del 22 novembre 1953 pubblicati dal Radiocorriere e dagli altri quotidiani alle 15.30 è previsto il “Pomeriggio sportivo”, mentre alla radio sul Programma Nazionale l’indicazione è “Partita di calcio”. In serata, nella puntata numero 7 della “Domenica Sportiva”, viene trasmesso un ampio servizio sulla partita, finita 2-2 con i gol interisti di Skoglund e Nyers al 4’ e al 24’ e la rimonta juventina firmata da Boniperti al 31’ e da Hansen al 54’. Pochi giorni dopo è il quotidiano torinese “La Nuova Gazzetta del popolo” a dare notizia della trasmissione televisiva di Juventus-Inter, presumibilmente del secondo tempo visto che l’orario di inizio del “Pomeriggio sportivo” è fissato alle 15.30, con queste poche righe: "Per la trasmissione dell'incontro di calcio fra le squadre dell'Inter e della Juventus di domenica 22, che fu il primo giorno della settimana tipo, gli sportivi hanno mandato alle varie sedi delle TV non meno di 3000 lettere, alcune delle quali naturalmente chiedono la trasmissione di avvenimenti analoghi".
Per questo possiamo dire che questa del 22 novembre 1953 è stata la prima diretta Tv, anche se solo parziale, del “Derby d’Italia”. Da subito lo sport, e il calcio in particolare, è stato uno degli spettacoli più apprezzati dal pubblico televisivo. La prima diretta televisiva di una partita di calcio in Italia, lo ricordiamo, risale al 5 febbraio 1950, sempre dallo stadio Comunale di Torino, per Juventus-Milan. Sempre “La Nuova Gazzetta del popolo” riporta la notizia della trasmissione da Roma del Premio Tevere di galoppo: "La Telecronaca delle Capannelle per il Premio Tevere, con certe fresche inquadrature di cavalli tra le foglie visti dall'alto e con la pronta attenzione alle cose essenziali o curiose, come le bizzarrie alla partenza del concorrente Wise Boy, fu spettacolo interessante". Non è purtroppo possibile sapere con certezza se la trasmissione del Premio Tevere è stata successiva a quella di Juventus-Inter o se ci sono state due programmazioni differenti per Roma, con la gara di galoppo, e per il resto del centro e nord Italia raggiunti dal segnale televisivo per il secondo tempo di Juventus-Inter. Infatti la stazione televisiva di Roma era entrata in funzione solo dal 29 ottobre 1953, come riportato dal “Messaggero” del 30 ottobre 1953 che descrive questa prima trasmissione allestita negli studi di via Asiago, e il collegamento tra la capitale e gli altri centri di produzione di Milano e Torino non era ancora perfettamente funzionante per cui Roma aveva ancora una programmazione che era in parte diffusa solo localmente e non su tutto il territorio nazionale raggiunto dal segnale televisivo.
L’appuntamento successivo con una diretta televisiva di calcio sarebbe arrivato a distanza di tre settimane, il 13 dicembre 1953 sempre alle 15.30 con la trasmissione del secondo tempo da Genova di Italia-Cecoslovacchia per la Coppa Internazionale, questa volta con un maggiore interesse per la trasmissione televisiva anche da parte dei quotidiani.<br><br>
Vi ricordiamo inoltre il libro "Al limite del ricordare", un'antologia degli articoli scritti da Nando Martellini su alcuni giornali dal 1959 al 1997 curata da Cesare Borrometi e Pino Frisoli con la prefazione di Massimo De Luca pubblicata da Oligo. Potete ordinarlo a questo link<br>
<a href="https://www.amazon.it/limite-del-ricordare-Nando-Martellini/dp/8885723799" target="_blank"><strong>https://www.amazon.it/limite-del-ricordare-Nando-Martellini/dp/8885723799</strong></a>Pino Frisolihttp://www.blogger.com/profile/10103643681734309031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4287821558892993954.post-84137485110799048632023-12-13T13:25:00.000+01:002023-12-13T13:31:32.241+01:00Il 13 dicembre 1953 la prima Tv italiana di Mike Bongiorno e della Nazionale di calcio con Italia-Cecoslovacchia: sono passati 70 anni<a href="http://www.net-parade.it/#award;t=9;sito=pinofrisoli.blogspot.com" title="siti web"><img alt="siti web" border="0" src="http://tools.net-parade.it/images/09_award_blog_di_qualita.png" /></a> <br />
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Il 13 dicembre 1953 è una data storica per la televisione italiana. E' infatti il giorno dell'esordio nella Tv italiana di Mike Bongiorno e della prima telecronaca di una partita della Nazionale italiana di calcio dopo la trasmissione della diretta di un allenamento del 21 ottobre 1953 dallo stadio San Siro di Milano. Ricordiamo dunque i 70 anni da questa storica giornata televisiva.
Per la prima volta anche sul Radiocorriere diventano due le pagine dedicate ai palinsesti televisivi settimanali e per la prima volta sotto al titolo della testata compare la scritta "Settimanale della radio e della televisione".
A pagina 14, nella prima due pagine sui palinsesti, troviamo quello di domenica 13 dicemvre 1953 che prevede alle 14.30 "Arrivi e partenze. Brevi interviste con note personalità in arrivo e in partenza". Non ci sono altre indicazioni, non è dunque indicato il nome di Mike Bongiorno. E' lo stesso Mike, il 13 dicembre 1973 in apertura di una puntata di Rischiatutto, a ricordare questo evento per festeggiare i suoi primi 20 anni di televisione. Lo fa dopo le domande preliminari al campione, il napoletano Mario D'Amato che risponde a domande sulla Nazionale di calcio dal 1910 al 1971, prima di presentare i due sfidanti, tutti e due ventenni, gli studenti milanesi Daniele Monti e Marta Fabiani, una scelta forse voluta per festeggiare questa ricorrenza anche se Mike afferma che erano stati i giornalisti presenti in studio a ricordargli questa storica data. Un emozionato Mike conclude così: "Comunque sono stati 20 anni formidabili e io sono lieto di festeggiarli con quella trasmissione che io considero forse tra le più belle che io ho presentato in tutta la mia carriera". Mike Bongiorno ricorderà questa ricorrenza anche per 25 anni nella puntata di "Scommettiamo?" del 14 dicembre 1978, registrata però 24 ore prima come consuetudine all'epoca per i quiz del conduttore italo-americano. "Arrivi e partenze" durava 15 minuti ed era seguita da "L'orchestra delle 15" alle 14.45 e dal "Pomeriggio sportivo" alle 15.15, con la telecronaca diretta da Genova del secondo tempo di Italia-Cecoslovacchia, valida per la Coppa Internazionale, prima partita della Nazionale di calcio trasmessa in diretta dalla Tv italiana. Telecronisti Carlo Bacarelli e Vittorio Veltroni. Per la cronaca, finì 3-0 per gli Azzurri grazie ai gol nel primo tempo di Cervato al 23' e Ricagni al 27' e nel secondo tempo di Pandolfini su rigore al 47'. Alla sera, nella puntata numero 10 della Domenica Sportiva, verrà ritrasmessa una sintesi filmata dell'incontro.
"La Stampa" di domenica 13 dicembre 1953, a pagina 4, scrive così a proposito della trasmissione in Tv di Italia-Cecoslovacchia: "La Televisione ha predisposto i seguenti servizi: cronaca televisiva con trasmissione diretta dal campo del secondo tempo della partita: telecronisti Carlo Bacarelli (nel testo originale c'è scritto per errore Baccarelli invece del corretto Bacarelli) e Vittorio Veltroni. Alla sera, nella rubrica "Domenica sport" verrà ritrasmessa una sintesi filmata dell'incontro. Ovviamente la trasmissione indicata come "Domenica sport" è la puntata numero 10 de "La Domenica Sportiva". Claudio Ansaldo, il giornalista Rai che si occupa di commentare la partita per "La Domenica Sportiva" inizia così a parlare del secondo tempo di Italia-Cecoslovacchia: "Vediamo ora il secondo tempo cinematografato dai nostri operatori da uno schermo televisivo durante la ripresa diretta dell'incontro". Da ricordare che alla fine del 1953 il segnale televisivo era visibile fino alle zone del Lazio a sud di Roma. Nella trasmissione "Dedicato a..." del 16 gennaio 2014 sui 60 anni di storia dello sport in Tv sono state proposte anche alcune di quelle straordinarie immagini che sono conservate negli archivi Rai di Milano. Al lunedì sera, in "Telesport" del 14 dicembre 1953, sono invece proposte le immagini della partita girate in cinepresa, da non confondersi con la ripresa televisiva delle telecamere, di tutta la partita.
In realtà però non è nemmeno la prima volta che un evento riguardante la Nazionale di calcio viene proposto in Tv. Infatti mercoledì 21 ottobre 1953 alle 15.45 viene trasmesso dallo stadio San Siro di Milano il secondo tempo di una partita di allenamento della Nazionale tra Squadra Gialla e Squadra Verde, iniziata alle 15.00 e divisa in due tempi di 35 minuti, finito 4-2 per i Gialli con la telecronaca di Nicolò Carosio e Carlo Bacarelli.
La giornata televisiva si era aperta alle 11.00 con la Santa Messa per riprendere alle 14.30 con "Arrivi partenze" mentre alle 23.00 "La Domenica Sportiva" chiudeva la serata.<br><br>
Vi ricordiamo inoltre il libro "Al limite del ricordare", un'antologia degli articoli scritti da Nando Martellini su alcuni giornali dal 1959 al 1997 curata da Cesare Borrometi e Pino Frisoli con la prefazione di Massimo De Luca pubblicata da Oligo. Potete ordinarlo a questo link<br>
<a href="https://www.amazon.it/limite-del-ricordare-Nando-Martellini/dp/8885723799" target="_blank"><strong>https://www.amazon.it/limite-del-ricordare-Nando-Martellini/dp/8885723799</strong></a>Pino Frisolihttp://www.blogger.com/profile/10103643681734309031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4287821558892993954.post-77534450121395040612023-12-08T17:30:00.016+01:002023-12-08T18:46:57.879+01:00"Dribbling" compie 50 anni: l'8 dicembre 1973 sul Secondo Programma Rai in onda la prima trasmissione<a href="http://www.net-parade.it/#award;t=9;sito=pinofrisoli.blogspot.com" title="siti web"><img alt="siti web" border="0" src="http://tools.net-parade.it/images/09_award_blog_di_qualita.png" /></a> <br />
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Sabato 8 dicembre 1973 alle 18.30 sul Secondo Programma della Rai va in onda la prima trasmissione di "Dribbling", una delle rubriche storiche della televisione sportiva italiana e della Tv pubblica in particolare. Sono dunque passati 50 anni da quel giorno e grazie alle recensioni pubblicate domenica 9 dicembre dalla Gazzetta dello Sport e da Tuttosport possiamo anche dirvi cosa venne proposto in quel primo numero che purtroppo non risulta conservato negli archivi Rai. Va ricordato che da pochi giorni, da domenica 2 dicembre, l'Italia era entrata nel periodo dell'austerity per cui al sabato e alla domenica non era permessa la circolazione dei mezzi privati sulle strade e la televisione doveva chiudere i programmi alle 22.45, con tolleranza fino alle 23.00, tanto che il Telegiornale della sera, quello più seguito dagli italiani, aveva anticipato l'orario d'inizio dalle 20.30 alle 21.00, un'abitudine rimasta fino a oggi. Domenica 9 dicembre era in programma l'ottava giornata del campionato di Serie A che aveva in programma, tra l'altro, i due derby Torino-Juventus e Lazio-Roma, due degli argomenti trattati dalla nuova trasmissione che però si sarebbe occupata anche degli altri sport. "Dribbling" era curata da Maurizio Barendson e Paolo Valenti, gli stessi che, con Remo Pascucci avevano ideato anche "90° minuto". Conduttore delle prime edizioni era Nando Martellini e nella prima stagione in conclusione di puntata c'era anche una rubrica della posta seguita da Walter Chiari. In Tv, in quel sabato 9 dicembre, i palinsesti televisivi prevedevano tra l'altro alle 13.00 sul Programma Nazionale "Oggi le comiche: risate a valanga" presentate da Renzo Palmer, mentre in prima serata era in programma la terza puntata di "Formula due", varietà con Alighiero Noschese e Loretta Goggi, registrato a colori ma che gli italiani poterono vedere solo in bianco e nero visto che il Governo impediva alla Rai di trasmettere in policromia e adeguarsi alle altre Tv d'Europa a partire dai vicini della Svizzera italiana e di Capodistria. Sabato 9 dicembre non uscirono nemmeno i quotidiani per uno sciopero dei poligrafici, ma domenica 9 dicembre La Gazzetta dello Sport e Tuttosport pubblicarono due articoli di recensione non firmati sulla prima puntata di "Dribbling" che vi proponiamo in chiusura di questo articolo.
"Dribbling" andrà in onda fino al 13 marzo 1976. Dalla settimana successiva, in seguito alla riforma Rai, la trasmissione sparisce e diventa semplicemente "Sabato sport", con la cura del solo Maurizio Barendson, mantenendo sempre la stessa collocazione di giorno e orario, rimanendo così anche per tutta la stagione 1976/77. "Dribbling" riparte sabato 15 ottobre 1977 per poi passare dal 7 novembre 1977, al lunedì alle ore 19.05, curata anche da Remo Pascucci, un altro degli inventori di "90° minuto", e torna al sabato nella stagione 1978/79 continuando fino al 9 ottobre 1982. Tra i conduttori, Gianfranco De Laurentiis e Gianni Minà. Una delle caratteristiche di "Dribbling" di quegli anni era quella di potersi permettere dei lunghi servizi di approfondimento, anche di una decina di minuti, che i tempi della Tv di oggi non possono più concedersi.
"Dribbling" tornerà in Tv il 26 agosto 1989, sempre al sabato su RaiDue alle 18.55 curato da Beppe Berti e Maurizio Vallone con la conduzione di Gianfranco De Laurentiis e Antonella Clerici. Dalla stagione successiva viene spostata al primo pomeriggio, alle 13.15. In occasione di manifestazioni sportive di rilievo come Mondiali ed Europei, sempre nelle stessa collocazione oraria, vennero proposte edizioni speciali della trasmissione. Dal 16 settembre 2018 è andata in onda la domenica pomeriggio alle 17:00 per tornare all'orario precedente dalla stagione 2019-2020. Dalla stagione 2020-2021 alla stagione 2021-2022 ha cambiato nuovamente orario andando in onda alle 18:25. Dal 16 ottobre 2022 il programma cambia format e orario andando in onda tra le 16:00 e le 18:00 e cambiando titolo in Domenica Dribbling. La prima parte è condotta da Tommaso Mecarozzi e Simona Rolandi, la seconda da Cristina Caruso, la terza e ultima da Paola Ferrari con Adriano Panatta. Non è stata riproposta nella stagione 2023/2024.
Ecco i due articoli di recensione della prima trasmissione di "Dribbling" pubblicati da Gazzetta dello Sport e Tuttosport.<br><br>
<b>La Gazzetta dello Sport, domenica 9 dicembre 1973, pagina 10</b><br><br>
<i>«Il primo numero di Dribbling»<br><br>
Sul Secondo programma, alle ore 18.30, è andato in onda ieri il primo numero di «Dribbling» il nuovo settimanale sportivo del Telegiornale a cura di Maurizio Barendson e Paolo Valenti. La trasmissione è condotta in studio da Nando Martellini, mentre Walter Chiari cura una rubrica dedicata alla posta dal titolo «Dribbling risponde».<br>
Il nuovo settimanale, che dura circa un’ora, nonostante il titolo non si occupa soltanto di calcio ma di tutte le discipline sportive, Va in onda in diretta e, oltre all’attualità, presenta collegamenti con avvenimenti in corso e inchieste filmate.<br>
Ieri si è parlato dei derby di Torino e di Roma, del calcio in autobus e sono stati effettuati collegamenti con una piscina romana, dove era in corso una gara per esordienti, e con Bologna per l’incontro Lubiam-Ariccia di pallavolo (la partita era però già terminata). Infine Walter Chiari ha presentato in chiave umoristica il suo ruolo di «postino».</i><br><br>
<b>Tuttosport, domenica 9 dicembre 1973, pagina 7</b><br><br>
<i>«Dribbling» in tivù a caccia di «linea»<br><br>
Ieri in tivù «Dribbling», a cura di Maurizio Barendson e Paolo Valenti, una trasmissione del sabato pomeriggio in orario (18.45) che diventa importante perché il sabato adesso è austero, da rintanamento precoce.<br>
Dai tempi lontanissimi di «Sprint» non si registrava questo organico sforzo rotocalchistico sportivo da parte della televisione. Impossibile, e anzi assurdo, dire subito se è riuscito oppure no. Nando Martellini ha fatto da «guida», con pacatezza. In apertura, servizio da Torino sul derby di Torino, coinvolti Fruttero e Lucentini, quelli de «La donna della domenica», caustici ma non troppo, distaccati ma non troppo. Quindi il calcio della domenica senza automobili, visto dalla prospettiva (interessante) dei «minori».<br> Infine Roma-Lazio filtrata da un po’ di gente, forse troppa. Quindi nuoto da Roma, garette emblematiche. Pallavolo da Bologna e da Ariccia, con collegamenti diretti fuori orario, e Nanni Loy intervistatore caustico di dabbenuomi che passavano di lì.<br>
In chiusura, la posta di Walter Chiari, piena di promesse non appena ci saranno anche le lettere, le domande, e un flash di notizie, disordinato ma ogni tanto attuale e interessante.<br>
La rubrica, che non è ipercalcistica nonostante il titolo, deve formarsi attraverso le esperienze, e quindi anche attraverso le critiche. Sempre sospendendo il giudizio assoluto, diciamo che ci è parsa carente di una ideologia. Forse le nuoce il sabato, giorno troppo vicino agli eventi. Ma, ripetiamo, la «forma» giusta è difficile da trovare, e considerando ciò offriamo, insieme, attesa e simpatia.</i><br><br>
<a href="https://www.youtube.com/watch?v=Qimhgrnd4-Q" target="_blank"><strong>Cliccate per vedere la prima sigla dal 1973 al 1976</strong></a><br><br>
Ecco il video della sigla di fine anni Settanta, "The Fly" di Maynard Ferguson<br />
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<object width="425" height="344"><param name="movie" value="http://www.youtube.com/v/AoWhKwm1LCM&hl=it&fs=1"></param><param name="allowFullScreen" value="true"></param><embed src="http://www.youtube.com/v/AoWhKwm1LCM&hl=it&fs=1" type="application/x-shockwave-flash" allowfullscreen="true" width="425" height="344"></embed></object><br /><br><br>
<b>BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE</b><br>
<a href="https://pinofrisoli.blogspot.com/2008/09/dribbling-una-trasmissione-storica.html" target="_blank"><strong>Dribbling: una trasmissione storica dello sport Rai</strong></a><br><br>
Vi ricordiamo inoltre il libro "Al limite del ricordare", un'antologia degli articoli scritti da Nando Martellini su alcuni giornali dal 1959 al 1997 curata da Cesare Borrometi e Pino Frisoli con la prefazione di Massimo De Luca pubblicata da Oligo. Potete ordinarlo a questo link<br>
<a href="https://www.amazon.it/limite-del-ricordare-Nando-Martellini/dp/8885723799" target="_blank"><strong>https://www.amazon.it/limite-del-ricordare-Nando-Martellini/dp/8885723799</strong></a>Pino Frisolihttp://www.blogger.com/profile/10103643681734309031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4287821558892993954.post-3501461274368118512023-12-02T03:06:00.029+01:002023-12-04T19:07:55.948+01:00Il 2 dicembre 1973 per la prima volta in onda alle 20.00 l'edizione della sera del Telegiornale Rai: sono passati 50 anni<a href="http://www.net-parade.it/#award;t=9;sito=pinofrisoli.blogspot.com" title="siti web"><img alt="siti web" border="0" src="http://tools.net-parade.it/images/09_award_blog_di_qualita.png" /></a> <br />
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Il 2 dicembre 1973 il Telegiornale della sera, in onda sul Programma Nazionale della Rai, va in onda per la prima volta alle ore 20.00. E' una domenica e fino a sabato 1 dicembre 1973 quello che dal 10 settembre 1952 è stato il primo e più importante telegiornale della televisione italiana è andato in onda alle 20.30 con il conseguente inizio alle 21.00 della prima serata televisiva. Questa modifica dell'orario di trasmissione, che si rifletterà anche sulle abitudini del pubblico televisivo italiano, è uno degli effetti dei tanti provvedimenti discussi e approvati durante il Consiglio dei ministri del Governo italiano, presieduto dal democristiano Mariano Rumor, convocato il 22 novembre 1973, che si protrasse fino a tarda notte in seguito alla crisi petrolifera dovuta alla guerra tra i paesi arabi e Israele. Dal 2 dicembre 1973, con l'inizio di quello definito come austerity, venne imposto il divieto di circolazione nei giorni festivi dei mezzi privati, pena pesanti sanzioni amministrative fino a un milione di lire, che obbligò i cittadini, per gli spostamenti domenicali, a ripiegare su trasporto pubblico, bus turistici e sull'uso della bicicletta. Vennero bandite le insegne luminose animate e di grandi dimensioni, il telegiornale della sera del Programma Nazionale della Rai, Tg1 dal 15 marzo 1976 venne definitivamente anticipato alle ore 20.00 mentre le trasmissioni televisive della Rai dovevano terminare alle 22.45, con tolleranza, secondo le necessità del programma, solo fino alle 23.00, mentre cinema e teatri dovevano chiudere alle 22.00.
Per la Rai questa è anche l'occasione per lanciare una piccola riforma del palinsesto televisivo. Sono infatti anticipati, oltre al Telegiornale della sera, anche tutti gli altri telegiornali con l'eccezione di quello delle 13.30; nuova fascia di trasmissioni sul Nazionale dalle 14.30 alle 16.00 con programmi di carattere popolare; nuova fascia di trasmissioni sul Secondo canale dalle 18.45 alle 20.30 con programmi di vario interesse (fascia istituita anche per gli altri giorni della settimana), spostamento del Telegiornale sport dal Nazionale (19.45) al Secondo canale (19.50 la domenica, 18.45 gli altri giorni). Una delle novità che emerge da questi nuovi palinsesti è la partenza, da sabato 8 dicembre 1973 alle 18.45 sul Secondo canale, di un nuovo settimanale sportivo dal titolo "Dribbling" realizzato da Maurizio Barendson e Paolo Valenti.
Da ricordare, tra i programmi in onda in quel fine settimana, sabato 1 dicembre, nell'ultima giornata con il Telegiornale alle 20.30, la seconda puntata di "Formula due", spettacolo di Amurri e Verde con Alighiero Noschese e Loretta Goggi per la regia di Eros Macchi, registrato a colori, mentre domenica 2 dicembre 1973 sul Nazionale segnaliamo alle 17.45 la nona puntata di Canzonissima '73, con Pippo Baudo e Mita Medici, alle 19.05 la cronaca registrata di un tempo di una partita di Serie A e alle 20.30, prima trasmissione
a iniziare con il nuovo orario, la seconda puntata dello sceneggiato "Eleonora", anche questo registrato a colori dalla Rai, con Giulietta Masina per la regia di Silverio Blasi e alle 21.45 La Domenica Sportiva. Sul Secondo, alle 18.40 la sintesi di una partita di Serie B, alle 19.00 il telefilm "Tony e il professore" con Enzo Cerusico e James Whitmore, episodio "La voce di Karen", alle 19.50 il Telegiornale sport e alle 21.00 la quarta puntata dello spettacolo "Il poeta e il contadino" con Cochi e Renato.
Segnaliamo inoltre su RaiPlay questa interessante sezione "Quelle domeniche a piedi" che comprende tra l'altro anche il Telegiornale del Secondo programma del 23 novembre 1973 dove viene data notizia delle decisioni del Governo italiano sulle restrizioni a partire dal 2 dicembre 1973.
<a href="https://www.raiplay.it/programmi/1973quelledomenicheapiedi" target="_blank"><strong>Quelle domeniche a piedi</strong></a><br><br>
<b>BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE</b><br>
Carlo Galimberti, Tv: con la scusa dell'austerità vecchie «pizze» in abbondanza, Corriere della sera, 2 dicembre 1973<br>
Ugo Buzzolan, Tanta Tv alla domenica (ma con poche novità), La Stampa, 2 dicembre 1973<br><br>
Vi ricordiamo inoltre il libro "Al limite del ricordare", un'antologia degli articoli scritti da Nando Martellini su alcuni giornali dal 1959 al 1997 curata da Cesare Borrometi e Pino Frisoli con la prefazione di Massimo De Luca pubblicata da Oligo. Potete ordinarlo a questo link<br>
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La Newsletter Rai, curata da Valerio Iafrate, ha pubblicato nel numero dell'11 novembre 2023 due nostri articoli, uno sulle prime trasmissioni sportive del Secondo Programma Rai, la cui programmazione iniziò il 4 novembre 1961, l'altro sulla televisione italiana a Malta nei primi anni '60. In questa pagina vi proponiamo l'articolo sulla televisione italiana a Malta nei primi anni '60<br><br>
Ecco i link della Newsletter Rai dell'11 novembre 2023.<br><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-aed9fbd3-bb26-4b20-a3f7-772a14af8787.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai dell'11 novembre 2023</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-f7b039ff-fa6c-4cfc-a33d-c51d4cd4f3f5-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Quindicimila teleschermi accesi</strong></a><br><br>
Il servizio televisivo a Malta ha avuto inizio il 29 settembre 1962, ma già da qualche anno nell’isola erano ricevibili i programmi della Rai grazie ai quali anche la lingua italiana era ampiamente diffusa. Anche il Radiocorriere si occupa della popolarità della Tv italiana e dei suoi personaggi a Malta in questo interessante articolo di Pier Giorgio Martellini pubblicato sul numero 46 del Radiocorriere con i programmi televisivi e radiofonici della settimana dal 12 al 18 novembre 1961.<br><br>
<i>“Studio Uno” arriva anche quaggiù. E le gemelle Kessler hanno anche qui, fra i tranquilli maltesi, una schiera di accesi ammiratori. Basta entrare, la sera del sabato, in qualunque caffè di La Valletta, sempre che si riesca nello slalom fra i tavolini gremiti, per accorgersi di come la televisione italiana abbia qui i suoi più appassionati sostenitori.<br><br>
Il perché è facile comprenderlo: la TV vince la malinconia, male antico degli isolani. Vince la noia della passeggiata di ogni sera, su quei cinquecento metri di marciapiedi che son sempre gli stessi, della partita a carte, dei discorsi nati soltanto per far passare il tempo. La definizione forse più trita della TV, “una finestra sul mondo”, trova qui la sua più vera ragion d’essere. I 15 mila teleschermi che s’accendono tutte le sere (uno ogni 21 dei 320 mila abitanti di Malta, con una densità pressoché pari a quella italiana), portano a Malta il resto del mondo: la cronaca viva in un paese dove non succede mai nulla o quasi. Quella che per noi è ordinaria amministrazione - l’arrivo di una celebre diva, la visita di uno statista, l’inaugurazione di un’autostrada - assume qui proporzioni più vaste, desta un interesse assai più diffuso. Un esempio recente: il caso dell’ex-ergastolano Salvatore Gallo. In Italia, dopo la prima impressione certamente intensa provocata dalla notizia, l’interesse del pubblico si è andato rapidamente affievolendo. Qui invece la vicenda è stata per settimane al centro di discussioni animate, nei caffè, negli uffici, nelle stesse famiglie, anche quando ormai s’era esaurito il mordente dell’attualità: tanto era stata la curiosità nata intorno alle immagini trasmesse alla TV.<br><br>
Chi si lamenta qualche volta sono gli sportivi, a Malta numerosissimi: non bisogna dimenticare che la miglior squadra calcistica locale, l’Hibernian, ha partecipato anche quest’anno alla Coppa Europea dei Campioni. Interessano le vicende del campionato italiano, gli incontri della Nazionale azzurra: Juventus, Inter, Milan e Roma sono squadre popolarissime; e i ragazzi, quando giocano a palla nei cortili o per le strade, s’ingegnano di imitare le finte di Suarez, il «tunnel» di Sivori, i «colpi di testa» di Charles. I tifosi dunque, un po’ egoisti come quelli di tutto il mondo, vorrebbero più calcio, in genere più sport.<br><br>
Il maggior entusiasmo tuttavia i maltesi lo mostrano per opere liriche, la prosa e il varietà. Nell’anteguerra, l’opera era qui molto seguita: periodicamente si trasferivano a Malta compagnie italiane anche di un certo livello, e il loro arrivo era un avvenimento. Se ne parlava per mesi prima e dopo, si discuteva a lungo di quel tal sovrano bravissimo nella Traviata o di una memorabile personificazione di Figaro. Durante la guerra, il teatro di La Valletta venne distrutto in un bombardamento e ancora non è stato ricostruito. Ecco perché un’edizione televisiva del Barbiere richiama l’attenzione dei maltesi, dei più anziani in specie, nostalgicamente legati alla tradizione del bel canto.<br><br>
Anche gli spettacoli di prosa sono a Malta una rarità, limitata alle poche esibizioni fornite, a mesi di distanza, da compagnie inglesi o italiane: sicché il venerdì televisivo consacrato al teatro è per molti una specie di immancabile appuntamento. Diceva un nostro conoscente, da anni residente a La Valletta, che la recente serie di atti unici interpretati da Tino Buazzelli ha richiamato davanti al video un pubblico davvero considerevole.<br>
Ma le più accanite “tifose” del video sono forse le donne. La TV popola di immagini i loro tranquilli pomeriggi, portando in casa con le rubriche specializzate, non soltanto le notizie di moda (in un paese dove le sfilate, le presentazioni di modelli, sono rarissime) ma anche dibattiti sui problemi della donna e del bambino, consigli utili per la cucina e per le mille attività della massaia. È tipico il caso di “Personalità”, una trasmissione che ha destato l’entusiasmo delle signore maltesi. Inoltre, le rubriche pomeridiane tengono quieti i ragazzi per un paio d’ore, il che, sotto ogni latitudine, non è poco.<br><br>
Quali siano le conseguenze di questo generalizzato interesse dei maltesi per la televisione italiana non è difficile intuirlo: la nostra lingua, ufficialmente non più insegnata nelle nostre scuole dal 1934, e sostituita dall’inglese e dal dialetto locale, un linguaggio di origine semitica, è tornata prepotentemente alla ribalta. Fino a ieri era conosciuta ed usata soltanto dagli anziani, memori di una tradizione locale tipicamente latina; oggi invece, stimolati dalla curiosità per la televisione, la studiano anche i giovanissimi. Un’altra conseguenza è di carattere commerciale: “Carosello”, “Tic-Tac”, “Gong” hanno diffuso a Malta i prodotti italiani, richiestissimi in ogni settore malgrado i dazi alquanto elevati.<br><br>
Questo singolare fenomeno non poteva non richiamare l’attenzione delle autorità maltesi; sicché ottenuta ormai l’indipendenza (la decisione è recentissima, risale alla fine di ottobre) si è deciso di venire incontro alle aspirazioni… televisive della popolazione. Verrà istituita a La Valletta un’autonoma stazione trasmittente (ne esiste già una radiofonica, la cui attività è attualmente è piuttosto ridotta). A tale scopo è stato creato un ente, la “Malta Broadcasting Authority”: si prevede che le prime trasmissioni potranno andare in onda verso la fine del 1962. Il materiale sarà in gran parte fornito dalla BBC, ma verranno allestiti programmi anche in lingua maltese.<br><br>
In chiusura, a proposito dei rapporti tra Tv italiana e isola di Malta, ricordiamo un curioso episodio che si svolse il 16 settembre 1987 in occasione della partita di calcio Valletta-Juventus, andata del primo turno di Coppa Uefa. La Rai, che aveva prodotto la ripresa televisiva, aveva infatti previsto la diretta sulla Rete Due dalle 14.15, ma con esclusione della Sicilia per impedire la visione della partita nell’isola di Malta.</i><br><br>
Vi ricordiamo inoltre il libro "Al limite del ricordare", un'antologia degli articoli scritti da Nando Martellini su alcuni giornali dal 1959 al 1997 curata da Cesare Borrometi e Pino Frisoli con la prefazione di Massimo De Luca pubblicata da Oligo. Potete ordinarlo a questo link<br>
<a href="https://www.amazon.it/limite-del-ricordare-Nando-Martellini/dp/8885723799" target="_blank"><strong>https://www.amazon.it/limite-del-ricordare-Nando-Martellini/dp/8885723799</strong></a>Pino Frisolihttp://www.blogger.com/profile/10103643681734309031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4287821558892993954.post-82998746717812604042023-11-30T02:30:00.000+01:002023-11-30T04:14:51.846+01:00Il 4 novembre 1961 parte ufficialmente il Secondo Canale Rai, il 9 novembre 1961 la prima trasmissione sportiva<a href="http://www.net-parade.it/#award;t=9;sito=pinofrisoli.blogspot.com" title="siti web"><img alt="siti web" border="0" src="http://tools.net-parade.it/images/09_award_blog_di_qualita.png" /></a> <br />
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La Newsletter Rai, curata da Valerio Iafrate, ha pubblicato nel numero dell'11 novembre 2023 due nostri articoli, uno sulle prime trasmissioni sportive del Secondo Programma Rai, la cui programmazione iniziò il 4 novembre 1961, l'altro sulla televisione italiana a Malta nei primi anni '60. In questa pagina vi proponiamo l'articolo sulle prime trasmissioni sportive del Secondo Canale Rai<br><br>
Ecco i link della Newsletter Rai dell'11 novembre 2023.<br><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-aed9fbd3-bb26-4b20-a3f7-772a14af8787.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai dell'11 novembre 2023</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-830a90eb-95d4-4293-a477-cd7cc8c111c2-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Il Secondo Canale e lo sport</strong></a><br><br>
Il 4 novembre 1961 alle 21.05, con l’annuncio di Aba Cercato, inizia la regolare programmazione televisiva del Secondo Programma televisivo della Rai, che si poneva come alternativa al Programma Nazionale, come in quegli anni era chiamata l'attuale RaiUno. Gli impianti trasmittenti della seconda rete televisiva, inizialmente 10, già dal 17 settembre 1961 nei giorni feriali irradiavano il monoscopio dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 18 e un programma filmato dalle 18 alle 19.30 circa. Con l’entrata in funzione di altri 4 ripetitori, che avrebbero portato il numero dei trasmettitori pronti a quota 14, anche nell’ultima settimana, nelle giornate di lunedì 30, martedì 31, mercoledì 1, giovedì 2 e venerdì 3 novembre, la programmazione del Secondo Programma sarebbe stata la stessa in attesa dell’inaugurazione ufficiale di sabato 4 novembre 1961. I rimanenti impianti della seconda rete, previsti dalla Convenzione tra il Ministero delle Poste e Telecomunicazioni e la Rai, come riportano i Radiocorriere dell’epoca, sarebbero stati gradualmente attivati nel minor tempo possibile e comunque non oltre il 30 dicembre 1962.<br><br>
Carlo Bacarelli (primo telecronista della Tv italiana, che ricordiamo tra l'altro per la telecronaca di Juventus-Milan del 5 febbraio 1950 e per avere dato il nome alla "Domenica Sportiva") in un articolo per il Radiocorriere, “Sul Secondo Programma Tv molto più sport”, informa i lettori che sul nuovo canale ci sarà più sport a partire dalla trasmissione integrale di una partita di Serie A la domenica e di una nuova rubrica sportiva al giovedì.<br><br>
<i>“Molte delle tappe dell'affermazione della Televisione in Italia sono legate allo sport. Risalendo nel tempo, basterà pensare ai campionati mondiali di calcio in Svizzera del ’54, che per la prima volta polarizzarono l’interesse di un vastissimo pubblico verso l’allora neonata TV, acquisendole d’un colpo centinaia di migliaia di nuovi abbonati; o alla serie degli innumerevoli incontri di pugilato che culminarono nel memorabile match Loi-Ferrer; o ai Giochi olimpici d’inverno di Cortina del ’56… Seguirono sul video, con frequenza sempre più serrata, altri avvenimenti di altissima levatura agonistica e di grande richiamo, fino a giungere al clamoroso successo delle Olimpiadi di Roma.<br>
I telespettatori hanno sempre riconosciuto con l’intuito sicuro che il pubblico possiede, l’innata telegenia dello sport; e sin dall’inizio dell’esercizio televisivo, hanno apprezzato (e talvolta reclamato con insistenza) le programmazioni agonistiche. Confortata da questo apprezzamento la Direzione della Rai non ha mai interrotto i suoi sforzi per assicurare alla massa ognora crescente degli spettatori sportivi, gli avvenimenti agonistici più significativi e di maggior richiamo: e tra questi non poteva mancare, naturalmente, il calcio.<br>
Furono così raggiunti gli accordi con la Federazione e la Lega nazionale per le riprese differite e filmate delle partite di Campionato e di quelle internazionali, queste ultime riguardanti oltre agli «azzurri» anche le principali équipes straniere.
I sondaggi effettuati per saggiare le reazioni del pubblico confermarono ancora una volta la validità dell’iniziativa e, in particolare, sottolinearono il gradimento delle «differite» di Campionato; di quegli incontri cioè che, registrati - video e audio - su nastro magnetico, vengono ristrasmessi nello stesso pomeriggio della domenica, poco dopo lo svolgimento.<br>
Queste esperienze di trasposizione sul video degli sport (dai più popolari come calcio, ciclismo e pugilato ai meno noti ma altrettanto avvincenti come hockey su ghiaccio, ginnastica, pattinaggio e salto con sci) sono risultate addirittura preziose per i responsabili del Secondo Programma, che dovevano trovare la giusta composizione di uno spettacolo-mosaico da offrire sui teleschermi, come allettante alternativa di scelta all’ormai collaudato e tradizionale Programma Nazionale. Esperienze preziose che hanno fatto accogliere con tutti gli onori, trionfalmente staremmo per dire, lo spettacolo sportivo nelle programmazioni del Secondo, dove lo sport apparirà pertanto frequentemente, sia in ripresa diretta che differita e filmata.<br>
Alla domenica, ad esempio, lo svolgimento delle principali manifestazioni agonistiche avrà il suo riflesso televisivo sul Secondo in diverse sedi; nel Telegiornale, con una trattazione particolare che differenzierà la «pagina» sportiva da quelle analoghe del Telegiornale del Nazionale; alle 22.15 circa con la trasmissione di una registrazione su nastro magnetico di una intera partita di Campionato (o di un solo tempo, a seconda della validità dell’incontro, dal punto di vista prettamente spettacolare); infine, a chiusura dei programmi della serata, con la replica della ormai nota «Domenica Sportiva», qualora la trasmissione di tale rubrica sul Nazionale sia già avvenuta; in tal modo lo sportivo che avesse sino ad allora seguito i programmi del Secondo non dovrebbe rammaricarsi di aver perduto l’appuntamento sul Nazionale con la consueta rassegna filmata dei principali avvenimenti agonistici della giornata.<br>
Un altro appuntamento fisso per i tifosi, il Secondo Programma lo prenderà per il giovedì sera alle 22.15, ora in cui tutte le settimane andrà in onda una trasmissione dedicata a riprese dirette o a dibattiti o a inchieste filmate, sempre di avvincente attualità agonistica.<br>
Inoltre, quando la cronaca sportiva porterà alla ribalta incontri di notevole interesse ed aventi caratteristiche di svolgimento adatte alla programmazione del Secondo, gli sportivi avranno modo di seguire tali riunioni sui loro teleschermi. Anche in questo settore, cioè, il pubblico sarà messo in grado di scegliere tra le offerte dei due programmi contemporanei.<br>
Infine, per ciò che riguarda la tradizionale «pagina» sportiva del Telegiornale, l’ora dell’edizione sul Secondo (alle 22 circa) permetterà di integrare la documentazione degli avvenimenti agonistici inserita nelle tre edizioni del Telegiornale del Nazionale, con riprese filmate e notizie maturate tra le edizioni della sera e della notte”.</i><br><br>
La prima trasmissione sportiva del Secondo Programma va in onda giovedì 9 novembre 1961 alle 22.25, “Giovedì sport. Riprese dirette e inchieste di attualità”. Come riporta La Gazzetta dello Sport, la serata sarà dedicata al match di pugilato tra Nino Benvenuti e Jesse Jones in programma al Palazzetto dello Sport di Roma, mentre domenica 12 aprile 1961, alle 22.35, è in programma la cronaca registrata di un avvenimento agonistico, come riportato dal Radiocorriere, mentre La Gazzetta dello Sport del 12 novembre 1961 specifica che si tratta della “cronaca registrata di una partita del campionato di calcio Serie A”, seguita dalla replica della “Domenica Sportiva”, trasmessa alle 22.30 sul Programma Nazionale. Da allora, la Seconda rete televisiva della Rai è stata fondamentale per la programmazione sportiva della Rai anche per la proposta delle rubriche sportive, a partire dalla rubrica “Sprint” negli anni ’60 per passare poi alle trasmissioni sportive del Tg2 come Domenica sprint, Eurogol, Dribbling, Diretta Sport, Sportsera. Anche la finale dei Mondiali di calcio di Spagna, Italia-Germania Ovest l’11 luglio 1982, evento più seguito nella storia della televisione italiana, è andata in onda sull’allora Rete Due, questo perché fino ai primi anni ’90 per il grande sport c’era alternanza nelle trasmissioni sulle prime due reti della Rai.<br><br>
<b>BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE</b>
Prove tecniche sulla seconda rete televisiva, Radiocorriere dal numero 38 al 43 del 1961<br>
2° Programma Tv. Pronti per il 4 novembre tutti i 14 trasmettitori, Radiocorriere numero 44, programmi dal 29 ottobre al 4 novembre 1961<br>
U. Bz, Il 2° Canale si è iniziato con un nobile spettacolo, La Stampa, 5 novembre 1961<br>
2° Programma Tv. In funzione dal 4 novembre i primi 14 trasmettitori, Radiocorriere numero 45, programmi dal 5 all’11 novembre 1961<br>
Oggi in Tv, La Gazzetta dello Sport, 9 novembre 1961<br>
Oggi in Tv, La Gazzetta dello Sport, 12 novembre 1961<br>
Carlo Bacarelli, Sul Secondo Programma Tv. Molto più sport, Radiocorriere numero 46, programmi dal 12 al 18 novembre 1961<br><br>
Vi ricordiamo inoltre il libro "Al limite del ricordare", un'antologia degli articoli scritti da Nando Martellini su alcuni giornali dal 1959 al 1997 curata da Cesare Borrometi e Pino Frisoli con la prefazione di Massimo De Luca pubblicata da Oligo. Potete ordinarlo a questo link<br>
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La Newsletter Rai, curata da Valerio Iafrate, ha pubblicato nel numero del 27 ottobre 2023 un nostro articolo sulle origini dei uiz nella Tv italiana che già nel 1953 era uno dei generi preferiti dai primi telespettatori italiani che potevano anche vincere dei premi giocando da casa.<br><br>
Ecco i link della Newsletter Rai del 27 ottobre 2023.<br><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-775dade8-fb1e-44d8-b35b-392a54952867.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 27 ottobre 2023</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-60b17359-f1c8-4677-b145-13866bd00e3a-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>C'era (c'è…) una volta il quiz</strong></a><br><br>
Nel 1953 la Rai non ha ancora iniziato la regolare programmazione, ma la televisione è già molto attiva nelle zone raggiunte dal segnale, in particolare nel Nord Ovest e nel centro Italia, nella fascia tirrenica. C’erano telegiornali, varietà, quiz, programmi per ragazzi, dirette sportive e anche un servizio speciale sulle elezioni politiche del 7 e 8 giugno 1953.
E a proposito di quiz, il primo nella storia della televisione italiana va in onda martedì 9 giugno 1953 alle 21.15: si tratta di Tutti contro quattro, seguito il 4 luglio da Attenti al fiasco che, dopo la pausa estiva della programmazione televisiva, ripartita l’1 settembre, riprende sabato 5 alle 21.45. Sabato 11 luglio alle 21.15 parte invece Facciamo la spia!, un programma di indovinelli con premi in palio, in onda anche mercoledì 15 luglio 1953, nell’ultimo giorno di programmazione televisiva prima della pausa estiva, alle 21.30, indicato sul Radiocorriere come varietà musicale per la regia di Mario Landi.
Sul Radiocorriere numero 41 Attenti al fiasco è così descritto: “È una rubrica già simpaticamente nota ai telespettatori: si tratta di un programma di quiz visivi che ha saputo fin dalla prima trasmissione accattivarsi la simpatia di un numeroso pubblico, interessato dal suo contenuto enigmistico e divertito al tempo stesso dalla felice vena umoristica con la quale gli indovinelli vengono presentati da uno dei più noti e brillanti scrittori italiani: Dino Falconi. I quiz vengono rivolti ad un «panel» di quattro persone presenti alla trasmissione: un indovinello viene invece rivolto al pubblico lontano".
Il nome del vincitore del premio messo a disposizione del pubblico a casa viene pubblicato sul Radiocorriere numero 40 con i programmi della settimana dal 4 al 10 ottobre. Si tratta del signor Emanuele Avalis, residente a Torino, vincitore di una cucina a gas con forno elettrico per avere risposto correttamente all'indovinello proposto dalla puntata del 5 settembre 1953. Abbiamo da poco festeggiato, dunque, i 70 anni dalla nomina del primo spettatore italiano vincitore di un premio grazie a un gioco televisivo.
In questo numero del Radiocorriere, a pagina 14, si legge anche, a proposito di Attenti al fiasco: “Il 19 settembre è stato trasmesso dagli Studi di Milano, per la seconda volta in questo mese, lo spettacolo televisivo Attenti al fiasco, presentato da Dino Falconi. Attenti al fiasco è una trasmissione Tv a premi nel corso della quale viene proposto un indovinello ai telespettatori, i quali partecipano al sorteggio dei vistosi premi, inviando la soluzione a: Attenti al fiasco - Radiotelevisione Italiana, via Arsenale 21 - Torino”. Nel numero 41 del Radiocorriere c’è il vincitore della puntata del 19 settembre 1953, il signor Luigi Martini di Novi Ligure (Alessandria), che si aggiudica una Turbolavatrice Incar. Attenti al fiasco va in onda ancora per sei puntate, il 3 ottobre 1953 e martedì 27 ottobre alle 21.20, sabato 14 e 28 novembre alle 21.30, sabato 12 dicembre alle 21.45 e sabato 9 gennaio alle 21.20.
Dopo due settimane riparte invece, venerdì 16 ottobre alle 21.30, con replica domenica 18 ottobre alle 21.45, Facciamo la spia!, presentata come rivista a premi allestita da Lyda Ripandelli e con la partecipazione tra gli altri di Nuccia Bongiovanni, Gino Bramieri, Febo Conti, Mimmo Craig, Giovanna Mainardi, Sandra Mondaini, Nuto Navarrini, Elio Pandolfi, Ermanno Roveri, Erica Sandri, Antonella Steni, orchestra diretta da Giampiero Boneschi. Scrive il Radiocorriere numero 41, nel presentare la trasmissione: “Uno strano individuo, piuttosto sciocco e pavido, si trova coinvolto suo malgrado in una organizzazione di spionaggio ed ogni quindici giorni deve scoprire una parola d’ordine ricavandola dal materiale che periodicamente gli viene inviato dai suoi compagni d’avventura, e che davanti ai suoi occhi si trasforma di volta in volta in una serie di sketches, scenette, numeri di canto e di ballo, eccetera”. Ne nasce quindi un’autentica rivista a quiz alla cui soluzione il pubblico dei telespettatori è naturalmente invitato a partecipare, concorrendo così all’estrazione di vistosi premi. La trasmissione si varrà della partecipazione della “Compagnia di rivista della Tv”. La seconda puntata viene trasmessa martedì 3 novembre alle 21.20, la terza giovedì 26 novembre alle 21.05, la quarta giovedì 17 dicembre alle 21.15.
Sul numero 2 del Radiocorriere del 1954, in un articolo di presentazione delle nuove trasmissioni, riguardo ai due programmi si legge: “Con Facciamo la spia (scritto senza punto esclamativo, ndr) si è già felicemente realizzato l’abbinamento dell’umorismo e dell’enigmistica, mentre nel campo delle trasmissioni puramente a quiz l’ormai popolare Attenti al fiasco si accinge a cedere il passo ad una teletrasmissione dello stesso genere che farà sue in partenza le esperienza di quello”.
Dal 23 gennaio al 24 luglio 1954 va in onda per 10 puntate, solitamente ogni due settimane poi con una lunga pausa prima di quella conclusiva, Per favore dica lei, programma di quiz e indovinelli, dal Teatro dell’Arte al Parco di Milano, lo stesso dove nel 1972 e 1974 si terranno le finali del Rischiatutto di Mike Bongiorno. Prima vincitrice del premio per il pubblico a casa, “un mobile bar” come scrive il Radiocorriere, è la signora Alda Maresi di Cernobbio (Como). La soluzione del quiz era “materassaio”, mentre in quella del 20 febbraio 1954 il vincitore è il signor Emilio Romanini di Roma che si aggiudica “una valigia in foca con necessario da viaggio”, mentre “Il Metronotte - La Guardia notturna” era la soluzione dell’indovinello proposto al pubblico televisivo.
Il quiz televisivo, come abbiamo potuto vedere, si propone da subito come uno dei generi televisivi preferiti dagli spettatori, un genere tuttora amatissimo. Il quiz, insomma, non ha età.
Vi ricordiamo inoltre il libro "Al limite del ricordare", un'antologia degli articoli scritti da Nando Martellini su alcuni giornali dal 1959 al 1997 curata da Cesare Borrometi e Pino Frisoli con la prefazione di Massimo De Luca pubblicata da Oligo. Potete ordinarlo a questo link<br>
<a href="https://www.amazon.it/limite-del-ricordare-Nando-Martellini/dp/8885723799" target="_blank"><strong>https://www.amazon.it/limite-del-ricordare-Nando-Martellini/dp/8885723799</strong></a>Pino Frisolihttp://www.blogger.com/profile/10103643681734309031noreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-4287821558892993954.post-74879789644536859592023-10-22T17:24:00.003+02:002023-10-22T17:28:51.087+02:00Il 21 ottobre 1953 la Nazionale italiana in Tv per la prima volta con l'esordio di Nicolò Carosio da telecronista di calcio: 70 anni di Nazionale calcistica in Tv<a href="http://www.net-parade.it/#award;t=9;sito=pinofrisoli.blogspot.com" title="siti web"><img alt="siti web" border="0" src="http://tools.net-parade.it/images/09_award_blog_di_qualita.png" /></a> <br />
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La Newsletter Rai, curata da Valerio Iafrate, ha pubblicato nel numero del 20 ottobre 2023 un nostro articolo per ricordare i 70 anni
dalla prima diretta televisiva della Nazionale sulla Tv italiana e della prima telecronaca di calcio di Nicolò Carosio che commentò la partita con Carlo Bacarelli. Anche il sito delle Teche Rai ha meritoriamente ricordato questo evento. Di questo storico evento ne avevamo scritto per primi il 21 ottobre 2019 in occasione dei 66 anni sempre su questo blog al link di seguito
<a href="https://pinofrisoli.blogspot.com/2019/10/il-21-ottobre-1953-la-prima-diretta.html" target="_blank"><strong>Il 21 ottobre 1953 la prima diretta televisiva di un evento della Nazionale italiana di calcio</strong></a>, ma è giusto ricordarlo adesso in occasione del 70mo anniversario.<br><br>
Ecco i link della Newsletter Rai del 20 ottobre 2023.<br><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-b3e114bf-f3ef-49a8-a583-8d3a3a7cb2c7.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 20 ottobre 2023</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-c9a3e14b-76d6-4fbf-9b98-56f3a077db9d-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>70 anni di Azzurro</strong></a><br><br>
Ecco il link della pagina delle Teche Rai che ricorda questo importante anniversario storico televisivo per la Nazionale di calcio e per la televisione italiana.<br><br>
<a href="https://www.teche.rai.it/2023/10/21-ottobre-1953-la-nazionale-di-calcio-in-tv-per-la-prima-volta/?fbclid=IwAR2ioLsEuJONaAffd15xwhxlXrwnnpsU8EUYyPYGhHOCFmcLdpUKOgFpbS4" target="_blank"><strong>21 ottobre 1953: la Nazionale di calcio in Tv per la prima volta</strong></a><br><br>
Compie 70 anni il rapporto tra la Nazionale italiana di calcio e la televisione italiana e con la Rai in particolare. Mercoledì 21 ottobre 1953, alle 15.45, la Rai mandava in onda in diretta televisiva dallo stadio San Siro di Milano il secondo tempo di una partita di allenamento della Nazionale, divisa in due tempi di 35 minuti, tra Squadra Gialla e Squadra Verde, finita 4-2 per i gialli, con la telecronaca di Nicolò Carosio e Carlo Bacarelli.
Fu la prima volta in assoluto che la televisione italiana proponeva un evento riguardante la Nazionale italiana di calcio in quella che oggi chiameremmo Diretta Azzurra. Dopo questo allenamento, la Nazionale italiana tornò in campo domenica 13 dicembre 1953, pochi minuti dopo l'esordio nella Tv italiana di Mike Bongiorno in Arrivi e partenze, a Genova per Italia-Cecoslovacchia, valida per la Coppa Internazionale e la Rai mandò in onda dalle 15.45 il secondo tempo in diretta televisiva con la telecronaca di Carlo Bacarelli e Vittorio Veltroni, che saranno telecronisti dell'Italia anche ai Mondiali di Svizzera del 1954. Italia-Cecoslovacchia del 13 dicembre 1953 è dunque la prima partita della Nazionale italiana trasmessa in televisione, ma non è il primo evento riguardante la Nazionale italiana a essere proposto in diretta televisiva in Italia.
Torniamo a quel 21 ottobre 1953: proprio nello stesso orario della diretta televisiva Rai dell'allenamento della Nazionale, in Inghilterra la Bbc, che già dal 1936 aveva iniziato un regolare servizio televisivo, interrotto solo nel 1939 per la Seconda Guerra Mondiale e ripreso nel 1946, proponeva in diretta televisiva da Wembley, con la telecronaca di Kenneth Wolstenholme, la partita tra Inghilterra e Resto d'Europa che finirà con uno spettacolare 4-4 e un Giampiero Boniperti autore di due gol. Nicolò Carosio, ormai un veterano delle radiocronache, raccontò invece la sua prima esperienza da telecronista di calcio nella rubrica Al microfono Carosio su Il Calcio e il Ciclismo Illustrato. Va detto per correttezza storica, prima di proporvi un lungo estratto del suo racconto, che Carosio scrive: “per primi in Italia, affiancati dal valoroso collega Carlo Bacarelli, fummo telecronisti d’una partita di calcio”, mentre la prima telecronaca di calcio in Italia è stata quella di Juventus-Milan 1-7 del 5 febbraio 1950 commentata proprio da Carlo Bacarelli. Non è dunque, questo allenamento della Nazionale, la prima telecronaca di calcio in assoluto in Italia, ma l'esordio di Nicolò Carosio nel ruolo di telecronista.
"Una nuova sensazione nella nostra vita, è stata quella provata mercoledì scorso quando per primi in Italia, affiancati dal valoroso collega Carlo Bacarelli fummo telecronisti d’una partita di calcio, e, per l’esattezza, dell’allenamento degli Azzurri avvenuto a S. Siro. Sensazione strana, sottile e deliziosa, come l’orma che lascia nel cuore un dolce, innocente sogno (…) Dalla radio alla televisione, il passo non è lungo. La distanza è poca, e si tratta per usar metafora, di un semplice passaggio da una stanza all’altra. Nella prima ci sono comodità e conforti, nella seconda anche. La sostanziale differenza fra le due, è quella propria dell'ambiente di soggiorno, rispetto a quella del salotto. Nel primo puoi concedere licenze per te e per gli altri, nel secondo deve sussistere un’etichetta, devono far spicco stile e compostezza. La radio porta nell’etere solo la voce, la psiche e la personalità di chi l’avvicina, la televisione vi aggiunge il contorno fisico, l’espressione degli occhi, che parlano dell’anima e che sempre dicono tutto (...) Proprio con queste considerazioni che ci martellavano in capo, ci avvicinammo quasi inconsciamente mercoledì al microfono per la nostra prima telecronaca diretta. Avevamo una preparazione generica, ma fidammo nella passata esperienza e nei consigli del già esperto Bacarelli. “Bisogna guardare nel quadro televisivo”, diceva il collega, “e poi parlare, come in una qualunque radiocronaca, senza troppi dettagli perché tutto già si vede. E’ meglio abbondare in commenti e fare qualche nome”. Il regista Coccorese, in collaborazione con i suoi bravi tecnici, dette il via ed improvvisamente, anziché l’ampio e verde rettangolo di gioco, vedemmo una serie di fotogrammi, come fossimo dinanzi ad uno schermo cinematografico. Dopo qualche esitazione, per le figure un po’ incerte alla vista, dopo aver constatato che il mondo appariva ora diverso ai nostri occhi, riuscimmo a discernere, a manipolare per il microfono i nostri giocatori di sempre. Ad un tratto ci accorgemmo però che stavamo abbondando in descrizioni superflue essendo la scena del campo già rivelata ai telespettatori dai teleschermi, ed allora riducemmo, tagliammo, stemmo come necessario anche in silenzio. Poi, quasi d’incanto, non sentimmo più il continuo affanno che dà il microfono quando è da solo, non fummo presi dall’ansia di dire e ripetere per quanti ascoltano e non vedono. In quell’istante, vedevamo noi, ma vedevano contemporaneamente tutti. Bisognava essere precisi, composti, puliti, vorremmo dire, proprio come quando si passa in salotto dalla stanza di soggiorno. Ed improvvisamente, dopo un rapido sguardo al passato, sentimmo con infinita dolcezza d’aver vinto anche noi finalmente una battaglia che ci aveva impegnati in passato con tanti sforzi, con gioie, ma anche amarezze e delusioni. Erano infatti queste ultime che scomparivano con la nostra prima attività alla televisione e che potevamo finalmente dire ai molti increduli che il nostro lavoro, anche quando non v’era possibilità di immediato e diretto controllo, si era sempre svolto all’ombra della più rigida fedeltà e correttezza. Confessiamo che ad un tratto ci sentimmo tanto commossi da voler abbandonare il posto di lavoro. Per fortuna ci sostituì il bravo Bacarelli, e poi riprendemmo ancora, attorniati da una folla appassionata ed attenta, tutta presa dall’eccezionale novità della giornata (…)".
Il tabellino di Gialli-Verdi 4-2 (primo tempo 1-1)
Marcatori: Mariani (Verdi) al 23', Lorenzi (Gialli) al 28' del primo tempo; Brighenti (Gialli) al 5', Cadè II (Verdi) al 17', Motta (Gialli) al 27', Olivieri (Gialli) al 31' del secondo tempo
Sul Radiocorriere numero 52, con i programmi televisivi e radiofonici dal 27 dicembre 1953 al 2 gennaio 1954, in un articolo di presentazione della televisione, che dal 3 gennaio 1954 avrebbe cominciato la regolare programmazione televisiva, c'è anche questa foto dove sono bene in vista due cameramen impegnati a San Siro nelle riprese televisive di questo allenamento della Nazionale italiana di calcio.<br><br>
<b>BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE</b><br>
Pino Frisoli, <a href="https://pinofrisoli.blogspot.com/2019/10/il-21-ottobre-1953-la-prima-diretta.html" target="_blank"><strong>Il 21 ottobre 1953 la prima diretta televisiva di un evento della Nazionale italiana di calcio</strong></a><br><br>
Vi ricordiamo inoltre il libro "Al limite del ricordare", un'antologia degli articoli scritti da Nando Martellini su alcuni giornali dal 1959 al 1997 curata da Cesare Borrometi e Pino Frisoli con la prefazione di Massimo De Luca pubblicata da Oligo. Potete ordinarlo a questo link<br>
<a href="https://www.amazon.it/limite-del-ricordare-Nando-Martellini/dp/8885723799" target="_blank"><strong>https://www.amazon.it/limite-del-ricordare-Nando-Martellini/dp/8885723799</strong></a>Pino Frisolihttp://www.blogger.com/profile/10103643681734309031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4287821558892993954.post-59235112916040557632023-10-22T16:06:00.002+02:002023-10-22T17:28:19.393+02:00La Domenica Sportiva ha compiuto 70 anni: l'11 ottobre 1953 la puntata numero 1, su RaiPlay un'antologia della storia della trasmissione<a href="http://www.net-parade.it/#award;t=9;sito=pinofrisoli.blogspot.com" title="siti web"><img alt="siti web" border="0" src="http://tools.net-parade.it/images/09_award_blog_di_qualita.png" /></a> <br />
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La Newsletter Rai, curata da Valerio Iafrate, ha pubblicato nel numero del 13 ottobre 2023 un nostro articolo sui 70 anni della Domenica Sportiva, in particolare sulla puntata numero 1 in onda l'11 ottobre 1953. Vi ricordiamo inoltre che su RaiPlay è possibile vedere un'antologia con titolo "70 anni in 70 minuti" con tante immagini inedite della più longeva trasmissione della Tv italiana ancora in attività. Anche sul settimanale "Tv Sorrisi e canzoni" è stato pubblicato un nostro articolo sui 70 anni della Domenica Sportiva. Ecco i link della Newsletter Rai del 13 ottobre 2023.<br><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-daee7f74-9568-4d96-9e6e-fbb9f28a315d.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 13 ottobre 2023</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-6ecd1086-f5c8-4284-91c3-221ef6841663-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Buon Compleanno, DS!</strong></a><br><br>
Ecco il link per vedere su RaiPlay l'antologia sulla Domenica Sportiva "70 anni in 70 minuti" che trovate anche in chiusura dell'articolo pubblicato sulla Newsletter Rai che trovate di seguito.<br><br>
<a href="https://www.raiplay.it/programmi/ladomenicasportiva70anniin70minuti" target="_blank"><strong>La Domenica Sportiva: 70 anni in 70 minuti</strong></a><br><br>
"Ed ora La Domenica Sportiva. Risultati e commenti sui principali avvenimenti della giornata a cura della redazione attualità e telegiornale". Veniva annunciata così, l’11 ottobre 1953, la puntata numero 1 della Domenica Sportiva, la trasmissione giornalistica più longeva ancora in attività nella televisione italiana. La Rai non aveva ancora iniziato la regolare programmazione, ma la televisione era già molto attiva nelle zone raggiunte dal segnale, in particolare nel Nord Ovest e nel centro Italia nella fascia tirrenica. C’erano telegiornali, varietà, quiz, programmi per ragazzi e lo sport aveva già un ruolo molto importante. A maggio erano stato trasmessi partenza e arrivo del Giro d’Italia di ciclismo e a settembre da Monza erano state trasmesse in diretta alcune fasi del Gran Premio Motociclistico delle Nazioni e del Gran Premio d’Italia di Formula Uno. Arriviamo così all’11 ottobre quando alle 23:15, in terza serata, dopo il programma di musica leggera Settenote e dopo il film Maria Malibran, inizia la puntata numero 1 della Domenica Sportiva. L’idea del titolo è di Carlo Bacarelli, primo telecronista della Tv italiana, che lo sceglie per differenziarlo dalla trasmissione “Domenica Sport”. Negli archivi Rai sono conservati i tre servizi trasmessi in questo primo numero: in quegli anni infatti le tecnologie televisive non permettevano la registrazione di tutte le trasmissioni che andavano in onda in diretta. Di quella puntata sono così arrivati a noi solo i tre servizi filmati in pellicola, tutti senza audio perché venivano commentati durante la trasmissione. Per il calcio, gli highlights di Inter-Fiorentina 2-1, per la quinta giornata del campionato di Serie A, poi l’atletica leggera con la 50 km di Abbiategrasso valida per il campionato italiano di marcia su strada che vede la vittoria di Pino Dordoni, già noto grazie all'oro conquistato l'anno prima nelle Olimpiadi di Helsinki. Il terzo servizio è sul ciclismo, con la cronaca della Tre Valli Varesine, ultimo appuntamento del Campionato Italiano di ciclismo su strada, con il successo di Nino Defilippis. Grazie alle scalette originali della trasmissione, conservate nella sede Rai di Milano, è possibile però anche avere i particolari sulla parte in studio della trasmissione che appare molto simile alla formula attuale. C’erano infatti numerosi giornalisti in studio a commentare i fatti della giornata. La scaletta originale riporta i nomi di Emilio De Martino, Nino Oppio, Nicolò Carosio, Gian Piero Ginepro, Carlo Bacarelli, Fausto Rosati, Claudio Ansaldo, Adriano De Zan, Aldo Assetta e Aldo De Martino, mentre gli ospiti in studio sono Peppino Bigogno, l’allenatore dell’Udinese che nel pomeriggio aveva giocato a Novara, e il marciatore Pino Dordoni presente anche in uno dei tre servizi. La regia del numero 1 della Domenica Sportiva è firmata da Luigi Coccorese, con assistente Maria Lodovica Cerrato. Da quel giorno La Domenica Sportiva diventa un appuntamento fisso per gli appassionati di sport, e il 3 gennaio 1954, quando la Rai inizia la regolare programmazione televisiva, La Domenica Sportiva è già arrivata alla puntata numero 13.
Nei primi anni, la trasmissione è un notiziario nel quale il giornalista fornisce le notizie che giungono dagli inviati per telefono: le pellicole con le immagini dei gol devono arrivare a Milano e Roma, così dalle varie sedi di partite il giornalista corre con la pellicola verso una delle due città, dove viene sviluppata, visionata e sono scelti i gol e le fasi più belle. I servizi vengono portati in uno dei due centri in automobile, qualche volta con il treno, nei casi più urgenti con l’aereo. Per fare arrivare il materiale in tempo, in certi casi, viene noleggiato un aereo per il trasporto a Milano dei filmati di manifestazioni sportive che non possono essere trascurate. Si compiono vere e proprie prodezze evolutive per lasciar cadere la preziosa scatola metallica al Vigorelli o allo stadio di San Siro: è l’unico metodo per poter trasmettere sul video qualche spezzone del Giro o del Tour o di partite giocate a Palermo, Napoli e Bari. Quando i tempi sono troppo stretti i gol mancanti vanno in onda il lunedì su Telesport, alle ore 20.
Il 28 febbraio 1965, con l’arrivo di Enzo Tortora alla conduzione, La Domenica Sportiva si rinnova e assume un aspetto più spettacolare abbandonando gli iniziali schemi informativi. Tortora trasforma quella che era una sobria rubrica di filmati rigorosamente letti dagli speaker in uno dei primi e più gradevoli salotti televisivi italiani, precorrendo tempi e mode. Pensiamo per esempio alla moviola, introdotta già nella prima puntata della sua conduzione, che negli anni diventerà uno dei momenti più attesi della trasmissione. Per il colore bisognerà però attendere fino al 6 marzo 1977 che porterà anche una nuova sigla, Disco Bass, scelta anche per questa edizione della Domenica Sportiva. Una formula che continua con successo ancora oggi negli anni della concorrenza televisiva e delle pay-tv.
Per chi volesse avventurarsi in un viaggio di “70 anni in 70 minuti” Rai Teche ha pubblicato su RaiPlay, un racconto antologico dei passaggi più significativi del programma riproponendo alcuni episodi passati alla storia e alcune immagini probabilmente mai più riviste da allora: il link è <a href="https://www.raiplay.it/programmi/ladomenicasportiva70anniin70minuti" target="_blank"><strong>La Domenica Sportiva: 70 anni in 70 minuti</strong></a>.<br><br>
Vi ricordiamo inoltre il libro "Al limite del ricordare", un'antologia degli articoli scritti da Nando Martellini su alcuni giornali dal 1959 al 1997 curata da Cesare Borrometi e Pino Frisoli con la prefazione di Massimo De Luca pubblicata da Oligo. Potete ordinarlo a questo link<br>
<a href="https://www.amazon.it/limite-del-ricordare-Nando-Martellini/dp/8885723799" target="_blank"><strong>https://www.amazon.it/limite-del-ricordare-Nando-Martellini/dp/8885723799</strong></a>Pino Frisolihttp://www.blogger.com/profile/10103643681734309031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4287821558892993954.post-51591957739180570282023-08-30T03:30:00.020+02:002023-08-31T13:17:32.164+02:00Il 28 e 29 agosto 1993, con Monza-Padova, Serie B, e Lazio-Foggia, Serie A, in Italia parte la pay-tv nel calcio: sono passati 30 anni<a href="http://www.net-parade.it/#award;t=9;sito=pinofrisoli.blogspot.com" title="siti web"><img alt="siti web" border="0" src="http://tools.net-parade.it/images/09_award_blog_di_qualita.png" /></a> <br />
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Il 28 agosto 1993, alle 20:30, con Monza-Padova, anticipo della prima giornata di Serie B, e il 29 agosto 1993, alle 21:00 con Lazio-Foggia, posticipo della prima giornata di Serie A iniziato con mezz'ora di ritardo sul previsto per uno sciopero dei calciatori, comincia in Italia l'era del campionato di calcio in pay-tv, trasmesso da Tele+2. Da quel giorno, sono passati 30 anni, il calcio non sarà più lo stesso, quello delle partite tutte alla stessa ora. Vediamo come si arrivò a quella scelta che suscitò anche molte polemiche, come l'iniziale contrarietà di Coni e Federcalcio, proponendovi il paragrafo "Il campionato va sulla pay-tv" del libro "Sport in Tv", scritto da Pino Frisoli e Massimo De Luca, uscito nel 2010 per Rai Eri. Sono previste 32 partite di serie B il sabato alle 20.30 (ogni incontro è stato valutato 350 milioni di lire per un totale di 11 miliardi e 200 milioni) e 28 partite di A la domenica alle 20.30 (1 miliardo e 200 milioni a gara per complessivi 33 miliardi e 600 milioni), con esclusione delle ultime 6 giornate di campionato. Non ci saranno repliche in chiaro sulla Rai, come si era ipotizzato in un primo tempo.<br><br>
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<i><b>IL CAMPIONATO VA SULLA PAY-TV</b><br>
Il contratto tra Rai e Lega Calcio, un triennale da 108 miliardi di lire complessivi, è in scadenza e dunque si torna al tavolo delle trattative per il rinnovo. Questa volta c’è un nuovo pretendente: Tele+2. La Lega vuole infatti introdurre un posticipo serale da trasmettere in diretta televisiva e quella della trasmissione a pagamento sarebbe la soluzione migliore.<br> Il 1° luglio 1993 si arriva all’accordo. La Lega stipula due contratti: uno con la Rai per la cessione dei diritti radiofonici in diretta e quelli televisivi di campionato e Coppa Italia in differita per 135 miliardi all’anno, indicizzati, per tre anni; uno con Tele+2 per i diritti pay di 28 posticipi di serie A e di 32 anticipi di B alla cifra di 45 miliardi l’anno. Il presidente della Lega Luciano Nizzola ufficializza così il matrimonio tra il campionato italiano e la Tv a pagamento.<br>
Il progetto pay-tv trova anche un avallo importante, quello del presidente del Coni Mario Pescante: «Non possiamo barricarci dentro le nostre mura senza tener conto dell’evoluzione della società. Noi siamo, prima di tutto, per la regolarità del campionato, ma non penso onestamente che anticipare una partita di B al sabato e giocarne una la domenica sera, in favore del progetto della pay-tv, possa essere dannoso per il calcio e il totocalcio». A questo proposito va detto che solo due mesi prima, sia il Coni, sia il presidente della Federcalcio Antonio Matarrese si erano espressi negativamente. L’intesa con la pay-tv viene trovata sulla cifra di 44 miliardi e 800 milioni, sulla base di un anticipo e di un posticipo settimanale, con esclusione delle ultime sei giornate di campionato: si avranno 32 partite di serie B il sabato alle 20.30 (ogni incontro è stato valutato 350 milioni per un totale di 11 miliardi e 200 milioni) e 28 partite di A la domenica alle 20.30 (1 miliardo e 200 milioni a gara per complessivi 33 miliardi e 600 milioni). Non ci saranno repliche in chiaro sulla Rai, come si era ipotizzato in un primo tempo. Questi i criteri dei posticipi: favorire le prime sette del passato campionato (Milan, Inter, Parma, Juventus, Lazio, Cagliari e Sampdoria), facendole rientrare in un massimo di cinque passaggi Tv e nel contempo accontentare con un minimo di due partite le altre formazioni. Nell’elenco, varato con un mese di anticipo, spiccano quattro derby, nell’ordine Juventus-Torino, Genoa-Sampdoria, Lazio-Roma e Milan-Inter, più le due classicissime Milan-Juventus e Inter-Juventus.<br> La Rai invece, non esercitando il diritto di veto sulla trattativa Lega-Tele+ per le dirette criptate, pagherà per l’esclusiva del calcio 135 miliardi invece di 180. Nel contratto c’è la clausola che permette di cedere le dirette di Coppa Italia, ma la privazione non sarà totale. Nelle ultime tre stagioni la Coppa Italia (13 dirette) era stata trasmessa dalla Fininvest, ora su 15 incontri alla concorrenza ne vanno 4: una partita dei quarti, due semifinali e una finale. Non ci sarà concorrenza nel pomeriggio domenicale: il blackout di trasmissioni parte da mezz’ora prima dell’inizio delle partite sino alle 22.00. Tale divieto riguarda anche le interviste. La Rai si riserva di vendere alle Tv locali i secondi diritti di campionato (differite dopo le 23.00).<br> Da questi accordi esce danneggiata la Fininvest. È il prezzo che Silvio Berlusconi deve pagare per il via libera al pacchetto pay-tv. Per l’imprenditore milanese è troppo importante rientrare dagli investimenti fatti in Tele+ e le dirette di campionato costituiscono l’unica possibilità di rilanciare l’emittente. In cambio del mancato veto Rai, la Fininvest ha messo sul piatto gran parte della coppa Italia, le partite interne delle italiane nelle coppe europee e altro ancora.<br>
Dopo qualche giorno, aggiungendo 7 miliardi, Tele+ ottiene anche i diritti per la trasmissione al sabato pomeriggio di un anticipo di serie C per la soddisfazione di Matarrese, che ringrazia la Rai: «Rimane il nostro interlocutore privilegiato», e Nizzola, che sottolinea anche gli ulteriori benefici economici che arriveranno alle società dalla pubblicità statica negli stadi: «Un eventuale calo di tifosi verrà recuperato da un incremento inevitabile della pubblicità statica negli stadi che si verificherà proprio per via della trasmissione in diretta. Non abbiamo fatto ancora proiezioni, ma riteniamo che il valore che si potrà recuperare sarà notevole ed esso andrà a beneficio esclusivo delle società. Dipende da chi ha in gestione la pubblicità negli stadi: in alcuni casi sono i comuni, in altri le stesse concessionarie di pubblicità molto scaltre nel formalizzare i contratti. Il calcio quindi avrà soltanto da guadagnare da questa rivoluzione. Questi tre anni ci consentiranno di prendere in esame i vari aspetti di questo contratto e di studiare ulteriori benefici che il calcio potrà avere dalla televisione».<br> Non tutti però sono contenti di questo accordo. Giorgio Balzoni, segretario dell’Usigrai (sindacato giornalisti Rai) chiede che «sia rimesso in discussione l’accordo Rai-Lega-Tele+» e annuncia una risposta adeguata delle redazioni Rai se invece sarà ratificato. Se esistono ancora margini per impedire la sua ratifica «vanno utilizzati fino in fondo per rimettere in discussione un accordo che sarebbe devastante per tutti. Chi, per parte della Rai, ha concluso questo contratto dimostra di essere ancora schiavo della filosofia della “pax televisiva” che al servizio pubblico ha fatto solo pagare prezzi e chi ha responsabilità di governo dell’azienda deve trarne tutte le conseguenze… Oggi esiste un soggetto in più in grado di governare questo paese: è la Lega Calcio che, realizzando questo contratto, rende inutili tutte le discussioni sul superamento della Mammì: essa è già superata nei fatti e il legislatore, domani, potrà solo limitarsi a fotografare il nuovo scenario dell’emittenza senza poterlo disegnare… Il monopolio privato ha già costruito il nuovo edificio».<br>
Da Tele+ arriva la risposta dell’amministratore delegato Mario Zanone Poma: «Circa la sottrazione del calcio a un pubblico generalizzato, siamo in presenza di un altro falso: l’anticipo di B e il posticipo di serie A si vanno ad aggiungere al calcio già a disposizione del pubblico televisivo. Quindi senza nulla togliere a quanto già garantito dalla Rai…».<br> Sabato 28 agosto, alle 20.30, su Tele+2 va in onda Monza-Padova, prima giornata del campionato di serie B, telecronista Silvio Sarta. La serie A comincia domenica 29: alle 21.00, con mezz’ora di ritardo per uno sciopero dei calciatori, ecco Lazio-Foggia, telecronista Massimo Marianella. L’era del campionato in pay-tv è cominciata.<br><br>
<b>BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE</b><br>
Pino Frisoli, La Tv per sport, Edizioni Tracce, Pescara, 2007<br>
Enrica Speroni, Via libera al calcio in pay-Tv, «La Gazzetta dello Sport», venerdì 2 luglio 1993<br>
Enrica Speroni, Proteste a tutto campo per l’accordo calcio-Tv, «La Gazzetta dello Sport», sabato 3 luglio 1993<br>
Mancini-Canfora, Pay-Tv, c’è posto per tutti, «La Gazzetta dello Sport», domenica 4 luglio 1993<br>
Ruggiero Palombo, La serie C sbarca su Telepiù, «La Gazzetta dello Sport», venerdì 16 luglio 1993<br>
Tiziana Bottazzo, Calcio-Tv: affari d’oro, «La Gazzetta dello Sport», mercoledì 21 luglio 1993<br>
Gabriella Mancini, Quattro derby a pagamento, «La Gazzetta dello Sport», sabato 31 luglio 1993<br><br></i>
<strong>Ecco l'intervista di Pino Frisoli rilasciata a Sky Sport 24 a Sandro Sabatini e Sara Benci nel 2010 dove si parla di Lazio-Foggia del 29 agosto 1993</strong><br />
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<iframe title="YouTube video player" width="425" height="344" src="http://www.youtube.com/embed/Hx6jw_FXnog" frameborder="0" allowfullscreen></iframe><br />Pino Frisolihttp://www.blogger.com/profile/10103643681734309031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4287821558892993954.post-36082406209025975152023-06-10T02:30:00.003+02:002023-06-10T04:32:43.207+02:00Clamoroso al Cibali: ecco il nome del giornalista Rai che commentò per la radio Catania-Inter del 4 giugno 1961 e non era Sandro Ciotti<a href="http://www.net-parade.it/#award;t=9;sito=pinofrisoli.blogspot.com" title="siti web"><img alt="siti web" border="0" src="http://tools.net-parade.it/images/09_award_blog_di_qualita.png" /></a> <br />
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La Newsletter Rai, curata da Valerio Iafrate, ha pubblicato nel numero del 9 giugno 2023 un nostro articolo dove parliamo della frase "Clamoroso al Cibali" che secondo la leggenda sarebbe stata pronunciata da Sandro Ciotti in un Catania-Inter 2-0 del 4 giugno 1961. In realtà non andò così, non c'era stata nessuna radiocronaca di questa partita e Sandro Ciotti non era presente all'incontro, seguito per la Rai da Mario Vannini che la commentò in serata alla radio in "Domenica sport". Eccovi tutta la storia con i link della Newsletter Rai del 9 giugno 2023.<br><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-556e1b11-e04c-4377-800e-2f66c1d44698.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 9 giugno 2023</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-96a1234f-0b8d-4d51-b484-006ea2b47d22-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Clamoroso al Cibali</strong></a><br><br>
“Clamoroso al Cibali” è una delle frasi più utilizzate nella storia del calcio come simbolo di un risultato sorprendente. Ancora oggi c’è chi continua a sostenere che questa locuzione sia stata pronunciata da Sandro Ciotti in un Catania-Inter del 4 giugno 1961, finita 2-0 per i siciliani, risultato che permise alla Juventus di vincere il suo 12° Scudetto. In realtà non è andata così anche perché “Tutto il calcio minuto per minuto” non era previsto nelle ultime quattro giornate di campionato, per garantire la regolarità del torneo, e veniva trasmessa solo la radiocronaca di una partita tra due formazioni che non avevano più nella da chiedere, in termini di classifica, al campionato.<br><br>
La formazione torinese arrivava infatti all’ultimo turno di campionato con due punti di vantaggio sui nerazzurri e aveva appena ottenuto la sentenza favorevole della Caf in merito al ricorso presentato dall’Inter che aveva disposto di ripetere la partita del 16 aprile giocata al Comunale di Torino. Alla Juventus sarebbe bastato dunque un pareggio per conquistare il suo 12° Scudetto. L’Inter, che affrontava al Cibali un Catania che aveva disputato un eccellente campionato, venne però sconfitta a sorpresa 2-0 dai padroni di casa. Quello di Catania poteva dunque essere considerato il secondo campo della giornata per importanza ma, come dicevamo, nelle ultime quattro giornate di campionato era in programma solo la radiocronaca del secondo tempo di una partita e solo dopo la sua conclusione venivano dati i risultati degli altri campi. La famosa frase “Clamoroso al Cibali” non può per questo essere stata pronunciata in una radiocronaca che non c’è ma stata e inoltre Sandro Ciotti non era ancora uno dei radiocronisti di punta della Rai. Ci siamo però chiesti chi poteva essere presente per la Rai al Cibali e grazie alle registrazioni dell’epoca possiamo svelare il suo nome, che è quello di Mario Vannini, cronista della sede siciliana della Rai. Abbiamo infatti controllato sul Radiocorriere numero 23 del 1961 il palinsesto sportivo della radio che il 4 giugno prevedeva queste trasmissioni:<br><br>
<b>Programma Nazionale</b><br>
13:00 XLIV Giro d’Italia. Notizie sulla tappa Firenze-Modena<br>
14:00 XLIV Giro d’Italia. Passaggio dell’Abetone. Radiocronaca di Nando Martellini e Sergio Zavoli<br>
<b>Secondo Programma</b><br>
16:00 XLIV Giro d’Italia. Fase finale e arrivo della tappa del Giro d’Italia Firenze-Modena. Radiocronaca di Nando Martellini, Sergio Zavoli e Paolo Valenti<br>
<b>Programma Nazionale</b><br>
17:00 Radiocronaca del secondo tempo di una partita di Serie A<br>
<b>Secondo Programma</b><br>
17:00 Musica e sport. Nel corso del programma: Ippica, dall’Ippodromo di San Siro in Milano, “Gran Premio d’Italia”, radiocronaca di Alberto Giubilo<br>
<b>Programma Nazionale</b><br>
19:30 La giornata sportiva, un programma di risultati, cronache, commenti e interviste a cura di Eugenio Danese e Guglielmo Moretti<br>
19:50 XLIV Giro d’Italia. Servizio speciale di Paolo Valenti<br>
<b>Secondo Programma</b><br>
22:40 Domenica sport. Echi e commenti della giornata sportiva a cura di Nando Martellini, Sergio Zavoli e Piero Pasini<br>
<b>Programma Nazionale</b><br>
23:15 Questo campionato di calcio, commento di Eugenio Danese<br><br>
Di questi programmi solo “Domenica sport”, che abbiamo ascoltato per intero, risulta conservato. La puntata del 4 giugno 1961, condotta da Piero Pasini, si è occupata prima del Giro d’Italia, con un servizio di Severo Boschi dal traguardo di Modena, poi di calcio con i commenti sulle partite della 34esima giornata di Serie A che si aprono con Juventus-Bari, commentata da Paolo Bertoldi seguita da Catania-Inter che Piero Pasini introduce così: “Emozionante e sconvolgente finale del campionato di calcio. Il Catania, leale e combattivo come sempre, ha dominato un’Inter che era stata distrutta psicologicamente dal verdetto della Caf. Il servizio di Mario Vannini”. Il giornalista apre così: “2-0 ma poteva essere anche 3 o 4 a 0 e nessuno dei presenti al Cibali si sarebbe meravigliato”. Mario Vannini intervista anche il giocatore Amilcare Ferretti e l’allenatore del Catania Carmelo Di Bella. La frase “Clamoroso al Cibali” non viene mai usata in tutto il servizio. Piero Pasini riprende quindi la linea per lanciare il commento di Eveno Visioli su Milan-Lanerossi Vicenza 0-0, quindi ecco Gino Palumbo per Padova-Napoli 1-1, Mario Giacomini, con interviste, per Udinese-Atalanta 2-1, Ennio Viero per Lazio-Lecco 0-1 e, per la Serie B commento e interviste di Angelo Campanella per Foggia-Palermo 2-3. In chiusura ecco il tennis con Rino Bertolotti che “ci telefona questo servizio” per Belgio-Italia di Coppa Davis.<br><br>
Come abbiamo visto Sandro Ciotti non c’è, non era ancora un affermato radiocronista sportivo.<br><br>
In una trasmissione di Rai 3 del 2011 “Figu. Album di persone notevoli” si sente Sandro Ciotti dire: “Attenzione! Clamoroso al Cibali! Catania in gol con Milan. Catania uno, Inter zero, a voi la linea”, riferendosi però non alla partita del 1961, quella sempre citata, ma ad una della stagione 1962/63, precisamente del 30 settembre 1962, in cui segnò per i siciliani Luigi Milan. Una registrazione che però non sembra nemmeno autentica anche perché negli archivi Rai non risulta conservata la puntata di “Tutto il calcio minuto per minuto” di quel giorno. È giusto ricordare che negli anni scorsi già Roberto Pelucchi nel suo libro Le voci della domenica - Storia romantica di 90 anni di sport alla radio (prefazione di Massimo De Luca) aveva smontato questa leggenda. “Oggi, non c’è prova che quelle tre parole, entrate nell’immaginario collettivo e nel lessico sportivo per indicare un risultato fuori dalla logica, le abbia effettivamente pronunciate Ciotti. E che le abbia pronunciate il 4 giugno 1961 in occasione di Catania-Inter 2-0, come è stato raccontato”, aveva affermato in una intervista al sito Ilfattoquotidiano.it.<br><br>
Volevamo però scoprire anche chi era presente per la Rai a quella partita e cosa poteva avere detto. Come abbiamo ascoltato nella trasmissione di commento serale “Domenica sport” Mario Vannini non pronuncia mai quel “Clamoroso al Cibali”. Mario Vannini, giornalista di origine toscana come si può notare dal suo accento, ma per tanti anni in forza alla sede siciliana della Rai, è stato anche occasionalmente uno dei volti di “90° minuto”, come nella puntata del 4 gennaio 1981 per Palermo-Sampdoria, e autore nei primi anni ’80 di alcuni servizi per “La Domenica Sportiva” e per “Domenica sprint”.<br><br>
<b>BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE</b><br>
<a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/11/19/clamoroso-al-cibali-la-frase-cult-di-sandro-ciotti-non-e-mai-stata-pronunciata-ne-dal-radiocronista-rai-ne-da-altri/5570829/<br><br>
" target="_blank"><strong>https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/11/19/clamoroso-al-cibali-la-frase-cult-di-sandro-ciotti-non-e-mai-stata-pronunciata-ne-dal-radiocronista-rai-ne-da-altri/5570829/<br><br>
</strong></a><br><br>
Già pubblicati sulla Newsletter Rai nel 2023<br><br>
Tutto il calcio story (1), 20 gennaio 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-b8ff9e10-963c-4464-bd92-c67eb840e77c-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 20 gennaio 2023</strong></a><br><br>
Tutto il calcio story (2), 27 gennaio 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-e5724d92-08f5-440d-8c79-b58be2c2de0a-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 27 gennaio 2023</strong></a><br><br>
La Rai a colori, 3 febbraio 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-c5389c3c-5778-4eaf-a43d-7b060bc35466-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 3 febbraio 2023</strong></a><br><br>
Il mito "Rischiatutto", 10 febbraio 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-a19dab75-d0e9-437d-bc32-fbbf58165c15.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 10 febbraio 2023, prima pagina</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-cc7a7f9a-fb41-425c-9835-4b31abe91787-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 10 febbraio 2023</strong></a><br><br>
Il mondo di Sara, 17 febbraio 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-7b42a525-659b-4a2f-8602-6867f75512dd.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 17 febbraio 2023, prima pagina</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-320a7274-7ee0-4145-b553-d7aed4db68fc-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 17 febbraio 2023</strong></a><br><br>
Un compleanno al rallentatore, 3 marzo 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-97173828-725f-4beb-93f3-3c018d998467.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 3 marzo 2023, prima pagina</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-fbdfad04-056d-4099-900b-a19ac1583abf-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 3 marzo 2023</strong></a><br><br>
Il "nonno" del Var, 10 marzo 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-60fe40f8-1113-4897-8011-0679995361a0.html?fbclid=IwAR1GFCDwgfSb3b3VDsSC8k_vgY6FgTZSjUmE9MTn3dgIq3Nm87HJRI1zSfo" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 10 marzo 2023, prima pagina</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-579cbc9d-0228-4450-9e58-cd5bc8c59003-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 10 marzo 2023</strong></a><br><br>
"Tutto il calcio" in Tv, 17 marzo 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-00f467da-592b-4597-b766-b8d39c567432.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 17 marzo 2023</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-b2d9a430-d77e-4319-9184-378ff4392521-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>"Tutto il calcio" in Tv</strong></a><br><br>
C'era una volta "Sport 7", 24 marzo 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-604ffca8-b070-4a5a-99fa-159c8422fa4f.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 24 marzo 2023</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-50417434-a27d-4cac-93a6-22a2d20cf162-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>C'era una volta "Sport 7"</strong></a><br><br>
Gianni per sempre, 31 marzo 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-f20c9a0c-c23c-4238-b919-faa678dcf94e.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 31 marzo 2023</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-7e9888d0-e59c-4bf8-8c66-528d2fc92a97-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Gianni per sempre</strong></a><br><br>
Portieri goleador, 14 aprile 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-402b7024-aa3e-409a-ba39-5bc72f1a4fba.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 14 aprile 2023</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-27abf222-4c25-4c2d-971c-ddfe3e1ad9fb-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Portieri goleador</strong></a><br><br>
C'era una volta la Coppa Uefa, 21 aprile 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-8465bc01-c4b6-44e8-b39b-1642abb6543d.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 21 aprile 2023</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-a471caec-8b34-4772-ab5c-1d22cd53db9c-item.html?renderFullPage&fbclid=IwAR3Ku-3BXujOCIq3CaXlC1vJicIBpFlxOXDqGw49QLey5DmXmVB1aVYoGYU" target="_blank"><strong>C'era una volta la Coppa Uefa</strong></a><br><br>
L'Inter oscurata, 12 maggio 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-e7f076bf-6a9e-4377-beef-7ccbb6946fed.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 12 maggio 2023</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-3501e1b2-829d-4198-b99d-b09bae0ee632-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>L'Inter oscurata</strong></a><br><br>
Pubblicati sulla Newsletter Rai nel 2022<br><br>
I segreti di un archivista, 6 maggio 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-e23b21c4-c0d1-4cbe-a2c4-454cf434ae3f.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 6 maggio 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-c70eb4cb-5b51-4787-9968-e7ccc6180b2c-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>I segreti di un archivista, da Newsletter Rai del 6 maggio 2022</strong></a><br><br>
Storia del cartone animato "Il Conte di Montecristo", 8 luglio 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-3973722f-384d-4a13-88c8-bfa5cb4bf60e.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai dell'8 luglio 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-84d5d817-babd-4fa4-87d7-a3c34db11f0c-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Il tesoro del Conte, da Newsletter Rai dell'8 luglio 2022</strong></a><br><br>
Storia del cartone animato "Il giro del mondo in 80 giorni", 22 luglio 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-499e0a01-80c2-4a10-ba96-8991013f3175.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 22 luglio 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-e8a02b78-5d36-44e9-b070-703f0a0de9ef-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Il viaggio di Fogg</strong></a><br><br>
Storia della Tv a colori in Italia, prima puntata, 17 settembre 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-05e942a2-f3d8-4411-84f3-90b28460c65f.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 17 settembre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-8febaf59-6b67-4f1d-af77-437c1c471394-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai</strong></a><br><br>
Storia della Tv a colori in Italia, seconda puntata, 24 settembre 2022
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-1578fbf9-c5e9-4fe9-946a-9891cd286b79.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 24 settembre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-424542d3-6f0d-4a38-9ace-633f49f89295-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai (2)</strong></a><br><br>
Storia della Tv a colori in Italia, terza puntata, 1 ottobre 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-db6f5c37-bf97-4799-9990-659b234228cc.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai dell'1 ottobre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-0fff7ca4-9f6f-403a-9e79-6dcdb4f1b6f9-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai (3)</strong></a><br><br>
Storia della Tv a colori in Italia, quarta puntata, 8 ottobre 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-b9de78e9-6a90-40e7-9148-a3ff8f2ef09b.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai dell'8 ottobre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-cbbf7322-c071-4390-bb37-56edf40ddd81-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai (4)</strong></a><br><br>
Storia della Tv a colori in Italia, 15 ottobre 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-391574b2-f85f-4003-bfdd-edde457af164.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 15 ottobre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-161b35b2-286d-4a31-814e-3b4ef1ccc984-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai (5)</strong></a><br><br>
Vi ricordiamo inoltre il libro "Al limite del ricordare", un'antologia degli articoli scritti da Nando Martellini su alcuni giornali dal 1959 al 1997 curata da Cesare Borrometi e Pino Frisoli con la prefazione di Massimo De Luca pubblicata da Oligo. Potete ordinarlo a questo link<br>
<a href="https://www.amazon.it/limite-del-ricordare-Nando-Martellini/dp/8885723799" target="_blank"><strong>https://www.amazon.it/limite-del-ricordare-Nando-Martellini/dp/8885723799</strong></a>Pino Frisolihttp://www.blogger.com/profile/10103643681734309031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4287821558892993954.post-81472703505080788842023-05-23T02:42:00.005+02:002023-06-10T04:28:34.958+02:00Inter-Real Madrid del 22 aprile 1981 e la diretta negata, dalla Newsletter Rai del 12 maggio 2023<a href="http://www.net-parade.it/#award;t=9;sito=pinofrisoli.blogspot.com" title="siti web"><img alt="siti web" border="0" src="http://tools.net-parade.it/images/09_award_blog_di_qualita.png" /></a> <br />
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<a href="https://twitter.com/PinoFrisoli" class="twitter-follow-button" data-show-count="false" data-lang="it">Segui @PinoFrisoli</a><br />
<script>!function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0],p=/^http:/.test(d.location)?'http':'https';if(!d.getElementById(id)){js=d.createElement(s);js.id=id;js.src=p+'://platform.twitter.com/widgets.js';fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}}(document, 'script', 'twitter-wjs');</script><br />
La Newsletter Rai, curata da Valerio Iafrate, ha pubblicato nel numero del 12 maggio 2023 un nostro articolo dove ricordiamo un Inter-Real Madrid del 22 aprile 1981, semifinale di ritorno di Coppa dei Campioni, che la Rai mandò in diretta sulla Rete Uno con l'esclusione della regione Lombardia per decisione del presidente dell'Inter Ivanoe Fraizzoli anche se lo stadio di San Siro era esaurito per cui l'incasso era garantito. Per gli appassionati lombardi la consolazione della diretta dell'altra semifinale di Coppa dei Campioni, Bayern Monaco-Liverpool, in programma su Telemontecarlo alle 19.55, mentre Svizzera e Capodistria proposero alle 22.15 una sintesi del mercoledì internazionale. Per vedere la partita di Milano si dovette invece aspettare il giovedì sera alle 19.30 su Telenova. Eccovi tutta la storia con i link della Newsletter Rai del 12 maggio 2023.<br><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-e7f076bf-6a9e-4377-beef-7ccbb6946fed.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 12 maggio 2023</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-3501e1b2-829d-4198-b99d-b09bae0ee632-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>L'Inter oscurata</strong></a><br><br>
Oggi i diritti televisivi sono determinanti per il mondo del calcio. Fino ai primi anni ’90, prima dell’arrivo delle pay tv, non è stato così, con le società di calcio che temevano che la Tv potesse togliere pubblico dagli stadi. vPer questo, le uniche occasioni per vedere delle dirette di calcio in televisione erano doute alle partite di coppa, a quelle della Nazionale o a qualche recupero di campionato. Se però si giocava nella città di residenza, quasi sempre arrivava immancabile l’esclusione dalla trasmissione della zona della partita, o addirittura dell’intera regione*. A Milano si poteva aggirare l’ostacolo se l’antenna condominiale era orientata verso il ripetitore piacentino di Monte Penice o, per quanti fossero dotati di un secondo televisore, spostando l’antenna direzionale, ma non tutti potevano permettersi questa mossa. Bisognava dunque sperare nel tutto esaurito che avrebbe permesso di evitare l’esclusione. Qualche volta però non è andata così.<br><br>
Mercoledì 22 aprile 1981 l’Inter affronta a San Siro il Real Madrid nel ritorno della semifinale di Coppa dei Campioni. La squadra di Bersellini deve rimontare lo 0-2 del Santiago Bernabeu e l’attesa è grandissima. Già da qualche giorno è annunciato il tutto esaurito per un incasso di oltre 800 milioni di lire e ci vorrebbe un altro stadio per accontentare la richiesta di biglietti. La diretta televisiva di Inter-Real Madrid è in programma alle 20:45 sulla Rete Uno della Rai. Le immagini della partita potranno essere seguite in diretta anche in Corea del Sud, Messico, Venezuela, Stati Uniti, Austria, Olanda oltre a tutte le regioni italiane meno una: la Lombardia. Fino all’ultimo si spera in un ripensamento del presidente dell’Inter, Ivanoe Fraizzoli, che però è irremovibile: niente diretta per rispetto del pubblico pagante. La decisione di Fraizzoli è accolta con un coro di proteste e alle redazioni dei giornali arrivano le telefonate degli appassionati che protestano per la mancata diretta nonostante l’esaurito di San Siro fosse stato annunciato da una settimana. La conferma arriva anche dalla Rai: “La società nerazzurra ha voluto mantenere fede alla parola data al suo pubblico al momento della messa in vendita dei biglietti”.<br><br>
Agli appassionati lombardi non resta che consolarsi con la diretta dell’altra semifinale di Coppa dei Campioni, Bayern Monaco-Liverpool, in programma su Telemontecarlo alle 19.55, mentre Svizzera e Capodistria propongono alle 22.15 una sintesi del mercoledì internazionale. Per vedere la partita di Milano bisogna invece aspettare il giovedì sera alle 19.30 su Telenova. I tifosi esclusi dalla diretta Tv non possono nemmeno consolarsi con il risultato dell’incontro: l’1-0 finale non basta all’Inter che viene dunque eliminata. Per evitare il ripetersi di un simile episodio, il Corriere della Sera lancia un’idea: “Noi proponiamo che d’ora in poi, allorché una società di calcio si prepara ad ospitare una partita di interesse vasto, e quindi televisivo, si comporti così: al momento in cui mette in vendita i biglietti per lo stadio ponga una riserva pubblica e ufficiale sul proprio “sì” o il proprio “no” alla telecronaca, in dipendenza dell’esito della prevendita dei biglietti: la riserva sarà sciolta 48 ore prima dell’incontro affinché esistano i tempi stretti ma necessari per informare il pubblico della decisione. Il pubblico si regolerà di conseguenza. In tal modo si eviteranno forse i malintesi e soprattutto i paradossi che hanno preceduto Inter-Real Madrid: per salvare giustamente i diritti di 78 mila spettatori paganti si è scontentata, con un “esaurito” di S. Siro assicurato da dieci giorni, una regione che ha 9 milioni di abitanti”.<br><br>
La situazione si ripete qualche mese dopo, il 4 novembre 1981. Alle 13 si gioca Dinamo-Bucarest-Inter, ritorno del secondo turno di Coppa Uefa. Finisce 3-2 per i rumeni dopo i supplementari con la diretta sulla Rete Due, ma viene esclusa la zona di Milano perché alle 14.30 si gioca a San Siro Milan-Haladas, 3-0, per la Mitropa Cup.<br><br>
Riguardo alla Nazionale, l'ultima volta che è stata esclusa una città dalla diretta è stato il 13 novembre 1982 in occasione di Italia-Cecoslovacchia, partita di qualificazione agli Europei di Francia, finita 2-2, giocata a Milano. Ci furono molte polemiche e da allora si decise che a tutti doveva essere data la possibilità di vedere la Nazionale in diretta Tv. Per l'Italia poteva capitare anche che venisse escluso solo il primo tempo, come il 15 marzo 1980 quando a Milano si giocò l'amichevole Italia-Uruguay, finita 1-0 per gli Azzurri.<br><br>
L'ultima esclusione in assoluto di una città dalla visione televisiva di una partita è stata, ancora una volta Milano, in occasione di un Inter-Sampdoria valido per il ritorno dei quarti di finale di Coppa Italia, finita 1-1 e giocata il 27 gennaio 1994.<br><br>
Da allora nessuna città è stata più esclusa dalla trasmissione di una partita di calcio. Questa clausola è stata però ripresa con l'introduzione della pay-per-view per il campionato. Nel primo anno, nella stagione 1996/97, ai tifosi residenti nella città della squadra per la quale intendevano abbonarsi alla pay-per-view era infatti possibile farlo solo se fosse stato venduto almeno l'80 per cento degli abbonamenti allo stadio o se, per la singola partita, ci fosse stato il tutto esaurito. Regole che sono poi state subito cancellate. Da allora la Tv, anzi la pay-tv, ha preso il sopravvento decidendo, almeno per la Serie A, calendari e orari di inizio delle partite.<br><br>
* Ecco un esempio di mercoledì di coppa con un’italiana in casa e una in trasferta: il 21 marzo 1973 si gioca a Budapest l’incontro Ujpest-Juventus valido per il ritorno dei quarti di finale di Coppa dei Campioni. La partita inizia alle 17.30 ma per vederla in tv gli sportivi devono aspettare le 19 del giorno successivo. Alla telecronaca diretta si è infatti opposto il Milan, che alle 21.15, dunque due ore dopo la fine della sfida della Juventus, affronta a San Siro lo Spartak Mosca per il ritorno dei quarti di Coppa delle Coppe. I dirigenti rossoneri ritengono infatti che dopo aver visto la partita in TV parte dei suoi tifosi avrebbe disertato in serata San Siro. Cfr. «Corriere della Sera», martedì 20 marzo 1973.<br><br>
<b>BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE</b><br>
«Corriere della Sera», Non resta che andare in Corea, mercoledì 22 aprile 1981<br>
«Corriere della Sera», Coro di proteste a Milano per la mancata «diretta» Tv, giovedì 23 aprile 1981<br>
«Corriere della Sera», A proposito del calcio e della Tv, venerdì 24 aprile 1981<br>
Inter-Real Madrid e la diretta negata, <a href="http://pinofrisoli.blogspot.com/2008/07/inter-real-madrid-no-alla-diretta-per.html" target="_blank"><strong>http://pinofrisoli.blogspot.com/2008/07/inter-real-madrid-no-alla-diretta-per.html</strong></a><br>
De Luca Massimo, Frisoli Pino, Sport in Tv, Rai Eri, Roma 2010<br><br>
Già pubblicati sulla Newsletter Rai nel 2023<br><br>
Tutto il calcio story (1), 20 gennaio 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-b8ff9e10-963c-4464-bd92-c67eb840e77c-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 20 gennaio 2023</strong></a><br><br>
Tutto il calcio story (2), 27 gennaio 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-e5724d92-08f5-440d-8c79-b58be2c2de0a-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 27 gennaio 2023</strong></a><br><br>
La Rai a colori, 3 febbraio 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-c5389c3c-5778-4eaf-a43d-7b060bc35466-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 3 febbraio 2023</strong></a><br><br>
Il mito "Rischiatutto", 10 febbraio 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-a19dab75-d0e9-437d-bc32-fbbf58165c15.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 10 febbraio 2023, prima pagina</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-cc7a7f9a-fb41-425c-9835-4b31abe91787-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 10 febbraio 2023</strong></a><br><br>
Il mondo di Sara, 17 febbraio 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-7b42a525-659b-4a2f-8602-6867f75512dd.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 17 febbraio 2023, prima pagina</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-320a7274-7ee0-4145-b553-d7aed4db68fc-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 17 febbraio 2023</strong></a><br><br>
Un compleanno al rallentatore, 3 marzo 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-97173828-725f-4beb-93f3-3c018d998467.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 3 marzo 2023, prima pagina</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-fbdfad04-056d-4099-900b-a19ac1583abf-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 3 marzo 2023</strong></a><br><br>
Il "nonno" del Var, 10 marzo 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-60fe40f8-1113-4897-8011-0679995361a0.html?fbclid=IwAR1GFCDwgfSb3b3VDsSC8k_vgY6FgTZSjUmE9MTn3dgIq3Nm87HJRI1zSfo" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 10 marzo 2023, prima pagina</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-579cbc9d-0228-4450-9e58-cd5bc8c59003-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 10 marzo 2023</strong></a><br><br>
"Tutto il calcio" in Tv, 17 marzo 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-00f467da-592b-4597-b766-b8d39c567432.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 17 marzo 2023</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-b2d9a430-d77e-4319-9184-378ff4392521-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>"Tutto il calcio" in Tv</strong></a><br><br>
C'era una volta "Sport 7", 24 marzo 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-604ffca8-b070-4a5a-99fa-159c8422fa4f.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 24 marzo 2023</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-50417434-a27d-4cac-93a6-22a2d20cf162-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>C'era una volta "Sport 7"</strong></a><br><br>
Gianni per sempre, 31 marzo 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-f20c9a0c-c23c-4238-b919-faa678dcf94e.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 31 marzo 2023</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-7e9888d0-e59c-4bf8-8c66-528d2fc92a97-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Gianni per sempre</strong></a><br><br>
Portieri goleador, 14 aprile 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-402b7024-aa3e-409a-ba39-5bc72f1a4fba.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 14 aprile 2023</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-27abf222-4c25-4c2d-971c-ddfe3e1ad9fb-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Portieri goleador</strong></a><br><br>
C'era una volta la Coppa Uefa, 21 aprile 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-8465bc01-c4b6-44e8-b39b-1642abb6543d.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 21 aprile 2023</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-a471caec-8b34-4772-ab5c-1d22cd53db9c-item.html?renderFullPage&fbclid=IwAR3Ku-3BXujOCIq3CaXlC1vJicIBpFlxOXDqGw49QLey5DmXmVB1aVYoGYU" target="_blank"><strong>C'era una volta la Coppa Uefa</strong></a><br><br>
Pubblicati sulla Newsletter Rai nel 2022<br><br>
I segreti di un archivista, 6 maggio 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-e23b21c4-c0d1-4cbe-a2c4-454cf434ae3f.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 6 maggio 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-c70eb4cb-5b51-4787-9968-e7ccc6180b2c-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>I segreti di un archivista, da Newsletter Rai del 6 maggio 2022</strong></a><br><br>
Storia del cartone animato "Il Conte di Montecristo", 8 luglio 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-3973722f-384d-4a13-88c8-bfa5cb4bf60e.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai dell'8 luglio 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-84d5d817-babd-4fa4-87d7-a3c34db11f0c-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Il tesoro del Conte, da Newsletter Rai dell'8 luglio 2022</strong></a><br><br>
Storia del cartone animato "Il giro del mondo in 80 giorni", 22 luglio 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-499e0a01-80c2-4a10-ba96-8991013f3175.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 22 luglio 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-e8a02b78-5d36-44e9-b070-703f0a0de9ef-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Il viaggio di Fogg</strong></a><br><br>
Storia della Tv a colori in Italia, prima puntata, 17 settembre 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-05e942a2-f3d8-4411-84f3-90b28460c65f.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 17 settembre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-8febaf59-6b67-4f1d-af77-437c1c471394-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai</strong></a><br><br>
Storia della Tv a colori in Italia, seconda puntata, 24 settembre 2022
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-1578fbf9-c5e9-4fe9-946a-9891cd286b79.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 24 settembre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-424542d3-6f0d-4a38-9ace-633f49f89295-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai (2)</strong></a><br><br>
Storia della Tv a colori in Italia, terza puntata, 1 ottobre 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-db6f5c37-bf97-4799-9990-659b234228cc.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai dell'1 ottobre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-0fff7ca4-9f6f-403a-9e79-6dcdb4f1b6f9-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai (3)</strong></a><br><br>
Storia della Tv a colori in Italia, quarta puntata, 8 ottobre 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-b9de78e9-6a90-40e7-9148-a3ff8f2ef09b.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai dell'8 ottobre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-cbbf7322-c071-4390-bb37-56edf40ddd81-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai (4)</strong></a><br><br>
Storia della Tv a colori in Italia, 15 ottobre 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-391574b2-f85f-4003-bfdd-edde457af164.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 15 ottobre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-161b35b2-286d-4a31-814e-3b4ef1ccc984-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai (5)</strong></a><br><br>
Vi ricordiamo inoltre il libro "Al limite del ricordare", un'antologia degli articoli scritti da Nando Martellini su alcuni giornali dal 1959 al 1997 curata da Cesare Borrometi e Pino Frisoli con la prefazione di Massimo De Luca pubblicata da Oligo. Potete ordinarlo a questo link<br>
<a href="https://www.amazon.it/limite-del-ricordare-Nando-Martellini/dp/8885723799" target="_blank"><strong>https://www.amazon.it/limite-del-ricordare-Nando-Martellini/dp/8885723799</strong></a>Pino Frisolihttp://www.blogger.com/profile/10103643681734309031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4287821558892993954.post-7460677256588434852023-04-26T01:30:00.011+02:002023-04-26T03:22:03.994+02:00Manchester City-Milan, Coppa Uefa del 6 dicembre 1978, prodotta e trasmessa dalla Rai in sintesi: dalla Newsletter Rai del 21 aprile 2023<a href="http://www.net-parade.it/#award;t=9;sito=pinofrisoli.blogspot.com" title="siti web"><img alt="siti web" border="0" src="http://tools.net-parade.it/images/09_award_blog_di_qualita.png" /></a> <br />
<br />
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La Newsletter Rai, curata da Valerio Iafrate, ha pubblicato nel numero del 21 aprile 2023 un nostro articolo dove ricordiamo un Manchester City-Milan del 6 dicembre 1978, ritorno degli ottavi di finale di Coppa Uefa, che la Rai avrebbe voluto trasmettere in diretta ma che non era coperto televisivamente dalla Tv inglese, per cui la Rai dovette accontentarsi di trasmettere la sintesi di Ajax-Honved in "Mercoledì sport". Manchester City-Milan venne invece trasmesso dalle 16.00 del pomeriggio del 7 dicembre 1978 sulla Rete Due con una sintesi ripresa dalla Rai in rvm nello stadio inglese. Oggi non sarebbe possibile per una Tv della squadra ospite riprendere una partita di coppe europee solo per il proprio paese visto che la gestione dei diritti televisivamente è interamente centralizzata e gestita tutta dall'Uefa, ente organizzatore delle coppe europee che fino alla nascita della Champions League per i diritti televisivi si occupava solo delle finali di Coppa dei Campioni e di Coppa delle Coppe giocate in campo neutro, mentre per tutti gli altri turni i diritti televisivi erano gestiti direttamente dalla società partecipanti. Eccovi tutta la storia con i link della Newsletter Rai del 21 aprile 2023<br><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-8465bc01-c4b6-44e8-b39b-1642abb6543d.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 21 aprile 2023</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-a471caec-8b34-4772-ab5c-1d22cd53db9c-item.html?renderFullPage&fbclid=IwAR3Ku-3BXujOCIq3CaXlC1vJicIBpFlxOXDqGw49QLey5DmXmVB1aVYoGYU" target="_blank"><strong>C'era una volta la Coppa Uefa</strong></a><br><br>
In passato la gestione dei diritti televisivi dello sport era molto più semplice se confrontata a quella di oggi e poteva anche capitare che un evento non avesse copertura televisiva da parte dell’emittente del paese ospitante nonostante l’interesse del paese ospite per la trasmissione in diretta.<br><br>
E’ quello che accadde il 6 dicembre 1978 in occasione di Manchester City-Milan, ritorno degli ottavi di finale di Coppa Uefa. La partita di andata, giocata alle 13.30 di giovedì 23 novembre 1978 dopo un primo rinvio causato dalla nebbia che avvolgeva San Siro la sera prima, si era conclusa sul 2-2 e al Milan era dunque necessaria un’impresa per superare il turno. La partita di ritorno si sarebbe giocata quindi mercoledì 6 dicembre alle 20.30 e non essendo impegnate altre squadre italiane la Rai avrebbe voluto trasmettere la partita in diretta. Purtroppo questo non accadde e non per responsabilità della Rai. I dirigenti del Servizio Pubblico, infatti, spiegarono che la diretta non sarebbe stata possibile a causa di uno sciopero dei tecnici della televisione inglese e una sintesi sarebbe stata proposta alle 16.00 di giovedì 7 dicembre 1978 sulla Rete Due. La conferma arriva da Nando Martellini in apertura della sintesi di Ajax-Honved proposta in “Mercoledì sport” al posto della diretta di Manchester City-Milan: “Naturalmente i telespettatori italiani avrebbero gradito, come noi, di vedere le immagini della gara di Manchester dove è impegnato, mentre vi trasmettiamo, il Milan. Malgrado tutti i tentativi della Rai però, la televisione inglese non è stata in grado di allestire la telecronaca diretta dell’avvenimento. La strada del Milan comunque si è fatta difficilissima perchè al termine del primo tempo il Manchester è in vantaggio per 3-0. Immagini di Manchester-Milan verranno trasmesse, con ogni probabilità, nel telegiornale sulla Rete 1 domani alle 13.30. In ogni caso, una ampia sintesi della partita verrà presentata sulla Rete 2 domani alle ore 16.00. Nel corso di questa telecronaca vi aggiorneremo sul risultato del Milan. Al termine, dopo il collegamento eurovisione, trasmetteremo le notizie dettagliate della partita che ha visto impegnato il Milan e i risultati delle altre gare di Coppa Uefa di questa sera”.<br><br>
E’ dunque Giampiero Galeazzi, alla fine della sintesi, a dare alcune notizie sulla partita del Milan, sconfitto 3-0, e i risultati delle altre partite di Coppa Uefa.<br><br>
Non resta dunque che aspettare il giorno seguente per vedere qualche fase di gioco di Manchester City-Milan e proprio come annunciato da Nando Martellini è il Tg1 delle 13.30 a proporre in anteprima le fasi più importanti del match, introdotte da Paolo Frajese che ricorda che queste immagini sono appena arrivate dall’Inghilterra, con il commento di Giampiero Galeazzi, mentre nel Tg2 Oretredici vengono proposte solo delle telefoto commentate da Carlo Picone.<br><br>
Quelle viste nel Tg1 delle 13.30 sono immagini girate in pellicola arrivate dal circuito dell’Eurovisione, mentre la sintesi che viene proposta dalla Rete 2 alle 16.00, conservata in due cassette bvu che abbiamo recuperato dopo avere chiesto di riversarle in Imx con la conseguente digitalizzazione, è stata registrata da tecnici della Rai con attrezzature portatili perché la Tv inglese non aveva installato le attrezzature necessarie per la ripresa televisiva dell’incontro. Giorgio Martino apre così la sua telecronaca: “Gentili telespettatori buon pomeriggio, queste immagini ci sono appena arrivate dall’Inghilterra portate dal collega Mauro Alunni e dall’operatore Paolo Lanzi e riprese ieri sera allo stadio di Manchester”. Quindi la Rai, in trasferta, ha permesso al pubblico italiano di assistere a un’ampia sintesi dell’incontro che non sarebbe stato possibile vedere vista l’assenza di una produzione televisiva locale. E’ però curioso notare come il gol del 3-0 del Manchester City sia probabilmente sfuggito all’operatore Rai e infatti nella sintesi l’immagine di questa rete è la stessa delle riprese in pellicola, peraltro nemmeno delle migliori visto che in pratica si vede il pallone mentre sta finendo in rete, e non quella videomagnetica della Rai. Queste immagini prodotte dalla Rai non verranno più proposte; nel Tg1 delle 20.00, infatti, commentate dallo speaker Roberto Di Palma, e in Eurogol, commentate da Giorgio Martino, le immagini di Manchester City-Milan sono quelle in pellicola ricevute dal circuito dell’Eurovisione.<br><br>
Ai link di seguito tutti i contributi video citati nel testo:<br><br>
La cronaca di Manchester City-Milan raccontata da Giampiero Galeazzi in Mercoledì sport del 6 dicembre 1978<br>
<a href="https://we.tl/t-KrRXvTf4yG" target="_blank"><strong>https://we.tl/t-KrRXvTf4yG</strong></a><br><br>
La pagina sportiva del Tg2 Oretredici del 7 dicembre 1978 con telefoto di Manchester City-Milan<br>
<a href="https://we.tl/t-TceCT01lLV" target="_blank"><strong>https://we.tl/t-TceCT01lLV</strong></a><br><br>
Il servizio di Giampiero Galeazzi su Manchester City-Milan nel Tg1 delle 13.30 del 7 dicembre 1978<br>
<a href="https://we.tl/t-RpSNqWK9PA" target="_blank"><strong>https://we.tl/t-RpSNqWK9PA</strong></a><br><br>
La prima parte della sintesi di Manchester City-Milan con la telecronaca di Giorgio Martino trasmessa alle 16.00 del 7 dicembre 1978<br>
<a href="https://we.tl/t-BJdlOPJQYG" target="_blank"><strong>https://we.tl/t-BJdlOPJQYG</strong></a><br><br>
Il finale della sintesi di Manchester City-Milan con la telecronaca di Giorgio Martino trasmessa alle 16.00 del 7 dicembre 1978<br>
<a href="https://we.tl/t-tW1sn1SMIl" target="_blank"><strong>https://we.tl/t-tW1sn1SMIl</strong></a><br><br>
Il servizio di Manchester City-Milan trasmesso nel Tg1 delle 20.00 del 7 dicembre 1978 commentato dallo speaker Roberto Di Palma<br>
<a href="https://we.tl/t-JBo2i5nDCi" target="_blank"><strong>https://we.tl/t-JBo2i5nDCi</strong></a><br><br>
Giorgio Martino commenta Manchester City-Milan in Eurogol del 7 dicembre 1978<br>
<a href="https://we.tl/t-jitZ3fBSLW" target="_blank"><strong>https://we.tl/t-jitZ3fBSLW</strong></a><br><br>
Già pubblicati sulla Newsletter Rai nel 2023<br><br>
Tutto il calcio story (1), 20 gennaio 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-b8ff9e10-963c-4464-bd92-c67eb840e77c-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 20 gennaio 2023</strong></a><br><br>
Tutto il calcio story (2), 27 gennaio 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-e5724d92-08f5-440d-8c79-b58be2c2de0a-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 27 gennaio 2023</strong></a><br><br>
La Rai a colori, 3 febbraio 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-c5389c3c-5778-4eaf-a43d-7b060bc35466-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 3 febbraio 2023</strong></a><br><br>
Il mito "Rischiatutto", 10 febbraio 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-a19dab75-d0e9-437d-bc32-fbbf58165c15.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 10 febbraio 2023, prima pagina</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-cc7a7f9a-fb41-425c-9835-4b31abe91787-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 10 febbraio 2023</strong></a><br><br>
Il mondo di Sara, 17 febbraio 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-7b42a525-659b-4a2f-8602-6867f75512dd.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 17 febbraio 2023, prima pagina</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-320a7274-7ee0-4145-b553-d7aed4db68fc-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 17 febbraio 2023</strong></a><br><br>
Un compleanno al rallentatore, 3 marzo 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-97173828-725f-4beb-93f3-3c018d998467.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 3 marzo 2023, prima pagina</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-fbdfad04-056d-4099-900b-a19ac1583abf-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 3 marzo 2023</strong></a><br><br>
Il "nonno" del Var, 10 marzo 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-60fe40f8-1113-4897-8011-0679995361a0.html?fbclid=IwAR1GFCDwgfSb3b3VDsSC8k_vgY6FgTZSjUmE9MTn3dgIq3Nm87HJRI1zSfo" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 10 marzo 2023, prima pagina</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-579cbc9d-0228-4450-9e58-cd5bc8c59003-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 10 marzo 2023</strong></a><br><br>
"Tutto il calcio" in Tv, 17 marzo 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-00f467da-592b-4597-b766-b8d39c567432.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 17 marzo 2023</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-b2d9a430-d77e-4319-9184-378ff4392521-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>"Tutto il calcio" in Tv</strong></a><br><br>
C'era una volta "Sport 7", 24 marzo 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-604ffca8-b070-4a5a-99fa-159c8422fa4f.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 24 marzo 2023</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-50417434-a27d-4cac-93a6-22a2d20cf162-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>C'era una volta "Sport 7"</strong></a><br><br>
Gianni per sempre, 31 marzo 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-f20c9a0c-c23c-4238-b919-faa678dcf94e.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 31 marzo 2023</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-7e9888d0-e59c-4bf8-8c66-528d2fc92a97-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Gianni per sempre</strong></a><br><br>
Portieri goleador, 14 aprile 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-402b7024-aa3e-409a-ba39-5bc72f1a4fba.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 14 aprile 2023</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-27abf222-4c25-4c2d-971c-ddfe3e1ad9fb-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Portieri goleador</strong></a><br><br>
Pubblicati sulla Newsletter Rai nel 2022<br><br>
I segreti di un archivista, 6 maggio 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-e23b21c4-c0d1-4cbe-a2c4-454cf434ae3f.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 6 maggio 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-c70eb4cb-5b51-4787-9968-e7ccc6180b2c-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>I segreti di un archivista, da Newsletter Rai del 6 maggio 2022</strong></a><br><br>
Storia del cartone animato "Il Conte di Montecristo", 8 luglio 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-3973722f-384d-4a13-88c8-bfa5cb4bf60e.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai dell'8 luglio 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-84d5d817-babd-4fa4-87d7-a3c34db11f0c-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Il tesoro del Conte, da Newsletter Rai dell'8 luglio 2022</strong></a><br><br>
Storia del cartone animato "Il giro del mondo in 80 giorni", 22 luglio 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-499e0a01-80c2-4a10-ba96-8991013f3175.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 22 luglio 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-e8a02b78-5d36-44e9-b070-703f0a0de9ef-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Il viaggio di Fogg</strong></a><br><br>
Storia della Tv a colori in Italia, prima puntata, 17 settembre 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-05e942a2-f3d8-4411-84f3-90b28460c65f.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 17 settembre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-8febaf59-6b67-4f1d-af77-437c1c471394-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai</strong></a><br><br>
Storia della Tv a colori in Italia, seconda puntata, 24 settembre 2022
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-1578fbf9-c5e9-4fe9-946a-9891cd286b79.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 24 settembre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-424542d3-6f0d-4a38-9ace-633f49f89295-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai (2)</strong></a><br><br>
Storia della Tv a colori in Italia, terza puntata, 1 ottobre 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-db6f5c37-bf97-4799-9990-659b234228cc.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai dell'1 ottobre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-0fff7ca4-9f6f-403a-9e79-6dcdb4f1b6f9-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai (3)</strong></a><br><br>
Storia della Tv a colori in Italia, quarta puntata, 8 ottobre 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-b9de78e9-6a90-40e7-9148-a3ff8f2ef09b.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai dell'8 ottobre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-cbbf7322-c071-4390-bb37-56edf40ddd81-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai (4)</strong></a><br><br>
Storia della Tv a colori in Italia, 15 ottobre 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-391574b2-f85f-4003-bfdd-edde457af164.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 15 ottobre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-161b35b2-286d-4a31-814e-3b4ef1ccc984-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai (5)</strong></a><br><br>
Vi ricordiamo inoltre il libro "Al limite del ricordare", un'antologia degli articoli scritti da Nando Martellini su alcuni giornali dal 1959 al 1997 curata da Cesare Borrometi e Pino Frisoli con la prefazione di Massimo De Luca pubblicata da Oligo. Potete ordinarlo a questo link<br>
<a href="https://www.amazon.it/limite-del-ricordare-Nando-Martellini/dp/8885723799" target="_blank"><strong>https://www.amazon.it/limite-del-ricordare-Nando-Martellini/dp/8885723799</strong></a>Pino Frisolihttp://www.blogger.com/profile/10103643681734309031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4287821558892993954.post-53266670516317011282023-04-15T17:40:00.004+02:002023-08-28T23:20:42.837+02:00Tomaszewski portiere quasi goleador in "Golflash" del 14 ottobre 1979: da Newsletter Rai del 14 aprile 2023<a href="http://www.net-parade.it/#award;t=9;sito=pinofrisoli.blogspot.com" title="siti web"><img alt="siti web" border="0" src="http://tools.net-parade.it/images/09_award_blog_di_qualita.png" /></a> <br />
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<a href="https://twitter.com/PinoFrisoli" class="twitter-follow-button" data-show-count="false" data-lang="it">Segui @PinoFrisoli</a><br />
<script>!function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0],p=/^http:/.test(d.location)?'http':'https';if(!d.getElementById(id)){js=d.createElement(s);js.id=id;js.src=p+'://platform.twitter.com/widgets.js';fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}}(document, 'script', 'twitter-wjs');</script><br />
La Newsletter Rai, curata da Valerio Iafrate, ha pubblicato nel numero del 14 aprile 2023 un nostro articolo dove ricordiamo un episodio che avevamo visto da bambini in televisione e che riguardava Jan Tomaszewski, mitico portiere della Polonia nei Mondiali del 1974 e 1978. Avevamo infatti visto l'estremo difensore polacco, che all'epoca giocava nel Beerschot, spingersi in avanti per segnare un gol nella partita contro l'Rwdm Molenbeek finita 1-1 per la 9a giornata del campionato belga, ma non avevamo trovato nessuna notizia in rete sull'episodio. Grazie al collega di Rai Sport Ido Dembinski, che ha recuperato una pagina di un sito polacco dove si raccontava questo episodio, siamo risaliti alla data della partita e dopo un po' di ricerche abbiamo trovato la trasmissione che avevamo visto quel giorno, domenica 14 ottobre 1979, la storica "Golflash" condotta da Gianfranco De Laurentiis. I due gol vennero poi proposti, ma solo rallentatore, da Carlo Sassi in chiusura della moviola della "Domenica Sportiva". Eccovi tutta la storia con i link della Newsletter Rai del 14 aprile 2023<br><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-402b7024-aa3e-409a-ba39-5bc72f1a4fba.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 14 aprile 2023</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-27abf222-4c25-4c2d-971c-ddfe3e1ad9fb-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Portieri goleador</strong></a><br><br>
In questa occasione vogliamo ricordare un episodio particolare di una partita del campionato belga di calcio che riguarda due giocatori che sono anche un pezzo di storia del calcio italiano e che è rimasto impresso nella memoria di chi scrive grazie alle immagini proposte in una storica trasmissione sportiva della Rai. Partiamo dal primo dei due protagonisti, da cui nasce tutta la storia. Accadde un giorno di vedere in Tv, da appassionati di calcio sin da quando eravamo bambini e non ci perdevamo una trasmissione sportiva, di vedere quello che ci era sembrato un gol di testa su azione di calcio d’angolo di Jan Tomaszewski, portiere della Polonia nei Mondiali del 1974 e del 1978, in una partita del campionato belga, dove l’estremo difensore polacco ha giocato dal 1978 al 1981, nel Beerschot. Abbiamo cercato a lungo notizie di un suo gol in queste tre stagioni, ma senza risultato. Fino a quando un giorno, grazie al provvidenziale aiuto del collega Ido Dembinski, da un sito polacco abbiamo trovato il racconto del giorno in cui Tomaszewski spostandosi in attacco divenne decisivo per il gol del pareggio della sua squadra contro il Racing White Molenbeek nella 9a giornata del campionato belga che si disputò sabato 13 ottobre 1979. Tomaszewski si improvvisò infatti attaccante per rimontare la rete dell’olandese Nico Jansen, colpendo di testa su un angolo sotto la porta avversaria. Proprio sul suo colpo l’haitiano Emmanuel Sanon, appostato sulla linea di porta, segnò la rete dell’1-1. Sanon è l’attaccante che nel Mondiale di Germania del 1974 segnò il gol del provvisorio 1-0 di Haiti contro l’Italia nella partita di esordio degli Azzurri, vinta poi 3-1 dall’Italia, interrompendo l’imbattibilità di Dino Zoff che aveva resistito per 1143 minuti. Tomazewski era invece portiere della Polonia che, nello stesso gruppo, superò l’Italia per 2-1 nella terza partita causando l’esclusione degli Azzurri da quel Mondiale di Germania dove la nazionale italiana era considerata tra le favorite del torneo. Una storia dunque, quella del Tomazewski improvvisatosi attaccante e del Sanon realizzatore sugli sviluppi di quell’azione, che ci fa ricordare un pezzo di storia del calcio italiano anche se non glorioso.<br><br>
Dopo avere scoperto quando si era svolto questo episodio era però necessario scoprire dove lo avevamo visto in Tv. Siamo partiti dalla visione degli Sportsera di inizio settimana a partire da quello di martedì 16 ottobre 1979, giorno della settimana con una rubrica fissa sul calcio estero solitamente curata da Gianfranco De Laurentiis. L’attenzione di questa puntata era però rivolta agli highlights di Real Madrid-Saragozza 3-2, con doppietta tra l’altro di un giovane Jorge Valdano per la squadra ospite, ma niente calcio belga, così come nelle altre puntate della settimana. Non ci restava dunque che puntare sulla domenica e l’unica trasmissione ad avere proposto questo gol non poteva che essere “Golflash”, la storica rubrica della domenica pomeriggio che in circa 10 minuti faceva vedere i gol della giornata di Serie A oltre a uno spazio sul calcio estero. Abbiamo però voluto cercare anche negli evn della domenica per vedere anche se c’erano gli highlights di questa partita che la Rai avrebbe potuto trasmettere dopo avere ricevuto dalla televisione belga grazie al circuito internazionale dell’Eurovisione noto anche come “evelina”, una fonte questa molto preziosa nelle nostre ricerche ancora in gran parte tutta da esplorare non solo negli archivi della Rai, ma anche in quelli delle Tv pubbliche estere. Purtroppo però tutte queste cassette erano ancora nel vecchio formato bvu per cui è stato necessario chiedere la bonifica affidata al tecnico Fabio Bissattini che, grazie al suo lavoro, permette a queste cassette di tornare a essere finalmente utilizzabili dopo il riversamento su cassette Imx e la conseguente digitalizzazione. Finalmente, dopo qualche giorno, la prima piacevole e per noi emozionante sorpresa: negli evn c’erano anche gli highlights di questa partita che confermavano quanto avevamo visto da bambini. Quell’azione c’era stata e la ricordavamo come un gol di Tomazewski perché dopo il gol tutti andarono ad abbracciare proprio il portiere polacco che si era spinto in avanti per cercare la rete del pareggio e il cui tocco di testa era stato decisivo per propiziare la rete di Sanon. Dovevamo però trovare anche la trasmissione Rai e così dopo qualche altro giorno di attesa abbiamo finalmente visto la puntata di “Golflash”, condotta da Gianfranco De Laurentiis, che il 14 ottobre 1979 andava in onda dopo la sintesi del secondo tempo di Genoa-Verona, per la 5a giornata di Serie B, trasmessa ancora in bianco e nero con la telecronaca di Giorgio Martino. Ricordiamo anche la bellissima sigla, “Squadra grande”, dell’indimenticabile Toni Santagata. Si giocava la 5a giornata di Serie A, con Inter-Napoli come partita più importante, finita 1-0 per i nerazzurri grazie a un gol di “Spillo” Altobelli, il cui secondo tempo venne trasmesso alle 19 sulla Rete Uno con la telecronaca di Bruno Pizzul. Prima dei gol stranieri ecco anche la classifica del Top 11, la classifica dei migliori giocatori di campionato per ogni ruolo. Per il calcio estero inizio con i gol di Germania Est-Svizzera 5-2, valida per le qualificazioni agli Europei del 1980 poi ecco finalmente Beerschot-Racing White Molenbeek. Gianfranco De Laurentiis presenta così questa partita: “E passiamo al Belgio per farvi vedere non tanto una partita, comunque importante come Beerschot-Molenbeek conclusasi per 1-1, quanto per farvi assistere a quello che fa Tomaszewki (…). Ed eccolo Tomaszewski, nei minuti finali della partita ha lasciato la porta e si è portato all’attacco nel tentativo di portare la sua squadra al pareggio e ci riesce”.<br><br>
In conclusione, dopo avere ricordato che in “Domenica sprint” alle 20 sulla Rete 2 si sarebbe parlato con ampiamente dei risultati della domenica calcistica e degli altri avvenimenti sportivi della giornata, si parla del sorteggio dei gruppi di qualificazione dei Mondiali di Spagna del 1982 svolti alle 12 a Zurigo che assegnarono all’Italia come avversari Jugoslavia, Grecia, Danimarca e Lussemburgo: “Il calcio ormai ha scadenze che vengono una dietro l’altra e si anticipano un pochetto i tempi. Non si disputa ancora la fase finale del campionato d’Europa, già si pensa al campionato del mondo dell’82 che si disputerà in Spagna”.<br><br>
Sappiamo poi com’è andato a finire quel Mondiale, con il trionfo dell’Italia di Enzo Bearzot. A proposito dell’azione di Tomaszewski, che giocava con un insolito numero 13, proprio gli sviluppi di questa azione portarono a una variazione del regolamento sul colore delle maglie dei portieri. Quella di Tomaszewski era infatti di un verde molto simile a quella del portiere avversario e proprio perché questa somiglianza poteva generare confusione si decise che le maglie dei due estremi difensori dovevano avere colorazioni distinte.<br><br>
La puntata di Golflash del 14 ottobre 1979 con Tomaszewski e i gol di Beerschot-Rwdm Molenbeek sono visibili a questo link: <a href="https://we.tl/t-vOtFFj26Ki" target="_blank"><strong>https://we.tl/t-vOtFFj26Ki</strong></a><br><br>
<b>BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE</b>
Guerin Sportivo 1979, numero 42, pagina 60, “I campionati degli altri”<br><br>
Già pubblicati sulla Newsletter Rai nel 2023<br><br>
Tutto il calcio story (1), 20 gennaio 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-b8ff9e10-963c-4464-bd92-c67eb840e77c-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 20 gennaio 2023</strong></a><br><br>
Tutto il calcio story (2), 27 gennaio 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-e5724d92-08f5-440d-8c79-b58be2c2de0a-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 27 gennaio 2023</strong></a><br><br>
La Rai a colori, 3 febbraio 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-c5389c3c-5778-4eaf-a43d-7b060bc35466-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 3 febbraio 2023</strong></a><br><br>
Il mito "Rischiatutto", 10 febbraio 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-a19dab75-d0e9-437d-bc32-fbbf58165c15.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 10 febbraio 2023, prima pagina</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-cc7a7f9a-fb41-425c-9835-4b31abe91787-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 10 febbraio 2023</strong></a><br><br>
Il mondo di Sara, 17 febbraio 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-7b42a525-659b-4a2f-8602-6867f75512dd.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 17 febbraio 2023, prima pagina</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-320a7274-7ee0-4145-b553-d7aed4db68fc-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 17 febbraio 2023</strong></a><br><br>
Un compleanno al rallentatore, 3 marzo 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-97173828-725f-4beb-93f3-3c018d998467.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 3 marzo 2023, prima pagina</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-fbdfad04-056d-4099-900b-a19ac1583abf-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 3 marzo 2023</strong></a><br><br>
Il "nonno" del Var, 10 marzo 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-60fe40f8-1113-4897-8011-0679995361a0.html?fbclid=IwAR1GFCDwgfSb3b3VDsSC8k_vgY6FgTZSjUmE9MTn3dgIq3Nm87HJRI1zSfo" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 10 marzo 2023, prima pagina</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-579cbc9d-0228-4450-9e58-cd5bc8c59003-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 10 marzo 2023</strong></a><br><br>
"Tutto il calcio" in Tv, 17 marzo 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-00f467da-592b-4597-b766-b8d39c567432.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 17 marzo 2023</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-b2d9a430-d77e-4319-9184-378ff4392521-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>"Tutto il calcio" in Tv</strong></a><br><br>
C'era una volta "Sport 7", 24 marzo 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-604ffca8-b070-4a5a-99fa-159c8422fa4f.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 24 marzo 2023</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-50417434-a27d-4cac-93a6-22a2d20cf162-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>C'era una volta "Sport 7"</strong></a><br><br>
Gianni per sempre, 31 marzo 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-f20c9a0c-c23c-4238-b919-faa678dcf94e.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 31 marzo 2023</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-7e9888d0-e59c-4bf8-8c66-528d2fc92a97-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Gianni per sempre</strong></a><br><br>
Pubblicati sulla Newsletter Rai nel 2022<br><br>
I segreti di un archivista, 6 maggio 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-e23b21c4-c0d1-4cbe-a2c4-454cf434ae3f.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 6 maggio 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-c70eb4cb-5b51-4787-9968-e7ccc6180b2c-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>I segreti di un archivista, da Newsletter Rai del 6 maggio 2022</strong></a><br><br>
Storia del cartone animato "Il Conte di Montecristo", 8 luglio 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-3973722f-384d-4a13-88c8-bfa5cb4bf60e.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai dell'8 luglio 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-84d5d817-babd-4fa4-87d7-a3c34db11f0c-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Il tesoro del Conte, da Newsletter Rai dell'8 luglio 2022</strong></a><br><br>
Storia del cartone animato "Il giro del mondo in 80 giorni", 22 luglio 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-499e0a01-80c2-4a10-ba96-8991013f3175.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 22 luglio 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-e8a02b78-5d36-44e9-b070-703f0a0de9ef-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Il viaggio di Fogg</strong></a><br><br>
Storia della Tv a colori in Italia, prima puntata, 17 settembre 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-05e942a2-f3d8-4411-84f3-90b28460c65f.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 17 settembre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-8febaf59-6b67-4f1d-af77-437c1c471394-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai</strong></a><br><br>
Storia della Tv a colori in Italia, seconda puntata, 24 settembre 2022
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-1578fbf9-c5e9-4fe9-946a-9891cd286b79.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 24 settembre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-424542d3-6f0d-4a38-9ace-633f49f89295-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai (2)</strong></a><br><br>
Storia della Tv a colori in Italia, terza puntata, 1 ottobre 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-db6f5c37-bf97-4799-9990-659b234228cc.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai dell'1 ottobre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-0fff7ca4-9f6f-403a-9e79-6dcdb4f1b6f9-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai (3)</strong></a><br><br>
Storia della Tv a colori in Italia, quarta puntata, 8 ottobre 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-b9de78e9-6a90-40e7-9148-a3ff8f2ef09b.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai dell'8 ottobre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-cbbf7322-c071-4390-bb37-56edf40ddd81-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai (4)</strong></a><br><br>
Storia della Tv a colori in Italia, 15 ottobre 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-391574b2-f85f-4003-bfdd-edde457af164.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 15 ottobre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-161b35b2-286d-4a31-814e-3b4ef1ccc984-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai (5)</strong></a><br><br>
Vi ricordiamo inoltre il libro "Al limite del ricordare", un'antologia degli articoli scritti da Nando Martellini su alcuni giornali dal 1959 al 1997 curata da Cesare Borrometi e Pino Frisoli con la prefazione di Massimo De Luca pubblicata da Oligo. Potete ordinarlo a questo link<br>
<a href="https://www.amazon.it/limite-del-ricordare-Nando-Martellini/dp/8885723799" target="_blank"><strong>https://www.amazon.it/limite-del-ricordare-Nando-Martellini/dp/8885723799</strong></a>Pino Frisolihttp://www.blogger.com/profile/10103643681734309031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4287821558892993954.post-84407751624480902052023-04-02T17:30:00.006+02:002023-04-15T17:49:47.458+02:00"Dribbling" del 6 ottobre 1979", vi raccontiamo la puntata: da Newsletter Rai del 31 marzo 2023<a href="http://www.net-parade.it/#award;t=9;sito=pinofrisoli.blogspot.com" title="siti web"><img alt="siti web" border="0" src="http://tools.net-parade.it/images/09_award_blog_di_qualita.png" /></a> <br />
<br />
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<script>!function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0],p=/^http:/.test(d.location)?'http':'https';if(!d.getElementById(id)){js=d.createElement(s);js.id=id;js.src=p+'://platform.twitter.com/widgets.js';fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}}(document, 'script', 'twitter-wjs');</script><br />
La Newsletter Rai, curata da Valerio Iafrate, ha pubblicato nel numero del 31 marzo 2023 un nostro articolo dove descriviamo la puntata di "Dribbling" del 6 ottobre 1979 condotta da Gianni Minà, che vogliamo ricordare in particolare per il periodo dal 1976 al 1981 quando è stato una delle colonne della mitica redazione sportiva del Tg2 creata da Maurizio Barendson e dove condusse, tra l'altro, "Diretta sport" e "Mundial '78" oltre al già citato "Dribbling". Questa puntata si apre con un lungo servizio di Gianni Minà che racconta tutta l'Universiade di Pietro Mennea dove ottenne il record del mondo dei 200 metri con 19"72, una delle più straordinarie imprese nella storia dello sport italiano. Ci sembra giusto ricordare che, con Gianni Minà, a Città del Messico c'era anche Paolo Frajese, inviato dal Tg1 per seguire tutta la competizione. Questi i link della Newsletter Rai del 31 marzo 2023<br><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-f20c9a0c-c23c-4238-b919-faa678dcf94e.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 31 marzo 2023</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-7e9888d0-e59c-4bf8-8c66-528d2fc92a97-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Gianni per sempre</strong></a><br><br>
Gianni Minà è stato, dal 1976 al 1981, prima di passare alla conduzione di “Blitz”, uno dei punti di forza della redazione sportiva del Tg2 creata da Maurizio Barendson conducendo rubriche come “Diretta sport”, “Mundial ‘78” e “Dribbling”. Fu inviato all’Universiade di Città del Messico nella quale, con Paolo Frajese inviato per il Tg1, raccontò anche il record del mondo di Pietro Mennea nei 200 metri con 19’72”, una delle più straordinarie imprese nella storia dello sport italiano. Proprio un lungo servizio sulle gare di Pietro Mennea all’Universiade di Città del Messico è uno degli argomenti della puntata di “Dribbling” del 6 ottobre 1979 condotta da Gianni Minà che andiamo a raccontarvi.<br><br>
Come possiamo vedere dalla sigla di testa, “Di terra” del Banco del Mutuo Soccorso che in questa stagione ha sostituito “The Fly” di Maynard Ferguson, "Dribbling", era un settimanale sportivo del sabato a cura di Beppe Berti, Remo Pascucci, Nino De Luca, Gianni Minà, Aurelio Addonizio e Federico Urban. Gianni Minà si occupò anche della conduzione nella stagione 1979/80.<br><br>
Nella puntata del 6 ottobre 1979, più breve del solito, Minà apre salutando i tennisti italiani in vantaggio 2-1 in Coppa Davis sulla Cecoslovacchia, quindi spazio a Pietro Mennea che Gianni Minà, come spiega nel lanciare il proprio servizio, ha tentato di capire e raccontare in un lungo servizio di quasi 20 minuti dal titolo "La rivincita di un ragazzo del sud". E' una cronaca racconto che a quasi un mese di distanza dal record è anche "il tentativo di spiegare un campione che non è come molti vorrebbero, ma è degno di attenzione anche nelle sue contraddizioni", come spiega lo stesso Minà. Mennea è intervistato subito dopo il record del mondo nei 200 metri e ringrazia per questo record una persona amica che gli è stata vicina e gli ha dato la tranquillità per ottenere questi risultati. Il campione barlettano non vuole dire il nome, e allora ci pensa Minà: “Non è un mistero del giornalismo, diciamo che questo è il presidente della tua società Luca Montezemolo, è vero?”, e dal sorriso di Mennea si capisce che proprio di Montezemolo si tratta.<br><br>
Nel servizio, con le riprese di Edoardo Cortoni e Michele D’Ilio e il montaggio di Leandro Testa, viene raccontata la cronaca dei cinque record di Mennea in 10 giorni, "un modo per capire un campione e tracciare il suo ritratto di atleta dell'anno". Così, ecco le immagini del primo record di Mennea sui 200 metri in un meeting non ufficiale, il 3 settembre 1979, un 19"8 manuale e per questo non omologato, una grande delusione per Mennea che due giorni dopo corre i 100 metri in 10"01 diventando l'uomo bianco più veloce del mondo. Stavolta però Mennea prima di partire si è accertato della presenza del cronometraggio elettronico per avere la certezza di una gara regolare. Arriviamo così al 10 settembre, giorno delle batterie eliminatorie dei 200 nella gara delle Universiadi. Prima gara e record d'Europa in 19"96', meglio di Valery Borzov. In semifinale corre i 200 in 20"04 ed esce deluso. Gianni Minà chiede un parere a Carlo Vittori, l'allenatore del barlettano. Siamo al giorno della finale e Mennea racconta a Gianni Minà i 200 metri del record quindi ecco Vittori che svela a Gianni Minà che dal 1972 al 1979 32 dei migliori 40 risultati di un europeo sui 200 metri sono proprio di Mennea e tutti suoi sono i migliori 20. L'intervista a Mennea prosegue fuori dallo stadio Olimpico di Città del Messico, dove l'atleta barlettano svela a Gianni Minà le sue paure per il dopo e la voglia di intraprendere un'avventura nuova, fuori dall'atletica, con la speranza di riuscire nel lavoro come nello sport. Al rientro in studio, dopo avere ricordato l’importanza dei Giochi della Gioventù, c'è anche una citazione per il sedicenne Stefano Mei, oggi presidente della Fidal, la Federazione italiana di atletica leggera, primatista europeo per la sua età dei 3000 metri.<br><br>
Spazio quindi a un altro sport, "nobile come l'atletica", l'ippica, in occasione del 52mo Derby del Trotto a Tor di Valle con un servizio, "Derby day", di un giovane Claudio Icardi che ricorda come questa gara passerà agli annali del trotto per "una intelligente innovazione": sarà infatti il primo Nastro Azzurro con 8 cavalli in prima fila. Fatto l'elenco dei partecipanti, Icardi intervista Marcello Mazzarini, il driver di Saputo, primo cavallo a correre nel Derby con il numero 8 in prima fila, la più svantaggiosa per i partenti, mentre Gentile è il favorito. Icardi quindi, dopo avere elencato i nomi del plotoncino degli "speranzosi" dietro i privilegiati, intervista Ezio Bezzecchi, driver di Quiros Bi e Franco Albonetti, già vincitore di due Derby detto "il tedesco", che ha appena provato Dividend: e poi ecco l'intervista a un tedesco vero, Gerhard Kruger, che guiderà Quasida Bi.<br><br>
Quindi l'angolo del calcio con la lettura delle partite in schedina con i nomi degli arbitri e l'angolo degli ospiti, Paolo Rossi e Bruno Giordano, "il massimo che si può avere in questo momento in Italia insieme a Ciccio Graziani", attaccanti del momento a 24 ore da Lazio-Perugia che li avrebbe visti avversari nella quarta giornata di Serie A. Gianni Minà chiede a Giordano se si può essere travolti quando si è "colpiti da improvvisa ricchezza", domanda che ripete anche a Paolo Rossi al quale chiede anche perché certi presidenti non vogliono la sponsorizzazione delle società ma preferiscono "fare i debiti con le banche o fare bilancio nero". Paolo Rossi si dice favorevole alle sponsorizzazioni e anche Giordano risponde che non c'è pericolo di diventare "uomini sandwich" visto che il fenomeno delle sponsorizzazioni è ormai comune anche per gli altri sport. Gianni Minà chiede poi a Paolo Rossi se i famosi 5 miliardi pesano e conclude ricordando che in questo angolo non si è volutamente parlato di calcio perché si vuole mostrare l'altra faccia della medaglia di questi personaggi che "sovente noi mitizziamo troppo o sovente noi tiriamo giù troppo. Sono lavoratori di uno spettacolo che per fortuna è uno dei migliori che si possano offrire alla gente anche perché se preso bene è felicità, felicità vera". Gianni Minà chiude la trasmissione dopo avere ricordato l'inizio dei campionati di basket e rugby che "incominciano domani a cui dedicheremo spazio nelle prossime puntate".<br><br>
Questa puntata di “Dribbling”, in particolare il servizio su Mennea venne favorevolmente segnalata dalla “Gazzetta dello Sport” che a pagina 2, in un articolo non firmato con titolo “Abbiamo rivissuto a «Dribbling» i dieci giorni magici di Mennea” scrive: “La Tv ci ha dato modo di rivivere i dieci giorni magici di Mennea a Città di Messico. E’ successo ieri, grazie al servizio di Gianni Minà per «Dribbling». Un servizio condotto con la massima abilità e montato in maniera eccellente. Diciotto minuti che ci hanno offerto la possibilità di riprovare gli stessi brividi che resero lieti i nostri risvegli ogni mattina che leggevamo che Pietro Mennea aveva battuto un record. Il servizio di Minà ci ha dato l’impressione di essere lì, in Messico, con Mennea”.<br><br>
Già pubblicati sulla Newsletter Rai nel 2023<br><br>
Tutto il calcio story (1), 20 gennaio 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-b8ff9e10-963c-4464-bd92-c67eb840e77c-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 20 gennaio 2023</strong></a><br><br>
Tutto il calcio story (2), 27 gennaio 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-e5724d92-08f5-440d-8c79-b58be2c2de0a-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 27 gennaio 2023</strong></a><br><br>
La Rai a colori, 3 febbraio 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-c5389c3c-5778-4eaf-a43d-7b060bc35466-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 3 febbraio 2023</strong></a><br><br>
Il mito "Rischiatutto", 10 febbraio 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-a19dab75-d0e9-437d-bc32-fbbf58165c15.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 10 febbraio 2023, prima pagina</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-cc7a7f9a-fb41-425c-9835-4b31abe91787-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 10 febbraio 2023</strong></a><br><br>
Il mondo di Sara, 17 febbraio 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-7b42a525-659b-4a2f-8602-6867f75512dd.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 17 febbraio 2023, prima pagina</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-320a7274-7ee0-4145-b553-d7aed4db68fc-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 17 febbraio 2023</strong></a><br><br>
Un compleanno al rallentatore, 3 marzo 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-97173828-725f-4beb-93f3-3c018d998467.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 3 marzo 2023, prima pagina</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-fbdfad04-056d-4099-900b-a19ac1583abf-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 3 marzo 2023</strong></a><br><br>
Il "nonno" del Var, 10 marzo 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-60fe40f8-1113-4897-8011-0679995361a0.html?fbclid=IwAR1GFCDwgfSb3b3VDsSC8k_vgY6FgTZSjUmE9MTn3dgIq3Nm87HJRI1zSfo" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 10 marzo 2023, prima pagina</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-579cbc9d-0228-4450-9e58-cd5bc8c59003-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 10 marzo 2023</strong></a><br><br>
"Tutto il calcio" in Tv, 17 marzo 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-00f467da-592b-4597-b766-b8d39c567432.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 17 marzo 2023</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-b2d9a430-d77e-4319-9184-378ff4392521-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>"Tutto il calcio" in Tv</strong></a><br><br>
C'era una volta "Sport 7", 24 marzo 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-604ffca8-b070-4a5a-99fa-159c8422fa4f.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 24 marzo 2023</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-50417434-a27d-4cac-93a6-22a2d20cf162-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>C'era una volta "Sport 7"</strong></a><br><br>
Pubblicati sulla Newsletter Rai nel 2022<br><br>
I segreti di un archivista, 6 maggio 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-e23b21c4-c0d1-4cbe-a2c4-454cf434ae3f.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 6 maggio 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-c70eb4cb-5b51-4787-9968-e7ccc6180b2c-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>I segreti di un archivista, da Newsletter Rai del 6 maggio 2022</strong></a><br><br>
Storia del cartone animato "Il Conte di Montecristo", 8 luglio 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-3973722f-384d-4a13-88c8-bfa5cb4bf60e.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai dell'8 luglio 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-84d5d817-babd-4fa4-87d7-a3c34db11f0c-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Il tesoro del Conte, da Newsletter Rai dell'8 luglio 2022</strong></a><br><br>
Storia del cartone animato "Il giro del mondo in 80 giorni", 22 luglio 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-499e0a01-80c2-4a10-ba96-8991013f3175.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 22 luglio 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-e8a02b78-5d36-44e9-b070-703f0a0de9ef-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Il viaggio di Fogg</strong></a><br><br>
Storia della Tv a colori in Italia, prima puntata, 17 settembre 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-05e942a2-f3d8-4411-84f3-90b28460c65f.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 17 settembre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-8febaf59-6b67-4f1d-af77-437c1c471394-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai</strong></a><br><br>
Storia della Tv a colori in Italia, seconda puntata, 24 settembre 2022
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-1578fbf9-c5e9-4fe9-946a-9891cd286b79.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 24 settembre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-424542d3-6f0d-4a38-9ace-633f49f89295-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai (2)</strong></a><br><br>
Storia della Tv a colori in Italia, terza puntata, 1 ottobre 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-db6f5c37-bf97-4799-9990-659b234228cc.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai dell'1 ottobre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-0fff7ca4-9f6f-403a-9e79-6dcdb4f1b6f9-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai (3)</strong></a><br><br>
Storia della Tv a colori in Italia, quarta puntata, 8 ottobre 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-b9de78e9-6a90-40e7-9148-a3ff8f2ef09b.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai dell'8 ottobre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-cbbf7322-c071-4390-bb37-56edf40ddd81-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai (4)</strong></a><br><br>
Storia della Tv a colori in Italia, 15 ottobre 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-391574b2-f85f-4003-bfdd-edde457af164.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 15 ottobre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-161b35b2-286d-4a31-814e-3b4ef1ccc984-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai (5)</strong></a><br><br>
Vi ricordiamo inoltre il libro "Al limite del ricordare", un'antologia degli articoli scritti da Nando Martellini su alcuni giornali dal 1959 al 1997 curata da Cesare Borrometi e Pino Frisoli con la prefazione di Massimo De Luca pubblicata da Oligo. Potete ordinarlo a questo link<br>
<a href="https://www.amazon.it/limite-del-ricordare-Nando-Martellini/dp/8885723799" target="_blank"><strong>https://www.amazon.it/limite-del-ricordare-Nando-Martellini/dp/8885723799</strong></a>Pino Frisolihttp://www.blogger.com/profile/10103643681734309031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4287821558892993954.post-10528916339329256992023-03-25T16:05:00.002+01:002023-03-25T19:40:29.530+01:00Il 21 marzo 1976 la puntata numero 1 di "Sport 7", da Newsletter Rai del 24 marzo 2023<a href="http://www.net-parade.it/#award;t=9;sito=pinofrisoli.blogspot.com" title="siti web"><img alt="siti web" border="0" src="http://tools.net-parade.it/images/09_award_blog_di_qualita.png" /></a> <br />
<br />
<a href="https://twitter.com/PinoFrisoli" class="twitter-follow-button" data-show-count="false" data-lang="it">Segui @PinoFrisoli</a><br />
<script>!function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0],p=/^http:/.test(d.location)?'http':'https';if(!d.getElementById(id)){js=d.createElement(s);js.id=id;js.src=p+'://platform.twitter.com/widgets.js';fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}}(document, 'script', 'twitter-wjs');</script><br />
La Newsletter Rai, curata da Valerio Iafrate, ha pubblicato nel numero del 24 marzo 2023 un nostro articolo sulla prima puntata di "Sport 7", trasmessa intorno alle 20.00 del 21 marzo 1976 sulla Rete 2 e che dal 3 ottobre 1976 sarebbe diventata "Domenica sprint". La puntata, che non risultava conservata, l'abbiamo ritrovata in una registrazione in pellicola dei telegiornali del 21 marzo 1976 indicati solo come Tg2 Studio Aperto e Tg2 Stanotte. Questi i link della Newsletter Rai del 24 marzo 2023<br><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-604ffca8-b070-4a5a-99fa-159c8422fa4f.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 24 marzo 2023</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-50417434-a27d-4cac-93a6-22a2d20cf162-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>C'era una volta "Sport 7"</strong></a><br><br>
Il 21 marzo del 1976 intorno alle 20 sulla Rete 2 andava in onda la prima puntata di “Sport 7”, la trasmissione di informazione sportiva della domenica della seconda rete Rai che dal 3 ottobre 1976 sarebbe diventata “Domenica sprint”. Siamo riusciti a ritrovarla negli archivi Rai, dove non era stata indicata, in uno dei rulli delle pellicole dei telegiornali del 21 marzo 1976 dove sono stati indicati solo Tg2 Studio Aperto e Tg2 Stanotte e, per la Rete 1, Tg1 13.30, Tg1 20.00 e Tg1 notte. Purtroppo solo 4 puntate risultano conservate di “Sport 7”, quelle del 28 marzo e 30 maggio 1976, regolarmente indicate sul catalogo Rai, e quella del 4 aprile 1976, anche questa ritrovata solo dopo i riversamenti delle pellicole dei vidigrafi dei telegiornali che indicavano solo “Tg Stanotte” e “20.30” per i telegiornali della Rete 2.<br><br>
Ecco cosa è stato trasmesso in questa prima storica puntata.<br>
La sigla di testa di “Sport 7”, dove possiamo leggere “risultati, avvenimenti e personaggi, conduce Guido Oddo”, è preceduta da quella del Tg2 Studio Aperto di cui sembra essere una seconda parte a tema sportivo e non una trasmissione autonoma. E’ la prima domenica di sport dopo la riforma della Rai partita lunedì 15 marzo 1976 con la divisione delle testate giornalistiche in Tg1 e Tg2 e dunque con una concorrenza tra Rete 1 e Rete 2 e per anche per questo in apertura Guido Oddo spiega come sarà la trasmissione, presentata come notiziario domenicale del Tg2 dedicato all’attualità sportiva, dal Tv5 di Milano con una redazione formata da quelle sportive del Tg2 di Roma e di Milano, con caporedattore Maurizio Barendson e con la collaborazione anche dei colleghi delle altre redazioni. Come possiamo leggere dai titoli di coda, la redazione è formata da Nino De Luca, Aurelio Addonizio, Gianfranco De Laurentiis, Lino Ceccarelli, Giovanni Garassino, Remo Pascucci, Bruno Pizzul, Mario Poltronieri, Ennio Vitanza.<br><br>
“Sport 7 si articola come la vecchia Domenica Sportiva estiva - prosegue Guido Oddo - cioè su un’ampia panoramica degli avvenimenti della giornata e con la presenza degli specialisti, per esempio Barendson e Pizzul vi parleranno di calcio, Mario Poltronieri e Lino Ceccarelli di motorismo, Aldo Giordani di pallacanestro, Giorgio Martino di nuoto e di ciclismo, Alberto Giubilo di ippica, io vi parlerò di sci e di tennis. Avremo anche degli ospiti, cercheremo di fare delle interviste ai protagonisti della giornata e soprattutto cercheremo di adeguarci, cominciando da domenica prossima, sempre meglio e sempre più, alle vostre esigenze di ascoltatori e di sportivi”.<br><br>
Inizio con la pallacanestro con un collegamento diretto con Aldo Giordani da Bologna per Sinudyne Bologna-Mobilquattro Milano di campionato, quindi linea allo studio per il calcio con risultati e classifica di Serie A e Serie B. Il primo servizio della giornata è per Milan-Napoli (1-1), di Ennio Vitanza, servizio interrotto per passare alle ultime battute di Sinudyne-Mobilquattro e in conclusione servizio su Lazio-Ascoli (3-1) di Giorgio Martino. Al rientro in studio Guido Oddo si scusa per l’interruzione del servizio di Milan-Napoli che viene fatto ripartire dal punto in cui si era interrotto e in conclusione Bruno Pizzul che presenta una rassegna degli altri gol di giornata che partono con la sorprendente vittoria del Cesena sulla Juventus per 2-1, quindi Torino-Roma 1-0, Sampdoria-Verona 2-0 e Como-Bologna 2-1.<br><br>
Pizzul presenta quindi gli ospiti facendo anche notare come la trasmissione stia procedendo “sulla falsariga dell’improvvisazione”. Primo a parlare è Giuseppe Sabadini del Milan, quindi spazio all’ospite di spettacolo Aldo Giuffrè che Pizzul presenta chiamandolo Carlo, nome del fratello, altro celebre attore. Linea poi a Roma dove c’è Maurizio Barendson che parla di Giorgio Chinaglia, intervistato in studio da Gianni Minà. Quindi Pizzul ricorda le attività extra sportive dei calciatori e lancia un breve spezzone del brano musicale di Sabadini che spiega i motivi che lo hanno portato a incidere questo disco, poi la linea torna a Guido Oddo che legge risultati e classifica di Serie C e la restituisce a Maurizio Barendson per il punto della giornata di campionato seguita da una serie di brevi notizie lette dallo stesso Guido Oddo che lancia un servizio di motociclismo sul circuito di Modena valido per il campionato italiano seniores e una intervista di Mario Poltronieri al vincitore della classe 500, Giacomo Agostini, quindi servizio di Alfredo Liguori sulle regate invernali di vela ad Alassio e sul premio Locatelli di galoppo a San Siro letto da Gianfranco De Laurentiis. Rientro in studio con una notizia di trotto, la lettura della schedina Totip e una notizia di sci dal Canada sulla gara di chiusura Coppa del Mondo, uno slalom parallelo vinto dall’italiano Franco Bieler sullo svedese Ingemar Stenmark. Guido Oddo prosegue con un'intervista a un altro degli ospiti in studio, il pugile Vito Antuofermo, con tanto di battuta - “Stia pure fermo Antuofermo” - che si prepara a un match valido per il campionato europeo dei pesi superwelter, al nuovo Palazzo dello Sport di Milano che per la prima volta ospita una riunione di pugilato.<br><br>
Antuofermo racconta la sua carriera da professionista tra America, dove si era trasferito da ragazzo da Bari, ed Europa, quindi ecco un servizio sui campionati esteri, che parte prima ancora che Guido Oddo finisca di presentarlo, di Giorgio Martino. Possiamo così vedere i gol di Bayern Monaco-Borussia Moenchengladbach 4-0, big match del campionato tedesco, di Liverpool-Norwich 0-1 e di Arsenal-West Ham 6-1 per il campionato inglese e di Nantes-Saint Etienne 3-0, solo con il terzo gol, per il campionato francese. Tutte immagini che vediamo in bianco e nero ma che arrivano a colori dal circuito internazionale dell’Eurovisione. E’ anche l’ultimo servizio della trasmissione con Guido Oddo che ringrazia gli ospiti, si scusa per gli inconvenienti - “cercheremo di migliorarci fin da domenica prossima” - e saluta dando l’arrivederci alla prossima domenica. Chiusura con la sigla di coda, la stessa del Tg2 Studio Aperto il cui cartello chiude la trasmissione.<br><br>
Già pubblicati sulla Newsletter Rai nel 2023<br><br>
Tutto il calcio story (1), 20 gennaio 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-b8ff9e10-963c-4464-bd92-c67eb840e77c-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 20 gennaio 2023</strong></a><br><br>
Tutto il calcio story (2), 27 gennaio 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-e5724d92-08f5-440d-8c79-b58be2c2de0a-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 27 gennaio 2023</strong></a><br><br>
La Rai a colori, 3 febbraio 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-c5389c3c-5778-4eaf-a43d-7b060bc35466-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 3 febbraio 2023</strong></a><br><br>
Il mito "Rischiatutto", 10 febbraio 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-a19dab75-d0e9-437d-bc32-fbbf58165c15.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 10 febbraio 2023, prima pagina</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-cc7a7f9a-fb41-425c-9835-4b31abe91787-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 10 febbraio 2023</strong></a><br><br>
Il mondo di Sara, 17 febbraio 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-7b42a525-659b-4a2f-8602-6867f75512dd.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 17 febbraio 2023, prima pagina</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-320a7274-7ee0-4145-b553-d7aed4db68fc-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 17 febbraio 2023</strong></a><br><br>
Un compleanno al rallentatore, 3 marzo 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-97173828-725f-4beb-93f3-3c018d998467.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 3 marzo 2023, prima pagina</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-fbdfad04-056d-4099-900b-a19ac1583abf-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 3 marzo 2023</strong></a><br><br>
Il "nonno" del Var, 10 marzo 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-60fe40f8-1113-4897-8011-0679995361a0.html?fbclid=IwAR1GFCDwgfSb3b3VDsSC8k_vgY6FgTZSjUmE9MTn3dgIq3Nm87HJRI1zSfo" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 10 marzo 2023, prima pagina</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-579cbc9d-0228-4450-9e58-cd5bc8c59003-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 10 marzo 2023</strong></a><br><br>
"Tutto il calcio" in Tv, 17 marzo 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-00f467da-592b-4597-b766-b8d39c567432.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 17 marzo 2023</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-b2d9a430-d77e-4319-9184-378ff4392521-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>"Tutto il calcio" in Tv</strong></a><br><br>
Pubblicati sulla Newsletter Rai nel 2022<br><br>
I segreti di un archivista, 6 maggio 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-e23b21c4-c0d1-4cbe-a2c4-454cf434ae3f.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 6 maggio 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-c70eb4cb-5b51-4787-9968-e7ccc6180b2c-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>I segreti di un archivista, da Newsletter Rai del 6 maggio 2022</strong></a><br><br>
Storia del cartone animato "Il Conte di Montecristo", 8 luglio 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-3973722f-384d-4a13-88c8-bfa5cb4bf60e.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai dell'8 luglio 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-84d5d817-babd-4fa4-87d7-a3c34db11f0c-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Il tesoro del Conte, da Newsletter Rai dell'8 luglio 2022</strong></a><br><br>
Storia del cartone animato "Il giro del mondo in 80 giorni", 22 luglio 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-499e0a01-80c2-4a10-ba96-8991013f3175.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 22 luglio 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-e8a02b78-5d36-44e9-b070-703f0a0de9ef-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Il viaggio di Fogg</strong></a><br><br>
Storia della Tv a colori in Italia, prima puntata, 17 settembre 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-05e942a2-f3d8-4411-84f3-90b28460c65f.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 17 settembre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-8febaf59-6b67-4f1d-af77-437c1c471394-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai</strong></a><br><br>
Storia della Tv a colori in Italia, seconda puntata, 24 settembre 2022
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-1578fbf9-c5e9-4fe9-946a-9891cd286b79.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 24 settembre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-424542d3-6f0d-4a38-9ace-633f49f89295-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai (2)</strong></a><br><br>
Storia della Tv a colori in Italia, terza puntata, 1 ottobre 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-db6f5c37-bf97-4799-9990-659b234228cc.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai dell'1 ottobre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-0fff7ca4-9f6f-403a-9e79-6dcdb4f1b6f9-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai (3)</strong></a><br><br>
Storia della Tv a colori in Italia, quarta puntata, 8 ottobre 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-b9de78e9-6a90-40e7-9148-a3ff8f2ef09b.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai dell'8 ottobre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-cbbf7322-c071-4390-bb37-56edf40ddd81-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai (4)</strong></a><br><br>
Storia della Tv a colori in Italia, 15 ottobre 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-391574b2-f85f-4003-bfdd-edde457af164.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 15 ottobre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-161b35b2-286d-4a31-814e-3b4ef1ccc984-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai (5)</strong></a><br><br>
Vi ricordiamo inoltre il libro "Al limite del ricordare", un'antologia degli articoli scritti da Nando Martellini su alcuni giornali dal 1959 al 1997 curata da Cesare Borrometi e Pino Frisoli con la prefazione di Massimo De Luca pubblicata da Oligo. Potete ordinarlo a questo link<br>
<a href="https://www.amazon.it/limite-del-ricordare-Nando-Martellini/dp/8885723799" target="_blank"><strong>https://www.amazon.it/limite-del-ricordare-Nando-Martellini/dp/8885723799</strong></a>Pino Frisolihttp://www.blogger.com/profile/10103643681734309031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4287821558892993954.post-19747247409804326972023-03-18T03:30:00.034+01:002023-03-24T12:33:59.901+01:00Quando la Rai trasmetteva diretta gol, nel 1976 e nel 1985, da Newsletter Rai del 17 marzo 2023<a href="http://www.net-parade.it/#award;t=9;sito=pinofrisoli.blogspot.com" title="siti web"><img alt="siti web" border="0" src="http://tools.net-parade.it/images/09_award_blog_di_qualita.png" /></a> <br />
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<a href="https://twitter.com/PinoFrisoli" class="twitter-follow-button" data-show-count="false" data-lang="it">Segui @PinoFrisoli</a><br />
<script>!function(d,s,id){var js,fjs=d.getElementsByTagName(s)[0],p=/^http:/.test(d.location)?'http':'https';if(!d.getElementById(id)){js=d.createElement(s);js.id=id;js.src=p+'://platform.twitter.com/widgets.js';fjs.parentNode.insertBefore(js,fjs);}}(document, 'script', 'twitter-wjs');</script><br />
La Newsletter Rai, curata da Valerio Iafrate, ha pubblicato nel numero del 17 marzo 2023 un nostro articolo sulle prime dirette gol televisive fatte dalla Rai, prima dell'arrivo delle pay tv, in particolare per «Dal primo al novantesimo minuto», una ripresa simultanea delle quattro partite del 24 febbraio 1976 in programma al Torneo di Viareggo, sulla falsariga delle celebre ed insostituibile «Tutto il calcio minuto per minuto», e di «Tuttocoppe minuto per minuto» in occasione delle semifinali di ritorno di coppe europee che vedevano in programma anche Bordeaux-Juventus per la Coppa dei Campioni e Real Madrid-Inter per la Coppa Uefa. Per qualche giorno vi sarà anche possibile scaricare alcune clip con i momenti più significativi della trasmissione. Questi i link della Newsletter Rai del 17 marzo 2023<br><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-00f467da-592b-4597-b766-b8d39c567432.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 17 marzo 2023</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-b2d9a430-d77e-4319-9184-378ff4392521-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>"Tutto il calcio" in Tv</strong></a><br><br>
Il Torneo di Viareggio è la manifestazione calcistica più importante a livello giovanile: tanti giocatori che poi hanno fatto una brillante carriera sono passati attraverso questa competizione. Ma nel 1976, più che di giovani calciatori, si parla di televisione. Già, perché martedì 24 febbraio, in occasione della giornata conclusiva della prima fase, sul Programma Nazionale alle 14.50 la Rai propone «Dal primo al novantesimo minuto», una ripresa simultanea delle quattro partite in programma sulla falsariga delle celebre ed insostituibile «Tutto il calcio minuto per minuto». I campi collegati sono Viareggio per Inter-Sampdoria (1-0), Massa per Kickers Offenbach (Germania Ovest)-Wisla Cracovia (Polonia) (2-0), Pisa per Lazio-Como (1-0) e Sesto Fiorentino per Dukla Praga (Cecoslovacchia)-Rangers Glasgow (Scozia) (3-0): telecronisti Nando Martellini, Bruno Pizzul, Giorgio Martino ed Ennio Vitanza coordinati televisivamente da Paolo Valenti e Remo Pascucci, inventori con Maurizio Barendson di «90° minuto», regista Mario Conti come riporta «La Gazzetta dello Sport» del 24 febbraio 1976 che specifica che la regia centrale è in funzione dallo stadio dei Pini di Viareggio dove si gioca Inter-Sampdoria. I giornali si domandano: visto che la Lega calcio ha chiesto e ottenuto un miliardo l’anno per un tempo di una partita di A, mezz’ora di una di B e per filmati di un minuto e mezzo l’uno sulle gare domenicali, quanto pretenderebbe per questa nuova formula televisiva? L’esperimento piace e viene giudicato tecnicamente riuscito, nonostante la pochezza dello spettacolo offerto dalle quattro partite perché i risultati non avevano alcuna importanza per la qualificazione: tutto era infatti già stato deciso nelle giornate precedenti.<br><br>
“Si tratta di una novità di indubbio interesse - scrive «La Gazzetta dello Sport» - che unisce al pregio della simultaneità delle immagini, l’ausilio dei moderni mezzi della tecnica televisiva, cioè il replay che consente di rivedere un gol o un’azione importante verificatasi su un altro campo pochi minuti prima, o addirittura il rallenty per fissare determinate immagini decisive”.<br><br>
Sulla possibilità di ripetere l’esperimento per il campionato, lo scetticismo però è totale: “E fin che si tratta di manifestazioni tipo Torneo di Viareggio, dove l’interesse passionale del pubblico è più che marginale, sta bene. Ben diverse risulterebbero pensabilmente le reazioni dei tifosi, se per ipotesi le telecamere interrompessero le immagini di una partita tipo Juventus-Inter in campionato per trasferirsi ad Ascoli o Perugia dove sta per essere eseguito un calcio di punizione dal limite. In quegli istanti, presumibilmente, la televisione sarebbe sommersa da migliaia di telefonate di protesta. Chiaro dunque che simili esperimenti sono adatti per tornei o competizioni tipo campionati del mondo, ma non per il campionato dove, ovviamente, non saranno mai proponibili”.<br><br>
Il «Corriere della Sera», invece, immagina come potrebbe essere un «Tutto il calcio minuto per minuto televisivo»: “Starsene in poltrona comodamente, in mezzo a tutti gli stadi, a chi non piacerebbe? Chi non apprezza un’interruzione di Martellini per passare la linea a Vitanza che descrive un rigore che in quel momento sta per essere battuto? Tutto è indovinato, anche il “replay” che fa rivedere subito un’azione avvenuta nei minuti di non collegamento. Ecco, molto sta nell’abilità del regista, nel non spezzettare troppo la ripresa dal campo principale quando sugli altri campi non accade nulla di eccezionale. Ci domandiamo solo: ma perché illuderci? Accetterà mai la Lega una ripresa del genere in diretta? Dobbiamo aspettare il campionato del mondo per rivedere questo tipo di trasmissione? Speriamo di no, speriamo di poter approfondire l’argomento in occasione della prossima tornata di coppe: l’interesse sarebbe maggiore e l’esperimento acquisterebbe ancor maggiore validità”.<br><br>
Negli archivi Rai purtroppo non risulta conservato niente di questo storico esperimento televisivo.<br><br>
Questa prova, pensata per i Mondiali di Argentina e per il campionato, non ha avuto un seguito fino al 24 aprile 1985, quando la Rai, che da qualche anno deve affrontare la concorrenza delle Tv private che però non hanno ancora la possibilità di trasmettere in diretta su tutto il territorio italiano, decide di trasmettere "Tuttocoppe minuto per minuto" con la diretta delle semifinali di ritorno Bordeaux-Juventus per la Coppa dei Campioni, telecronista Nando Martellini, e Real Madrid-Inter di Coppa Uefa, telecronista Bruno Pizzul. Inoltre, interruzioni per i gol delle altre semifinali Panathinaikos-Liverpool, per la Coppa dei Campioni, e Zelejznicar Sarajevo-Videoton, per la Coppa Uefa, che interessano Juventus e Inter. In studio, a condurre la trasmissione, Giampiero Galeazzi, al coordinamento Sandro Petrucci, in redazione Claudio Icardi, Fabrizio Maffei, Ugo Trani, Jacopo Volpi, regia di Nazareno Balani e in segreteria Nila D’Alessio. L’esperimento, nel periodo in cui le due partite erano in contemporanea, secondo i dati ufficiali forniti dalla Rai venne seguito da 14 milioni e 200 mila spettatori, con oltre 19 milioni di contatti e uno share del 60,7%.<br><br>
Sandro Petrucci racconta alla «Gazzetta dello Sport» perché tutto non ha funzionato a dovere nelle dirette dai due campi. Per la prima volta infatti è stato usato un nuovo fantascientifico banco di regia: “Dispone di un incredibile numero di pulsanti rispetto alla trentina di quelli vecchi e il bello è che ci è stato messo a disposizione appena un quarto d’ora prima. Non lo avevamo potuto provare neanche una volta e questo spiega alcune disfunzioni che non saranno sfuggite ai telespettatori più attenti. Per esempio: quando dovevamo allargare l’immagine su tutto il teleschermo, partivamo sempre dal basso, e questo perché non siamo riusciti a pescare il benedetto pulsante che la faceva allargare dall’alto. Eravamo così disposti; Galeazzi come punto d’unione fra i telecronisti Martellini da Bordeaux e Pizzul da Madrid; Maffei era agli ampex (ne avevamo ben tre), Icardi piazzato fisso su Panathinaikos-Liverpool e Trani su Zeljeznicar-Videoton”.<br><br>
I due incroci più delicati, scrive Mario Pennacchia su «La Gazzetta dello Sport» del 26 aprile 1985, erano quelli tra Petrucci dietro le quinte e Galeazzi in studio e tra lo stesso Galeazzi e tra gli inviati Martellini e Pizzul. Il primo problema è stato ingegnosamente risolto con la trovata dei due riquadri delle partite mandati in onda simultaneamente: era quello infatti il segnale per Galeazzi di spostarsi da Bordeaux a Madrid. “All’inizio avevamo tutti una gran paura – racconta ancora Petrucci - ma io ero invece tranquillo perché nel “Sabato sport” avevamo già mandato in onda questo tipo di trasmissione e non davvero con tutti i mezzi messi stavolta a nostra disposizione. L’unica incertezza veniva dall’uso di strumenti nuovissimi e sconosciuti e questo giustifica in definitiva quello che non ha funzionato proprio alla perfezione. Comunque, il primo riscontro l’ho avuto nella tarda serata di mercoledì quando, dopo tutto quello stress, sono andato in un ristorante e qui mi è venuto incontro Giorgio Chinaglia per dirmi: ‘Avete fatto una trasmissione da favola, per un appassionato di calcio è stato fantastico, neanche in America avevo mai visto una cosa simile’”.<br><br>
La serata calcistica della Rai proseguì poi sulla Rete 2 con una puntata speciale di “Eurogol”, la bellissima trasmissione ideata e condotta da Gianfranco De Laurentiis e Giorgio Martino che, nonostante la tarda ora per l’epoca (dalle 23.10 alle 0.33), ebbe un ascolto medio di 1,4 milioni di telespettatori, 5 milioni di contatti e il 32% di share, lo stesso del “Fatto” di Enzo Biagi.<br><br>
Una Rai che dunque ha anticipato quella che è una realtà sulle pay tv che propongono con successo, e con mezzi tecnici più evoluti, la “Diretta gol” di campionato e coppe europee di calcio oggi improponibile sulle reti gratuite per gli alti costi raggiunti dai diritti televisivi.<br><br>
<b>BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE</b><br>
«Gazzetta dello Sport», Oggi l'esperimento su Tv su 4 campi, 24 febbraio 1976<br>
«Gazzetta dello Sport», Riuscito l’esperimento Tv, 25 febbraio 1976<br>
«Corriere della Sera», Calcio minuto per minuto in Tv un esperimento che è piaciuto, 25 febbraio 1976<br>
«Gazzetta dello Sport», Così per la prima volta alla Tv «Tuttocoppe minuto per minuto», 24 aprile 1985<br>
Mario Pennacchia, Il video minuto per minuto. Esperimento riuscito o no?, «La Gazzetta dello Sport», 26 aprile 1985<br>
«Gazzetta dello Sport», Sono stati più di quattordici milioni i telespettatori delle partite di coppa di mercoledì di Juve e Inter, 26 aprile 1985<br>
Massimo De Luca, Pino Frisoli, Sport in Tv, Rai Eri, Roma, 2010<br>
Pino Frisoli, Tuttocoppe minuto per minuto: La Rai in Tv faceva così<br><br>
<b>CLIP "TUTTO COPPE MINUTO PER MINUTO" DEL 24 APRILE 1985</b><br>
Inizio con studio e calcio d'inizio Bordeaux-Juventus <a href="https://we.tl/t-HTKORU0aJx" target="_blank"><strong>https://we.tl/t-HTKORU0aJx</strong></a><br>
Passaggio da Bordeaux-Juventus a Panathinaikos-Liverpool <a href="https://we.tl/t-ultUuXYF5Y" target="_blank"><strong>https://we.tl/t-ultUuXYF5Y</strong></a><br>
Interruzione e gol 1-0 Bordeaux <a href="https://we.tl/t-LAemQ0kmkR" target="_blank"><strong>https://we.tl/t-LAemQ0kmkR</strong></a><br>
Fine primo tempo Bordeaux-Juventus <a href="https://we.tl/t-2aMtWtNWpV" target="_blank"><strong>https://we.tl/t-2aMtWtNWpV</strong></a><br>
Bordeaux-Juventus inizio secondo tempo e Real Madrid-Inter inizio primo tempo <a href="https://we.tl/t-Wv6eLdnKZB" target="_blank"><strong>https://we.tl/t-Wv6eLdnKZB</strong></a><br>
Gol 2-0 Bordeaux-Juventus <a href="https://we.tl/t-6VRSYi9bkb" target="_blank"><strong>https://we.tl/t-6VRSYi9bkb</strong></a><br>
Rientro per Real Madrid-Inter dopo interruzione video <a href="https://we.tl/t-yjIq5fZrQI" target="_blank"><strong>https://we.tl/t-yjIq5fZrQI</strong></a><br>
Gol 2-0 Real Madrid e fine Bordeaux-Juventus <a href="https://we.tl/t-lwzFz0S9C0" target="_blank"><strong>https://we.tl/t-lwzFz0S9C0</strong></a><br>
Gol 3-0 Real Madrid <a href="https://we.tl/t-RoW9R7IGVz" target="_blank"><strong>https://we.tl/t-RoW9R7IGVz</strong></a><br>
Bordeaux-Juventus inizio secondo tempo e Real Madrid-Inter inizio primo tempo <a href="https://we.tl/t-Wv6eLdnKZB" target="_blank"><strong>https://we.tl/t-Wv6eLdnKZB</strong></a><br>
Fine trasmissione <a href="https://we.tl/t-gF3ocZfYX4" target="_blank"><strong>https://we.tl/t-gF3ocZfYX4</strong></a><br><br>
Già pubblicati sulla Newsletter Rai nel 2023<br><br>
Tutto il calcio story (1), 20 gennaio 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-b8ff9e10-963c-4464-bd92-c67eb840e77c-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 20 gennaio 2023</strong></a><br><br>
Tutto il calcio story (2), 27 gennaio 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-e5724d92-08f5-440d-8c79-b58be2c2de0a-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 27 gennaio 2023</strong></a><br><br>
La Rai a colori, 3 febbraio 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-c5389c3c-5778-4eaf-a43d-7b060bc35466-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 3 febbraio 2023</strong></a><br><br>
Il mito "Rischiatutto", 10 febbraio 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-a19dab75-d0e9-437d-bc32-fbbf58165c15.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 10 febbraio 2023, prima pagina</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-cc7a7f9a-fb41-425c-9835-4b31abe91787-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 10 febbraio 2023</strong></a><br><br>
Il mondo di Sara, 17 febbraio 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-7b42a525-659b-4a2f-8602-6867f75512dd.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 17 febbraio 2023, prima pagina</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-320a7274-7ee0-4145-b553-d7aed4db68fc-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 17 febbraio 2023</strong></a><br><br>
Un compleanno al rallentatore, 3 marzo 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-97173828-725f-4beb-93f3-3c018d998467.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 3 marzo 2023, prima pagina</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-fbdfad04-056d-4099-900b-a19ac1583abf-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 3 marzo 2023</strong></a><br><br>
Il "nonno" del Var, 10 marzo 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-60fe40f8-1113-4897-8011-0679995361a0.html?fbclid=IwAR1GFCDwgfSb3b3VDsSC8k_vgY6FgTZSjUmE9MTn3dgIq3Nm87HJRI1zSfo" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 10 marzo 2023, prima pagina</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-579cbc9d-0228-4450-9e58-cd5bc8c59003-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 10 marzo 2023</strong></a><br><br>
Pubblicati sulla Newsletter Rai nel 2022<br><br>
I segreti di un archivista, 6 maggio 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-e23b21c4-c0d1-4cbe-a2c4-454cf434ae3f.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 6 maggio 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-c70eb4cb-5b51-4787-9968-e7ccc6180b2c-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>I segreti di un archivista, da Newsletter Rai del 6 maggio 2022</strong></a><br><br>
Storia del cartone animato "Il Conte di Montecristo", 8 luglio 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-3973722f-384d-4a13-88c8-bfa5cb4bf60e.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai dell'8 luglio 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-84d5d817-babd-4fa4-87d7-a3c34db11f0c-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Il tesoro del Conte, da Newsletter Rai dell'8 luglio 2022</strong></a><br><br>
Storia del cartone animato "Il giro del mondo in 80 giorni", 22 luglio 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-499e0a01-80c2-4a10-ba96-8991013f3175.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 22 luglio 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-e8a02b78-5d36-44e9-b070-703f0a0de9ef-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Il viaggio di Fogg</strong></a><br><br>
Storia della Tv a colori in Italia, prima puntata, 17 settembre 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-05e942a2-f3d8-4411-84f3-90b28460c65f.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 17 settembre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-8febaf59-6b67-4f1d-af77-437c1c471394-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai</strong></a><br><br>
Storia della Tv a colori in Italia, seconda puntata, 24 settembre 2022
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-1578fbf9-c5e9-4fe9-946a-9891cd286b79.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 24 settembre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-424542d3-6f0d-4a38-9ace-633f49f89295-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai (2)</strong></a><br><br>
Storia della Tv a colori in Italia, terza puntata, 1 ottobre 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-db6f5c37-bf97-4799-9990-659b234228cc.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai dell'1 ottobre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-0fff7ca4-9f6f-403a-9e79-6dcdb4f1b6f9-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai (3)</strong></a><br><br>
Storia della Tv a colori in Italia, quarta puntata, 8 ottobre 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-b9de78e9-6a90-40e7-9148-a3ff8f2ef09b.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai dell'8 ottobre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-cbbf7322-c071-4390-bb37-56edf40ddd81-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai (4)</strong></a><br><br>
Storia della Tv a colori in Italia, 15 ottobre 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-391574b2-f85f-4003-bfdd-edde457af164.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 15 ottobre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-161b35b2-286d-4a31-814e-3b4ef1ccc984-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai (5)</strong></a><br><br>
Vi ricordiamo inoltre il libro "Al limite del ricordare", un'antologia degli articoli scritti da Nando Martellini su alcuni giornali dal 1959 al 1997 curata da Cesare Borrometi e Pino Frisoli con la prefazione di Massimo De Luca pubblicata da Oligo. Potete ordinarlo a questo link<br>
<a href="https://www.amazon.it/limite-del-ricordare-Nando-Martellini/dp/8885723799" target="_blank"><strong>https://www.amazon.it/limite-del-ricordare-Nando-Martellini/dp/8885723799</strong></a>Pino Frisolihttp://www.blogger.com/profile/10103643681734309031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4287821558892993954.post-38165292534961404432023-02-19T04:29:00.006+01:002023-02-20T12:19:51.325+01:00Il record del mondo di Sara Simeoni del 4 agosto 1978: come la Rai lo ha raccontato in Tv, da Newsletter Rai del 17 febbraio 2023<a href="http://www.net-parade.it/#award;t=9;sito=pinofrisoli.blogspot.com" title="siti web"><img alt="siti web" border="0" src="http://tools.net-parade.it/images/09_award_blog_di_qualita.png" /></a> <br />
<br />
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La Newsletter Rai, curata da Valerio Iafrate, ha pubblicato nel numero del 17 febbraio 2023 un nostro articolo su come la Rai ha raccontato in televisione il record del mondo di Sara Simeoni nel salto in alto con 2.01 stabilito a Brescia al campo Morosini venerdì 4 agosto 1978. Finora infatti si era detto e scritto da più parti che l'unica ripresa televisiva del record del mondo di Sara Simeoni era di una Tv locale di Brescia, Telenord, ma dopo una attenta ricerca negli archivi Rai possiamo dimostrarvi che così non è e la Rai era presente per la documentazione video del meeting di atletica femminile Italia-Polonia e quindi anche di quello storico record del mondo. Per qualche giorno vi sarà anche possibile scaricare i video delle pagine sportive dei telegiornali Rai del 4 e 5 agosto 1978. L'articolo che leggerete sul blog contiene anche, in aggiunta a quello della Newsletter, la descrizione di come la notizia venne presentata nel Tg2 Studio Aperto del 5 agosto 1978 che non è stato possibile inserire nella Newsletter Rai. Questi i link della Newsletter Rai del 17 febbraio 2023<br><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-7b42a525-659b-4a2f-8602-6867f75512dd.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 17 febbraio 2023</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-320a7274-7ee0-4145-b553-d7aed4db68fc-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Il mondo di Sara</strong></a><br><br>
<b>Il mondo di Sara</b><br><br>
Il 4 agosto 1978 al campo Morosini di Brescia, alle 19.56, davanti a circa 6000 spettatori, Sara Simeoni saltava l'asticella posta a 2.01 e diventava la nuova primatista mondiale nel salto in alto femminile togliendo il primato alla grande rivale, la tedesca orientale Rosemarie Ackermann che era arrivata a 2 metri. Un grande risultato per l'atleta di Rivoli Veronese e per lo sport italiano.<br><br>
Per anni si è detto e scritto che la Rai non era presente quel giorno a Brescia e che le uniche immagini del record del mondo di Sara Simeoni erano di una Tv locale, Telenord. Non è così, c'era anche la Rai e vi racconteremo come la Tv pubblica ha documentato questo storico evento. È stato necessario un attento e e appassionato lavoro di "scavo" negli archivi Rai per recuperare le cassette dei cosiddetti “emessi” – ovvero le copie di ciò che era effettivamente andato in onda – e che erano ancora nel vecchio formato bvu e dunque non utilizzabili nell'immediato, chiedendo di riversarle su Imx e digitalizzarle grazie al lavoro del tecnico Fabio Bissattini. Abbiamo così potuto finalmente visionare i telegiornali del 4 e 5 agosto 1978 e dimostrare che la Rai c'era e che le immagini della Tv pubblica sono state anche inviate in tutto il mondo attraverso il circuito dell'Eurovisione, fonte da cui è possibile anche oggi recuperare tanto materiale che si pensa di avere perso.<br><br>
Ci siamo convinti ancora di più che la Rai c'era, prima di vedere i contenuti dei telegiornali Rai, guardando nel sito dell'Inamediapro, l'archivio storico della televisione francese al quale abbiamo il privilegio di avere accesso, il telegiornale della prima serata di TF1, primo canale francese all'epoca ancora pubblico, che si apriva proprio con il record del mondo di Sara Simeoni con le immagini del suo salto record proposte anche in replay con la presenza sullo schermo della R simbolo dei replay Rai proposti negli eventi sportivi.<br><br>
Queste stesse immagini sono state proposte anche la domenica pomeriggio su Antenne 2, emittente visibile anche in molte parti d'Italia da metà degli anni '70, nel contenitore sportivo "Stade 2". Sono le stesse immagini presenti anche nel Tg2 Studio Aperto del 5 agosto 1978 in un servizio sul record del mondo di Sara Simeoni letto da uno speaker. Non c'erano però le indicazioni su chi aveva svolto le riprese e questo poteva fare pensare che le immagini fossero quelle dell'emittente bresciana che la Rai avrebbe potuto acquistare per documentare l'evento. Da queste certezze, i filmati della Tv francese e quello del Tg2 Studio Aperto, è partita la nostra caccia agli altri servizi dei telegiornali del 5 agosto 1978 che erano ancora conservate nei vecchi formati bvu, presenti ancora a centinaia negli archivi Rai per cui abbiamo ancora una quantità immensa di tesori da scoprire.<br><br>
La notizia del record del mondo di Sara Simeoni viene data già nel Tg1 della notte (questo il link <a href="https://we.tl/t-P9ewltBmK1" target="_blank"><strong>https://we.tl/t-P9ewltBmK1</strong></a>) e in Tg2 Stanotte del 4 agosto 1978, ma senza immagini, solo con telefoto (questo il link: <a href="https://we.tl/t-pNgd7L6BzN" target="_blank"><strong>https://we.tl/t-pNgd7L6BzN</strong></a>). Non rimaneva quindi che guardare i telegiornali del 5 agosto 1978 e finalmente abbiamo avuto la risposta alle nostre domande. Dalla bonifica dei bvu di questi due giorni è infatti arrivata la prova definitiva del fatto che la Rai era presente a Brescia quel 4 agosto 1978 e ha ben documentato e raccontato il record del mondo di Sara Simeoni, anche senza trasmissione in diretta o in differita, contrariamente a quanto è stato detto e scritto finora con la storia dell’assenza della Rai. Il primo telegiornale Rai a proporre le immagini del record di Sara Simeoni è il Tg2 Oretredici, condotto da Italo Gagliano, con un lungo e dettagliato commento da studio di Maurizio Vallone che commenta anche il tentativo fallito a 1.98 oltre a vari replay (qui il link al servizio: <a href="https://we.tl/t-X5hBjhU3so" target="_blank"><strong>https://we.tl/t-X5hBjhU3so</strong></a>).<br><br>
La ripresa Rai, ed è questa la prova definitiva, è stata di Antonio Leo e Sergio Mezzanzanica della sede di Milano. Nel Tg1 delle 13.30, condotto da Marcello Alessandri, c’è invece un servizio più breve di Achille Rinieri sul record ripreso sempre da Antonio Leo e Sergio Mezzanzanica e montato da Gianni Robustelli (lo trovate qui: <a href="https://we.tl/t-X5hBjhU3so" target="_blank"><strong>https://we.tl/t-X5hBjhU3so</strong></a>). Anche Sportsera, condotto da Giovanni Garassino, dedica ampio spazio al record di Sara Simeoni con un servizio di Ennio Vitanza “Brescia: è Sara la più grande”, montato da Aurora Cosco e Pasquina Baldo, tutti della sede Rai di Milano, dove si racconta anche altre gare del meeting Italia-Polonia, finito 72-80 con i 100 metri vinti da Marisa Masullo, gli 800 da Gabriella Dorio e con i lanci del giavellotto di Fausta Quintavalla e Giuliana Amici (lo potete vedere qui: <a href="https://we.tl/t-kttdMlj9NJ" target="_blank"><strong>https://we.tl/t-kttdMlj9NJ</strong></a>).<br><br>
Ampio spazio anche nel Tg1 delle 20 del 5 agosto 1978, già nei titoli dove c’è scritto “Sara Simeoni più in alto di tutte”, con il conduttore Massimo Valentini a commentare lo stesso filmato del record proposto nel Tg1 delle 13.30 seguito da una intervista di Adone Carapezzi a casa Simeoni a Rivoli Veronese, subito dopo il pranzo, alla mamma e a Sara, alla quale Carapezzi si rivolge con un “Senta signorina” (eccolo: <a href="https://we.tl/t-ys3h4Sn8OL" target="_blank"><strong>https://we.tl/t-ys3h4Sn8OL</strong></a>) e un servizio sulla storia del record del mondo nel salto in alto femminile di Paolo Rosi, che in serata sarebbe stato impegnato negli studi Rai per la diretta del mondiale di pugilato dei pesi medi tra l’argentino Hugo Corro e lo statunitense Ronnie Harris da Buenos Aires.<br><br>
Intorno alla stessa ora, nel Tg2 Studio Aperto condotto da Italo Moretti, va in onda un servizio letto da uno speaker sul record del mondo di Sara Simeoni nel quale il salto vincente viene proposto anche al replay con la famosa R utilizzata in quegli anni dalla Rai per riproporre una immagine, probabilmente la stessa sequenza inviata dalla Rai alle Tv di tutto il mondo attraverso il circuito dell'Eurovisione, identica a quella trasmessa dal telegiornale francese della prima serata di TF1 (questo il link: <a href="https://we.tl/t-54yefHRh3U" target="_blank"><strong>https://we.tl/t-54yefHRh3U</strong></a>).<br><br>
Qualcuno di voi si domanderà perché allora per tutti questi anni si è detto e scritto che la Rai non c’era. La motivazione nasce probabilmente da un equivoco. Sabato 5 agosto 1978 a Venezia era in programma un meeting di atletica leggera maschile tra Italia, Polonia e Spagna che la Rai propose in diretta con la telecronaca di Gianfranco De Laurentiis. Per il meeting femminile del giorno prima a Brescia, tra Italia e Polonia, la Rai non aveva invece previsto una produzione televisiva in diretta o in differita, ma solo una copertura dell’evento con operatori Rai per i servizi da utilizzare nei telegiornali. Qualcuno ha interpretato l’assenza di una produzione televisiva come un disinteresse Rai per l’evento che avrebbe spinto la Tv pubblica a ignorare totalmente l’evento mentre, come avete visto, non è andata così. Restituiamo dunque, dopo quasi 45 anni, alla Rai quello che è della Rai e non solo della televisione locale di Brescia. Possiamo dire, a maggior ragione dopo questa scoperta, che l’archivio Rai, in particolare tra gli anni ’70 e i primi anni ’80, è un immenso tesoro che nasconde ancora tante sorprese.<br><br>
Già pubblicati sulla Newsletter Rai nel 2023<br><br>
Tutto il calcio story (1), 20 gennaio 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-b8ff9e10-963c-4464-bd92-c67eb840e77c-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 20 gennaio 2023</strong></a><br><br>
Tutto il calcio story (2), 27 gennaio 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-e5724d92-08f5-440d-8c79-b58be2c2de0a-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 27 gennaio 2023</strong></a><br><br>
La Rai a colori, 3 febbraio 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-c5389c3c-5778-4eaf-a43d-7b060bc35466-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 3 febbraio 2023</strong></a><br><br>
Il mito "Rischiatutto", 10 febbraio 2023<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-a19dab75-d0e9-437d-bc32-fbbf58165c15.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 3 febbraio 2023, prima pagina</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-cc7a7f9a-fb41-425c-9835-4b31abe91787-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 10 febbraio 2023</strong></a><br><br>
Pubblicati sulla Newsletter Rai nel 2022<br><br>
I segreti di un archivista, 6 maggio 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-e23b21c4-c0d1-4cbe-a2c4-454cf434ae3f.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 6 maggio 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-c70eb4cb-5b51-4787-9968-e7ccc6180b2c-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>I segreti di un archivista, da Newsletter Rai del 6 maggio 2022</strong></a><br><br>
Storia del cartone animato "Il Conte di Montecristo", 8 luglio 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-3973722f-384d-4a13-88c8-bfa5cb4bf60e.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai dell'8 luglio 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-84d5d817-babd-4fa4-87d7-a3c34db11f0c-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Il tesoro del Conte, da Newsletter Rai dell'8 luglio 2022</strong></a><br><br>
Storia del cartone animato "Il giro del mondo in 80 giorni", 22 luglio 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-499e0a01-80c2-4a10-ba96-8991013f3175.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 22 luglio 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-e8a02b78-5d36-44e9-b070-703f0a0de9ef-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Il viaggio di Fogg</strong></a><br><br>
Storia della Tv a colori in Italia, prima puntata, 17 settembre 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-05e942a2-f3d8-4411-84f3-90b28460c65f.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 17 settembre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-8febaf59-6b67-4f1d-af77-437c1c471394-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai</strong></a><br><br>
Storia della Tv a colori in Italia, seconda puntata, 24 settembre 2022
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-1578fbf9-c5e9-4fe9-946a-9891cd286b79.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 24 settembre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-424542d3-6f0d-4a38-9ace-633f49f89295-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai (2)</strong></a><br><br>
Storia della Tv a colori in Italia, terza puntata, 1 ottobre 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-db6f5c37-bf97-4799-9990-659b234228cc.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai dell'1 ottobre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-0fff7ca4-9f6f-403a-9e79-6dcdb4f1b6f9-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai (3)</strong></a><br><br>
Storia della Tv a colori in Italia, quarta puntata, 8 ottobre 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-b9de78e9-6a90-40e7-9148-a3ff8f2ef09b.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai dell'8 ottobre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-cbbf7322-c071-4390-bb37-56edf40ddd81-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai (4)</strong></a><br><br>
Storia della Tv a colori in Italia, 15 ottobre 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-391574b2-f85f-4003-bfdd-edde457af164.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 15 ottobre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-161b35b2-286d-4a31-814e-3b4ef1ccc984-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai (5)</strong></a><br><br>
Vi ricordiamo inoltre il libro "Al limite del ricordare", un'antologia degli articoli scritti da Nando Martellini su alcuni giornali dal 1959 al 1997 curata da Cesare Borrometi e Pino Frisoli con la prefazione di Massimo De Luca pubblicata da Oligo. Potete ordinarlo a questo link<br>
<a href="https://www.amazon.it/limite-del-ricordare-Nando-Martellini/dp/8885723799" target="_blank"><strong>https://www.amazon.it/limite-del-ricordare-Nando-Martellini/dp/8885723799</strong></a>Pino Frisolihttp://www.blogger.com/profile/10103643681734309031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4287821558892993954.post-67044169069473948882023-02-10T01:43:00.006+01:002023-02-10T02:23:08.570+01:00Svizzera: la Champions League torna sulle Tv pubbliche per tre stagioni dal 2024/2025<a href="http://www.net-parade.it/#award;t=9;sito=pinofrisoli.blogspot.com" title="siti web"><img alt="siti web" border="0" src="http://tools.net-parade.it/images/09_award_blog_di_qualita.png" /></a> <br />
<br />
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<a href="https://www.amazon.it/limite-del-ricordare-Nando-Martellini/dp/8885723799" target="_blank"><strong>Clicca per acquistare su Amazon: Nando Martellini "Al limite del ricordare", a cura di Cesare Borrometi e Pino Frisoli, prefazione di Massimo De Luca. La vita e gli scritti del grande telecronista RAI a quarant’anni dall’indimenticabile finale di Spagna 1982 Italia-Germania Ovest. Un’antologia degli scritti più significativi del grande e mai dimenticato giornalista sportivo, curata dagli storici della Tv Cesare Borrometi e Pino Frisoli, arricchita da nuovi saggi sulla vita e l’opera di Nando Martellini e con la prefazione di Massimo De Luca: viaggio a bordo di un’ideale “macchina del tempo” e una sorta di “intervista impossibile”. Un omaggio al grande e indimenticabile telecronista della RAI.</strong></a>.<br><br>
Vi riportiamo il comunicato stampa della SSR, la Tv pubblica svizzera, dove si annuncia che la Champions League torna in chiaro, quindi anche sulla Tv della Svizzera italiana, per tre stagioni, oltre a un incontro per turno di Europa League e Conference League. Ecco il link al comunicato stampa della SSR<br> <a href="https://www.presseportal.ch/de/pm/100014224/100902684?utm_source=directmail&utm_medium=email&utm_campaign=push" target="_blank"><strong>Dirette di incontri di Champions League sulle reti SSR dalla stagione 2024/25</strong></a><br><br>
<i><b>Dalla stagione 2024/25, SRF, RTS e RSI trasmetteranno sia in televisione in chiaro sia sulle rispettive piattaforme online dirette di incontri delle competizioni europee per squadre di club di calcio maschile. Ciò sarà possibile grazie a una sublicenza acquisita da blue Sport nonché a un accordo con la UEFA per tre stagioni.</b><br><br>
Buone notizie per le appassionate e gli appassionati di calcio di tutta la Svizzera: nelle stagioni 2024/25, 2025/26 e 2026/27, la finale di Champions League e un incontro per turno della competizione regina saranno nuovamente proposti in diretta da SRF, RTS e RSI, sia in televisione in chiaro sia sulle rispettive piattaforme online. Inoltre saranno trasmessi in diretta un incontro per turno dell'Europa League o della Conference League e le finali di entrambe le competizioni. La SSR ha acquisito i corrispondenti diritti tramite una sublicenza da parte di blue Sport nonché direttamente dalla UEFA.<br><br>
Champions League: finale e un incontro per turno in diretta sulle reti SSR<br><br>
I diritti di diffusione della Champions League sono stati nuovamente attribuiti a blue Sport, come nel periodo contrattuale in corso. Da parte sua la SSR ha ottenuto da blue Sport una sublicenza per le tre stagioni, che le permette di proporre in diretta sulle sue emittenti una partita per turno, per un totale di 17 incontri inclusa la finale. I diritti di diffusione di quest'ultima sono stati acquisiti grazie a un accordo diretto con la UEFA. Se una squadra svizzera raggiungerà la fase a eliminazione diretta, la SSR avrà diritto di trasmettere in diretta due partite supplementari (totale 19 incontri). Nel quadro dell'accordo, la SSR ha concesso a blue Sport la sublicenza per la diffusione della finale di Champions League in pay TV.<br><br>
In programma anche dirette di UEFA Europa League e UEFA Europa Conference League<br><br>
A partire dalla stagione 2024/25, sulle reti SSR saranno proposti incontri in tre orari di gioco anche di entrambe le altre competizioni europee per squadre di club, l'UEFA Europa League e l'UEFA Europa Conference League. Nel quadro della sublicenza concessa da blue Sport, SRF, RTS e RSI potranno trasmettere, sia in televisione in chiaro sia sulle rispettive piattaforme online, complessivamente 17 incontri della fase a gironi nonché le finali di entrambe le competizioni.<br><br>
Dalla stagione 2024/25 la Champions League, il mercoledì sera, e l'Europa League o la Conference League, il giovedì sera, torneranno quindi a essere parte integrante dell'offerta di dirette della SSR. La sublicenza ottenuta consente inoltre alla SSR, sempre dalla stagione 2024/25, di continuare a proporre i momenti salienti di tutti gli incontri delle tre competizioni. Grazie a questi accordi, le tre principali competizioni europee per squadre di club, i migliori giocatori svizzeri e magari anche alcune squadre svizzere potranno essere seguiti in diretta televisiva in chiaro in tutte le regioni del Paese.</i>Pino Frisolihttp://www.blogger.com/profile/10103643681734309031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4287821558892993954.post-11367393932359310002023-01-01T19:45:00.010+01:002023-01-01T20:28:19.571+01:00Storia del calciomercato: quando nel 1961 il Santos rifiutò mezzo milione di dollari per cedere Pelè alla Juventus<a href="http://www.net-parade.it/#award;t=9;sito=pinofrisoli.blogspot.com" title="siti web"><img alt="siti web" border="0" src="http://tools.net-parade.it/images/09_award_blog_di_qualita.png" /></a> <br />
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<a href="https://www.amazon.it/limite-del-ricordare-Nando-Martellini/dp/8885723799" target="_blank"><strong>Clicca per acquistare su Amazon: Nando Martellini "Al limite del ricordare", a cura di Cesare Borrometi e Pino Frisoli, prefazione di Massimo De Luca. La vita e gli scritti del grande telecronista RAI a quarant’anni dall’indimenticabile finale di Spagna 1982 Italia-Germania Ovest. Un’antologia degli scritti più significativi del grande e mai dimenticato giornalista sportivo, curata dagli storici della Tv Cesare Borrometi e Pino Frisoli, arricchita da nuovi saggi sulla vita e l’opera di Nando Martellini e con la prefazione di Massimo De Luca: viaggio a bordo di un’ideale “macchina del tempo” e una sorta di “intervista impossibile”. Un omaggio al grande e indimenticabile telecronista della RAI.</strong></a>.<br><br>
Il 15 aprile 1961, un sabato, il Corriere della sera pubblica a pagina 19, la sua unica pagina sportiva della giornata, un commento non firmato sul rifiuto da parte del presidente del Santos dell’offerta della Juventus di mezzo milione di dollari per l’acquisto di Pelè, circa trecento milioni di lire dell’epoca. Vi consigliamo di leggere con attenzione questo articolo e di commentarlo solo dopo l’ultima riga, non prima. C’è un linguaggio che oggi sarebbe naturalmente inaccettabile, anche se si scrive che “il razzismo non c’entra”, però fa un certo effetto leggere che “un calciatore negro in mezzo a ventuno giocatori bianchi, creerebbe una stonatura di colore, darebbe in un certo senso fastidio al pubblico sotto l’aspetto estetico, o almeno lo renderebbe perplesso”. A proposito di calciomercato, nella stessa pagina c’è anche un articolo sul probabile acquisto da parte del Milan di Almir, definito il “Pelè bianco”, in forza agli argentini del Boca Juniors allenati di Vicente Italo Feola, commissario tecnico del Brasile campione del mondo nel 1958, che voleva fare una squadra “tutto Brasile”. Almir doveva inizialmente andare alla Fiorentina, che aveva sottoscritto una opzione con il Corinthians di San Paolo nel caso in cui in Italia fosse stato tolto il “veto Andreotti” all’importazione dei calciatori stranieri e non solo degli oriundi. Alla fine Almir passò al Boca Juniors e pochi giorni dopo il Brasile, con il “veto Quadros”, bloccò l’esportazione dei migliori giocatori all’estero per cui l’attaccante paulista divenne un pezzo pregiato del mercato essendo già fuori dai confini nazionali. Ad Almir si sarebbe interessata anche l’Inter, proponendo uno scambio con Antonio Valentin Angelillo, in rotta con Helenio Herrera, che dunque sarebbe tornato in patria. In Italia Almir arrivò nel 1962, acquistato dalla Fiorentina, che lo cedette subito al Genoa dove giocò solo due partite in Serie A per tornare in Brasile a fine stagione proprio nel Santos di Pelè, mentre Angelillo rimase in Italia passando alla Roma. Quanto al Milan, nella stagione 1961/62 arrivò come straniero l’inglese Jimmy Greaves che lasciò subito la formazione rossonera, nonostante gli 8 gol in 10 partite ma difficilmente gestibile fuori dal campo, venendo sostituito nel mercato autunnale dal brasiliano Dino Sani. A fine stagione il Milan vinse il suo ottavo Scudetto con cinque punti di vantaggio sull’Inter.<br><br>
<i><b>COSTANO TROPPO QUESTI CALCIATORI</b><br>
Da San Paolo del Brasile ci arriva una notizia che può far sorridere, ma che può anche indurre a qualche riflessione amara. Il Presidente della Società calcistica Santos annuncia che la sua società ha respinto l’offerta di mezzo milione di dollari da parte della Juventus per il passaggio alla Società torinese del giocatore del Santos, Pelè. Evidentemente mezzo milione di dollari non bastava. Non possiamo giurare naturalmente sull’autenticità di questa notizia soprattutto non possiamo dimostrare che è vera, il che significa che all’occorrenza essa potrebbe sempre essere comodamente smentita dagli stessi interessati. Siccome però fino a prova contraria dobbiamo crederci, ci si permetta di fare qualche osservazione in proposito. Prima però precisiamo che mezzo milione di dollari, il conto non è difficile, sono più di trecento milioni di lire.
Cominciamo col dire che qui il razzismo non c’entra, che anzi nel giudicare il valore d’un uomo noi non guardiamo affatto al colore della sua pelle. Pelè, anche se è un negro, è un uomo come gli altri e noi abbiamo visto spesso le folle impazzire di entusiasmo per dei negri, come cantanti, ballerini, pugilatori, cestisti, atleti.
Nel calcio però ci sia permesso dirlo, un calciatore negro in mezzo a ventuno giocatori bianchi, creerebbe una stonatura di colore, darebbe in un certo senso fastidio al pubblico sotto l’aspetto estetico, o almeno lo renderebbe perplesso. Ma poi soprattutto la faccia di Pelè sarebbe lì a mostrare in ogni momento al pubblico italiano che egli è soltanto uno straniero che qui gioca unicamente per i trecento e più milioni che è stato pagato.
«E non è lo stesso - direte voi - per i vari svedesi o inglesi o danesi che ci sono nel campionato nostro? E gli “oriundi” sono forse qui per un improvviso risveglio di italianità o per i milioni che hanno incassati?»
Sappiamo benissimo che il mondo calcistico è mosso più dal denaro che dal sentimento ma i sentimentali ci sono naturalmente e sono coloro che alla domenica vanno a veder le partite facendo magari qualche piccolo sacrificio. Orbene quelli degli spalti, presi dal loro tifo dimenticano che nella propria squadra ci sono degli stranieri, ci sono insomma giocatori venuti da altre Nazioni o da altre parti nel mondo. Abbiamo l’impressione invece che con un giocatore negro sarebbe più difficile dimenticare. Diciamo questo pur avendo una grandissima stima per l’asso Pelè che ammirammo ai campionati del mondo in Svezia e che con la sua arte calcistica contribuì in notevole misura a far vincere finalmente al Brasile quel sospiratissimo campionato del mondo che otto anni prima nel grande Stadio di Rio era stato perso per uno dei più memorabili colpi di scena della storia calcistica.
Il nostro fine però non è quello di dimostrare che Pelè, cioè un giocatore della sua razza non è adatto per fare il campionato italiano, ma di far capire che Pelè costa troppo. Non perché lo reputiamo uno dei migliori calciatori del mondo, e forse anche il migliore in senso assoluto, ma perché oltre trecento milioni per un giocatore di calcio sono una spesa eccessiva che fa venire malinconia a troppa gente. Noi abbiamo sempre polemizzato con chi sostiene che un calciatore non deve guadagnare più d’un professore d’Università. Qui, abbiamo sempre sostenuto, non c’entrano i valori morali, qui c’entra la capacità di richiamare pubblico, cioè il valore del proprio contributo allo spettacolo per il quale la gente paga. Ma trecento milioni lo ripetiamo sono troppi, e a un certo momento potrebbero anche determinare una reazione da parte del pubblico, quasi una ribellione. Senza contare che un atleta quando riesce a realizzare così favolosi guadagni perde fatalmente un po’ di quella “purezza” che è alla radice della sua bravura. Bisognerebbe insomma fermare un po’ questa pazza corsa alle cifre sempre più mirabolanti per l’acquisto d’un calciatore. Ma chi la ferma?</i><br><br>
<b>BIBLIOGRAFIA</b><br>
Costano troppo questi calciatori, Corriere della sera, 15 aprile 1961<br>
Almir, il «Pelè bianco», probabile acquisto del Milan. L'attaccante del Boca Juniors è stato richiesto anche dall'Inter per uno scambio con Angelillo, Corriere della sera, 15 aprile 1961<br><br>
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Pino Frisolihttp://www.blogger.com/profile/10103643681734309031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4287821558892993954.post-2717129315120759242022-10-30T17:30:00.036+01:002023-08-23T03:33:08.488+02:00Storia Tv a colori in Italia, puntata 5, pubblicata nella Newsletter Rai del 15 ottobre 2022<a href="http://www.net-parade.it/#award;t=9;sito=pinofrisoli.blogspot.com" title="siti web"><img alt="siti web" border="0" src="http://tools.net-parade.it/images/09_award_blog_di_qualita.png" /></a> <br />
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Prosegue il nostro racconto della storia della Tv a colori in Italia pubblicato dalla Newsletter Rai, curata da Valerio Iafrate. Dopo la prima puntata, pubblicata nel numero del 17 settembre 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-05e942a2-f3d8-4411-84f3-90b28460c65f.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 17 settembre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-8febaf59-6b67-4f1d-af77-437c1c471394-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai</strong></a><br>
la seconda puntata, pubblicata nel numero del 24 settembre 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-1578fbf9-c5e9-4fe9-946a-9891cd286b79.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 24 settembre 2022</strong></a><br>
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la terza, pubblicata nel numero dell'1 ottobre 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-db6f5c37-bf97-4799-9990-659b234228cc.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai dell'1 ottobre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-0fff7ca4-9f6f-403a-9e79-6dcdb4f1b6f9-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai (3)</strong></a><br>
la quarta puntata, pubblicata nel numero dell'8 ottobre 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-b9de78e9-6a90-40e7-9148-a3ff8f2ef09b.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai dell'8 ottobre 2022</strong></a><br>
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ecco la quinta e conclusiva puntata, dalla programmazione sperimentale in Pal dall'agosto 1976 fino al 1980, ultimo anno in cui la Rai ha prodotto ancora eventi in bianco e nero e nell'articolo trovate alcuni esempi, in particolare per lo sport. Dal 1981 infatti la produzione Rai diventa tutta a colori, anche per adeguarsi alla concorrenza delle Tv private.
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-391574b2-f85f-4003-bfdd-edde457af164.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 15 ottobre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-161b35b2-286d-4a31-814e-3b4ef1ccc984-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai (5)</strong></a><br>
Vi ricordiamo inoltre il libro "Al limite del ricordare", un'antologia degli articoli scritti da Nando Martellini su alcuni giornali dal 1959 al 1997 curata da Cesare Borrometi e Pino Frisoli con la prefazione di Massimo De Luca pubblicata da Oligo. Potete ordinarlo a questo link
<a href="https://www.amazon.it/limite-del-ricordare-Nando-Martellini/dp/8885723799" target="_blank"><strong>https://www.amazon.it/limite-del-ricordare-Nando-Martellini/dp/8885723799</strong></a><br><br>
<b>STORIA DELLA TV A COLORI IN ITALIA, PUNTATA 5</b><br><br>
<b>La Tv a colori (5)</b><br>
Finalmente, il 5 luglio 1976, la Rai nel presentare la programmazione televisiva e radiofonica per le Olimpiadi di Montreal annuncia che le trasmissioni, dal 17 luglio al 1° agosto, saranno tutte a colori in Pal, ma ancora in via sperimentale, visto che l’inizio ufficiale è fissato per l’8 agosto, come prevedono la legge di riforma della Rai-Tv e la convenzione fra la stessa Rai-Tv e lo Stato.<br><br>
Complessivamente sono previste 137 ore di teletrasmissioni per un totale giornaliero di oltre nove ore con collegamenti fino alle 2.00 di notte e anche oltre, allo scopo di contrastare la concorrenza delle Tv straniere.<br><br>
Novità assoluta sarà l’alternarsi sulle due reti delle trasmissioni. In pratica, lo stesso staff di giornalisti e tecnici trasmetterà i servizi sulla Rete 1 il martedì, mercoledì, giovedì e venerdì e sulla Rete 2 il sabato, la domenica e il lunedì.<br><br>
Alle 21 di sabato 17 luglio è il volto di Maria Giovanna Elmi ad annunciare, in bianco e nero a differenza di quanto accadde in occasione delle Olimpiadi del 1972, la trasmissione a colori della cerimonia d’apertura da Montreal.<br><br>
Il 1° agosto, però, dopo la trasmissione della cerimonia di chiusura, la Tv a colori ha un nuovo stop. Solo nella mattina di sabato 7 agosto, infatti, il Ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni, con una comunicazione ufficiale al direttore generale della Rai-Tv, permette la ripresa di “esperimenti provvisori” di Tv a colori, con la raccomandazione che in questo periodo sperimentale, che continuerà sino a quando il Cipe deciderà la data d’avvio ufficiale, le trasmissioni siano limitate a programmi culturali, giornalistici e educativi.<br><br>
Nella stessa mattinata dalla direzione generale l’informazione viene diramata ai direttori delle reti e dei telegiornali, della direzione tecnica delle sedi e di tutti gli altri uffici interessati alla ripresa degli esperimenti. Dei vari settori, il più pronto a prendere la palla al balzo è il direttore della Rete 2, Massimo Fichera, che manda in onda a colori, da Wimbledon, la telecronaca diretta della terza giornata dell’incontro di tennis Gran Bretagna-Italia per la Coppa Davis. Un trionfo per Panatta e compagni, lanciati verso la conquista dell’Insalatiera a fine anno.<br><br>
Dopo una serie di riunioni viene stilato un primo elenco di programmi da mettere in onda nei giorni successivi. Secondo le direttive del Ministero, le trasmissioni a colori, per questo periodo sperimentale, dovrebbero essere in media quattro a settimana, due per ciascuna rete. Riguardo allo sport, sempre in considerazione delle limitazioni imposte dal Ministero delle Poste, c’è l’orientamento ad escludere dal colore il calcio, in considerazione dell’enorme richiamo spettacolare che le telecronache a colori di incontri di calcio potrebbero avere.<br><br>
Per il mese di agosto, per lo sport, sono previsti il Gran Premio d’Austria di Formula 1, il 15 sulla Rete 2, curiosamente senza il rosso della Ferrari, assente dalla corsa in seguito all’incidente che ha coinvolto Niki Lauda nel Gran Premio di Germania, mentre il 28 sulla Rete 1 va in onda il Giro ciclistico del Lazio.<br><br>
A settembre vanno a colori i Mondiali di ciclismo professionistico da Ostuni, domenica 5, il Gran Premio d’Italia di Formula 1 da Monza, il 12, che segna il ritorno alle corse di Lauda, e, per il tennis, il 25, il 26 e il 27 la seconda e la terza giornata, conclusa al lunedì, della semifinale di Coppa Davis Italia-Australia, dal Foro Italico di Roma. Di calcio non se ne parla, tanto che mercoledì 22, con la Nazionale impegnata a Copenaghen in amichevole contro la Danimarca, la scelta cade sulla finale di «Giochi senza frontiere» da Blackpool (Inghilterra). In occasione di eventi notturni come l’incontro di pugilato Clay-Norton (notte tra 28 e 29 settembre) e il Gran Premio del Giappone di Formula 1 (24 ottobre), c’è la diretta a colori e la replica al pomeriggio in bianco e nero.<br><br>
Per vedere il calcio a colori bisogna aspettare mercoledì 17 novembre, quando allo stadio Olimpico di Roma si gioca Italia-Inghilterra, valida per le qualificazioni ai Mondiali di calcio di Argentina del 1978. Gli italiani però non la vedranno in diretta perché si gioca a metà settimana alle 14.30 e con la motivazione di combattere il fenomeno dell’assenteismo sul lavoro viene trasmessa solo in differita integrale alle 18.15 e in sintesi alle 21.40 in “Mercoledì sport”.<br><br>
Finalmente, martedì 1° febbraio 1977 anche la Rai inizia ufficialmente le sue trasmissioni a colori e tornano anche gli annunci “colorati”: i primi sono, nel tardo pomeriggio, di Nicoletta Orsomando sulla Rete 1 e di Rosanna Vaudetti, la prima annunciatrice Rai a colori in occasione dell’apertura delle Olimpiadi di Monaco del 1972, sulla Rete 2.<br><br>
Bisogna comunque rispettare un tetto massimo di 42 ore settimanali di programmazione a colori, corrispondenti a sei ore giornaliere equamente divise tra le due reti. Gli utenti che vedono la Tv a colori devono pagare un canone annuale di 48.650 lire, mentre quello per la Tv in bianco e nero è di 24.645 lire.<br><br>
Il 2 febbraio 1977 alle 21.30 sulla Rete 2 ecco il primo film trasmesso a colori dalla Rai, “Il compromesso”, film statunitense diretto da Elia Kazan con Kirk Douglas, Faye Dunaway, Deborah Kerr e Richard Boone.<br><br>
Domenica 6 febbraio tocca finalmente al campionato di calcio e la gara prescelta è Genoa-Torino, valida per la quindicesima giornata. I granata sono campioni d’Italia e primi in classifica, i rossoblù viaggiano in settima posizione: la sfida di Marassi vince il ballottaggio con Fiorentina-Napoli, ma l’ufficializzazione arriva solo poco prima delle 19, orario di trasmissione della partita. Già da sabato sembra comunque sicuro che sarà questa la partita trasmessa.<br><br>
Maurizio Barendson, responsabile dello sport per il Tg2, anticipa così la novità alla “Gazzetta dello Sport”: “Senza tenere conto del fatto tecnico si tratta di una decisione particolarmente indovinata, infatti il Genoa è la squadra con la maglia più adatta per una trasmissione a colori, con quei grossi rettangoli rossi e blu. Renderà molto bene, sullo sfondo verde del campo, anche il bianco-nero della Juventus, mentre Inter e Milan dovranno allargare le loro strisce verticali, attualmente troppo sottili”.<br><br>
La partita finisce 1-1 grazie ai gol di Arcoleo e Pulici, e Roberto Pruzzo, uno dei protagonisti dell’incontro, commenta così questa novità: “Qualcosa di più bello che un film. Anche se la partita la conosci già perché l’hai giocata, aspetti sempre di trovare una sorpresa. In bianco e nero non è così. Credo che il calcio possa avere soltanto dei vantaggi. A me dispiace solo una cosa: che la prima partita teletrasmessa a colori in Italia abbia fatto vedere al pubblico un Pruzzo giù di corda. Ancora un paio di domeniche fa, magari avrei fatto un figurone”.<br><br>
Per vedere a colori i telegiornali, ma solo per l’edizione delle 20 per il Tg1, condotto da Emilio Fede che farà notare la novità in apertura di trasmissione, e Studio Aperto alle 19.45 per il Tg2 con Mario Pastore che invece non dirà nulla, si dovrà aspettare fino a lunedì 28 febbraio. In questa settimana diventano a colori anche “Sportsera” e, da domenica 6 marzo, “90° minuto”, “Domenica sprint” e “La Domenica Sportiva” e anche gli italiani possono vedere a colori la serata finale del Festival di Sanremo, sabato 5 marzo, che la Rai produceva a colori dal 1973 per l’Eurovisione. Si dovrà aspettare giugno per il colore nelle edizioni notturne dei telegiornali e settembre per quelle delle 13 e delle 13.30.<br><br>
Mercoledì 9 febbraio c’è la prima diretta a colori di una partita di calcio: è Italia-Lussemburgo Under 21, da Como, alle 15 sulla Rete 2, con la telecronaca di Bruno Pizzul. In serata, sempre a colori, sulla Rete 1 c’è la diretta del secondo tempo dell’amichevole Inghilterra-Olanda. Non mancano comunque gli inconvenienti legati allo sforamento del tetto delle 42 ore di colore. Il 20 febbraio la sintesi di Lazio-Fiorentina va in onda in bianco e nero proprio per questo motivo e i dirigenti della Rai devono intervenire per far sapere che dalla domenica successiva la sintesi di serie A tornerà regolarmente a colori. Mercoledì 2 marzo, con il ritorno delle coppe europee, per gli appassionati di calcio è un giorno di festa. Le squadre italiane rimaste in corsa giocano in trasferta e la Rai ne approfitta come forse non era mai accaduto prima. Questa volta è tutto a colori e chi rimane davanti al televisore probabilmente ricorda con sorrisi ironici l’impegno con cui il Governo aveva impedito a novembre la teletrasmissione in diretta di Italia-Inghilterra per non turbare il ritmo lavorativo degli italiani. Si comincia con il Napoli, impegnato alle 15 in Polonia contro lo Slask Wroclaw per la Coppa delle Coppe (diretta, Rete 2) poi alle 21.40 Magdeburgo-Juventus per la Coppa Uefa (differita sulla Rete 1). È invece ancora in bianco e nero la produzione televisiva del Giro d’Italia, che solo dal 1978 sarà a colori.<br><br>
Con l’inizio della nuova stagione televisiva, a ottobre, partono a colori “Domenica in…”, condotta da Corrado, e “Secondo voi”, la trasmissione abbinata alla Lotteria Italia condotta da Pippo Baudo che si prenderà la soddisfazione di precedere Mike Bongiorno, che nel 1975 era “emigrato” alla Tv della Svizzera italiana per condurre la sua prima trasmissione a colori, “Personaggi in fiera”, con il colore in Rai. Solo giovedì 5 gennaio 1978 infatti va in onda, dagli studi della Fiera di Milano, la prima puntata a colori del suo quiz “Scommettiamo?”, nello stesso giorno in cui per la prima volta la Rai trasmette anche la pubblicità a colori.<br><br>
A distanza di 24 ore, dagli stessi studi, c’è anche la prima puntata a colori di “Portobello”, la storica trasmissione condotta da Enzo Tortora. Non mancano gli inconvenienti in questa fase di passaggio dal bianco e nero al colore come quello del 9 ottobre 1977 quando a “Domenica in…” viene annunciato a colori, così come era stato girato, un episodio del telefilm “Sceriffo a New York” che invece va in onda ancora in bianco e nero e al rientro in studio Corrado fa notare che non era un problema dei televisori a casa ma che l’emissione era stata proprio in bianco e nero con scuse di Rosanna Vaudetti per l’inconveniente tecnico. Probabilmente nei magazzini Rai non avevano ancora provveduto a sostituire tutti i vecchi nastri in bianco e nero con quelli a colori delle produzioni estere.<br><br>
È dunque nel 1978 che la vendita dei televisori a colori si diffonde in tutta Italia, favorita anche dal Mondiale di calcio di Argentina. Nel 1979 la maggioranza delle trasmissioni Rai va in onda a colori, ma per una piena introduzione del colore bisognerà aspettare fino al 1980, quando ancora alcune produzioni sono in bianco e nero, come la sintesi di una partita di Serie B la domenica pomeriggio e il 27 gennaio anche il secondo tempo di Catanzaro-Ascoli, per la 18a giornata di Serie A, e addirittura una partita della Nazionale di calcio, anche se non ufficiale, contro l'Ungheria B l'1 giugno 1980 a Como prima dell'inizio degli Europei, che si giocavano proprio in Italia, viene prodotta in bianco e nero dalla Rai a causa dell'impianto di illuminazione dello stadio non ancora adatto per la trasmissione a colori.<br><br>
A partire dalla stagione 1980/81, inizio della concorrenza televisiva nazionale e non più solo locale, è a colori tutta la produzione Rai.<br><br>
Negli anni arriveranno novità come l’HD e il 4K, ma quello del passaggio dal bianco e nero al colore rimane il passaggio tecnologico più importante nella storia della televisione.Pino Frisolihttp://www.blogger.com/profile/10103643681734309031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4287821558892993954.post-275666291235630962022-10-29T03:30:00.003+02:002022-11-01T02:38:53.084+01:00Storia Tv a colori in Italia, puntata 4, raccontata nella Newsletter Rai dell'8 ottobre 2022<a href="http://www.net-parade.it/#award;t=9;sito=pinofrisoli.blogspot.com" title="siti web"><img alt="siti web" border="0" src="http://tools.net-parade.it/images/09_award_blog_di_qualita.png" /></a> <br />
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Prosegue il nostro racconto della storia della Tv a colori in Italia pubblicato dalla Newsletter Rai, curata da Valerio Iafrate. Dopo la prima puntata, pubblicata nel numero del 17 settembre 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-05e942a2-f3d8-4411-84f3-90b28460c65f.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 17 settembre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-8febaf59-6b67-4f1d-af77-437c1c471394-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai</strong></a><br>
la seconda puntata, pubblicata nel numero del 24 settembre 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-1578fbf9-c5e9-4fe9-946a-9891cd286b79.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 24 settembre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-424542d3-6f0d-4a38-9ace-633f49f89295-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai (2)</strong></a><br>
ecco la terza, pubblicata nel numero dell'1 ottobre 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-db6f5c37-bf97-4799-9990-659b234228cc.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai dell'1 ottobre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-0fff7ca4-9f6f-403a-9e79-6dcdb4f1b6f9-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai (3)</strong></a><br>
ecco la quarta puntata, dal 1972 al 17 luglio 1976, inaugurazione delle Olimpiadi di Montreal e ripresa delle trasmissioni a colori Rai, in Pal, precedute dalle Prove tecniche di trasmissione partite il 14 luglio 1975
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-b9de78e9-6a90-40e7-9148-a3ff8f2ef09b.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai dell'8 ottobre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-cbbf7322-c071-4390-bb37-56edf40ddd81-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai (4)</strong></a><br>
Vi ricordiamo inoltre il libro "Al limite del ricordare", un'antologia degli articoli scritti da Nando Martellini su alcuni giornali dal 1959 al 1997 curata da Cesare Borrometi e Pino Frisoli con la prefazione di Massimo De Luca pubblicata da Oligo. Potete ordinarlo a questo link
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<b>STORIA DELLA TV A COLORI IN ITALIA, PUNTATA 4</b><br><br>
<b>La Tv a colori (4)</b><br>
La Rai, finite le Olimpiadi di Monaco, è dunque costretta a rinunciare alle trasmissioni a colori, anche sperimentale, e a trasmettere solo in bianco e nero.<br><br>
I giornali continuano a ipotizzare possibili date per la ripresa delle trasmissioni a colori, ma tutto resta fermo e anche i Mondiali di calcio del 1974 in Germania Ovest sono trasmessi in bianco e nero. La Rai però li registra a colori in bassa frequenza così come altri grandi eventi, sportivi e non, continuando comunque a produrre a colori per l’Europa e per il mondo.<br><br>
Ricordiamo tra questi le puntate italiane di “Giochi senza frontiere”, con l’Italia unico dei paesi partecipanti a trasmetterli ancora in bianco e nero, i programmi partecipanti al concorso della Rosa d’oro di Montreux, tra questi “Serata d’onore” del 1971 con Alighiero Noschese e “Fatti e fattacci”, con Gigi Proietti, che vince nel 1975, ma ci sono anche “Dove sta Zazà” e “Formula due” del 1973 e “Mazzabubù” del 1975, tutti varietà del sabato sera della prima rete Rai, la serata finale del Festival di Sanremo a partire dal 1973; per lo sport, molte partite casalinghe della Nazionale italiana e delle coppe europee di calcio, le gare di Coppa del Mondo di sci, tra queste le finali del 1975 in Val Gardena che si conclusero con la celebre finale dello slalom parallelo tra Thoeni e Stenmark che fermò l’Italia nel mattino di domenica 23 marzo 1975 e il Gran Premio d’Italia del 1975 che vide la Ferrari di Niki Lauda conquistare il Mondiale piloti dopo 11 anni. Due grandi eventi sportivi che purtroppo non risultano conservati negli archivi Rai.<br><br>
Per la prima produzione Rai a colori di ciclismo su strada, invece, dopo che nel 1971 erano stati prodotti a colori i Mondiali di ciclismo su pista a Varese, si dovrà invece attendere fino al Giro di Lombardia dell’11 ottobre 1975 con tanto di comunicato stampa Rai per annunciare la prima diretta a colori per l’Europa tranne che per l’Italia.<br><br>
Solo il 4 aprile 1975, dopo lunghe discussioni, il Consiglio Superiore delle Telecomunicazioni sceglie il Pal ritenuto quasi unanimemente dai tecnici come il sistema migliore per la televisione a colori, preferendolo al francese Secam e all'italiano Isa. Una decisione che arriva con un decennio di ritardo dopo che la Rai aveva già scelto il Pal per le produzioni televisive per l'estero. Il Comitato interministeriale per la programmazione economica (Cipe) avrebbe poi deciso sui tempi di adozione del sistema fissati, nel migliore dei casi, per fine anno.<br><br>
La Rai nel 1975 è già pronta per la Tv a colori, in archivio risultano conservate circa 5000 ore di programmi a colori tra sceneggiati, telefilm, programmi culturali e varietà, molti dei quali già trasmessi in bianco e nero. Potrebbe in pratica cominciare le trasmissioni da un giorno all'altro. Tutto è predisposto, dalle telecamere agli studi e sono anche state fatte delle selezioni tra le annunciatrici per scegliere quelle più adatte al colore.<br><br>
La Rai vorrebbe però iniziare i programmi a colori sia sul primo sia sul secondo per non creare squilibri tra le due reti in sede di programmazione. Dal punto di vista tecnico mentre il secondo canale, realizzato in tempi più recenti, è già in grado di far passare un buon segnale a colori per il 75% degli utenti e un segnale discreto per il resto, le attrezzature del primo canale creano maggiori problemi di rinnovamento e di relativi investimenti per consentire alla maggior parte dell'utenza una buona ricezione. Per i tecnici il graduale potenziamento delle trasmissioni a colori imporrà alla Rai nuovi investimenti sia per la parte tecnica (rete, ripetitori, studi, impianti di ripresa) sia per il personale che dovrà essere adeguatamente potenziato. Una spesa che la Rai deve comunque affrontare visto che ormai è tra i pochi paesi in Europa a trasmettere ancora in bianco e nero e l'unica tra quelli del Mercato Comune Europeo.<br><br>
Inoltre, già da qualche anno, in quasi tutto il nord e centro Italia, circa 13 milioni di italiani sono in grado di ricevere i programmi a colori in lingua italiana della Svizzera e di Capodistria e altri sei quelli in Secam di Telemontecarlo, da poco partita con la programmazione in italiano, e di Antenne 2, secondo canale francese. Probabilmente, se affrontata subito, la spesa per adeguarsi al colore sarebbe stata inferiore e la Rai sarebbe stata al passo con i grandi paesi europei come Germania Ovest, Gran Bretagna e Francia, i cui enti televisivi, al pari della Rai, sono considerati dall'Eurovisione i più importanti.<br><br>
Nel 1975, infatti, oltre alla Rai, in Europa solo Portogallo, Albania, Grecia, Romania e Turchia non sono ancora passate al colore. Siamo dunque passati dalle posizioni di testa a quelle di coda grazie alle posizioni di molti politici ostili alla Tv a colori e che, se avessero potuto, ne avrebbero ritardato ulteriormente l'arrivo.<br><br>
Il 14 luglio 1975, un lunedì, la Rai manda in onda per la prima volta le prove tecniche di trasmissione a colori in Pal. Dalle 8.30 alle 10.30 e dalle 14.30 alle 15.30, dal lunedì al venerdì, gli italiani che possiedono un televisore a colori Pal possono vedere sui propri teleschermi, sintonizzati sul secondo canale, delle diapositive colorate trasmesse dalla Rai. Le diapositive servono alla messa a punto degli apparecchi riceventi, consentendo ai tecnici una perfetta installazione e la regolazione del colore. Tutto questo avviene senza alcuna pubblicità da parte della Rai, come se fosse qualcosa da nascondere e non un momento storico per la televisione italiana. Si comincia dunque a mettere in pratica la decisione presa dal Consiglio superiore delle Telecomunicazioni, anche se i programmi sperimentali avranno luogo solo il 17 luglio 1976, in occasione della cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi di Montreal, per arrivare all'inizio ufficiale dell'1 febbraio 1977.Pino Frisolihttp://www.blogger.com/profile/10103643681734309031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4287821558892993954.post-14673495118283812982022-10-28T02:40:00.007+02:002022-11-01T02:38:36.629+01:00Storia Tv a colori in Italia, puntata 3, raccontata nella Newsletter Rai dell'1 ottobre 2022<a href="http://www.net-parade.it/#award;t=9;sito=pinofrisoli.blogspot.com" title="siti web"><img alt="siti web" border="0" src="http://tools.net-parade.it/images/09_award_blog_di_qualita.png" /></a> <br />
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Prosegue il nostro racconto della storia della Tv a colori in Italia pubblicato dalla Newsletter Rai, curata da Valerio Iafrate. Dopo la prima puntata, pubblicata nel numero del 17 settembre 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-05e942a2-f3d8-4411-84f3-90b28460c65f.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 17 settembre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-8febaf59-6b67-4f1d-af77-437c1c471394-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai</strong></a><br>
e la seconda puntata, pubblicata nel numero del 24 settembre 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-1578fbf9-c5e9-4fe9-946a-9891cd286b79.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 24 settembre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-424542d3-6f0d-4a38-9ace-633f49f89295-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai (2)</strong></a><br>
ecco la terza puntata, pubblicata nel numero dell'1 ottobre 2022, dai Mondiali di calcio del Messico del 1970 alle Olimpiadi di Monaco del 1972 con l'inizio della programmazione sperimentale Rai a colori con l'alternanza tra Pal e Secam sul Secondo Programma.<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-db6f5c37-bf97-4799-9990-659b234228cc.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai dell'1 ottobre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-0fff7ca4-9f6f-403a-9e79-6dcdb4f1b6f9-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai (3)</strong></a><br>
Vi ricordiamo inoltre il libro "Al limite del ricordare", un'antologia degli articoli scritti da Nando Martellini su alcuni giornali dal 1959 al 1997 curata da Cesare Borrometi e Pino Frisoli con la prefazione di Massimo De Luca pubblicata da Oligo. Potete ordinarlo a questo link
<a href="https://www.amazon.it/limite-del-ricordare-Nando-Martellini/dp/8885723799" target="_blank"><strong>https://www.amazon.it/limite-del-ricordare-Nando-Martellini/dp/8885723799</strong></a><br><br>
<b>STORIA DELLA TV A COLORI IN ITALIA, PUNTATA 3</b><br><br>
<b>Tutti i colori della Rai (3)</b><br>
Con la partita Messico-Urss, match passato alla storia per l’introduzione del cartellino giallo, il 31 maggio 1970, prendono il via i Mondiali di calcio che si disputano in Messico.<br><br>
Per la prima volta è possibile vedere a colori in televisione una grande manifestazione calcistica, ma non in Italia, dove i politici continuano a rimandare la decisione sull’introduzione del colore. Chi ha la possibilità può comunque seguire i Mondiali a colori sulla Tv Svizzera Italiana.<br><br>
Dopo tanta attesa, quasi a sorpresa, sabato 12 agosto 1972 invece, il Ministero delle Poste e la Rai annunciano che dal 26 agosto, in occasione dell’apertura dei Giochi olimpici di Monaco, cominceranno in fase sperimentale, e solo per alcune zone, le trasmissioni a colori, in parte con il sistema Pal e in parte con il sistema Secam. Le industrie televisive, che aspettavano da tempo questo momento, sono pronte ad immettere sul mercato 300.000 apparecchi a colori in dieci giorni e un milione e mezzo entro la primavera del 1974.<br><br>
Scatta così la corsa al Tv color, che ha un costo intorno alle 400, 450 mila lire. Inizialmente la programmazione sembra riguardare solo alcune zone, in particolare al Nord, dove già da quattro anni sul Secondo Programma, dalle 8.30 alle 10.30 e dalle 14.30 alle 15.30, viene mandato in onda un “segnale colore”, di solito costituito da immagini di fiori e paesaggi e da brevi documentari, per mettere a punto gli impianti tecnici. Nel giro di pochi giorni, i ripetitori del Secondo Canale vengono messi in condizione di emettere il segnale a colori in tutta Italia, in modo da permettere al maggior numero di utenti la possibilità di usufruire della novità.<br><br>
Bisogna però dire che i televisori in vendita sono tutti con il sistema Pal: infatti, già nel 1966 i tecnici della Rai avevano scelto questo sistema per le trasmissioni televisive, a favore del quale si era pronunciata anche l’Anie, l’associazione che riunisce i fabbricanti italiani di televisori, e i programmi della Tv della Svizzera italiana e di Capodistria a colori erano in Pal.<br><br>
In pratica, a vedere con il Secam saranno solo i tecnici delle sedi Rai, perché in Italia quel genere di televisori non è in vendita. Ma qui entra in gioco la politica: la Francia sta infatti facendo pressioni sull’Italia affinché scelga il Secam.<br><br>
Intanto, in Rai fervono i preparativi per questo storico avvenimento che inizialmente prevede anche, alle 21, un telegiornale a colori.<br><br>
In realtà però un involontario anticipo di Tv a colori in Rai c'era stato pochi giorni prima della trasmissione dell'inaugurazione dell'Olimpiade di Monaco: sabato 19 agosto 1972, in occasione del match di pugilato Monzon-Bogs, in diretta da Copenaghen, i telespettatori italiani in possesso di un Tv color Pal poterono infatti vedere i primi dieci minuti di trasmissione a colori: poi, all’“errore” viene posto rimedio e tutto torna come prima.<br><br>
È successo, spiega un comunicato Rai, che non ha funzionato l’apparecchio detto “color-killer”, il dispositivo che elimina il colore dai programmi a colori provenienti dall’estero e trasmessi in bianco e nero dalla Tv italiana. Si è trattato solo di un piccolo anticipo imprevisto e nulla più.<br><br>
Il 26 agosto 1972, un sabato, è invece una data storica per la televisione italiana. Alle 15.50, Rosanna Vaudetti, con la regia di Piero Turchetti, famoso anche per il “Rischiatutto”, compare in video a colori per annunciare la trasmissione sperimentale con sistema Pal della cerimonia di inaugurazione delle Olimpiadi di Monaco. Il programma prosegue fino alle 18.20.<br><br>
La programmazione è in contemporanea con il Programma Nazionale, che va in bianco e nero.<br><br>
In serata, in Secam, dopo una sintesi della cerimonia di inaugurazione, dalle 22.40 alle 23.10 viene proposto un servizio speciale del telegiornale dal titolo “Monaco ‘72”.<br><br>
La domenica, presentato dall’annunciatrice altoatesina Gertrud Mair, il Secam è nel pomeriggio e il Pal in serata. L'alternanza tra i due sistemi colore prosegue per tutta la durata dell’Olimpiade. L'Italia è già in ritardo con l'introduzione della Tv a colori e sembra finalmente arrivata l'ora di adeguarsi alla maggioranza degli altri paesi europei. La novità del colore è accolta con entusiasmo dal pubblico. Sembra di essere tornati ai tempi di “Lascia o raddoppia”, soprattutto al nord.<br><br>
A Milano, in Galleria, vengono installati dei televisori a colori dove la gente si raduna curiosa, così come nelle vetrine dei negozi e nei bar. Chi non può permettersi l’acquisto può giocarsi la carta del noleggio: con 50.000 lire subito e 18.000 al mese per un anno si può avere immediatamente un Tv color. In 15 giorni, dall’annuncio dell’esperimento di Monaco, vengono venduti 3000 apparecchi, per una spesa di 1 miliardo e 200 milioni di lire.<br><br>
Mercoledì 6 settembre 1972 arriva però la doccia fredda perchè il Governo, un tripartito Dc, Pli, Psdi presieduto da Giulio Andreotti, accusato di voler introdurre il colore alle spalle del Parlamento, senza chiedere il parere degli alleati, decide di sospendere l’esperimento con la fine dell’Olimpiade.<br><br>
In prima fila nella battaglia contro la Tv a colori c’è Ugo La Malfa, del Pri, seguito dalla sinistra Dc, dal Psdi, dal Psi e dal Pci. Tutti questi partiti considerano la Tv a colori un bene voluttuario. Vengono coinvolti anche i presidenti di Senato e Camera, Amintore Fanfani e Sandro Pertini, ai quali viene chiesto di intervenire direttamente sul Governo per sospendere l’esperimento.<br><br>
La Rai, che sembrava decisa a proseguire con il colore anche oltre le Olimpiadi, alla fine sarà costretta a cedere: niente Pal, niente Secam, gli italiani devono continuare a vedere in bianco e nero. Anche chi possiede un Tv color viene retrocesso al rango di cittadino europeo di seconda categoria: chi può, si deve accontentare di Svizzera e Capodistria o delle Tv di confine in lingua straniera.<br><br>
L’11 settembre, dopo la cerimonia di chiusura, alle 21.50 in Secam, la trasmissione "Da Monaco a Montreal" a cura di Maurizio Barendson e Paolo Valenti chiude le trasmissioni sperimentali a colori.<br><br>
Nessuno in quel momento può immaginare che per vedere la Tv a colori sugli schermi della Rai bisognerà aspettare quattro anni: l’edizione olimpica successiva, quella di Montreal, in Canada, ancora in fase sperimentale in Pal, il sistema colore che alla fine la Rai aveva deciso di utilizzare come la maggioranza dei paesi europei e che aveva utilizzato nelle produzioni destinate all'Eurovisione e alla mondovisione.Pino Frisolihttp://www.blogger.com/profile/10103643681734309031noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-4287821558892993954.post-52995891489391622512022-10-27T01:30:00.014+02:002022-10-30T18:29:49.473+01:00Storia Tv a colori in Italia, puntata 2, raccontata nella Newsletter Rai del 24 settembre 2022<a href="http://www.net-parade.it/#award;t=9;sito=pinofrisoli.blogspot.com" title="siti web"><img alt="siti web" border="0" src="http://tools.net-parade.it/images/09_award_blog_di_qualita.png" /></a> <br />
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Prosegue il nostro racconto della storia della Tv a colori in Italia pubblicato dalla Newsletter Rai, curata da Valerio Iafrate. Dopo la prima puntata, pubblicata nel numero del 17 settembre 2022<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-05e942a2-f3d8-4411-84f3-90b28460c65f.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 17 settembre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-8febaf59-6b67-4f1d-af77-437c1c471394-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai</strong></a><br>
ecco la seconda puntata, pubblicata nel numero del 24 settembre 2022 che si sofferma in particolare sui Mondiali di sci in Val Gardena disputati dal 7 al 15 febbraio 1970 e prodotti interamente a colori dalla Rai per la mondovisione per quello che è stato considerato il più grande sforzo produttivo delle Rai dalle Olimpiadi di Roma del 1960. Purtroppo negli archivi Rai non risulta conservato niente di questa produzione a colori della Rai, che usò il sistema tedesco Pal che nel 1975 sarebbe stato definitivamente scelto dalla Tv pubblica italiana per il colore televisivo.<br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/Page-1578fbf9-c5e9-4fe9-946a-9891cd286b79.html" target="_blank"><strong>Newsletter Rai del 24 settembre 2022</strong></a><br>
<a href="https://www.rai.it/dl/newsletter/direzionecomunicazione/ContentItem-424542d3-6f0d-4a38-9ace-633f49f89295-item.html?renderFullPage" target="_blank"><strong>Tutti i colori della Rai (2)</strong></a><br><br>
Vi ricordiamo inoltre il libro "Al limite del ricordare", un'antologia degli articoli scritti da Nando Martellini su alcuni giornali dal 1959 al 1997 curata da Cesare Borrometi e Pino Frisoli con la prefazione di Massimo De Luca pubblicata da Oligo. Potete ordinarlo a questo link
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<b>STORIA DELLA TV A COLORI IN ITALIA, PUNTATA 2</b><br><br>
<b>Tutti i colori della Rai (2)</b><br>
Ormai, la Tv a colori è un fatto normale nei Paesi evoluti e, quindi, eventi di portata mondiale devono obbligatoriamente essere ripresi con questo sistema.<br><br>
Già nel 1968 la Rai aveva cominciato a produrre a colori alcuni eventi destinati in particolare al Nord America e dal 1970 anche per i grandi eventi sportivi la Rai si deve adeguare.<br><br>
Così nel 1970, in occasione dei Mondiali di sci alpino, dal 7 al 15 febbraio in Val Gardena, la Rai impiega numerosi impianti mobili e fissi, che permettono la generazione per gli enti televisivi esteri della totalità dei programmi televisivi a colori in 625 linee secondo il sistema Pal. Per le otto giornate di gara sono previste diciotto ore di riprese dirette con 20 postazioni per le reti estere a colori. Per rendere più spettacolari i passaggi degli sciatori nei tratti più impegnativi vengono impiegate cinecamere super-rallentate, a 200 fotogrammi al secondo. Per l’occasione, la Rai realizza un grande sforzo produttivo per garantire la trasmissione a colori in mondovisione, in particolare per la NBC negli Stati Uniti, pari a quello delle Olimpiadi di Roma del 1960. Basti dire che il centro Rai allestito provvisoriamente per la durata dei Mondiali a Ortisei era terzo in grandezza dopo quelli di Milano e Roma.<br><br>
È una delle pagine più gloriose della storia della Rai, dimenticata un po’ di tutti, che merita invece di essere riportata all’attenzione del pubblico. Purtroppo gli italiani poterono vedere quell'evento solo in bianco e nero a causa dell’ostracismo di molti uomini politici che pensavano che la Tv a colori fosse un lusso che non potevamo concederci, mentre tutti gli altri paesi evoluti d'Europa già avevano iniziato a trasmettere a colori da qualche anno.<br><br>
Purtroppo, a oggi, nel catalogo multimediale Rai non risulta conservato nulla di quelle immagini a colori, ma solo pochi servizi in bianco e nero realizzati per i telegiornali e per La Domenica Sportiva. Noi speriamo sempre che queste registrazioni possano ancora essere conservate in qualche magazzino Rai, sappiamo però che sono disponibili a colori negli archivi di alcune Tv pubbliche, come quella francese e austriaca, e auspichiamo si possano recuperare per far vedere anche agli italiani cosa sapevano fare i tecnici Rai.<br><br>
Va ricordato che la Tv della Svizzera italiana mandò in onda a colori i Mondiali di sci e, dunque, anche in Italia qualcuno lo ha potuto seguire a colori nelle zone vicine, tra queste anche Milano. La testimonianza di questo formidabile sforzo produttivo l'abbiamo trovata in questo articolo di Giuseppe Tabasso pubblicato sul numero 3 di marzo 1970 del mensile "Notizie Rai" che ci racconta nei particolari il lavoro della Rai per garantire la Tv a colori fuori dai confini italiani.<br><br>
Le immagini che abbiamo visto ripetutamente scorrere sul teleschermo per otto giorni durante i campionati mondiali di sci alpino in Val Gardena, non erano immagini "qualunque", anche se al telespettatore italiano esse non potevano apparire diversamente. Le riprese televisive, infatti, erano realizzate a colori secondo la norma "625 PAL", ma, al momento di essere "istradato" dai vari trasmettitori sul nostro territorio, il segnale video veniva naturalmente privato della "banda" di colore. Questa circostanza - e cioè uno sforzo organizzativo forse secondo soltanto a quello compiuto dalla Rai per le Olimpiadi di Roma del 1960 e affidato, in questa occasione, ad un organismo televisivo che opera in un paese ove la Tv a colori non è stata ancora introdotta - questa circostanza, dicevo, ha rivestito una rilevanza tecnica che merita opportunamente, a manifestazioni concluse, un consuntivo.<br><br>
È, dunque, già eloquente di per sè il fatto che una rete televisiva in bianco e nero, come l'italiana appunto, sia stata in grado di approntare uno schieramento tecnico in grado di fornire in tutto il mondo segnali e colori di qualità unanimemente giudicata eccellente; se poi si tiene conto delle particolarissime e difficoltose condizioni orografiche ed atmosferiche che hanno fatto da tremendo banco di prova del colore, non si può allora non parlare di autentico successo per i tecnici italiani. (Un successo forse scontato dal loro prestigio internazionale, ma non per questo memo meritato).<br><br>
Dice l'ing. Silvio Battistella, direttore tecnico dei servizi televisivi per i mondiali della Val Gardena: "A prescindere dal fattore freddo, che rimane un nemico anche per le trasmissioni in bianco e nero, per noi che dovevamo lavorare col colore, tra i problemi più grossi c'è stato quello delle condizioni di luce: con tutte le piste regolarmente orientate verso Nord, infatti, c'era continuamente l'imponderabile pericolo di trovarsi controluce e questo avrebbe disturbato non poco la resa-colore. Ci è andata bene, e non nascondo che c'è stato anche un pizzico di fortuna".<br><br>
Ma andiamo con ordine e diamo soprattutto la parola ai dati che, meglio di qualsiasi altra considerazione, possono da soli dare un'idea di quanto consistente sia stato, sotto il profilo tecnico, l'impegno organizzativo prodotto dalla Rai anche in questa occasione. Il lavoro preparatorio, per esempio, ebbe inizio fin da due anni or sono.<br><br>
"Per preparare tutto - dice l'ing. Aldo Riccomi, Condirettore Centrale della Direzione Tecnica - abbiamo dovuto muoverci fin dal momento in cui ci venne notificato che l'Italia era stata prescelta per ospitare i Campionati. Ciò nonostante, il tempo è stato il nostro primo, grande nemico. Per esempio, l'edificio in cui avremmo dovuto installare il Centro Rai, e cioè il nuovo municipio di Ortisei, non è stato disponibile prima del mese di novembre. Abbiamo quindi dovuto installare a tempo di record un vero e proprio centro di produzione di controllo, usando per di più materiale da riutilizzare integralmente in altri impianti".<br><br>
Tuttavia il complesso lavoro di accertamento preliminare e di progettazione degli impianti si poi rivelato talmente preciso che in sole due settimane è stato possibile installare in loco tutte le apparecchiature. Vale a dire: oltre 25 mila metri di cavo, buona parte dei quali bloccati sotto la neve lungo i bordi delle 4 piste di gara; 2 studi televisivi, ciascuno con 2 telecamere a colori e 2 vidicon in bianco-nero per cartelli; (i mixer potevano accettare segnali dal telecinema, dai registratori video magnetici e dalle diapositive a colori e permettevano, tra l'altro, l'intarsio ("overlay") con il sistema "Chromakey").<br><br>
Gli impianti Tv comprendevano poi: una regia finale per le trasmissioni in Eurovisione, con adiacente i posti di coordinamento tecnico e di coordinamento programma; un impianto di registrazione video a colori per un totale di 5 macchine; un impianto di telecinema 16 mm a colori per un totale di 3 macchine; e, infine, una centrale tecnica audio e video a cui facevano capo, per il controllo e lo smistamento, tutti i segnali entranti ed uscenti dal Centro. In quest'ultimo locale si trovavano pure 2 analizzatori di diapositive, 2 rallentatori di immagini e tutti i ponti radio di collegamento, sia con i campi di gara che con la rete permanente Rai.<br><br>
Tra Ortisei e Bolzano (terminale dei collegamenti permanenti) funzionavano quattro fasci di collegamento a microonde di cui due principali e due di riserva, in maniera da permettere nei periodi più intensi di traffico "unilaterale", di smistare contemporaneamente due programmi indipendenti (normalmente uno per la Rai e l'altro per un organismo estero).<br><br>
Ed ancora: una sala di riversamento da 1/4" a nastro perforato; un impianto di sviluppo 16 mm con due macchine per lo sviluppo di film a colori ed una macchina per lo sviluppo di film in bianco e nero. "La capacità dei due complessi era rispettivamente di 1800 m/ora per il colore e di 900 m/ora per il bianco e nero; inoltre, esistevano due stampatrici 16 mm, rispettivamente per colore e bianco nero); ed, infine, un complesso di salette di montaggio dei filmati per un totale di 7 moviole. Questo per la Tv.<br><br>
Per la Radio gli impianti comprendevano 11 complessi costituiti ciascuno da uno Studio e da una regia equipaggiata con: 1 amplificatore a 4 ingressi; 1 amplificatore di uscita corredato di un pannello ad incroci 10X10 per lo smistamento delle linee dei campi di gara; 2 magnetofoni; 1 magnetofono a ciclo chiuso per il segnale di identificazione; 1 ascolto in altoparlante e 2 telefoni. Tre degli 11 complessi erano stati equipaggiati anche per un monitor video per eventuali necessità di sincronizzazione dei filmati.<br><br>
Diamo, infine, uno sguardo agli impianti comuni che erano costituiti da: 1 telaio incroci della capacità di 180 linee orizzontali e 210 linee verticali per lo smistamento dei circuiti delle cronache radiofoniche e televisive e dei circuiti telefonici di ascolto e di servizio; 1 centralino manuale collegato a tutti i complessi tecnici, agli uffici ed a tutti i campi, della capacità complessiva di 96 utenti a batteria locale e 96 a batteria centrale; 2 posti Telex ed una telescrivente per il collegamento punto a punto con la Rai a Roma; 1 cabina elettrica in grado di trattare una potenza di circa 400kVA e due gruppi elettrogeni di riserva ciascuno con una potenza di 220 kVA. (In un edificio adiacente erano stati poi realizzati 23 posti di ascolto per i radio-telecronisti che potevano così seguire su dei monitor la ripresa televisiva ed ascoltare in cuffia la radiocronaca o la telecronaca destinata al proprio Paese).<br><br>
Vediamo ora come erano organizzati i servizi "esterni". Sono stati impiegati per la ripresa cinque pullman, tre dei quali avevano a bordo 4 telecamere a colori, gli altri due, invece, ne avevano a bordo 2. C'era inoltre un mezzo attrezzato con due telecamere industriali a vidicon in bianco e nero per la ripresa dei dati di cronometraggio e del monitore che forniva, concorrente per concorrente, la classifica aggiornata.<br><br>
Le telecamere erano disposte in modo da coprire un tratto di percorso pari a 45", per le gare di slalom gigante e di discesa libera (gare ove le partenze si susseguono ad un intervallo di 1'), mentre per lo slalom speciale, in cui le partenze avvengono solo dopo l'arrivo del concorrente precedente, la copertura della pista era totale.<br><br>
Ogni pista inoltre era coperta nella sua totalità con cineprese in grado di fornire un filmato completo del percorso per la trasmissioni unilaterali. Ogni unità di ripresa era collegata al Centro di Ortisei tramite due fasci in ponti radio mobili a microonde. Su ogni campo di gara erano state costruite 40 cabine di cui 19 destinate ai telecronisti italiani ed esteri e 13 ai radiocronisti. Le "telecabine" erano dotate di monitore video ed una cassetta standard per cronista, con uno o dei microfoni; le "radiocabine" erano equipaggiate con monitore video, microfono e cuffia.<br><br>
Dietro le cabine vi erano poi magnetofoni, amplificatori e telefoni a batteria locale. In totale, dunque, le cabine erano 160 (40 per ognuno dei 4 campi di gara). Gli operatori scaglionati lungo le singole piste erano 7, alcuni dei quali dotati di cineprese superrallentate a 200 fotogrammi il secondo.<br><br>
Ed ecco, infine, un consuntivo: il settore sviluppo e stampa ha lavorato oltre 22 mila metri di pellicola a colori e 9 mila metri in bianco e nero; le trasmissioni in Eurovisione, per i 16 organismi stranieri (oltre l'americana NBC) hanno superato le 17 ore; sono state poi effettuate 32 unilaterali da studio, per un totale di 5 ore e 40 minuti; le trasmissioni via satellite per la NBC hanno totalizzato 3 ore e 57 minuti. Le trasmissioni radiofoniche sono state in tutto 310 di cui 203 verso l'estero e 107 per le reti italiane.<br><br>
Queste cifre, sono eloquenti di per sè. Ricordano un po' quelle delle Olimpiadi di Roma: si è trattato questa volta di "Olimpiadi bianche", anche se per i tecnici italiani la principale caratteristica è stata quella dell'impiego del colore.Pino Frisolihttp://www.blogger.com/profile/10103643681734309031noreply@blogger.com0